In relazione all'intervista di MiL al prof. Andrea Grillo (QUI; QUI la traduzione in lingua inglese; QUI la traduzione in lingua tedesca), riceviamo e pubblichiamo da Padre Serafino Lanzetta.
"In una recente intervista concessa al blog Messa in Latino, il Prof. Andrea Grillo, liturgista di color che sanno, si è intrattenuto a lungo sul tema della liturgia. In essa denuncia quello che a suo giudizio è un “monstrum” teologico: il motu propio Summorum Pontificum che avrebbe diviso la Chiesa introducendo un soggettivismo liturgico. La riforma post-conciliare, a suo giudizio, è “irreversibile” e quella più in linea con il futuro (dato che la Tradizione per lui è futuro non passato). Non si capisce però perché un tale astio verso la Messa cosiddetta tridentina che ha preceduto l’ultima espressione della lex orandi. Quando nella Chiesa una riforma ha osteggiato in modo così virulento quanto l’ha preceduta? Il punto però è un altro caro Prof. Grillo: la liturgia, che della Tradizione è l’anima, non è né passato né futuro ma un presente che diventa eterno nella misura in cui dischiude il cielo alla terra e ci rende “cives sanctorum”. Oggi però non sappiamo più dov'è il cielo e neppure se esista. Probabilmente anche la liturgia ha qualche responsabilità".
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