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mercoledì 21 febbraio 2018

Un nuovo Coetus Fidelium in Carnia

Riprendiamo con gioia dal sito degli amici del CNSP:


Il CNSP è felice di annunciare la recente costituzione di un nuovo Coetus Fidelium che riunisce numerosi fedeli provenienti dalle Parrocchie nel territorio della Carnia, regione storico – geografica in Friuli: il Cœtus Fidelium Carnorum Regionis “Sanctus Hilarius Martyr”. 
Gli amici del nuovo coetus ci comunicano che  le Ss. Messe saranno celebrate in diverse parrocchie della Carnia, secondo un calendario semestrale che verrà consegnato a tempo debito ai fedeli. La celebrazione delle Ss. Messe, e tutte attività collaterali organizzate dal Coetus (giornate di studio, pellegrinaggi, ecc.), che sono già in cantiere, verranno segnalate nell’Agenda del CNSP.
La prima celebrazione promossa dal nuovo Coetus si terrà domenica 4 marzo 2018, alle ore 18.30, nella Chiesa di Santa Maria Annunziata a Paluzza (UD). Celebrerà il molto reverendo don Alberto Zanier.
Ci sentiamo uniti in preghiera agli Amici del nuovo coetus, cui auguriamo di cuore ogni benedizione.

8 commenti:

  1. A proposito dell’origine etimologia del termine “Santa Messa”, cosa ben diversa dalla “cena” filo luterana del N.O.M. (“la festa siamo noi”, “l’alleluia delle lampadine”, “il popolo in cammino” :per dove? Verso l’inferno, al seguito di Beroglio, Galantino, Sosa abascal & C.?), così la spiegava nei primi anni ottanta un famoso latinista italiano, il professor Cesare Marchi, nel suo libro “Siamo tutti latinisti”:
    “Ite Missa est”: andate, la messa è finita. Letteralmente . Secondo alcuni, in origine la formula significava agli assenti, come si usava al tempo delle persecuzioni. Poi la parola “missa” è passata a significare il rito, di cui segnava la conclusione”.
    Nella Chiesa preconciliare la celebrazione della Santa Eucaristia era sinonimo di celebrazione della Santa Messa. Dopo la riforma Montini-Bugnini, invece, si è sempre più parlato di “cena”, di memoriale; adesso poi, che stanno segretamente preparando il rito interconfessionale senza Presenza Reale, del rinnovamento del Santo Sacrificio della Croce (ad opera dell’Alter Christus, il sacerdote celebrante, non certo “dell’assemblea e di colui che la presiede”) non rimarrà traccia alcuna e il celebrante potrà essere indifferentemente (ex) cattolico, anglicano, luterano, calvinista, di Taizé. Accetteranno, tutti i sacerdoti, questa riforma? così come il giuramento di fedeltà a Bergoglio ed alle sue iniziative eretiche? Staremo a vedere, pregando per loro.

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  2. Lo scisma interno è ormai un dato di fatto. L'unità post-conciliare, massonica e new age della "chiesa cattolica" non potrà mai essere realizzata,con buona pace e versamenti di bile dei modernisti. La vera Chiesa cattolica sussiste e si rafforza all'interno del carrozzone apostata e sodomita che ne ha usurpato il nome, ma che ormai scricchiola da tutte le parti.

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    1. La Chiesa vive anche per chi ha scelto di non essere "in comunione" con Bergoglio.
      Ci sono tanti santi sacerdoti che fanno kilometri ogni settimana e vivono in ristrettezze per assicurare la Messa Cattolica e i sacramenti a tutti.

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    2. Può darsi che il vero Cattolicesimo stia in qualche modo ripagando della stessa moneta il "fumo di satana" che, a suo tempo, prese ad infiltrasi nei sacri palazzi per distruggere (se lo potesse) la Chiesa dall'interno. Le posizioni si sono invertite. Speriamo continui sempre di più così, per una riscossa che veda frantumarsi il satanico tentativo.

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  3. Mi scuso con i lettori, ma la citazione dal libro di Cesare Marchi è risultata incompleta, a causa delle parentesi che non consentono di leggerne il contenuto. Ripropongo quindi l'estratto:
    “Ite Missa est”: andate, la messa è finita. Letteralmente “andate, è licenza, è congedo”. Secondo alcuni, in origine la formula significava “Andate, (l’Eucaristia) è stata mandata (missa est)” agli assenti, come si usava al tempo delle persecuzioni. Poi la parola “missa” è passata a significare il rito, io cui segnava la conclusione”.

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  4. Bravi i cjarniei! Spero cintsgino i vicini della val canale, del Cadore e della carinzia

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  5. spero di poter venire a Messa quando vado a Lignano molto spesso anziché dover andare fino a Venezia. Grazie per la bella segnalazione. bruno

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La Redazione