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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 5 luglio 2011

A volte le cose cambiano

Riportiamo questo estratto di questo bell'articolo, non tanto per il contenuto pur ottimo (che propone concetti ormai noti -almeno ai nostri lettori più assidui-) ma per la circostanza che esso appare sul sito ufficiale di una diocesi: quella suburbicaria di Porto - Santa Rufina. Conoscendo la riluttanza dell'episcopato (non solo italiano), questo è senz'altro un segno fausto, degno di essere noto e diffuso. E letto.

Solo una riflessione sulla fonte e il culmine della vita della Chiesa
può farle superare la crisi, che è una crisi di fede
di Armin Schwibach su Kath.net, 17/06/2011
(traduzione di don Giorgio Rizzieri)


La liturgia è la celebrazione del Mysterium Christi. La Chiesa, Corpo mistico di Cristo, offre tale servizio a Dio. “La liturgia, azione sacra per eccellenza, costituisce il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana la sua forza vitale. Attraverso la liturgia, Cristo continua nella sua Chiesa, con essa e per mezzo di essa, l’opera della nostra redenzione” (Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica, n. 219).
Se la liturgia è in crisi, se è una pura rappresentazione e non il compimento operativo dell’opera di salvezza, allora la verità della fede stessa è colpita al cuore: si evapora in una celebrazione di facciata, che però non ha più nulla a che fare con la vita. La fede avvizzisce e muore, diventa un optional della sfera privata.
Proprio durante il pontificato di Benedetto XVI, si ripresenta per la Chiesa, per i fedeli e per la cultura occidentale il grande problema del nostro tempo: la crisi ecclesiale è una crisi di fede che “parte soprattutto dalla disintegrazione della liturgia, che talvolta viene concepita addirittura quasi ‘etsi Deus non daretur’, dove non importa più sapere se Dio esiste, se ci parla e ci ascolta” (Joseph Ratzinger, Aus meinem Leben. Ricordi, Stoccarda 1998, pag. 174).
La crisi di fede tuttavia non è soltanto un problema religioso o interno alla Chiesa, ma si presenta nel contesto di una crisi di identità dell’uomo moderno e della società odierna.
La crisi di fede è una crisi di libertà. La libertà si è fatta noiosa e senza gusto, si manifesta semplicemente come assenza di vincoli e regolamenti, e vi aggiunge la pretesa che tutto si possa fare senza limiti e arbitrariamente. All’uomo di oggi apparentemente libero, riesce difficile vedere o accettare che alla base dell’autorealizzazione e dell’autoaffermazione, sta innanzitutto la consapevolezza di essere stati noi per primi fatti e creati. E’ la verità dell’Essere divino che si dona come immagine all’essere umano. Quanto più si è vicini a Dio, tanto più si è vicini all’altro. ....

[per completare l'articolo, che vale la pena di leggere nella sua interezz, si vada qui]

fonte: Kath.net via diocesi porto santa rufina

19 commenti:

  1. certo...,
    se un episcopato, finora "riluttante" , accoglie nel suo sito questi argomenti, dando voce a tutto ciò che per oltre 40 anni era rimasto  INESPRESSO,  possiamo prendere atto di un lento risveglio a percepire la dura realtà ecclesiale di degrado, e sperare  che giorno dopo giorno tutti i pastori prendano coscienza della necessità improrogabile di ricostruire l'antico Edificio che subì le demolizioni sconsiderate, già tante volte rievocate....
    purchè alle belle parole di chiara consapevolezza seguano i fatti: la ferma e autentica volontà di agire procedendo alla ricostruzione/restaurazione di Liturgia-Dottrina-Morale.
    Infatti, mentre noi, pecore e pastori, osserviamo trepidanti la situazione, e ne discutiamo con animo commosso,   il degrado  procede.

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  2. <span>certo...,  
    se un episcopato, finora "riluttante" , accoglie nel suo sito questi argomenti, dando voce a tutto ciò che per oltre 40 anni era rimasto  INESPRESSO,  possiamo prendere atto di un lento risveglio a percepire la dura realtà ecclesiale di degrado, e sperare  che giorno dopo giorno   tutti   i pastori prendano coscienza della necessità improrogabile di ricostruire l'antico Edificio che subì le demolizioni sconsiderate, già tante volte rievocate....  
    purchè alle belle parole di chiara consapevolezza seguano i fatti: la ferma e autentica volontà di  agire procedendo alla ricostruzione/restaurazione di Liturgia-Dottrina-Morale.  
    Infatti, mentre noi, pecore e pastori, osserviamo trepidanti la situazione, e ne discutiamo con animo commosso,   il degrado  procede.</span>

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  3. Ricordo un Prelato vaticano che, commentando la situazione liturgica in Italia di aperta resistenza alle equilibrate indicazioni del Papa in materia liturgica ( non parliamo poi del Motu Proprio ) allargando le mani ha esclamato " Non me ,lo aspettavo dai vescovi italiani così tradizionalmente obbedienti alla Santa Sede" !
    Mai un Papa è stato così apertamente snobbato in materia liturgica.
    Se pensiamo come alcune illegittime innovazioni abbiano preso mano nel popolo ( mani allargate al Padre Nostro, Comunione sulle mani ecc ) si rimane esterrefatti come venga ignorata la "linea benedettiana" liturgica, cominciando dalle Cattedrali ( dalla mia Cattedrale ...) e non c'è verso per far capire che la Croce al centro dell'altare è di fondamentale importanza!
    Altro fattore, con cui dobbiamo sbattere la testa quotidianamente, è l'ostilità delle pie donne contro la tradizione.
    In un piccolo centro, dove abbiamo iniziato, d'accordo con il parroco, la messa tradizionale le pie donne ci hanno praticamente sbattuto fuori della chiesa.
    Le stesse nei mercati hanno aizzato i paesani contro di noi con delle frasi offensive che potrebbero trovare spazio in un tribunale, con la gioia degli avvocati penalisti, quindi anche del nostro illustre Capo-Redattore.
    Risultato, nonostante le buone e sincere intenzioni del Parroco noi sentiamo che la popolazione ci è ostile.
    Questo incredibile atteggiamento delle pie donne ( e di certi sagrestani-tutto-fare) sarà spontaneo oppure è stato abilmente suggerito dai nemici della tradizione ?
    A volte abbiamo l'impressione che ci vogliano linciare...

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  4. Scusate la mia ignoranza, ma cosa significa l'ultima frase dell'articolo integrale:
    "L’anno 2015 è in arrivo,..."
    Cosa dovrebbe succedere nel 2015?
    Mi sono perso qualcosa?

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  5. Forse si tratta dell'anniversario della fine del Concilio Vat. II.......

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  6. Grazie :)
    in pratica il cinquantesimo anniversario della chiusura (ufficiale)

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  7. Non dimentichiamo che nella diocesi di Porto Santa Rufina, nella parrocchia di Santa Maria di Nazareth retta dai Francescani dell'Immacolata, da circa un anno si celebra quotidianamente la Santa Messa di sempre. A dicembre scorso il cardinal R. Burke ha celebrato lì un pontificale al trono, presente il Vescovo e numerosi parrocchiani!

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  8. OT
    <span>Padre Lombardi: sono illegittime le recenti ordinazioni sacerdotali compiute dalla Fraternità San Pio X   
     
    Le ordinazioni sacerdotali compiute recentemente dalla Fraternità San Pio X sono da considerarsi “illegittime”: è quanto ha affermato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, rispondendo ad alcune domande sull’argomento. Padre Lombardi ha ribadito quanto affermato dal Papa nella sua Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica del 10 marzo 2009:  
     
    "Finché la Fraternità (San Pio X) non ha una posizione canonica nella Chiesa – sottolinea Benedetto XVI - anche i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa (...) finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri (...) non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa".  
     
    © Copyright Radio Vaticana</span>

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  9. Beh, almeno per una volta Lombardi non dice fesserie e riporta quanto effettivamente detto dal Sommo Pontefice e che già si sapeva. E' dal quel funesto 1988 che si sa, e che ci è costato 20 anni di ritardo della liberalizzazione della liturgia dei nosti antenati. 

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  10. E' vero, da circa un anno la celebrazione è quotidiana, ma la domenica c'era già da qualche tempo prima. Domenica scorsa c'erano una quarantina di persone oltre ai frati in coro (8 di mattina). Per chi conosce la realtà di Casalotti, non è affatto male, anzi è ragguardevole.

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  11. Come mai, Andrea? Io devo dire che tutte le volte che abbiamo portato la liturgia antica in qualche parrocchia, la risposta è sempre stata calorosa; al limite c'era qualche perplessità al'inizio, ma poi va tutto bene. Devo però dirti che finora abbiamo organizzato solo Vespri (generalmente con  Benedizione), dal momento che nella ns arcidiocesi è (ancora) proibita la Messa se non in tre luoghi autorizzati. Capisco quindi che la cosa possa essere più delicata. Però mi sovviene che quando abbiamo proposto una Messa NO in latino, gregoriano, altare e comunione "benedettiani" ecc., anche lì c'è stato  grandissimo entusiasmo; per la solita ragione non si è fatta VO, ma non ci sarebbe stato nessun problema con la gente; ed erano anche qui in maggioranza donne le collaboratrici del parroco. Hai notato differenze da luogo a luogo (ad es. città /paesi), età, condizione sociale, preparazione culturale ecc.?

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  12. Infatti non vedo dove sia la novità; del resto, stante la situazione, oggi come oggi non potrebbe dire diversamnete.

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  13. Nella mia esperienza lo zelo di piedonne e piiuomini si è dovuto subirlo prima di iniziare. Quando poi nonostante tutto si è partiti costoro si sono acquietati, almeno pubblicamente. Certo quando si ha a che fare con "figure istituzionali" della parrocchia - laici compresi - spesso il gelo è palpabile. Qualcuno dell'entourage parrocchiale stretto a dire il vero fa capire che sarebbe d'accordo con noi, se solo la situazione generale fosse diversa, ma per il momento si accontenta di qualche ammiccamento da lontano.

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  14. Mi riguardavo le immagini (via internet) del grandioso pellegrinaggio della FSSPX a Lourdes per il 150° delle apparizioni della Madonna a Bernadette. La basilica San Pio X era stracolma. Alla  Messa in terzo assistevano i 4 vescovi ordinati da Mons. Lefebvre e centinaia di preti e seminaristi della Fraternità. Ora mi domando:se tale grauppo è fuori della Chiesa, come mai gli è stato dato il permesso di celebrare in una Basilica Cattolica. Vorrei che il dotto padre Lombardi , o chi per lui, potesse spiegarlo.

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  15. PIETRO ADILARDI, ti devo ringraziare di questa segnalazione del filmato del Pellegrinaggio della FSSPX fatto a Lourdes nel 2008, sono andato subito a cercarlo inb internet e lìho trovato, grazie ancora. Io frequento Lourdes da molti anni e ci passo molti mesi all'anno e di Lourdes conosco quasi tutti e così pure la Bigorre. Alla domenica mi godo la S. Messa delle 9 alla Basilica Superiore in Rito Antico. Grazie. Allez ciao cordialmente.

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  16. Preferisco ascoltare conferenze e consigli spirituali e Sacramenti dai Sacerdoti illeggittimamente (!?) ordinati che da beceri, ignoranti e apostati preti modernisti!

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  17. Meglio un Sacerdote della FSSPX "illeggittimo" che un prete modernista ed apostata "legittimo"... legittimato da chi? Dai modernisti?!? Ma per favore... Se riesco a stare "in carreggiata" lo devo ai Sacramenti, ai colloqui ed alle conferenze spirituali di questi zelanti e preparati Sacerdoti!

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  18. ANGELO carissimo, devi digitare: LA FSSPX A LOURDES 11 dicembre 2008  

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