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mercoledì 17 novembre 2010

"Vogliamo la sofferenza dei cristiani"

(i cartelli recitano "L'Islam conquisterà Roma";
"Gesù è lo schiavo di Allah").

FREDERICKSBURG, Virginia (USA), lunedì, 15 novembre 2010 (ZENIT.org).- Quando il reverendo Keith Roderick pensa alle persecuzioni religiose, gli viene in mente la triste vicenda di Vivian. Il reverendo dottor Roderick è ministro episcopaliano e segretario generale della Coalition for the Defense of Human Rights, con sede negli Stati Uniti.

In questa intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, il reverendo ha raccontato la storia della quindicenne Vivian. La ragazza è stata rapita mentre camminava verso casa, dopo la scuola, nel suo Paese, l’Iraq. I suoi rapitori hanno detto alla madre: “Non vogliamo i vostri soldi; vogliamo la vostra sofferenza”.

Il reverendo Roderick ha parlato anche, in generale, dei principali problemi dei cristiani che vivono nei Paesi islamici.

- Da quanto tempo svolge questo lavoro e cosa l’ha spinta inizialmente a dedicarsi alle persecuzioni e alle repressioni contro la Chiesa?
Roderick: Sono ormai più di 23 anni. Il tempo passa rapidamente. Lavoravo per un’organizzazione in Inghilterra che faceva assistenza ai prigionieri nell’Unione Sovietica, arrestati per motivi di coscienza. Si inviavano pacchi alle famiglie dei prigionieri e biglietti alle prigioni in cui erano detenuti, oltre a fare altre cose. Verso la fine, con la crescente delusione nei confronti dell’esperienza sovietica, abbiamo iniziato a ricevere richieste per fare lo stesso nei confronti dei prigionieri religiosi nel mondo islamico. Abbiamo così ampliato il nostro raggio d’azione, impegnandoci prima in Egitto e Pakistan, poi in Libano e finalmente in Iraq, Iran e Sudan.

- Ci può spiegare com'è la situazione? Qual è il problema principale dei cristiani che vivono nel mondo islamico?
Roderick: Anzitutto, sono una minoranza, ed essere minoranza implica tra le altre cose subire discriminazioni nel mondo del lavoro e in altri diritti sociali. Come minoranza in un mondo islamico hanno anche il fatto di essere bollati come “dhimmi”.

- Cosa significa?
Roderick: È il nome ufficiale che indica i cittadini di serie B. I “dhimmi” sono, in termini islamici, gli infedeli che pagano la “jizyah”, la tassa, e che sono per questo tollerati. Sono esenti dalla partecipazione alle forze armate. Ma questo è praticamente l’unico beneficio. È uno status molto umiliante e serve, in un certo senso, a mantenere la minoranza in quello stato. È una condizione sprezzante e disumana, in cui la fondamentale dignità delle minoranze come individui è spesso erosa. Questo permette anche atti di violenza e altre misure come la pulizia etnica.

- Qual è lo scopo del fondamentalista islamico a questo riguardo?
Roderick: Il fondamentalista islamico vuole islamizzare la società. Questo implica l’imposizione della sharia sulla popolazione – e talvolta anche sui non musulmani –, e questo crea molte difficoltà. Lo scopo principale è di reintrodurre l’islamismo ortodosso di stampo ultraconservatore.

- Nel 1900 i cristiani rappresentavano circa il 20% della popolazione in Medio Oriente. Oggi sono meno del 2%. Quali sono i motivi di questa riduzione della parte cristiana della popolazione?
Roderick: Credo che ciò sia dovuto alle continue pressioni poste contro le minoranze e in particolare contro i cristiani. Questi si sentono, e sono così definiti dalla maggioranza, come degli intrusi, che non appartengono a quella società, anche se fanno parte della popolazione autoctona. Il cristianesimo, infatti, era lì ben prima dell’islam. Certamente, se si viene resi stranieri nel proprio Paese, qualcosa non va. Credo che questa sia una delle principali motivazioni non solo per le violenze che esplodono di volta in volta – come abbiamo visto in Iraq –, ma anche per le forme di discriminazione praticate dalle istituzioni di governo e dalla società, che tendono ad emarginare e continuano ad emarginare. Con la nuova ripresa dell’islamismo queste pressioni si sono intensificate, ed è diventato molto più difficile ora rispetto al XX secolo.

- Che esempi darebbe delle discriminazioni o delle vere e proprie persecuzioni?
Roderick: Una delle più comuni forme di discriminazione istituzionalizzata è quella relativa alle carte d’identità religiose. In molti Paesi come l’Egitto, si deve avere sulla propria carta d’identità anche l’identità religiosa. Questo significa che si instaurano automaticamente dei limiti in termini di accesso al lavoro, all’istruzione e persino al matrimonio. L’identificazione della propria appartenenza religiosa - cristiana, musulmana o ebraica - diventa quindi una forma di controllo che è per certi versi analoga alla stella gialla di memoria nazista.

- Chi le viene in mente quando pensa alle persecuzioni religiose?
Roderick: Penso a così tante persone che hanno perso la vita per la propria fede e solo per essere identificate come cristiane. Per esempio, in Iraq, una giovane quindicenne camminava verso casa dalla scuola ed è stata rapita. Le compagne di scuola sono andate dai genitori per dire loro: “Vostra figlia Vivian è stata rapita”. I genitori hanno aspettato la sera che squillasse il telefono per la richiesta del riscatto, con l’intenzione di fare di tutto pur di riavere la loro figlia. Alla fine la telefonata è arrivata. La madre, rispondendo al telefono ha detto: “Ditemi cosa volete: pagheremo qualunque cifra”. Ma la voce ha risposto: “Non vogliamo i vostri soldi; vogliamo la vostra sofferenza”. Quanto può essere traumatico e terrificante per la famiglia? Qualche giorno dopo, il suo corpo mutilato e più volte stuprato è stato scaricato nella piazza del paese e la famiglia è stata chiamata per venirlo a prelevare. Che sofferenza. Che degradazione: non solo l’uccisione, ma la mutilazione di una persona. Dove è arrivato l’insegnamento che consente a un essere umano di fare questo ad un altro essere umano?

- E questo non è nel Corano?
Roderick: E questo non è neanche scritto nel Corano. È vero. Ma si sta verificando. In Egitto, le forze di polizia spesso sottopongono a tortura gli arrestati nei primi giorni di detenzione. Esistono due dipartimenti nel quartier generale di piazza Lazoghly al Cairo: uno si occupa dei fondamentalisti islamici, l’altro dei cristiani. E spesso i cristiani, essenzialmente i convertiti dall’islam, sono arrestati per ridurre le pressioni nei confronti dei fondamentalisti islamici; per apparire equanimi. Spesso questi convertiti vengono torturati in modo orrendo per i primi tre giorni, e se nessuno viene a parlare in loro difesa, semplicemente spariscono nelle prigioni.

- Vorrei soffermarmi ancora sull’Iraq, proprio per questa evidente persecuzione contro i cristiani. La popolazione cristiana in Iraq ammonta oggi a meno della metà di quella precedente all’invasione. Tutte queste azioni, come i rapimenti, sono un modo per purgare la terra dai cristiani?
Roderick: Sì. Alcuni di questi atti di violenza sono certamente strumentali e criminali, ma la maggior parte ha effettivamente lo scopo di aumentare le pressioni nei confronti della popolazione cristiana e costringerla ad andare via. Per esempio, nel quartiere Dora di Baghdad, in cui nel 2004 vivevano 20.000 famiglie cristiane, nel 2006 erano rimasti forse solo 1.000 individui che cercavano di mantenere le proprietà che erano rimaste. È stata in effetti una pulizia etnica, per consentire alle milizie di utilizzare quel quartiere come base operativa contro le forze della Coalizione a Baghdad. Ora, molti di questi – a causa delle insurrezioni dell’ultimo anno, anno e mezzo – si sono spostati a nord, tanto che adesso i problemi maggiori si trovano a Mosul o Kirkuk, o persino nelle pianure di Ninive. Nei piccoli villaggi del luogo vi sono state proteste contro la presenza di Al Qaeda, che ha installato basi e si muove avanti e indietro per Mosul usando la popolazione cristiana come scudo.

- Perché sono così vulnerabili?
Roderick: Sono vulnerabili perché dopo la liberazione a tutte le milizie fu chiesto di deporre le armi, ma l’unica milizia che ha dato seguito alla richiesta e ha deposto le armi è stata quella assira. Per questo non hanno protezione. E non esiste una forza di polizia indipendente che possa offrire protezione ai villaggi. Esistono solo le strategie e le conseguenze, e purtroppo i cristiani si trovano spesso nella situazione di subire.

- I cristiani che rimangono in Iraq parlano di una ghettizzazione della Chiesa. Che cos’è una Chiesa ghettizzata?
Roderick: Una Chiesa ghettizzata è una Chiesa confinata. Le viene consentito di sopravvivere nella società, ma non in condizioni di piena libertà. Questa sta diventando la norma in alcuni Paesi e lo si teme anche per l’Iraq in ragione delle conseguenti fughe di popolazione.

- Persino nel luogo della nascita di Cristo vediamo una presenza cristiana che è arrivata al 2,4% della popolazione. I cristiani rischiano l’estinzione?
Roderick: Credo che la questione sia se essi saranno confinati al ruolo di curatori dei siti religiosi o se potranno avere un ruolo nella società. Credo che questa sia la questione più grande. Non credo che la totale estinzione sia probabile. La Chiesa è Cristo e Cristo non permetterà che questa sparisca, ma purtroppo gran parte della vita di queste Chiese esiste oggi nella diaspora, e la diaspora rappresenta la promessa e il potenziale di un impegno a sostegno delle popolazioni indigene in loco. Effettivamente la popolazione in Terra Santa è diminuita ed è diventata quasi insignificante, ma non credo che questo debba necessariamente rappresentare il futuro. Quindi possiamo mantenere la speranza, ma occorre fare qualcosa.

- I cristiani si devono impegnare a difesa dei loro fratelli e delle loro sorelle e, per quanto possiamo deplorare ciò che è avvenuto ai cristiani in Medio Oriente, parte della responsabilità è anche dei cristiani in Occidente. Hanno assunto qualche iniziativa? Perché non si fanno sentire? Perché non escono fuori a protestare? Perché solo raramente dai pulpiti o dai bollettini vengono espresse preghiere per i cristiani perseguitati in Medio Oriente?
È in parte anche un problema nostro. Noi non ci siamo impegnati e ci aspettiamo che i cristiani in Medio Oriente se la cavino da soli. E loro hanno portato la croce da soli. Ma dobbiamo andare loro incontro, costituire una vera forza a loro sostegno e questo non l’abbiamo fatto molto bene finora.

- Cosa possiamo fare noi come cristiani?
Roderick: Credo che la cosa più importante sia quella di fare pressione sui nostri Governi. Deve esserci qualche movimento popolare che dal basso dia loro la spinta e il sostegno per impegnarsi. Credo che sia importante anche per una sorta di rapporto diretto tra coloro che sono perseguitati e coloro che in Occidente hanno la libertà di organizzarsi, di esercitare pressione sui Governi americano, britannico, francese e sugli altri Governi europei, di iniziare a fare pressione sui Governi che tollerano ciò che nei propri Paesi sarebbe intollerabile.

Questa intervista è stata condotta da Mark Riedemann per "Where God Weeps", un programma televisivo e radiofonico settimanale, prodotto da Catholic Radio and Television Network in collaborazione con l'organizzazione internazionale Aiuto alla Chiesa che soffre. Per maggiori informazioni: www.WhereGodWeeps.org. Per una panoramica sulla situazione dei cristiani iracheni: www.wheregodweeps.org/situation-of-christians-in-iraq-short-film


***

di Bernardo Cervellera

Roma (AsiaNews) - Spinti dai nostri lettori, AsiaNews ha deciso di lanciare una raccolta internazionale di firme da inviare al presidente pakistano Asif Zardari perché salvi la vita di Asia Bibi, condannata all’impiccagione per blasfemia. AsiaNews chiede anche che il presidente Zardari cancelli o cambi l’iniqua legge sulla blasfemia, che uccide tante vittime innocenti e distrugge la convivenza nel Paese. Per sostenere queste richieste, vi chiediamo di inviare un messaggio a questo indirizzo e-mail:


Potete anche inviare direttamente i messaggi all’indirizzo del presidente pakistano:


La nostra campagna si affianca a diverse altre sorte in Italia (con Tv2000), in Pakistan, in India, negli Stati Uniti.

Asia Bibi, una donna cristiana di 45 anni, madre di cinque figli, è stata condannata a morte per blasfemia il 7 novembre scorso. Un tribunale del Punjab ha sentenziato che la donna, una lavoratrice agricola, ha offeso il profeta Maometto. In realtà, Asia Bibi è stata dapprima offesa come “impura” (perché non islamica); poi ha difeso la sua fede cristiana di fronte alle pressioni delle altri lavoranti musulmane. Il marito di una di loro, l’imam locale, ha deciso di lanciare l’accusa e denunciare la donna, che è stata prima picchiata, poi imprigionata e infine, dopo un anno, condannata.

Asia Bibi e suo marito Ashiq Masih hanno deciso di ricorrere in appello per rovesciare la sentenza. Intanto però, per la donna, si prospettano mesi di prigionia, alla mercé delle guardie carcerarie o di qualche fanatico che potrebbero eliminarla pensando di rendere gloria ad Allah.

Finora, infatti, la legge sulla blasfemia non ha portato all’esecuzione di nessuno degli accusati o condannati. Ma vi sono 33 accusati uccisi in prigione, da qualche guardia, o nelle vicinanze del tribunale. Gli ultimi in ordine di tempo sono due cristiani protestanti, il pastore Rashid Emmanuel e suo fratello Sajjad, colpiti in pieno viso con armi da fuoco mentre lasciavano la corte di Faisalabad lo scorso 19 luglio. Ma a queste vittime dovremmo anche aggiungere i massacri di villaggi interi, a Gojra, Korian, Kasur, Sangla Hill, dove le case di centinaia di cristiani sono state date alle fiamme e dove donne e bambini sono stati uccisi o arsi vivi, solo perché un membro del villaggio era stato accusato di blasfemia.

È ormai evidente che questa legge è divenuta uno strumento nelle mani dei fondamentalisti, che aizzano i musulmani contro i cristiani per misurare l’ampiezza del loro potere sulla società pakistana. È pure evidente che la quasi totalità delle accuse di blasfemia nascono solo da invidie, vendette, competizioni, e che l’arresto dell’accusato è solo il primo passo per giungere al sequestro della sua terra, alla razzia, alle ruberie.

Desideriamo salvare Asia Bibi con tutto il cuore. Ma non possiamo accontentarci solo di questo. Dobbiamo premere perché questa legge, definita “oscena” dagli stessi pakistani, venga cambiata o meglio ancora, cancellata. Essa è stata voluta dal dittatore Zia ul-Haq nell’86, che in cambio di un “contentino” alla comunità islamica ha comprato il loro appoggio. Ma facendo questo ha messo le basi per la distruzione del Pakistan. Questo Paese, fondato come repubblica laica e neutrale verso le religioni, è divenuto uno Stato islamico, che uccide la sua stessa popolazione, distrugge il tessuto sociale e preoccupa la comunità internazionale.

La legge sulla blasfemia è divenuta una spada di Damocle su ogni persona e soprattutto su ogni minoranza, e ne fanno le spese i cristiani, gli ahmadi, gli indù, ma anche i musulmani sciiti e sunniti.

Cancellare questa legge – o almeno frenarla – ridà fiato alla convivenza interconfessionale in Pakistan e dà maggior slancio alla democrazia e allo sviluppo. Questo darà anche maggior respiro e sicurezza alla comunità internazionale, che vede con preoccupazione l’espandersi del dominio talebano in un Paese che ha ordigni nucleari.

Noi crediamo che l’unico baluardo alla crescita di fondamentalismo sia garantire una convivenza alla pari fra cristiani e musulmani. Per questo chiediamo che venga salvata la vita di Asia Bibi. E con questo chiediamo e speriamo che si salvi anche il Pakistan

56 commenti:

  1. alla REDAZIONE: da mesi sulla home page del sito (www.acs-italia.glauco.it) della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che soffre (opera di diritto pontificio approvata molti anni fa dalla Santa Sede) è presente la raccolta di firme on line per la richiesta di abrogazione della legge pakistana sulla blasfemia.
    Prego la redazione, se lo ritiene, di creare un link.
    Asianews ha ripreso l'iniziativa di A.C.S. dedicandosi al caso concreto 

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  2. Penso ai vari e vacui Martini, Tettamanzi, Forte (con un articolo di 3 settimane fa pubblicato dal Sole 24 ore sul sinodo delle Chiese del Medio Oriente che faceva venire il latte alle ginocchio mieloso e dolciastro com'era verso l'islam), Poletto e compagnia bella.
    Per loro esiste solo il dialogo ma quando hanno mosso un dito per i cristiani d'oriente? Mai.
    Essi applicano ai cristiani d'oriente lo stesso parametro che ai tempi del comunismo i nostri cattoprogressisti (Pellegrino in testa) utilizzarono verso la cosiddetta Chiesa del silenzio: la damnatio memoriae.
    A quel tempo in Europa solo pochissimi aiutarono l'Est cristiano: penso ad Aiuto alla Chiesa che soffre e a Padre Scalfi di Russia cristiana.

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  3. initile farsi illusioni sul dialogo: l'islam è rispettoso di chi islamico non è solo quando è minoranza. Nei testi dell'islam è insito il germe dell'intolleranza, della sopraffazione e della violenza, non conosce il concetto di dignità umana: basta solo vedere come considera i dhimmi e le donne.

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  4. L'ISLAM è anticristiano e la Sua storia è una storia di vilolenze e guerre  (altro che le crociate) contro i Cristiani. Il Corano stesso è un libro blasfemo. Ma detto tutto questo per l'IRAK dobbiamo ringraziare i BUSH e amici ebrei e i teocons nostrani all'Introvigne e soci che hanno inneggiato alla guerra contro Saddam Hussein che proteggeva i cristiani. Recentemente il Vescovo di Bagdhad (intervista a d agosto su La Stampa)si è lamentato del tradimento degli americani e ha confermato che sotto Saddam Hussein i cristiani non erano perseguitati.

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  5. Dove e nel corso di quale manifestazione è stata scattata la foto posta all'inizio dell'intervista?

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  6. che dire dell'em.mo Martini che fa da contro canto al Papa? Era regnante a Milano e invitò, in nome del dialogo, qualche notabile musulmano ad un incontro (di quelli che lasciano il tempo che trovano, tanto per far friggere l'aria). Peccato che dopo qualche mese la Procura di Milano spiccò nei confronti di uno dei notabili islamici invitati dal'em.mo un mandatio d'arresto per terrorismo internazionale.
    Un'altra entità assieme a vari ecc.mi che si difende bene nella damnatio memoriae dei cristiani d'oriente è la comunità di sant'Egidio

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  7. Redazione di Messainlatino.it17 novembre 2010 alle ore 17:12

    A Londra, circa 2 anni fa

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  8. Mentre leggevo l'articolo pensavo a quante "coincidenze" stiamo vivendo e di come san padre Pio ci dicesse che le "coincidenze" è Dio che le crea....

    L'Europa ha scelto di vivere senza Dio ed ha cominciato a sfidarlo apertamente e con appoggi più concreti che dai tempi dell'Illuminismo, dal sessantotto.... Uno Stato che pretendesse - come è appunto avvenuto  - di avere un futuro legittimando L'OMICIDIO DEI NASCITURI non può pensare di avere un futuro... è destinato a morire esso stesso... non solo perchè siamo a nascita zero - i bambini ci sono sempre - quanto per un atto di GIUSTIZIA contro una enorme INGIUSTIZIA che da anni si compie non solo in Italia ma in Europa e nel mondo....
    E ancora, uno Stato che legittimando il divorzio pretenderebbe di giungere così a legalizzare altre forme di unioni, è uno Stato destinato a fallire...
    In questi frangenti un Concilio della Chiesa credeva bene di aprire le sue porte al mondo, come se fino a quel momento le porte fossero state chiuse... a quarant'anni di distanza ci troviamo a discutere di ERRORI COMMESSI....

    In questa baraonda l'unica immagine davvero di luce è stata quella DEL PONTEFICE... che piacciano o non piacciano i Papi che abbiamo avuto, questa è la verità.... Giovanni Paolo II indisse L'ANNO MARIANO e poi quello DEL ROSARIO E QUELLO DELL'EUCARESTIA... quasi a far rivivere il sogno di don Bosco delle due Colonne... in quell'anno dedicato all'Eucarestia muore un Papa e viene eletto Benedetto XVI un Papa che in una catechesi ebbe a dire con le parole di san Paolo: SONO IL LITURGO DI CRISTO... a sottolineare l'importanza dell'EUCARESTIA...
    Non stiamo a ripetere tutti i passaggi, ma la Riforma che il Papa sta facendo per la Messa moderna e il ritorno della Messa di sempre ci dicono quali tempi amari viviamo e che ci attendono....
    Un Papa che ritornasse sovente e per tre anni consecutivi a parlare di Eucarestia, Messa, Sacerdozio...di certo non passa inosservato a Satana, libero di attaccare la Chiesa e di tentare i Cristiani con ogni mezzo...

    Anche oggi all'Udienza del Mercoledì il Papa cita un'altra santa che ha a che fare con l'Eucarestia, niente meno che con l'istituzione del Coprus Domini quale Festa della Chiesa.... e ritorna a chiedere DI PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALL'EUCARESTIA...ed è ovvio che questa Eucarestia SEGNO DI CONTRADDIZIONE EDI SCANDALO provocherà sempre di più persecuzioni e maltrattamenti.... ma Gesù ci chiede di PERSEVERARE....

    Non voglio giungere a nessuna conclusione, ma solo condividervi questi pensieri.... ;)

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  9. Inutile cercare di addolcirsi la pillola, magari rifugiandosi nel mondo dei sogni. Lo diciamo da tempo e non ci stancheremo di ripeterlo: con l'islam si arriverà inevitabilmente allo scontro frontale (per vincere il quale si possono attuare varie efficaci strategie).

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  10. @ Redazione

    alla richiesta fatta sopra (dove, quando e in quale occasione è stata scattata la foto) aggiungo quella di sapere se esistono, riguardo alla situazione in Iraq, testimonianze oltre che di ministri episcopaliani arrivati al seguito degli eserciti della coalizione responsabili della morte di oltre 1.300.000 civili, anche di sacerdoti cattolici.
    Grazie.

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  11. l'islam incarna la religione dell'anticristo. l'islam al pari del nazismo è il male assoluto. anche dal testo dell'intervista, emergono in modo palmare le disarmanti analogie tra islam e nazismo hitleriano. tuttavia, le porte dell'inferno non prevarranno come promesso da Gesù di Nazaret, il Cristo, il Verbo che era sin dal principio, il Verbo che era presso Dio, il Verbo che era Dio.

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  12. ALLA REDAZIONE: sulla frase "Gesù è lo schiavo di Allah" il nome "allah" la prossima volta scrivetelo minuscolo, anche se è nome proprio.

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  13.  Per l'Iraq...ringraziamo Bush ecc. e per altrove chi? E perl'Albania, per il Kossovo e per tutto il medio oriente e l'Africa settentrionale ( Egitto compreso),- tutti paesi cristiani, a partire dal 722, chi ringraziamo?

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  14. Già che ci siamo, cominciamo allora dall'anno 33.

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  15. <span>Già che ci siamo, cominciamo allora dall'anno 33.</span>

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  16. Sono d'accordo che l'Islam e` una religione falsa e pericolosa ma, se vogliamo fare un discorso serio, bisogna ricordare come c'entra la politica oggi come ieri. Oggi c'e` l'imperialismo americano al servizio dei petrolieri sauditi e del governo israeliano che stuzzica (o meglio calpesta) quel nido di vespe che e` il medio oriente. Nel passato l'Islam conquisto molto facilmente vastissimi territori in mano ai bizantini perche' le popolazioni locali (cristiane) erano stanche di dover pagare i tributi al governo imperiale ed era piu` economico per loro passare sotto la dominazione mussulmana. L'islam non richiedeva la conversione, ma un tributo piu` ragionevole (almeno all'inizio). Pero` per chi apostatava e diventava mussulmano era considerato un "fratello" e per lui si aprivano immediatamente ogni possibilita` di salita della scala sociale. Ecco come l'erosione del cristianesimo in medio oriente ed in nord Africa e` cominciata.

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  17. Sono d'accordo che l'Islam e` una religione falsa e pericolosa ma, se vogliamo fare un discorso serio, bisogna ricordare come c'entra la politica oggi come ieri. Oggi c'e` l'imperialismo americano al servizio dei petrolieri sauditi e del governo israeliano che stuzzica (o meglio calpesta) quel nido di vespe che e` il medio oriente. Nel passato l'Islam conquisto` molto facilmente vastissimi territori in mano ai bizantini perche' le popolazioni locali (cristiane) erano stanche di dover pagare i tributi al governo imperiale ed era piu` economico per loro passare sotto la dominazione mussulmana. L'islam non richiedeva la conversione, ma un tributo piu` ragionevole (almeno all'inizio). Pero` chi apostatava e diventava mussulmano era considerato un "fratello" e per lui si aprivano immediatamente ogni possibilita` di salita della scala sociale. Ecco come l'erosione del cristianesimo in medio oriente ed in nord Africa e` cominciata.

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  18. Allah vuol dire Dio in arabo e gli arabi cristiani prima e dopo l'Islam adorano Allah, che e` Padre, Figlio e Spirito Santo.

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  19. ....la mezza luna sotto i piedi della Madonna..e' il simbolo dei mussulmani................

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  20. <span>lo so,e su questo punto siamo d'accordo</span>, ma vorrei farti notare che "allah" non viene mai tradotto in "Dio", potremmo dire che è l'unica parola araba che, avendo un suo preciso corrispondente in ogni lingua, viene lasciata immutata, se ne convieni con me. Ora, essendo questa parola lasciata non-tradotta, è andata a diventare, erroneamente-ne prendo atto- il nome proprio che i maomettani danno al loro dio. Perciò si dice: i musulmani credono in allah, e cose simili. Pur riconoscendo di aver molto(anzi, poco) in comune con loro, mi sembra erroneo dire che "ebrei, cristiani e maomettani pregano lo stesso dio", in quanto, pur essendo avendo essi abramo come profeta, vedono il loro dio predicato da Maometto. Ma solo Gesù è la verità, da qui ne scaturisce che tutto quello che non è gesù non è veritiero, e quindi è falso. Che cos'è dunque allah? Ce lo dice bene l'Apostolo Paolo: è, al pari di tutti gli dei pagani, il Demonio. Nè più nè meno. Se un uomo adora qualcosa di diverso da Dio, per quanto possa rassomigliargli, adora la bestia. Sono stato troppo contorto o troppo pregno di fanatismo preconciliare?? spero di no.:)

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  21. diversamente se in un testo arabo-cristiano abbiamo scritto"Allah", questo verrà tradotto in Dio. scusa gli errori grammaticali ma sono di fretta.(particolarmente quell'"essendo avendo"

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  22. Almeno la grammatica va rispettata. Allah è nome proprio e tanto basta. Anche Satana si scrive maiuscolo.
    Per esempio in tedesco tutti i sostantivi si scrivono con la maiuscola, anche "Sheisse" (tradizione inutile).

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  23. era infatti  una provocazione... possiamo permettercene qualcuna anche noi, no? o subiamo sempre? ;)

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  24. non hai tutti i torti....

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  25. Prendi il cartello, si mettiti là, si così, tienilo un poco più alto, ecco bene, fai la faccia truce, benissimo, guarda l'uccellino.......
    ecco benissimo.......

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  26. Hai ragione, Observator. Per il genocidio degli armeni chi ringraziamo?

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  27. Fin quando si utilizzerà Dio (che lo si chiami Dio, Geova, Allah o altro) come alibi per fare la guerra ed uccidere esseri umani non vi sarà nulla di buono per l'umanità!
    Ma pensiamo alle genti che muoiono di fame e malattie in tutto il mondo, invece.

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  28. condivido quanto hai scritto e credo che non possa riferirsi ai cristiani cattolici quanto ai musulmani che ignorano cosa sia la giustizia sociale

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  29. A coloro che non hanno digerito Dignitatis Humanae 2, direi che qui si può avere un chiaro esempio di cosa significa...

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  30. E c'è persino qualche idiota che vorrebbe fare entrare la Turchia negazionista (del genocidio armeno) in Europa, come se non fosse un corpo estraneo e ostile che sarebbe in ogni caso rigettato.

    Al comportamento dei maomettani nel mondo, comunque, va riconosciuto un merito storico non secondario: con i loro atti di intolleranza e di aggressione violenta, crudele, stupida e predatoria aiutano gli storiografi odierni e tutti noi a comprendere meglio le circostanze in cui sono maturate le Crociate, nonché a restituire la dovuta legittimità ai moventi morali, umanitari delle stesse. Aiutano inoltre a comprendere che lo scontro di civiltà non esiste, perché la civiltà in campo è una sola - la nostra - con buona pace dei traditori dell'Occidente che in nome di questa o quella speculazione si convertono all'inciviltà.

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  31. scusa, Bessarione: ti spiacerebbe spiegare a qualche imam il significato di tutta la Dignitatis Himanae?

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  32. Alessandro, ma non sai cos'è l'ecumenismo! sei un eretico perché non ti adegui alla Nostra Aetate per cui l'islamismo è religione veneranda e agli articoli di Civiltà Cattolica e Osservatore Romano che han dichiarato venerande anche le religioni politeiste.
    Ai figli di questa pseudoreligione noi diamo case, stipendi e pensioni oltre ai sussidi di disoccupazione. Nell'attesa del coltello alla gola.

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  33. Ma Martini  fu mai intercettato?

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  34. Caterì ma quale riforma sta facendo il Papa? Hai notizie sui lavori in corso? Io non ne ho ed anche amici romani con entrature non san niente. O ti riferisci ad atti che lascian il tempo che trovano, come il metter il Crocifisso in mezzo all'altare?

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  35. Eraclio, hai dimenticato il fascismo: così degradi Fini.

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  36. Se foste figli di Abramo fareste le opere di Abramo, con quel che segue.

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  37. Forse non la digerirebbe, ma certo gratificherebbe bessarione di un gran rutto.

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  38. Forse pensano che torni lo Scià, magari convertito al cristianesimo.

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  39. <span>Forse non la digerirebbe, ma certo gratificherebbe bessarione di un gran rutto.</span>

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  40. Mica scemo ad andare in quei paesi a convertire! Qui fa intellettuale e progressista.

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  41. Che significa 'male assoluto'?

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  42. Ebbene si: lo ammetto. Sono diventato eretico. Sono addirittura andato a Messa da quei paria di lefebvriani a Torino 

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  43. Qualcuno dei nostri interlocutori t'ha già scomunicato.

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  44. Questo non giustifica certo la conquista violenta ed i genocidi che perdurano ancor oggi.

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  45. mah! Spiegare ad un Imam ... di che religione? Ad esempio dell'Imam Williamson? Di Fellay? di quali Imam parlate?
    MD

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  46. Critica o delegittimazione?
    MD

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  47. Redazione di Messainlatino.it18 novembre 2010 alle ore 20:16

    Su Cantuale Antonianum c'è la toccante testimonianza di una suora irachena

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  48. Certo, come non giustifica le ingiuste guerre americane, con uccisioni di civili,  precedute dall'embargo che provoco` la morte moltissimi bambini irakeni e contribui` alla radicalizzazione del mondo islamico contro l'occidente. 

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  49. Certo, come non giustifica le ingiuste guerre americane, con uccisioni di civili,  precedute dall'embargo che provoco` la morte di  moltissimi bambini irakeni e contribui` alla radicalizzazione del mondo islamico contro l'occidente. 

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  50.  Beh, non esageriamo; se non erro ( a parte l'errore di Williamson, che attiene alla storia ed e' cosa diversa dalla religione ) anche autorevolmente e' stato affermato che i lefebriani non sono eretici, sono cattolici e, addirittura, si e' affermato ( o scritto? ) che non sono in" piena " comunione ...insomma sono di " dura cervice ", sì !... non certo imam ( anche se , credo, il termine e' solo un'iperbole)

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  51. Sarà iperbole - ma è tutto da vedere, comunque - ma terribilmente idiota.

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  52. Che dire della fabbrica sudanese di aspirina bombardata da Bill Clinton per distogliere l'interesse dalla Monica Lewinsky? Certo le mente sofisticate sanno distinguere, ma per i rozzi islamici americani=cristiani ed i criminali islamici (quelli si` sofisticati) sanno indirizzare l'odio delle masse contro i cristiani.

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  53. Che dire della fabbrica sudanese di aspirina bombardata da Bill Clinton per distogliere l'interesse dalla Monica Lewinsky? Certo le menti sofisticate sanno distinguere, ma per i rozzi islamici americani=cristiani ed i criminali islamici (quelli si` sofisticati) sanno indirizzare l'odio delle masse contro i cristiani.

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  54. Fellay e Williamson sono vescovi cattolici. Williamson è un riduzionista. Non ne condivido le opinioni sulla Shoah ma non hanno mai predicato la violenza come fanno tanti imam in Italia, ad esempio quello di Moncalieri che fu poi espulso. Anche Magdi Allam è un imam? Piuttosto lo è il Primate anglicano che affermò essere normale che in Gran Bretagna potesse essere applicata la sharia ai musulmani

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La Redazione