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martedì 14 novembre 2023

Card. Gerhard Ludwig Müller: alcune affermazioni di papa Francesco potrebbero essere intese come eresie materiali

Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’intervista al card. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, realizzata da Andreas Wailzer e Maike Hickson e pubblicata sul sito LifeSiteNews il 9 novembre, in cui ha affermato che «alcune dichiarazioni di papa Francesco sono formulate in modo tale da poter essere ragionevolmente intese come eresia materiale, indipendentemente dal loro significato soggettivo poco chiaro».

L.V.


Nota dell’editore: i giornalisti di LifeSiteNews Maike Hickson e Andreas Wailzer hanno condotto l’intervista con il card. Gerhard Ludwig Müller in lingua tedesca e hanno tradotto le sue parole in lingua inglese.

Il card. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha affermato che, sebbene «alcune affermazioni di papa Francesco siano formulate in modo tale da poter essere ragionevolmente intese come eresia materiale, indipendentemente dal loro significato soggettivo poco chiaro», egli non ha perso il suo ufficio papale perché non ha insegnato eresia formale.

In un recente articolo di opinione pubblicato sul sito First Things [QUI: N.d.T.], il card. Gerhard Ludwig Müller ha affermato che «insegnare cose contrarie alla fede apostolica priverebbe automaticamente il Papa del suo ufficio». In un’intervista esclusiva con LifeSiteNews, il card. Gerhard Müller ha spiegato la possibilità che un Papa perda il suo ufficio se insegna formalmente un’eresia.

Un Papa può perdere il suo ufficio se insegna l’eresia?

Il Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede ha spiegato che esiste una distinzione cruciale tra eresia materiale ed eresia formale.

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha ribadito che un Papa che insegna l’eresia formale potrebbe teoricamente perdere il suo ufficio, ma ha aggiunto che un caso del genere non si è ancora verificato nella storia della Chiesa. Ha fatto riferimento all’esempio di Papa Onorio I (625-638), che fu condannato retrospettivamente come eretico al Terzo Concilio di Costantinopoli. Il card. Müller ha spiegato che Papa Onorio I aveva insegnato «affermazioni materialmente false», ma «non eresie in senso stretto».

«L’eresia, in senso proprio, comprende la volontà di contraddire la verità. Anche i Padri della Chiesa hanno commesso errori teologici», ha detto.

«Ma questo era il caso al tempo [di Papa Onorio I], questo termine eresia [descriveva] ciò che era materialmente sbagliato [eresia materiale], e non si dava alcun giudizio sull’intenzione. In seguito, al termine classico di eresia [eresia formale] si aggiunse la volontà personale».

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha fatto l’esempio di Papa Giovanni XXII (1316-1334), che nei suoi sermoni sosteneva la falsa opinione che le anime avrebbero raggiunto la visione beatifica (in latino: visio beatifica) solo dopo il Giudizio Universale (in seguito si pentì e corresse questa opinione).

«Si trattava di un’opinione teologica», che solo in seguito è stata «chiarita con precisione teologica», e quindi Papa Giovanni XXII non ha insegnato un’eresia formale, ha detto il card. Gerhard Ludwig Müller a LifeSiteNews.

Ha aggiunto che Papa Giovanni XXII si era «espresso in modo imprudente e impreciso».

«In realtà, eravamo già un passo avanti… egli parlava a partire da posizioni vecchie e irrisolte».

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha spiegato che la questione di quando inizia la visione beatifica non era ancora dogmaticamente risolta all’epoca di Papa Giovanni XXII. Citando un esempio simile, ha detto che il numero dei sacramenti non è stato insegnato esplicitamente fino all’XI secolo e che le dichiarazioni di Papà Giovanni XXII sono state fatte durante una simile «fase di chiarificazione».

«I Papi prima dell’XI secolo non hanno detto esplicitamente “Ci sono sette sacramenti, né più né meno” prima che il concetto di sacramento fosse chiarito», ha detto.

Il falso insegnamento di Papa Giovanni XXII «si colloca in questa fase di chiarificazione», ha affermato il prelato. «Nella Chiesa orientale e nella Chiesa primitiva non era ancora così chiaro quando iniziasse la visio beatifica. Per i santi e i martiri, sì, ma per il resto… Le persone che non muoiono in stato di peccato mortale e i resti del peccato veniale sono già stati trattati, che hanno attraversato il purgatorio, ricevono la visio beatifica», ha detto.

«Ma quando si parla di escatologia, è un po’ difficile fare una distinzione», poiché c’è «un’escatologia individuale e un’escatologia universale», ha continuato il card. Gerhard Ludwig Müller. «Per noi, diverge nel tempo. Per Dio, è di nuovo una cosa sola. È difficile esprimerlo con precisione, [ed] evitare l’unilateralità».

La posizione secondo cui un Papa potrebbe diventare eretico e perdere il suo ufficio è stata espressa da San Roberto Bellarmino, cardinale e dottore della Chiesa, che ha scritto sulla questione nel secondo libro della sua opera De Romano Pontifice. Secondo San Roberto Bellarmino, «il Papa che è manifestamente eretico cessa da sé di essere Papa e capo, così come cessa di essere Cristiano e membro del corpo della Chiesa; e per questo può essere giudicato e punito dalla Chiesa» (De Romano Pontifice, Libro II, Capitolo 30).

L’«eresia della prassi»: Francesco è ancora il Papa?

Sebbene il card. Gerhard Ludwig Müller abbia affermato che «alcune affermazioni di papa Francesco sono formulate in modo tale da poter essere ragionevolmente comprese come eresia materiale, indipendentemente dal loro significato soggettivo poco chiaro», ha sottolineato che papa Francesco non ha commesso un’eresia formale e, pertanto, non ha perso il suo ufficio papale.

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha sostenuto che attraverso la promozione e la tolleranza implicita di papa Francesco delle «benedizioni» per le persone dello stesso sesso e della Santa Comunione per i divorziati e i «risposati civilmente», papa Francesco sta promuovendo un’«eresia della pratica».

«All’Assemblea del Sinodo dei Vescovi, dove molti si aspettano o temono che vengano introdotte le “benedizioni” omosessuali, scrivere una lettera pubblica a queste organizzazioni [LGBT] in questa occasione, riceverle, farsi fotografare con loro… è un messaggio molto chiaro», ha detto. «È un’eresia della pratica. Perché non ha ricevuto un padre, una madre e i loro cinque figli in questa occasione? Non ci sono foto di questo».

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha sottolineato che i cambiamenti «moderni» desiderati nella Chiesa sono sempre introdotti per «via pastorale» piuttosto che attraverso l’insegnamento di un’eresia formale.

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha fatto notare una dichiarazione del card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, sul permettere la Comunione ai divorziati civilmente «risposati» senza vivere in piena continenza, definendo la dichiarazione un caso «limite» quando si tratta di eresia formale.

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha dichiarato a LifeSiteNews che card. Víctor Manuel Fernández ha detto che i fedeli «devono accettare questa dichiarazione dei Vescovi argentini e la loro interpretazione [dell’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia riguardo alla ricezione della Comunione da parte dei divorziati] con religiosa obbedienza di mente e volontà».

«Questo era già eretico, ma non è stato il papa Francesco a dirlo».

L’elezione del card. Jorge Mario Bergoglio al Papato era valida?

LifeSiteNews ha chiesto al card. Gerhard Ludwig Müller se l’elezione del card. Jorge Mario Bergoglio al Papato possa essere stata invalida a causa di collusioni improprie da parte di membri della mafia di San Gallo prima e durante il conclave.

La costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II circa la vacanza della Sede apostolica e l’elezione del Romano Pontefice dichiara che un’elezione papale è «nulla e invalida» se, tra le altre clausole, i Cardinali elettori non si astengano «da ogni forma di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni».

«È difficile giudicare [se l’elezione sia stata invalida], ma alla fine è stato chiaramente eletto dalla maggioranza e, dopo tutto, non c’è stata alcuna obiezione qualificata alla procedura», ha detto il card. Gerhard Ludwig Müller a LifeSiteNews. «E anche se ci fossero state delle carenze… sono state semplicemente sanate de facto dall’esercizio [della carica]».

«Anche se qualcuno lo contestasse ora, sarebbe un pasticcio enorme», ha osservato. «Sarebbe anche peggio di quello che abbiamo ora».

«Attraverso questi tre Papi: il Papato avignonese, lo scisma… il Grande Scisma d’Occidente o la cattività babilonese della Chiesa… [questi sono stati] in definitiva parzialmente responsabili della Riforma. L’autorità del Papato era talmente diminuita che, in questa crisi con Martin Luther, non c’era semplicemente abbastanza autorità per dominare l’intera situazione».

Il card. Gerhard LudwiMüller ha sottolineato che una sfida all’elezione papale farebbe più male che bene e ha sottolineato che il bonum ecclesiae (il bene della Chiesa) deve essere tenuto a mente.

Un Papa può cambiare l’insegnamento morale della Chiesa?

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha sottolineato che un Papa «non può abolire il carattere del peccato» e che «ogni peccato è un male in sé».

Il card. Gerhard Ludwig Müller ha inoltre sottolineato che il Papa non può introdurre ufficialmente la «benedizione» delle coppie omosessuali né l’ordinazione delle donne perché non ha l’autorità per farlo:

Ebbene, se ciò accadesse, sarebbe invalido perché la «benedizione» [del peccato] sarebbe una bestemmia. Coloro che la attuerebbero o lapproverebbero sarebbero gravemente colpevoli. Il Papa non può introdurre il diaconato femminile nel senso del sacramento dellordine sacro perché il Papa non può introdurre nuovi sacramenti o nuove condizioni.

Si può cambiare il rito dei sacramenti, il rito esterno. Si può dire: «Pregate il Gloria, magari alla fine o allinizio», ma non si può cambiare la sostanza dei sacramenti, e la questione del ministro e del destinatario dei sacramenti fa parte della sostanza.

«Il diaconato, in quanto designa un livello allinterno dellunico sacramento dellordine sacro, non può essere cambiato dal Papa», ha continuato il card. Gerhard Ludwig Müller. «Questo va oltre la sua autorità. Ecco perché San Giovanni Paolo II non ha detto io lo proibisco, ma la Chiesa non ha autorità».

«E la questione non dipende  e anche questo è stato deciso in modo definitivo  dalle mutate circostanze sociologiche, ma va compresa a partire dalla natura del sacramento».

«Il diaconato è comunque legato a questo livello sacerdotale di ordinazione, che è un unico sacramento. Il Concilio di Trento dice che è unum ex septem sacramentis ecclesiae (uno dei sette sacramenti della Chiesa); è un unico sacramento», ha sottolineato il card. Gerhard Ludwig Müller.

11 commenti:

  1. La crisi nella Chiesa cattolica c'è da prima del CV II, ma con esso si è aggravata (il famoso "fumo di satana"). È però indubbio che con questo pontificato la situazione è diventata drammatica. Dobbiamo pregare tanto perché al prossimo conclave i cardinali elettori si mettano una mano sulla coscienza, senza prestarsi a giochetti da mafietta di san Gallo ed eleggano un papa che porti la barca di Pietro almeno sulla retta via. Preghiamo!

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  2. Tutto vero e giusto! Però LORO vanno avanti ormai da sessanta anni e ora procedono a passo velocissimo verso l'autodistruzione....e NOI che facciamo? Non è forse giunto il momento di dire BASTA?

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  3. Sarebbe interessante portare qualche argomento convincente, al servizio di quei poveri fedeli confusi e sbattuti tra un interpretazione canonica e l'altra, senza essere canonisti ed aver alcuna possibilità di diventarlo, per rispondere una volta per tutte alle affermazioni di Andrea Cionci
    (andate sul suo canale Youtube ad ascoltare il podcast di risposta a queste dichiarazioni del Cardinal Muller, accusato apertamente di porsi in aperta contraddizione con la Costituxiine Apostolica Universi Dominicis Gregis dalla quale lui parte per costruire la sua tesi sulla "sede impedita").
    Se le aalisi del giornalista Ansrea Cionci sono così strampalate e prive di fondamento da non meritare la minima attenzione da parte di nessun esponente non tanto della gerarchia , ma più semplicemente di tutto quel laicato cattolico che si rende conto del problema Bergoglio, qualcuno si prenda la briga di spiegare perché.
    Credo che sia un servizio importante che si potrebbe fare alla causa e a chi di questa causa comincia a soffrirne le conseguenze spirituali.
    Grazie per l'attenzione auspicando una risposta.

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    1. La UDG è chiara in proposito e anche il povero fedele confuso è in grado di capire. Non si tratta di partigianeria, è la verità che prima o tardi emergerà. Ognuno risponderà per ciò che gli compete.

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    2. Le tesi del Cionci sono state più volte contraddette da vari addetti ai lavori, ma siccome lui rispondeva che aveva sempre e comunque ragione lui, a un certo punto si sono stufati di farsi prendere in giro. Poi è ovvio che la Santa Sede non scenda in campo in prima persona per parlare di Cionci: non è che se io dico che la Terra è piatta, la Nasa convoca una conferenza stampa per smentirmi😏

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    3. Benissimo, sono ben contento che ci sia stata qualche autorevole confutazione della teoria di Cionci. Le chiedo cortesemente di segnalarmele in modo che possa a mia volta passarle ad alcune persone, a me molto care, che hanno smesso di accedere ai Sacramenti in quanto li ritengono tutti invalidi per via dell' unacum. Io purtroppo non sono a conoscenza di nulla di argomentato che vada a smontare dal punto di vista canonico i "cavalli di battaglia" di Cionci.
      Credo che agli occhi di un cattolico sia abbastanza evidente la poca credibilità che il suo "modus operandi " lascia trasparire, ma dal momento che lui affronta la questione da un punto di vista tecnico, anche la confutazione dovrebbe essere affrontata con questo metodo. Spero mi possa fornire ulteriori delucidazioni se fosse possibile, lasciando da parte l'ironia.
      Grazie 🙏🏼

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  4. Grandissimo intervento del card. Muller. Ha perfettamente ragione. Mettere in discussione la validità dell'elezione a pontefice di Bergoglio, potrebbe sollevare più problemi di quelli che si vorrebbero risolvere.
    MAX 75

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  5. Una delle pochissime voci di verità rimaste. Significative parole su tre le questioni. Illuminante la prospettiva del "bene della Chiesa" in merito all'eventuale invalidità dell'elezione del papa attuale

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  6. Il cardinal Victor Manuel Fernandez si sta muovendo sul campo dell'eresia materiale o formale? In quest'ultimo caso, è già scomunicato di fatto? Perchè questo farebbe insorgere tutta una serie di conseguenze... Oppure necessita di una correzione fraterna da altri vescovi/cardinali o di una denuncia sempre da parte di essi?

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  7. "potrebbero essere intese"?, o "sono"? Ancora il giochino ermeneutico che consiste a portare il senso d'una asserzione all'interpretazione che ne è data piuttosto che dal suo significato intrinseco..?

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  8. E se a Gesù di tutte queste cose non importasse nulla?

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