Post in evidenza

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e ...

mercoledì 19 giugno 2024

Benedettine vere e benedettine new wave. Differenza di età e di veste -- #benedettini #sanbenenetto

Le foto, a fianco e sotto, parlano da sole, ogni somiglianza è una pura coincidenza: le comunità benedettine femminili di Barroux e San Benedetto di Montserrat (Spagna), rispettivamente rito antico e liturgia nuova.
Un articolo da leggere tutto: i frutti di S. Marta della "Chiesa in uscita".
E ma si sa: per i più, come ci ha detto il professor Grillo, chi segue la liturgia tradizionalista “è solo una setta setta che sperimenta la infedeltà come una salvezza, spesso legata a posizioni morali, politiche e di costume del tutto preoccupanti”… 
Grazie a Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.
Luigi C.


Redaccioninfovaticana,  15 giugno, 2024

Da quando sono tornato da un breve ritiro di preghiera presso la foresteria delle monache benedettine di le Barroux, non riesco a smettere di pensare a come quelle monache e le monache del monastero di San Benedetto sulla montagna di Montserrat possano essere ugualmente benedettine. È un mistero (con la lettera minuscola). Vorrei quindi condividere con voi una piccola riflessione.

Come sapete, non ho la pretesa di offrire lezioni di teologia in questa sede; le mie fonti sono di solito piuttosto semplici, facili da trovare su internet, a condizione, naturalmente, che siano fedeli alla Chiesa cattolica apostolica. Così, cercando ciò che le monache dell'Ordine di San Benedetto condividono come essenziale, ho trovato la seguente definizione su un portale internet sulla "vita di clausura" (https://cloisteredlife.com/benedictines): "L'Ordine benedettino è il più antico ordine religioso della Chiesa occidentale, fondato all'inizio del VI secolo da San Benedetto. La "piccola regola per i principianti" di Benedetto, come lui la chiama, ha resistito per più di 1500 anni grazie alla sua flessibilità e alla sua comprensione della natura umana. San Benedetto ci dice di "non anteporre nulla all'opera di Dio": il ritmo quotidiano della preghiera dei salmi nell'Ufficio divino. L'Ufficio divino fa parte della liturgia della Chiesa, che è il cuore della cultura cristiana (...). Poiché la tradizione benedettina è così antica, si è sviluppata in diverse espressioni nel corso dei secoli. Oggi esistono tre ordini principali che affondano le loro radici in San Benedetto e in sua sorella Santa Scolastica, identificabili dalle iniziali che rappresentano ciascun ordine"; si tratta dell'Ordine di San Benedetto (OSB), dei Cistercensi (OC) e dei Trappisti (Cistercensi della Stretta Osservanza, OCSO).

Le due comunità che intendo mettere a confronto appartengono all'Ordine di San Benedetto (OSB), che vive secondo la regola originale. "La regola benedettina, che è diventata il testo fondante del monachesimo occidentale, descrive una vita comunitaria equilibrata fatta di silenzio contemplativo, preghiera continua e lavoro manuale. Il motto benedettino "ora et labora" (preghiera e lavoro) riflette questo equilibrio. I benedettini professano i voti di obbedienza, stabilità e conversione di vita".

Ora che abbiamo visto gli elementi essenziali della vita benedettina per le donne, rivediamo brevemente la storia di questi due monasteri. San Benedetto è stato fondato nel 1952 sulla montagna di Montserrat, frutto dell'unione di due comunità: Sant'Antoni e Santa Chiara di Barcellona (1236-1952 circa) e San Benedetto di Mataró (1881-1952). Il monastero di Sant'Antoni e Santa Clara di Barcellona fu fondato fuori dalle mura di Barcellona nel 1236, essendo la prima comunità di Clarisse in Catalogna (sic, nel XIII secolo). Nel 1513, la comunità di monache clarisse passò all'ordine benedettino, fino alla sua estinzione nel 1952. L'altra comunità che confluì nella fondazione di San Benedetto di Montserrat fu il monastero di San Benedetto di Mataró, fondato nel 1881. Durante la guerra civile spagnola, le monache di Mataró persero il monastero e nel 1939 i monaci di Montserrat cedettero loro temporaneamente il monastero di Santa Cecilia, in montagna. È in questo monastero romanico, che ha visto la prima presenza di vita religiosa regolamentata sulla montagna di Montserrat, che nel 1952 le due comunità benedettine si sono fuse, estinguendo le comunità originarie e fondando nuovamente la giovane comunità di San Benedetto di Montserrat, che dal 1954 risiede nell'attuale monastero, di nuova costruzione.

Per quanto riguarda l'abbazia femminile di Le Barroux, la fondazione della comunità risale al 1979. Le sue origini sono legate a una fondazione maschile, l'abbazia di Santa Maria Maddalena di Le Barroux. Nell'agosto del 1970, un monaco benedettino partì per Saint Madeleine in Vaucluse, Francia. In quel momento ecclesiale di innovazione e cambiamento, intendeva continuare la sua vita monastica, semplicemente, e, con la benedizione del padre abate, "vivere la tradizione": preghiera, silenzio, lavoro manuale, ufficio in latino, liturgia tradizionale. La cronaca ufficiale racconta che, tre giorni dopo il suo arrivo, un primo postulante si presentò alla porta della Madeleine: "Padre mio, voglio essere monaco". - Qui è impossibile! Non ho nulla per accoglierti. Ma il giovane insistette; e così nacque la comunità maschile. Nel 1979, quattro giovani donne si riunirono attorno a Madre Élisabeth, una monaca benedettina. Seguendo le orme dei monaci, anche loro volevano "vivere la tradizione". Dopo aver setacciato vari siti alla ricerca di un luogo di fondazione, nel 1983 acquistarono un appezzamento di terreno nella posizione attuale, dove nel 1986 fu benedetta la prima pietra del monastero. Nel 1989 è arrivato il riconoscimento canonico da parte della Santa Sede e nel 1992 il monastero è stato elevato al rango di abbazia e la prima badessa è stata benedetta.

Possiamo quindi vedere come queste due comunità femminili di San Benedetto di Montserrat e di Barroux siano, da un lato, fondazioni della seconda metà del XX secolo e, dall'altro, si trovino vicino a un'abbazia maschile e abbiano stretti legami con i monaci. Ma la differenza fondamentale è già chiara nella loro origine: Barroux, fondata in pieno terremoto post-conciliare, cerca espressamente di vivere e pregare secondo la tradizione liturgica della Chiesa, mentre San Benedetto di Montserrat è una comunità pre-conciliare che si evolverà secondo i segni dei tempi ecclesiali, attuando la riforma liturgica (e altre innovazioni).

Per questo motivo, le monache benedettine di Barroux sono in clausura, pregano sette volte al giorno un Ufficio divino in latino con canto gregoriano, con una divisione della giornata che antepone il culto divino a tutto il resto, e un monaco benedettino viene ogni giorno a celebrare la Messa. Lavorano la terra, fanno altri lavori manuali, ricevono una formazione dai monaci di Santa Madeleine e sono un polmone di preghiera e di fede in questa parte della Provenza. Al contrario, e uso questa espressione molto consapevolmente, le monache di San Benedetto di Montserrat hanno smesso di indossare l'abito, cantano raramente l'ufficio divino (lo recitano, soprattutto, essendo in numero simile a quelle di Barroux; circa 30 sorelle), non sono claustrali ed è comune trovare monache di questa comunità a ogni tipo di evento ecclesiale eterodosso e, quel che è peggio, politico. Sono rappresentanti, da brave suore progressiste, come abbiamo detto la settimana scorsa, delle peggiori espressioni del modernismo nella Chiesa, soprattutto in termini di femminismo. E viaggiano silenziosamente, come un veleno, attraverso i villaggi catalani, chiamati dai consigli comunali e dagli spazi culturali, dove diffondono il loro pensiero eterodosso e il loro impegno politico per l'indipendenza della Catalogna. Questa voce del portale Germinans Germinabit lo esprime in modo insuperabile.

Un esempio molto chiaro della differenza tra queste due comunità benedettine è l'architettura della chiesa dei rispettivi monasteri. La chiesa dell'abbazia di Notre-Dame de l'Annonciation a Le Barroux ha una pianta a croce latina, con il braccio lungo della croce che presenta il presbiterio all'estremità orientale (la celebrazione della Messa è ad orientem) e il coro delle monache all'estremità opposta; mentre il braccio corto, a perpendicolo, ospita da un lato i banchi per i fedeli e dall'altro il coro e la sacrestia; il presbiterio è l'ampio spazio in cui convergono i due bracci della croce. È stata costruita negli anni '80, rispettando la tradizione bimillenaria della chiesa, con una pianta a croce latina e un tempio orientato a pregare coram Deo. Al contrario, la piccola cappella del monastero di San Benedetto non segue alcun canone architettonico cattolico tradizionale, ma è un compendio di innovazioni moderniste: la pianta è quadrata e il presbiterio si trova in uno degli angoli. Una grande finestra sopra il presbiterio offre una favolosa vista sulla montagna, ma bisogna guardare bene per vedere che c'è un Crocifisso. Il presbiterio si trova a un livello inferiore rispetto al coro delle monache, disposto a gradini ascendenti, senza alcuna separazione fisica se non un piccolo spazio ("riempibile" con sedie) di una o due file di banchi per i fedeli. Non ci sono inginocchiatoi, ovviamente, né nel coro delle suore né nei banchi per i fedeli. Mi viene in mente l'importantissima questione della lex orandi, lex credendi... lex vivendi.

Come ultimo aneddoto, vi dirò che ho un'amica che è una medievista cripto-cattolica, professoressa e ricercatrice in un'università catalana; e mi racconta che nel suo gruppo di dottorato ogni due anni visitano il monastero di San Benito, in modo che i dottorandi possano farsi un'idea di cosa sia una comunità monastica, visto che in molti casi studiano le comunità religiose, senza avere non solo la fede ma anche la minima conoscenza della Chiesa cattolica. Sapere questo elimina la sorpresa di leggere più tardi negli studi accademici che le monache medievali erano femministe e si sentivano oppresse dal patriarcato ecclesiale. Questo non mette in buona luce l'università pubblica. Piuttosto, la mette al posto che le spetta. Ma, come diceva il barman di Irma la dolce, "questa è un'altra storia".

E un post scriptum: le suore benedettine di Barroux hanno una meravigliosa pensione sotto forma di cottage in pietra tra i vigneti; ideale per famiglie, donne sole o piccoli gruppi di donne. Ecco i loro recapiti:

Abbazia di Notre-Dame de l'Annonciation
750 chemin des Ambrosis
84330 LE BARROUX
FRANCIA