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sabato 17 settembre 2011

"I silenzi del Priore di Bose" [e le parole contro il Summorum Pontificum, n.d.r.]

di S. Magister, da Settimo Cielo - l'Espresso blog


L’ultimo numero del mensile dei paolini “Jesus” ha dedicato la copertina e un trionfale dossier di 33 pagine alla comunità di Bose e al suo fondatore e priore Enzo Bianchi.
Nei rilanci che il dossier ha avuto sui media, la maggiore evidenza è stata data a un lamento che Bianchi canta e ricanta da anni: sull’afonia del laicato.
In politica e nella Chiesa, dice, i laici “è come se non ci fossero più”, perché “la voce che spettava loro l’hanno assunta alcuni vescovi”.
Al silenzio, però, anche Bianchi dà il suo personale contributo, questa volta come le tante volte precedenti. Mai che dica fino in fondo, apertis verbis, con chi se la prende e perché. Mormora e allude. Lascia intuire. Ma nomi e cognomi, zero.
Eppure i suoi sottintesi bersagli non sono da poco. Sono i vertici della Chiesa italiana e mondiale.
Nell’intervista che ha dato a “Jesus”, Bianchi applica questo suo dire e non dire prima alla Chiesa universale, alludendo al motu proprio “Summorum pontificum” come a causa aggravante dei suoi mali:
La Chiesa tutta vive in uno stato di depressione, in cui le convinzioni forti appaiono solo quando sono contro gli altri, in una guerra continua di fazione. Altrimenti, sembra che nessuno sia convinto di niente. La cosa più grave è che il cuore di tutto questo scontro è l’Eucaristia: i servi della comunione ne fanno luogo di divisione”.
E poi alla Chiesa italiana, con nel mirino la leadership attuale e passata della conferenza episcopale:
Per ciò che riguarda la Chiesa italiana, in particolare, vedo due mali. Il primo è l’afonia del laicato: i cristiani in politica è come se non ci fossero più, c’è stata sovente una forma di sconfinamento, per cui la voce che spettava loro l’hanno assunta alcuni vescovi. Tutto questo ha provocato nell’ultimo ventennio una situazione un po’ desolata, non c’è più soggettività laicale. Forse oggi si intravede un risveglio. Spero sia un nuovo inizio dopo un tempo di depressione. (omissis)"

per leggere tutto l'articolo si veda qui

31 commenti:

  1. Non possiamo parlare di argomenti più allegri? Ancora non siamo a novembre! ;)

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  2. Caro Enzo, questo succede quando si costruisce una comunità sul "culto di se stesso" e non su Gesù Cristo! L'unica cosa che mi rallegra è che qualcuno della comunità (ci sono uomini e donne di grande valore) ha aperto gli occhi!

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  3. L'afonia del laicato dipende in larghissima misura dal fatto che il laicato cattolico... s'è squagliato.
    Nel senso che per intervenire nel "sociale" e ancor più nella problematica ecclesiale occorre una preparazione solida non solo nel proprio campo professionale, ma anche in quello filosofico, dottrinale, teologico, come avveniva in passato, quando l'Università Cattolica era la fucina ( Insieme alla FUCI... ) di belle intelligenze "devote" e di belle personalità, comprese  quelle dei "cattolici di sinistra" come Lazzati o Dossetti.
    Oggi nell'Università Cattolica di Milano le matricole di Filosofia, materia che dovrebbe essere la "punta di lancia" dell'intervento nel mondo culturale sono una quarantina all'anno. Quanto l'UC riesce a rimanere conforme all'ideale per la quale è stata creata ( il confronto fra fede e scienza, la formazione di quadri cattolici fedeli, impegnati e di sicura dottrina)? Da quanti invece è sentita più che altro come una bella  università privata d'elite, funzionalissima a una migliore entrata in carriera?

    Negli ambienti di formazione cattolica per caso non ci si accontenta di una semplice "infarinatura" dottrinale? Si proclama l'ordine del giorno"Studiare, studiare, studiare"? Ai tempi in cui frequentavo il Liceo ( Classico, con Latino e Greco ) credete che qualcuno mi abbia invitato a leggere il minimo dei minimi, il primo passo della cultura cristiana evoluta, le "Confessioni" di sant'Agostino? Che qualcuno mi abbia detto dell'esistenza dei Padri della Chiesa? Che mi abbia indirizzato alla storia della Chiesa e alle vite dei santi?

    A quindici-sedici anni cominciai ad acquistare nella libreria delle Paoline i volumetti dell'"Enciclopedia Cattolica dell'uomo d'oggi". Si trattava di agilissimi volumetti, tradotti dal Francese, su singoli argomenti-ponte tra la cultura laica e la dottrina cattolica, dal problema del Male all'archeologia biblica, dal religioni non cristiane alla rivolta protestante, dal problema della predestinazione a quello della spiritualità dell'anima, dal monachesimo antico alle vetrate.
     Evidentemente a quel tempo ( inizio anni '60 si pensava ) che il "laico da battaglia" dovesse avere ben più che un'infarinatura, il che implicava anche un atteggiamento anche di umile attesa nella preparazione delle "armi" prima di scendere in campo.

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  4. Propongo l'afonia di Bianchi. Ci conceda un anno sabbatico: per un anno non parli pubblicamente, non conceda interviste e non scriva sull'organo della massoneria e degli anticristiani (La Stampa di Torino).

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  5. e se vi rivelassi che da noi è uno dei (soliti)nomi più gettonato per dare un tono radical-chic alle verbose e fumose assemblee che dovrebbero sostituire (con scarso risultato) le noiose novene (pochissime) o tridui(pochetti) di feste o momenti forti(!) dell'anno? Ma la domanda è un'altra: i monaci non devono mica stare in solitudine e apposta in silenzio per vocazione? e lasciamoceli allora. Però con orgoglio devo anche dire: alla causa di "Jesus" non ho mai devoluto neppure un centesimo... e non ne sono per nulla dispiaciuto

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  6. PS Il guaio è che, quando non si conosce e si ama la Chiesa nella sua tradizione, nella sua storia, nella vita dei suoi santi ( anche con i mali e i tormenti che l'hanno afflitta, e non solo da ieri l'altro ) è difficile resitere alla tentazione di "buttarsi a sinistra" per trovare un "ubi consistam", un "luogo identitario"; intal modo si sostituiscono spesso l'umiltà e la devozione con la saccenteria e talvolta con la contestazione nella sua forma più proterva.

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  7. Te lucis ante terminum17 settembre 2011 alle ore 10:03

    E fai bene nonsolorapallo: anch'io non ho mai devoluto neppure un euro a quella rivista e nemmeno a famiglia (s)cristiana.
    Veramente questo priore di Bose è insopportabile ma soprattutto noioso, verboso, incapace di toccare i cuori. Non capisco come un cattolico possa trovare arricchenti i suoi libri e discorsi fumosi, pieni di detto e non detto, privi di chiarezza alla faccia dell'evangelico sì sì no no! E il dramma, come dice nonsolorapallo, è che te lo propinano in tv, nelle chiese, nelle parrocchie ecc... Ma qualcuno può dirmi dove si può rintracciare la cattolicità di quest'uomo? Come può fortificare la fede dei cattolici? Mah...sono perplesso

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  8. Mi è venuta in mente una ( forse ) strana idea: non è che l'ingiunzione di non lasciar parlare le donne nell'assemblea pronunciata da san Paolo sia stata dettata dal fatto che allora le donne, tranne le grandi dame, erano quasi completamente illetterate? In tal caso non si tratterebbe in sostanza di un provvedimento antifemminista, ma "antidilettantistico": NON SI METTA A PONTIFICARE IN ASSEMBLEA CHI NON SA ( ADEGUATAMENTE ).

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  9. Scusatemi se abuso della vostra pazienza, ma con il passare degli anni ho un problema che si va vieppiù accentuando. Esso si manifesta con la difficoltà di comprensione di alcuni scritti che mi capita di leggere in blog importanti al novero dei quali Messainlatino appartiene a buon diritto. Orbene, qualche anima pia potrebbe spiegarmi, usando termini semplici, quanto il priore Enzo Bianchi ha inteso esprimere? Un sentito ringraziamento anticipato.

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  10. Prenda l'abitudine di andare direttamente alla fonte invece di basare le sue opinioni personali sulle interpretazioni altrui. In questo caso si legga il testo dell'intervista di Bianchi su Jesus direttamente:
    <span>http://www.stpauls.it/jesus/1109je/dossier-2.htm</span>
    Sarò anche interessato a leggere la sua circostanziata analisi.  I.P.

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  11. Non temere Welcome, come la maggior parte degli scritti di Bianchi e di persone simili i contenuti sono così pochi che non bastano per riempire neppure una riga: così per renderli degni di una pubblicazione si aggiungono altre parole a caso che finchè non è riempita almeno una mezza pagina. Ma a questo punto il contenuto è talmente diluito da non esserci praticamente più. Sono scritti omeopatici. 8-)

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  12. E' stato utile specificare,credevo si riferisse a "Jesus"e"Famiglia cristiana"! ;)

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  13. Te lucis ante terminum17 settembre 2011 alle ore 11:57

    Ho schiacciato "mi piace" involontariamente sull'intervento di Simon al posto di replay. Chiedo scusa.
    SImon, lei magari non conosce il priore di Bose, ma qui è ben conosciuto. Si legga "La differenza cristiana, per un'etica condivisa", le assicuro che troverà tutti quei bei discorsi e luoghi comuni che piacciono ai catto-modernisti, a quelli che amano un cristianesimo chiuso nel privato, che si nasconde, esattamente il contrario di quello che insegna Benedetto XVI. Certo c'è chi preferisce Bose all'insegnamento del Papa, al Catechismo, be' io personalmente non sono tra questi. Si legga quel libro, si abbeveri alle fonti del Bianchi-pensiero, poi mi dirà che ne pensa.
    Ps io non so come lei la pensi, ma se ama i libri del Papa, un cristianesimo vissuto con integrità e coraggio, non troverà un gran che di utile...personalmente non spenderei soldi per comprare i libri del commercialista di Bose...

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  14. Te lucis ante terminum17 settembre 2011 alle ore 12:06

    "Se tutti i cattolici fossero come Enzo Bianchi mi sentirei molto rassicurato" sa chi pronunciò questa frase alla fiera del libro del 2005?? Ratzinger? Ruini? Biffi? No, il buon Eugenietto Scalfari :'( ergo se Scalfari si sente rassicurato dai cattolici alla Bianchi non posso di sicuro sentirmi rassicurato io...

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  15. @ Te lucis...  : dopo aver letto l'articolo su "Jesus" che ho linkato è apparso chiaro che quel tipo di spiritualità non mi è di certo confacente e quindi, non darò seguito al suo "consiglio" di andar a leggere gli scritti di questo signore avendo, d'altronde, cose più ineterssanti da leggere e da meditare.
    Detto ciò, anche se un personaggio non ci conviene, non è una ragione sufficiente per dargli addosso come sordi perdipiù storcendo o facendogli dire quel che non ha detto: questo è quel che ho voluto sottolineare. E niente in quell'articolo e nel contesto di quell'articolo permette di fargli dire quel che S. Introvigne vuol fargli dire.
    Forse ci sono altri scritti o interventi di questo signore che sono stati molto più espliciti e che potrebbero permetter una chiave di (sovra-)interpretazione, ma non sono stati messi in evidenza esplicitamente.
    E' troppo facile voler far dire alla gente quel che non hanno detto o, a contrario, voler negar l'evidenza di quel che han detto: ma un dialogo o un'analisi devono per forza basarsi su soli fatti sennò di cade nello stereotipo che quasi sempre è ingiusto. I.P.

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  16. Te lucis ante terminum17 settembre 2011 alle ore 12:42

    Simon, credo semplicemente che Magister conosca bene il personaggio in questione che non è mai chiaro: allude, allude e poi quando qualcuno esplicita i suoi ragionamenti fa lo gnorri...è tutto così e francamente trovo la cosa odiosa: sì sì, no no questo mi hanno insegnato.
    Nel libro che ho citato è un continuo dare addosso ai cristiani non adulti che vogliono imporre le loro idee ai non cristiani, che non rispettano il prossimo e le loro libertà, che lo stato e la costituzione repubblicana sono sovrane assolute ecc..." insomma secondo lui dovremmo ritirarci nelle sacrestie e non rompere le scatole alla modernità e a massoni e laicisti vari che devono stabilire le loro leggi in santa pace. E questo sarebbe un cristiano?
    Vede, l'interpretazione data da Magister del Bianchi pensiero è assolutamente corretta, perché quelle idee Bianchi le ripete spesso, ma sempre alludendo in modo da poter dire (o far dire da persone che non lo conoscono) "ma io non l'ho detto, ma non l'ha detto..." Mi dispiace ma questo giochino del priore è insopportabile, preferisco uno alla Odifreddi che è scorretto, arrogante e con il quale non condivido nulla ma che almeno dice chiaramente ciò che pensa piuttosto che cristiani di questo tipo...

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  17. "i servi della comunione ne fanno luogo di divisione"

    Questa frase del 'Commercialista di Bose" come ho preso a chiamare il dott. Enzo Bianchi (perchè va ripetuto che l'unico titolo di cui dispone questo laico - il vestirsi da 'monaco' è una mascherata - è la laurea in Economia e commercio), questa frase dicevo mi ha fatto gridare: al rogo!

    Non so più dove l'ho letto ma, a suo tempo, proprio il signor Bianchi, andava dicendo che, nella sua personale idea di rifoema del Papato, il Sommo Pontefice avrebbe dovuto definirsi "Servo della comunione ecclesiale", arrivo perciò al punto: Bianchi sta affermando che il Papa Benedetto XVI con le sue "riforme" in materia liturgica sta dividendo la Chiesa.

    Quanto vorrei che fosse ancora aperta la Santa Universale e Romana Inquisizione: qualche anno a Castel Sant'Angelo sarebbero davvero adatte per questo eremita/conferenziere giramondo! 

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    1. Quanto hai ragione. Se esistesse ancora la Santa Inquisizione... Ah, quanta pazienza usò la Santa Chiesa con il Bruno, quanta dolcezza di madre gli vennero spiegati pazientemente i suoi errori ... sette anni spese il Santo Dottore Bellarmino in suppliche e preghiere al nolano, poi all'eretico irrigidito nella sua ottusità la Santa Chiesa nella sua infinità bontà gli concesse la possibilità di dimostrare se aveva il coraggio di morire per le sue idee.

      Avrebbe questo Bianchi il coraggio di morire per le sue idee?

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  18. simon, se (come dice lei stesso) non conosce enzo bianchi e bose, può anche evitarci i pontificali (ALMENO) su questo argomento! GRAZIE!

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  19. Quanti e quali peccati in pensieri ci sfiorano,talvolta!

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  20. @ Simon de Cyrène
    Se dici di non aver mai sentito parlare di Bianchi e di Bose tranne che su questo blog (!!!), la domanda sorge spontanea: ma dove vivi?
    L'ex commercialista fondatore di comunità occupa stabilmente e da anni televisioni, radio, librerie, giornali, riviste, parrocchie, università; ha scritto più libri di Stephen King, partecipa a convegni e conferenze in ogni parte del globo, dispensa a destra e a manca consigli richiesti e non richiesti, viene intervistato da tutti su tutto, insomma chi più ne ha più ne metta.
    Se mi dici dove stai di casa, magari ci faccio un pensierino per venire ad abitarci.

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  21. Enzo Bianchi sostiene la necessità di far conoscere preventivamente, ai fini della ripresa ecclesiale, una "grammatica umana" che detti il comportamento nel quotidiano. A me sembra lo scopritore dell'ombrello o dell'acqua calda. Questa "grammatica del quotidiano" c'è già ed è nel Vangelo e nel resto del Nuovo Testamento, oltre che in molti dell'Antico. Non sono immerse nel quotidiano le parabole, come quella del Buon Samaritano? E le Beatitudini, non sono forse il più bel "galateo dell'anima", che forma il sentimento e l'atteggiamento interiore, molto più e molto meglio del galateo laico, che governa solo il comportamento esteriore? E l'"Inno alla Carità" nella seconda lettera ai Corinzi, non è un invito alla purezza cristallina dei sentimenti e all'affettività verso chiunque, amico o estraneo?
    Nelle vite dei santi, che un tempo venivano largamente presentate e diffuse con la parola e gli scritti, non ci sono già, e da molti secoli, esempi di carità nel quotidiano? Insomma, il solito discorso: prima del Concilio, solo deserto e ortica.

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  22. Anche Bianchi e la sua comunità somo frutti avvelenati del concilio e dellìecumenismo. Con Pio XII ciù non sarebbe accaduto. Non è vero che il laicatpo cattolico è afono: è cattocomunista. Vedi Bindi, Franceschini, Follini ecc..

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  23. Giusto un anno di stipsi... scusate, afonia per il barboncino!

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  24. Per il bosiano vale la massima: "Quando rientri a casa picchia tua moglie, tu non sai perché, ma lei sì".
    Se a quel bischerotto non fosse data tanta attenzione (ma chi cavolo è? ma che cavolo di credibilità ha?) non ci sarebbe bisogno di questo processo dietrologico alle intenzioni. E dietro le quinte un normocredente cattolico sa che le intenzioni di barbetta non son buone.

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  25. Scritti omeopatici, ah ah ah! Ma anche antipatici... "Il pane di ieri è buono per domani" o qualcosa di simile (un mefitico cadeau fatto a mia madre da una ex compagna di liceo ora votata al mentecattolicesimo) l'ho letto sulla poltrona del salotto in venti/venticinque minuti....
    Certo lettura veloce, ma l'aria fritta non impegna....

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  26. "qualche anno a Castel Sant'Angelo sarebbero davvero adatte per questo eremita/conferenziere giramondo!"

    Meglio! Così diventa un vociante martire del niente! Non non merita la dignità di una pena. Due o tre calci 'n qu..el posto basterebbero.

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  27. E pensare che e' osannato dai modernisti, spesso da preti e pure da Vescovi: tutti pendono dalle sue labbra e leggono i libri di questro "maestro del nulla"!

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  28. Enzo Bianchi non crede alla veridicità delle apparizioni di Fatima. Nel maggio 2000, dopo la rivelazione del terzo segreto, disse al quotidiano anticattolico "La Repubblica": <span><span><span>«Un Dio che pensa di rivelare nel 1917 che i cristiani saranno perseguitati e che non parla della shoah e dei sei milioni di ebrei non è un Dio credibile».</span><span></span></span></span>

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    1. Pazzesco... anche lui un adepto della nuova religione mondialista col dogma per eccellenza, l'unico dogma intoccabile...
      Più chiaro di così!!!

      Sono profondamente indignato. Questo è mettere l'Uomo sull'altare al posto di Dio.

      Se questo eretico avesse le palle di cambiare religione, piacerebbe a Dio nel fatto che avrebbe almeno il coraggio di dichiararsi e con ciò tante anime non resterebbero ingannate.

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La Redazione