Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La «magniffica cronica di Roma» segue il rescritto con cui il Santo Padre ha disposto «l’abrogazione di tutte le disposizioni […] che consentano o dispongano il godimento ai Cardinali, Capi Dicastero, Presidenti, Segretari, Sotto Segretari, Dirigenti ed equiparati […] degli immobili di proprietà delle Istituzioni Curiali e degli Enti che fanno riferimento alla Santa Sede […] gratuitamente o a condizioni di particolare favore» (QUI in esclusiva su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi.
L.V.
«Gran romor foe in Roma que’ dì, imperocché il Cardenal Viccario emise banno cum edicto del Santisimo Segnore cum quo se facea sequestratione delli palagij & case & mezzanini & suppigne & horti delli cardenali, delli prelati palatini, delli prefetti, dell’archipreti, de’ protonotarij, de’ prelati de mantellone et etiam delli sagrestani et delli campanari e omne homo de servigio aut medele & fantesche & serventi & garzoni che son famuli della Santa Sedia, della Papal mensa, della Casa & Famegia & Corte pomtefficia, delli tribbunali, della Dataria, della Grascia, dell’Annona, di mons. Presidente alle strade colli scopini & spazzini & iscopatori secreti, et preser li Em.mi a retirarse nelle ville lor suburbane in Tuscolo, aut in Ostia aut al monte Soratte, non appo haver portato seco mobbilia & lumi & argenti & terraglie & quadri & omnia quae servent dacché se dicea che il Beatissimo in onne casa et palagio sequestrati tenea che metter bettole & cantine & locande & ostelli & mescite & altri loci di malfamatione et in Subburra et alli Monti se celiava che il signor Papa in persona avria fatto da bettoliere & oste & vinattier laonde dar exemplo faustissimo de Giesa povera et accolliente, contra li riggidi et li pelagiani et praeserte li clerici et laici implagati nella guerra dell’Introibbo, che multi affanni dava all’appostolecho core, et dispuose il Cardenal vicario etiam farse casa de puthane & zoccole non soltanto alli Santi Clemente e Crescentino, sed ancho nelle case & palagij sub sequestratione che sian alli prati de Castello, alle vigne di S. Maria del Popolo, sul monte Aventino ed in Trastevere, praeserte a S. Callisto, a S. Crisogono et non lungi dal romitorio ceciliano delle rev.me moniali di S. Cecilia, su mandato del Santissimo che volea far dispicto alla Madre Magalotta ch’era ivi batissa di santissima vita et modi hurbani et non menava alla rev.da Camhara, or sono anni diecce, l’annual censo di duodeci agne giovanissime per mantener privileggio della confetion delli pallij e che se dicea il Beatissimo voler abbrociar detti pallij coll’archiepiscopi metropoliti et etiam le pie moniali, laonde far pur di quel ven.le monisterio albergo & lochanda & mescita de cervogia pelli pellegrini todeschi che anchor vengon sul sacel del papa veglio le cui spoglie se dice in tutta Roma il signor Papa voler menar in Tevvere a signification di sua grandissima misericordia et pontifical dignatione et che era stuffo de sentir Benedicto de qua et Benedicto de là che etiam la diggistion de paste & macharoni & stuffati & carni de bufala li andava per traverso sin dalla morte del pomteffice todescho etc.».
da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI
Almeno, potevano evitare di infarcire il rescritto in questione di madornali errori ortografici...ma, a quanto pare, questo è il livello di chi si occupa di tali cose.
RispondiEliminaQualcuno tolga a questo qui il “godimento” di internet!
RispondiEliminaGrazie Mons.Favella, avevo proprio bisogno del Vostro aulico scritto.
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