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giovedì 9 gennaio 2025

Rimosso da YouTube il video con la scandalosa conferenza filo-omosessualista di padre Roberto Pasolini, Predicatore della Casa Pontificia (ma è stato salvato da un utente)

Il 9 novembre 2024 sul Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede veniva data notizia della nomina di padre Roberto Pasolini O.F.M.Cap. quale nuovo Predicatore della Casa Pontificia (QUI), ovvero del responsabile delle prediche di Avvento e Quaresima per la Curia Romana.
Quattro giorni dopo, il 13 novembre, a seguito di alcune ricerche, su MiL pubblicavamo il video della conferenza Omosessualità e vita cristiana che padre Pasolini aveva tenuto sette mesi prima, il 10 aprile (quindi non un «peccato di gioventù»), presso il Convento San Francesco dei Frati Minori Cappuccini di Varese, in occasione del quale il nuovo Predicatore della Casa Pontificia sosteneva posizioni apertamente filo-omosessualiste e rilevavamo che nel video emergeva un insano trasporto e compiacimento del relatore nei confronti delle schifezze che stava raccontando (QUI).
In considerazione sia della prestigiosissima carica rivestita dal relatore sia della gravissima eterodossia (e depravazione) delle idee esposte, avevamo ritenuto opportuno trascrivere letteralmente i passaggi più scandalosi e raccapriccianti della conferenza, che in poche ore hanno fatto il giro del mondo (QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI su MiL). 
Ovviamente nessuna (apparente…) reazione dalle parti della Domus Sanctae Marthae, neppure qualche dichiarazione di circostanza (si tratta pur sempre dell’attuale Predicatore della Casa Pontificia, una carica che per prassi viene mantenuta per almeno una decina di anni!), ma ora abbiamo scoperto che lo scandaloso video è stato rimosso dal canale YouTube sul quale era stato originariamente caricato dagli organizzatori della conferenza (QUI la pagina vuota): insomma, le ripugnanti posizioni espresse da padre Roberto Pasolini devono aver scandalizzato non solo quegli «indietristi pelagiani» dei lettori di MiL, ma anche qualche «avantista» (otto mesi dopo la pubblicazione: meglio tardi che mai).
Certo non siamo così ingenui da pensare che padre Roberto Pasolini possa essere rimosso a breve – ma comunque troppo tardi – dal suo prestigiosissimo incarico (al quale è asceso proprio per queste sue idee?), però ci conforta pensare che un minimo accenno di vergogna o almeno imbarazzo si sia fatto strada anche nei Sacri Palazzi della Curia Romana, e non è certo poco, visti i mala tempora che currunt.
E quindi, ora, che fine ha fatto il video dello scandalo? Abbiamo fatto una breve ricerca ed abbiamo scoperto che non è andato perduto: è stato salvato da un utente di YouTube e ricaricato, ad indelebile ignominiosa memoria, specchio dell’attuale pontificato (QUI).


L.V.

8 commenti:

  1. Degno esponente del postconcilio e della neochiesa in autodistruzione!!

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  2. Il video lo ascoltai tutto a suo tempo e non c'è un solo passaggio in cui il padre afferma le cose per cui lo condannate, bensì specifica che certe ipotesi sono "un modo di cercare di proiettare nella Scrittura delle domande nostre, una curiosità nostra", e un voler "trovare qualcosa che non c’è scritto". Queste le parole esatte da lui pronunciate, tra l'altro da voi stessi trascritte; se le abbia dette credendo in cuor suo il contrario non sta né a me né a voi deciderlo, il foro interno lo giudica solo Domine Iddio.
    Concludo ricordandovi fraternamente che la calunnia (in particolar modo nei confronti di un ministro di Dio) è peccato mortale.

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    1. Lei scrive solo sciocchezze, giustificando il peccato della lussuria. Ministro di Dio? Ma sta scherzando? Uno che elogia il mondo LGBT+. Totò le risponderebbe con un "MA MI FACCIA IL PAICERE!".

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    2. Si vede che si sono sbagliati tutti quelli che hanno pubblicato articoli sul video. Ma basta vedere l'intero video per capire la capziosità, l'eterodossia e la filo-sodomia di Padre Pasolini. Semmai la calunnia la fa lui facendo dire alla Sacra Scrittura il contrario di ciò che dice. E omettendo i durissimi giudizi di S. Paolo (ma anche del CCC sul "Peccato che grida al Cielo"). Lei nega l'evidenza

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  3. Giustissima la considerazione finale: questa vicenda è il triste specchio di un pontificato che ha sommato tutto il peggio

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  4. Ma costui è proprio disonesto! dice che gli omosessuali sono capri espiatori perché non parliamo dei ladri e degli adulteri elencati. Ma perché questi sono scontati mentre quelli come lui vogliono sdoganare l'omosessualità, vogliono dire che non è peccato!!! Mamma mia, predicatore della casa pontificia :-(

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  5. No vabbè... non entro assolutamente nel merito questione "omosessualità", mi sono fermato prima, quando parla di sessualità in generale, rapporto uomo donna. Questo signore fa dire al Testo Sacro quello che vuole:
    1)"non è vero che è stato creato prima il maschio della femmina"...certo, al cap 1 di Genesi, ma non secondo il racconto di Genesi 2...
    2)"Questa qui...sentite che modo di esprimersi...questa qui...fin dall'inizio (ovvero prima del peccato) il maschio è tentato di disprezzare la donna" EHHHHHHHH ma in italiano "questa qui" suona come un disprezzo, non certo nelle lingue antiche, non certo nelle lingue semitiche!
    3) "la Bibbia non risponde alle nostre domande, ma ci pone delle domande" MA PER FAVORE BASTA CON QUESTI TRUCCHETTI RETORICI!
    E dovrei andare avanti ad ascoltare? Se queste sono le premesse... che MENZOGNA!

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  6. "...le ripugnanti posizioni espresse da padre Roberto Pasolini devono aver scandalizzato non solo quegli «indietristi pelagiani» dei lettori di MiL, ma anche qualche «avantista»"

    Non credo proprio. È più probabile che il can can mediatico abbia sortito l'effetto. A Santa Marta sono specializzati nel dire tutto e il contrario di tutto... E quel video avrebbe messo in difficoltà Bergoglio che, mentre con una mano promuove l'omosessualismo, con l'altra cerca di rassicurare l'ala conservatrice della chiesa (vedi le ultime celebrazioni in piazza San Pietro, più tradizionali che all'inizio del 'pontificato') in modo che non passi con Viganò, o con i vari Minutella, Fare' o compagnia bella.

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