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martedì 15 marzo 2016

Effetti del Summorum Pontificum, dono di Benedetto XVI: la liturgia tradizionale si diffonde a macchia d'olio

Effetti del Summorum Pontificum, dono di BXVI: la liturgia tradizionale si diffonde a macchia d'olio

Sotto [vedi QUI], una mappa sulla diffusione della Messa in rito antico in Europa, creata da un blogger francese. È facile notare, guardando per esempio all'Italia, come i centri segnati siano assai inferiori rispetto a quelli dove attualmente viene celebrata la liturgia tradizionale.
Giù una mappa così approssimativa è suggestiva. Se si riuscisse a crearne una davvero precisa e aggiornata, si avrebbe l'idea di quale impatto ha avuto e sta avendo, nel silenzio, il motu proprio di Benedetto XVI “Summorum Pontificum”, di cui pochi si rendono conto.   
Da  ProjectSP5 (vedi QUI)

20 commenti:

  1. Manca Vittorio Veneto. Ottimo lavoro comunque.

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  2. Si peccato che ci sono anche segnati i sedevacantisti dell'istituto Mater Boni Consili, gli scismatici dell'istituto FSSPX, tutti questi con il SP non hanno niente a che vedere, sopratutto i primi...
    La messa ordinaria è e rimane quella di Paolo VI, non preoccupatevi non si torna indietro si ca avanti!

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    1. Chi sei? Il fantasma di Bugnini? Vista la tua conoscenza dell'ortografia mi pare possibile.

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    2. La messa ordinaria di Paolo sesto!!!???? Mi dispiace...tienitela...a me non serve piu'.....e' un offesa a Dio...non ha una bricciola di sacralita'....e poi e' una messa protestante!!

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    3. Ma nell'anno del giubileo della misericordia chi siamo noi per giudicare i sedevacantisti e l'istituto Mater Boni Consilii??

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    4. Le magnifiche sorti e progressive del novus ordo ahah

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    5. la solita oca giuliva del Campidoglio ……. mio nonno aveva un ocone di nome Agenore che ti avrebbe fato le scarpe per l' intelligenza …… ma la tua al suo contrario , ha il tarlo rancoroso dentro …….

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    6. La farsa protestante antropocentrica e antropolatrica del Bugnini va estirpata al più presto. Ha già fatto sin troppi danni.

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  3. E la Spagna,il Portogallo e l'Irlanda?

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    1. infatti è più' che eloquente l' assenza della Cattolicissima Spagna , Portogallo e Irlanda

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  4. Le celebrazioni in Italia grazie a Dio sono molte ma molte di più di quelle contrassegnate e per fortuna non sono contrassegnate seppur presenti e perduranti.

    Questi meccanismi di auto-schedatura pubblica sono assai deleteri e non hanno alcun effetto pratico positivo, per fortuna la maggioranza in Italia lo ha capito da tempo
    ed ha preso precauzioni contro le liste di proscrizione tentate da vescovi e non solo.
    Meglio continuare a lavorare serenamente e con impegno senza strepiti, per un sano e doveroso proselitismo e per consolidare la collaborazione tra tutti i veri cattolici fedeli alla tradizione, evitando liste schedature ed altri meccanismi di quantificazione mediatica che sono utili solo a gente come l'anonimo delle 8,31 e alla sua cricca di militanti modernisti invidiosi e livorosi.

    La tradizione avanza e il progetto modernista di far sparire la Santa Messa di sempre è miseramente fallito, questa è la verità. Il rito ordinario non è un rito cattolico universale, visto che esistono tanti messali quante sono le conferenze episcopali e le lingue e tante messe quanti sono i preti che li usano, mentre nel Vetus Ordo la Chiesa ha sempre mantenuto e sempre manterrà la sua cattolicità e il suo carattere universale e salvifico. Su una cosa ha ragione però il livoroso anonimo: bisogna andare avanti, e archiviare il Vaticano II, coi suoi danni ed i suoi fallimenti riprendendo a camminare sulla retta via che conduce a Cristo anziché al mondo. La riforma di Bugnini è stato un devastante esperimento mal riuscito scaturito da un concilio pastorale che ormai è un ferrovecchio da dimenticare. La Tradizione va avanti ed ha già archiviato questo passo falso, gli altri facciano quello che vogliono, compreso diventare protestanti per seguire la deriva sudamericana in corso anziché il sacro Depositum Fidei.

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    1. Non sono assolutmente daccordo con quanto scritto dall'anonimo delle 9:21: noi siamo in piena e assoluta comunione con i vescovi che non fanno "le liste di proscrizione tentate da vescovi e non solo". Questa è casa nostra e i vescovi non vanno considerati come nemici. Questo modo di sragionare è fazioso e protestante.
      Protestantesimo puro!

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    2. Le fanno eccome le liste caro amico e non si limitano a questo, purtroppo.

      I fatti non possono essere protestantesimo puro, sono solo fatti e per essere in comunione non servono né mappe ne elenchi serve invece restare saldi nella fede cattolica e lavorare per la Santa Chiesa ognuno secondo il proprio stato ed i mezzi che ha.

      Negare i fatti e continuare a dichiararsi in comunione a prescindere anche con vescovi e prelati chiaramente eretici e protestanti è quello si protestantesimo puro, anche i protestanti infatti hanno i loro "vescovi" e "vescove", che sono nemici di Cristo perché eretici ma spesso travestiti da cattolici ed ampiamente infiltrati nella Chiesa Cattolica oramai ridotta a un coacervo di confusione e di sbando.

      Purtroppo fatti.... sono solo fatti e sotto gli occhi di tutti.

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  5. "...gli scismatici dell'istituto FSSPX..."

    Ma guarda un po' che novità: si può essere scismatici senza essere scomunicati?
    È una novità pastorale dello spirito del CVII?

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    1. Caro Marius, dopo il Vaticano II non esistono più né scismatici, né scomunicati. Oggi non vengono considerati scismatici nemmeno i valdesi anzi ci sono addirittura dei vescovi che durante il ramadan si sentono "in comunione di fede" con i fratelli islamici. Non si capisce dunque per quale motivo dovrebbero essere scismatici solo quelli della FSSPX o del Mater Boni Consili.

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    2. Che spiritoso ! ...

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  6. L'elenco, aggiornato a circa un anno fa, promosso e pubblicato dal sito Messainlatino fino a poche settimane fa (ora è scomparso) registrava circa 150 centri di Messa stabili in Italia in cui la liturgia tridentina è regolarmente celebrata (li avevo contati io stesso). E' più che palese, invece, che questo schema, così come quello pubblicato dal sito del Coordinamento nazionale Summorum Pontificum è molto, molto sottostimato rispetto alla realtà.

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  7. Ma uno che si definisce cattolico come fa a criticare una liturgia che è durata secoli e secoli.

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  8. e infatti . il cattolicesimo è in estinzione da quando quel sant' uomo di Paolo VI ha '' rinnovato ,, la riforma liturgica!

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    1. Io consiglio sempre la lettura dei 16 documenti del Concilio Vaticano II per diventare tradizionalisti o per lo meno per vivere il cattolicesimo in maniera piena. Non so se ho reso l'idea.

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La Redazione