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mercoledì 31 gennaio 2024

Le mancate risposte del card. #fernández (e in Perù...) #fiduciasupplicans #francesco

Ancora sulla vicenda di Fiducia Supplicans.
QUI, purtroppo, Life Site News – Redazione: "Cardinale Zuppi avalla pienamente Fiducia Supplicans".
QUI Life Site News- Andreas Weilzer: "Aumenta la confusione su Fiducia Supplicans: la traduzione inglese para di “individui” in contrasto con altre traduzioni".
Infobae – Luis Paucar: "Gerarchia cattolica peruviana mette in discussione la Fiducia Supplicans dopo una ribellione di preti".
InfoVaticana – Carlos Esteban: Cardinale Muller alla EWTN: Fiducia Supplicans va riscritta: "Ora le Chiese africane, le Chiese cattoliche, sono leader in questo percorso di correzione di un documento imperfetto", ha detto. "E penso che non possiamo davvero immaginare [che] gli africani dicano solo che [a causa] della loro cultura... questo aspetto è migliore della nostra cultura decadente in Occidente".
Ad oggi molti vescovi hanno già dichiarato che non applicheranno il documento vaticano, lo vietano ai loro sacerdoti e rifiutano di impartire le benedizioni indicate dalla Fiducia Supplicans:
QUI l'elenco e QUI.
Luigi C.

COS’HA DA NASCONDERE IL CARDINALE VÍCTOR MANUEL FERNÁNDEZ?
Angelica La Rosa, Informazionecattolica.it, 27-1-24
LE DOMANDE NON SI FERMANO

Innumerevoli Conferenze Episcopali, e perfino interi continenti come l’Africa, hanno detto no alla Dichiarazione “Fiducia Supplicans” emessa dal cardinale “Tucho” Fernández il 18 dicembre e approvata da Papa Francesco.
Nella dichiarazione si inventano nuove benedizioni, che il cardinale chiama “pastorali”, in un documento che, come non potrebbe essere altrimenti, è slegato dalla Scrittura, dalla Tradizione o dal Magistero della Chiesa, sia recente che lontano.
Benedizioni che non sono benedizioni, alle coppie che non sono coppie per fare qualcosa che la Chiesa ha già fatto, benedire il peccatore e non il peccato. Basta guardare le note a piè di pagina che tentano di giustificare le affermazioni.
Anche se Tucho e i soliti chiacchieroni sostengono che tutto sia chiaro, numerosissimi laici, preti, religiosi, vescovi, cardinali, intere conferenze episcopali e perfino un continente hanno detto il contrario: è un documento quantomeno ambiguo, se non blasfemo o lesivo gravemente della Chiesa, contrario alla fede e alla tradizione. Anche l’impatto ecumenico è devastante, come hanno confermato diverse confessioni religiose.

Come è noto il cardinale Tucho si è lanciato, con la sua consueta loquacità, in numerose interviste, per iscritto e senza possibilità di replica. Inoltre ha anche avvertito i vescovi che non possono vietare ai sacerdoti di benedire le unioni peccaminose.

La nota di tutta la Chiesa in Africa, concordata con papa Francesco, ha dimostrato che ancora una volta il cardinale Fernández non dice la verità, in Africa non verrà applicata, né in tante altre diocesi del mondo. Anche dopo la presunta nota chiarificatrice, continuano le manifestazioni di presa di distanza dalla Dichiarazione, ultima quella dei vescovi d’Olanda.

Dal 2 gennaio National Catholic Register ha posto una serie di domande al cardinale Fernández chiedendo chiarimenti sulla formulazione del documento e su altri aspetti.

Secondo il giornalista Edward Pentin, tra queste figurano la definizione del significato di “coppia” e in cosa differisce da “unione”, quali ostacoli esistono per benedire gruppi di altre persone coinvolte in attività sessualmente immorali, se ci sono evidenti abusi del documento da parte di padre Martin e altri, e perché non c’è stata una consultazione più ampia sul documento e come ciò possa quadrare con la sinodalità.

Ad oggi il cardinale non ha risposto a queste domande, nonostante gli sia stato chiesto più volte di farlo. Ha risposto altre volte quando il giornale gli ha inviato domande.

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