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venerdì 26 ottobre 2018

#sumpont2018 La Messa tridentina in Germania



Terza relazione, molto densa di convenuti, al convegno romano: frau Monika Reinschmitt, Presidente di Pro Missa Tridentina, che agisce specialmente nei paesi germanofoni, ha esordito con slide e diagrammi che mostrano la decadenza del cattolicesimo in Germania, sotto tutti gli aspetti: numero dei nuovi sacerdoti (che si dimezza ogni dieci anni): nel 2015, meno di 60 in tutta la Germania; frequenza alle Messe (considerati quelli che vanno davvero a Messa ogni domenica, meno dell'1% della popolazione); età media dei preti anni 65 e poco meno quella dei fedeli.

L'unico diagramma in crescita è quello degli abbandoni formali della Chiesa (il Vostro cronista aggiunge che in Germania questo comporta un risparmio di imposta, visto che l'appartenenza ad una fede comporta il pagamento di un'appostita tassa, la Kirchensteuer, devoluta alla fede di appartenenza: figuriamoci se in Italia ci fosse l'opzione di tenere per sé l'8 per mille....).

A fronte di questa situazione, che avrebbe dovuto comportare nei responsabili della chiesa tedesca un'apertura verso la Messa di sempre non foss'altro che 'per provarle tutte', i tradizionalisti hanno trovato per decenni ostacoli e porte chiuse. Un nome per tutti, distintosi come trad-hater: il card. Kasper.

Eppure, nonostante tutto e in controtendenza con quelle della Chiesa in generale, lo sviluppo della liturgia tradizionale è stata costante e rilevante.

Già nel 2005, vi erano 72 centri di Messe tradizionali. Dopo il Summorum Pontificum, la situazione è migliorata fortemente portando ad una grande diffusione della liturgia.

Ma dopo il 2013 (chiedetevi il perché!) tutto cambia di nuovo e il peggiorato clima si ripercuote in Germania in una selva di opposizioni, di solito basati su fumosi 'motivi pastorali' ma, in realtà, motivati da cieco odio antitridentino coniugato con la percezione che a Roma i tradizionalisti non godevano più di appoggi.

Quache esempio: il card. Marx che 'consiglia' di non chiedere celebrazioni in vetus ordo; o, meglio ancora, il vescovo Felix Geenn di Muenster a Fulda disse ai giornalisti che "tipi clericali preconciliari non li voglio e non li consacrerò".

Un tempo secolare e materialistico ha necessità, per contrasto, di spiritualità e liturgia mistagogica in grado di coinvolgere ad un livello profondo l'anima delle persone costrette vivere nella superficialità.



Enrico

3 commenti:

  1. Articolo alquanto incomprensibile. Cosa si vuole dire? Che c'è un regresso della messa tridentina? Non si capisce. Ditelo apertamente se è così.

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    1. Mi pare chiaro. C'è progresso ma rallentato dalle opposizioni clericali.

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  2. Chi ha consacrato episcopi Marx e Geen? Chi ha creato cardinale Marx?

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