Siamo in quella che un tempo era l'ottava dell'Epifania (che terminava il 13 gennaio con il Battesimo di Gesù, seconda Epifania di N. S. G. C.).
Per l'occasione, come nostra rubrica dedicata agli "echi tridentini", proponiamo due dolci tipici per questa festività.
Il primo sono dolci toscani che hanno origine nel XVI sec. e tradizionalmente sono diventanti il dolce tipico natalizio, preparato prevalentemente per l'arrivo dei Re Magi nel presepe: "i cavallucci di Siena. "
Sono biscotti morbidi, tondeggianti, dall'aspetto ruvido ma dal sapore sorprendente (grazie alle molte spezie che Siena iniziava ad imnportare dall'Oriente).
La ricetta è sempplice con acqua, zucchero, miele, canditi, anice, noci e lievito, e i cosiddetti befanini, frollini a base di agrumi e rhum, ricoperti di granella colorata.
Il secondo è la "ciambella dei Re" (che ha origine spagnole, Roscon de Reys): è una brioche morbida (a forma di ciambella, quasi una "corona" dei Re Magi), lievitata e tanto profumata, che si fa trovare nelle calze dei bambini la mattina del 6 gennaio (che in Spagna è detto "el día de los Reyes").
La ricetta è semplice da preparare e viene decorata a piacere con frutta candida, mandorle o granella di zucchero,
C'è anche la versione "ligure" (diffusa nel Ponente).
Roberto
Mi permetto di segnalare, per l'anno prossimo, i cammelli dei re magi di pastasfoglia sfornati e consumati in occasione dell'Epifania in provincia di Varese. Pare non sia una tradizione molto antica ma è vivissima: tutte le pasticcerie della mia zona ne preparano centinaia in pochi giorni e le famigie ne portano a casa grandi vassoi da consumare alla fine del pranzo del 6 gennaio. Davide
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