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sabato 29 marzo 2025

Pistoia, S. Messa (N.O.) per il beato Carlo d'Austria - #carlodaustria

Martedì 1° aprile 2025 ore 21:00
PISTOIA, chiesa di S. Ignazio di Loyola, piazza dello Spirito Santo 
Santa Messa nel rito N.O. (Messa propria del beato, con ricordo feria quaresima), nel giorno di nascita del beato Carlo d'Austria (1887-1922), beatificato il 3 ottobre 2004.

Roberto


«Animato dalle migliori intenzioni e anzitutto da una sincera e profonda volontà di pace, con le varie misure prese al principio del suo governo, che testimoniano della sua ferma fede politica, onestà e rettitudine [...]. Merita osservare che il giovane sovrano giudicava la situazione delle potenze centrali con più senso critico e con più esattezza che la maggior parte dei suoi consiglieri militari e politici, i quali erano completamente abbagliati dalla propria propaganda di guerra e da quella dell'alleato germanico. E così né i suoi molteplici e intensi sforzi per la pace, né il tentativo di trasformare all'ultimo momento la monarchia in una Lega di stati nazionali poterono avere successo [...]. Alto sulla città e sul porto di Funchal, in mezzo a una rigogliosa vegetazione meridionale [...] è situato il piccolo santuario di Nostra Signora del Monte. La vista spazia sull'Atlantico, sulle cui due sponde un tempo, all'epoca della massima potenza di Casa d'Austria, si stendeva il dominio asburgico. Nella chiesa, in una cappella laterale, c'è un semplice sarcofago di metallo che nella sua semplicità ricorda le tombe nella cripta dei Cappuccini di Vienna. Come unico ornamento porta l'immagine della corona di spine e l'iscrizione FIAT VOLUNTAS TUA. Lì giace, sotto il segno della corona di spine, l'ultimo monarca della Casa d'Austria» (Adam Wandruszka, Gli Asburgo, trad. it. TEA, Milano 1999 [I ed. 1974], pp. 262-263).




2 commenti:

  1. Carlo I non era animato da nessuna migliore intenzione o volontà di pace. Voleva solo concludere la guerra con la Francia per rivolgersi contro l'Italia e sconfiggerla definitivamente. Noi italiani non abbiamo nulla da celebrare in questo personaggio, nemmeno se cattolici, come spiega per esempio il prof. Paolo Pasqualucci nel suo libro "Unita e cattolica". L'Italia riuscì ad abbattere un impero che da secoli pretendeva di dominarla senza avere nulla di "sacro" e senza aver mai dato mostra di particolare devozione cattolica (non parliamo poi del trattamento fatto ai prigionieri italiani: un ufficiale italiano prigioniero pubblicò le sue memorie dedicandole a papa Benedetto XV e scrivendo che la cosiddetta "cattolica" Austria aveva trattato male i prigionieri). Il fatto che qualcuno pretenda di imporne la venerazione da noi dimostra solo o che si tratta di pseudotradizionalisti non italiani e ignari della storia d'Italia o che si tratta dei soliti italiani che gareggiano nel parlare male del proprio Paese sputando sulla nostra storia, come se quella altrui fosse per forza migliore.

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