Post in evidenza

Lo sguardo di Maria. L’icona di san Luca, il volto nascosto di Roma

Grazie ad Aldo Maria Valli per la pubblicazione di questa bella descrizioni di questa importantissima icona mariana a Roma. Luigi C. 1-1-25...

mercoledì 27 novembre 2024

L’errore della Bibbia CEI 2008 sul Salmo 55,3 - #bibbia #salmi

Grazie a Investigatore Biblico per questa analisi sulle nuove traduzioni della S. Bibbia.
Luigi C.

13-11-24

Siete più curiosi di conoscere l’errore di traduzione Cei 2008 o il rimedio per chi soffre d’ansia? Come rispose Odisseo ad Achille: “πᾶσαν ἀλήθειαν μυθεσομαι ὡς μὲ κελεύεις” “pasan aletheian muthesomai os me keleueis” (tutta la verità dirò, come mi chiedi) (Odissea XI, 507).

Andiamo prima a vedere l’errore del Salmo 55,3.

CEI 74: “mi agito nel mio lamento e sono sconvolto” (Sal 55,3)

Vulgata: “Contristatus sum in exercitatione mea,
et conturbatus sum” (Sal 55,3)

Ricciotti: “Mi rattristo nel mio lamento e mi conturbo” (Sal 55,3)

Martini: “Mi son rattristato nella mia meditazione, e son rimasto conturbato” (Sal 55,3)

CEI 2008: “mi agito ansioso e sono sconvolto” (Sal 55,3)

In tutte le versioni che avete letto solo la Cei 2008 utilizza il termine “ansioso”. Curioso che San Girolamo utilizzi il termine “exercitatione”. “In exercitatione mea”: “Nella mia esercitazione” o “nel mio esercizio” o “nella mia meditazione”. Exercitatione è il sostantivo al ablativo singolare del termine exercitatio, che può significare “esercizio”, “attività” sia fisica che mentale. Quindi anche “meditazione”.

La LXX utilizza due termini chiave:

La parola greca (elýpethen) che è un verbo che deriva dalla radice “λύπη” (lýpē), che significa “tristezza” o “sofferenza”. In italiano, il significato del verbo è “provare tristezza”, “essere addolorato”, o “essere rattristato”.

E (adoleskia), da “adoleskeo” che significa lamento, meditazione. Lo stesso termine i LXX lo hanno utilizzato anche nel Salmo 76,4 e nel Salmo 118,15.

Il Testo Masoretico (testo ebraico) utilizza “BESICHI” che significa “ nel mio lamento”. La radice è “SICH” che significa “lamentarsi” o anche “meditare”.

In nessuna versione quindi troviamo il termine “ansia” usato dai traduttori CEI 2008. Troviamo “lamento”, “meditazione”, ma non ansia. 
Evidentemente i neotraduttori si sono lasciati prendere un po’ dall’ansia!
[...]

Nessun commento:

Posta un commento