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lunedì 11 luglio 2011

Il ritorno delle balaustre?

Se il sito della diocesi di Milano ospita commenti ebbri dello "spirito" del Concilio Vaticano II scritti da "vecchi chierichetti" (link), quello della diocesi suburbicaria di Porto - Santa Rufina invece ospita ammirevoli articoli.
Avevamo già segnalato pochi giorni or sono uno scritto sulla necessità (e sulla bontà!) del ritorno ad una liturgia più dignitosa e più sacra per superare la crisi della Chiesa (link).

Abbiamo trovato un altro articolo, che forse "azzarda" ancora di più: racconta, elogiando espressamente, il ritorno delle care vecchie balaustre in alcune chiese, e le costruzioni di chiese nuove "more antiquo", con tanto di balaustre nuove di zecca!
Se la cosa è mirabile a dirsi, è altrettanto mirabile a leggersi su un sito di una diocesi. Ma onore a Mons. Vescovo (S. E. Gino Reali).



Secondo architetti, parroci e parrocchiani, le balaustre favoriscono la devozione in chiesa
di Joseph Proneken


"A Tiverton, nel Rhode Island, quando alcuni parrocchiani proposero di rimettere la balaustra all’altare del santuario dello Spirito Santo, Padre Jay Finelli accettò volentieri, senza sapere che di lì a poco, nel 2007, il Papa avrebbe pubblicato il motu proprio “Summorum Pontificum”, che gli avrebbe permesso di apprendere come celebrare la forma straordinaria della Messa.
A Norwalk, nel Connecticut, quando numerosi parrocchiani incoraggiarono il parroco, Padre Greg Markey, a restaurare la chiesa di Santa Maria, la seconda più antica della diocesi, e riportarla al suo splendore originale di neo-gotico del XIX secolo, il parroco dispose che tornasse a far parte integrante del presbiterio anche la balaustra.
Le balaustre d’altare sono presenti in diverse chiese nuove progettate dall’architetto Duncan Stroik. Tra queste, la cappella del College S. Tommaso d’Aquino a Santa Paola in California, il santuario della Beata Vergine di Guadalupe a La Crosse nel Wisconsin, mentre altre tre sono alle ultime fasi di progettazione.
Le balaustre d’altare (per la Comunione) stanno ritornando per tutte buone ragioni.
Dice Padre Markey: “Per prima cosa, il Santo Padre esige che, chi vuole ricevere la Comunione da lui, si debba mettere in ginocchio. Seconda cosa, sono secoli che fa parte della nostra tradizione di cattolici ricevere la Santa Comunione inginocchiati. Terzo, è una bella forma di devozione a Nostro Signore”.
Il prof. James Hitchcock, autore di “Recovery of the Sacred” (Ignatius Press, 1995), ritiene che il riemergere delle balaustre sia un’idea buona. La ragione principale, dice, è la venerazione, e spiega: “Lo scopo della genuflessione è di facilitare l’adorazione”.
Quando l’architetto Stroik propose la balaustra all’altare del santuario della Beata Vergine di Guadalupe, “al Cardinal Raymond Burke piacque l’idea, convinto che la devozione verso l’Eucaristia e il santuario ci avrebbe guadagnato”.
Nelle chiese ortodosse orientali, al posto della balaustra che separa l’altare dal santuario, c’è l’iconostasi – una parete costellata di icone e dipinti religiosi, che separa la navata dal presbiterio. Mentre la balaustra è alta circa 60 centimetri, l’iconostasi copre gran parte del presbiterio. ...."

Per proseguire l'articolo, che comprende anche una breve storia delle balaustre, e una riflessione sulla "devozione a Messa", si veda qui

9 commenti:

  1. OT, ma non troppo.
    E se la CEI si preoccupasse di più di salvaguardare la Verità e diffondere la Fede e, solo dopo, pensasse alla politica o alla socialità, il cui sano esercizio è conseguenza di una fede retta e robusta?

    Ancora grida vendetta come si propone la chiesa nella pubblicità per l'8 per mille, che fa invidia al miglior marketing aziendale :(

    La Chiesa non è un ente morale è Sacramento di Salvezza in quanto 'luogo' della Presenza e dell'Opera del Signore. C'è un po' di differenza tra l'umanitarismo e la solidarietà e il dono di sé di Cristo e in Cristo.

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  2. Quanto all'abolizione delle balaustre, insieme e tutti gli altri elementi di 'rottura' (scempio non solo architettonico, ma anche dottrinale) è stato uno degli aspetti non previsti dal concilio ma attuati con furore iconoclasta.
    Ben venga il ripristino non solo architettonico, ma anche del simbolo, che ha una valenza metafisica e mette in contatto col Soprannaturale. Per chi lo accoglie e, quindi, rende operante la sua funzione di 'legame', col Sprannaturale, appunto...

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  3. Sarebbe auspicabile anche,e quì mi allaccio al post di mic,che si ri-inizi a concepire il "tutt'uno" ALTARE-BALAUSTRA;altare dove si compie il Santo Sacrificio delimitato da quel succitato "metafisico confine" del Sancta Santorum...non una tavola della mensa-convivio-banchetto con gli "invitati"alla...festa(ahimè nella mia parrocchia si siedono tranquillamente anche in presbiterio che sarebbe il luogo dei presbiteri ma,visto che di preti non ce ne sono più,ci si accomoda il popolo per...colmare il vuoto con tanto di chitarre,bassi ecc...)a stretto contatto col sacerdote celebrante;ma,bensì,IL LUOGO dove si rinnova ogni giorno la salvezza-redenzione del mondo.
    Andrebbe cambiata questa cultura "del superfluo buontemponismo"iniziando,per esempio,dal catechismo nelle parrocchie,dentro le proprie case,nell'ambiente e contesto in cui si vive,nel proprio piccolo.

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  4. P.S. correggo...Sancta Sanctorum...mi scuso per l'errore non voluto :-D

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  5. Ne ero convinto da gran tempo!

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  6. .....purtroppo...nella nostra chiesa di san Michele in Istria....l'hanno...vendute!!! Grazie a don Marcelo Krebel!!!

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  7. Naturalmente chi pensa e dice cose fi questo genere al massimo finisce vescovo a Porto-S. Rufina o... ad Albenga-Imperia. Guai a dagli una diocesi più importante... :)

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  8. <span>Naturalmente chi pensa e dice cose di questo genere al massimo finisce vescovo a Porto-S. Rufina o... ad Albenga-Imperia. Guai a dagli una diocesi più importante...</span>

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