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giovedì 5 giugno 2025

Diocesi di Fréjus-Tolone, inizio giugno 2025: situazione attuale

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1217 pubblicata da Paix Liturgique il 4 giugno, in cui si fa il punto della situazione nella Diocesi di Fréjus-Tolone, dopo le dimissioni forzate di mons. Rey e l’arrivo del nuovo Vescovo mons. Touvet (ne abbiamo scritto da ultimo QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI su MiL).
Da una Diocesi che «scandalizzava gli altri con il suo successo», ora Fréjus-Tolone è stata «trasformata in un deserto» che «non darà più fastidio ai dignitari ecclesiastici scismatici che preparano una Chiesa senza sacerdoti, senza sale, senza verità, insomma senza Chiesa».

L.V.


L’annuncio della probabile soppressione da parte di mons. François Touvet, Vescovo di Fréjus-Tolone, della Santa Messa tradizionale di Ollioules, nella Diocesi di Fréjus-Tolone, e della partenza dei due sacerdoti che la celebravano, due fratelli argentini – un altro è incardinato nella Diocesi, un quarto è monaco a Le Barroux dal 2023 – ha suscitato un forte clamore. Tanto più che a Hyères, Carnoules e persino a Tolone altre Sante Messe tradizionali erano minacciate.

Ad oggi, si parla di trasferire da Draguignan a Ollioules un vicario biritualista come Parroco e di mantenere a Ollioules uno dei fratelli, mentre un altro tornerebbe in America Latina; la Santa Messa tradizionale dovrebbe essere mantenuta, come quelle di Hyères, Tolone (Parrocchia di San Pio X) e Carnoules, di cui si era parlato di soppressione.

Seminario: verso il deserto e il trasferimento ad Aix-en-Provence?

Tuttavia, mons. François Touvet e i suoi contatti romani, di cui è il tramite, sembrano aver trovato altri obiettivi. A cominciare dal Séminaire diocésain de l’Immaculée Conception di La Castille, che l’anno scorso non ha avuto nessuna nuova iscrizione – c’erano state delle vocazioni che avevano bussato alla porta, ma sono state spietatamente respinte perché non originarie del Var. Quest’anno la situazione rischia di ripetersi.

D’altra parte, quest’anno ci saranno dieci ordinazioni secondo il nuovo rito, sedici se si sbloccheranno le sei ordinazioni dei diaconi della Société des Missionnaires de la Miséricorde Divine – il card. Roche, Prefetto del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, non contento di perseguitare il Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres) con la sua delirante burocrazia, sta cercando di imporre ordinazioni secondo il nuovo rito, la Société des Missionnaires de la Miséricorde Divine, appoggiandosi alle sue costituzioni e al suo carisma, insiste sulle ordinazioni nel rito tradizionale. La situazione rimane bloccata, e con altre Diocesi, dove sono attesi i futuri sacerdoti.

Il numero degli studenti del Séminaire diocésain de l’Immaculée Conception di La Castille sta quindi diminuendo rapidamente. Da quarantasei nell’autunno 2023, attualmente sono solo una trentina, e saranno una ventina all’inizio del prossimo anno scolastico. Sotto gli alberi della tenuta di La Castille, si dice che Tolone finirà per mantenere solo due anni di formazione sui sei previsti, con una formazione interdiocesana, e il resto andrà ad Aix-en-Provence – mons. François Touvet aveva smentito questo progetto, ma è tuttavia ciò che rimane in cantiere.

Tuttavia, nel maggio 2024, mons. Christian Louis André Delarbre, Arcivescovo di Aix, ha finalmente rinunciato a trasferire la sede vescovile a La Baume, fuori dal centro di Aix-en-Provence, e rimane nello stesso edificio del seminario e del propedeutico – nel novembre 2023 contava ventinove seminaristi, di cui sette diaconi. I locali possono difficilmente ospitare più di una mezza dozzina di seminaristi in più: questo è senza dubbio il limite minimo al quale potrebbe scendere il secondo ciclo a Tolone per essere trasferito ad Aix-en-Provence. Triste fine per uno dei più grandi seminari di Francia, ma anche in questo caso si rimprovera a mons. Dominique Jean Marie Rey Comm. l’Emm., Vescovo emerito di Vescovo di Fréjus-Tolone, di aver avuto successo e di aver ordinato molti sacerdoti.

Scuole libere fuori dai locali diocesani?

Altro bersaglio designato, le scuole: combattere i bambini non è degno di un ex fuciliere marino, ma gli apparatčik [uomo di apparato del Partito comunista ai tempi dell’Unione Sovietica: N.d.T.] ecclesiastici non hanno scrupoli quando si tratta di fare carriera. Così, tre scuole non convenzionate sono state accolte da mons. Dominique Jean Marie Rey in locali parrocchiali inutilizzati a La Valette-du-Var, Carqueiranne e Tolone stessa. Con un colpo di mano, mons. François Touvet ha ordinato che le lascino all’inizio del prossimo anno scolastico, mettendo logicamente a repentaglio la sopravvivenza di queste scuole. Evidentemente, per il nuovo Vescovo di Fréjus-Tolone, poco importa: poiché i giovani preferiscono la Santa Messa tradizionale, devono sparire. Anche dalla culla, se necessario. Niente più scuole, niente più vocazioni, quindi niente più sacerdoti. E per quanto riguarda i fedeli, mons. Touvet ha forse intenzione di farsi prestare un lanciafiamme?

Conti: mons. Touvet si dà i mezzi?

Ufficialmente, mons. François Touvet è lì per stabilizzare e normalizzare la Diocesi di Fréjus-Tolone, in particolare risanando i conti. Ci si potrebbe aspettare che nomini un economo esperto, assistito da diversi contabili. E invece no. Mons. Touvet ha preferito trovare… un ufficiale di marina, Xavier Landot, membro del Comité d’éthique de la défense [Comitato etico delle forze armate: N.d.T.], certo, e che ha prestato servizio in Afghanistan nel 2010. Egli descriveva la sua esperienza in un opuscolo [QUI: N.d.T.]:

sono incaricato di preparare gli addestramenti a beneficio degli stati maggiori e degli ufficiali generali della International Security Assistance Force prima del loro dispiegamento in Afghanistan. La missione della ISAF è talmente complessa che l’addestramento che precede l’insediamento negli stati maggiori a Kabul è diventato un fattore chiave per il successo. Essere assegnato alla NATO mi permette di padroneggiare la struttura di comando, di lavorare in uno stato maggiore interforze, di partecipare a un’operazione che coinvolge quarantasei nazioni e, naturalmente, di farlo in inglese.

Ci si chiede come questo potrà contribuire a risanare i conti della Diocesi di Fréjus-Tolone? A meno che non si affermi che Tolone è Kabul?

D’altra parte, mons. François Touvet potrebbe avere interesse a che i problemi finanziari perdurino. È il pretesto ideale per allontanare i sacerdoti non incardinati e le nuove comunità, raggruppare le Parrocchie, sopprimere Messe e servizi. Insomma, fare ciò che non funziona in tutte le altre Diocesi francesi. L’obiettivo è «normalizzare», ma la norma in Francia è il deserto post-cristiano con il 2 per cento di praticanti e poche decine di Parroci attivi per Diocesi, di cui un quarto in burn-out. La Diocesi di Fréjus-Tolone scandalizzava gli altri con il suo successo. Una volta trasformata in un deserto, non darà più fastidio ai dignitari ecclesiastici scismatici che preparano una Chiesa senza sacerdoti, senza sale, senza verità, insomma senza Chiesa. E soprattutto, soprattutto, senza chiedere l’opinione dei fedeli. Loro sanno.

4 commenti:

  1. Istruzione libera, attenzione alla Liturgia, adorazione Eucaristica, devozione a Maria, attenzione ai giovani, alle vocazioni, presa in carico personale del Seminario... e la Chiesa rigermoglia... prendiamo nota...

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  2. parrebbe una manovra satanica. Il Papa farà qualcosa?.... e se sì, cosa?...

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    1. il Papa era il Prefetto del Dicastero dei Vescovi che ha gestito il dossier, quindi.. non è che "farà": "ha gia fatto"

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