Post in evidenza

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e ...

giovedì 23 giugno 2022

Controstoria del Movimento liturgico #34 - "La Chiesa nascente: p. Germain Morin OSB" (1861-1946) di A. Porfiri

34° appuntamento della rubrica sulla storia del Movimento Liturgico a cura del M° Aurelio Porfiri: oggi presentiamo padre Germain Morin OSB, un altro benedettino, dell'abazzia di Maresdous (Belgio). 

Qui i precedenti medaglioni.
Roberto


La Chiesa nascente: Germain Morin (1861-1946)
di Aurelio Porfini. 

Ne abbiamo parlato e riparlato: la Chiesa primitiva o nascente. Essa, per influenza della mentalità giansenista, fu vista come il modello di assoluta purezza da cui la Chiesa successiva si era allontanata e a cui bisognava tornare. Questo errore non solo non fu relegato ai tempi del giansenismo, ma è ben vivo anche ai nostri tempi.

Si occupò della Chiesa nascente Germain Morin, dell’abbazia di Maresdous. Se ne occupò anche trattando il tema in relazione agli inizi del monachesimo. Pensiamo ad una sua opera come L'idéal monastique et la vie chrétienne des premiers jours del 1927 oppure Études, Textes, Découvertes: Contributions a la Littérature et a L'histoire des Douze Premiers Siècles. Le storie degli inizi tendono sempre ad essere mitizzate e questo non significa che non vadano attentamente indagate.

Certo che dobbiamo approcciarci a quella Chiesa che più vicina fu all’opera del Signore sulla nostra terra senza però pensare che ogni sviluppo è stata una corruzione. In fondo se ci pensate questo è uno dei grandi temi della riforma liturgica, di quelli che vedono lo sviluppo come decadenza e corruzione e di quelli che lo vedono come giusta crescita.

Nel Dizionario Storico della Svizzera la vita del nostro viene così sintetizzata: “Entrato nell'ordine dei benedettini a Maredsous nel 1882, fu ordinato sacerdote nel 1886. Si formò prevalentemente da autodidatta e dal 1884 collaborò alla Revue bénédictine. Durante i suoi viaggi di studio nelle biblioteche europee, che compì dal 1887, trovò prediche e testi inediti, tra gli altri di S. Cesario di Arles, Geronimo e Agostino, che diede alle stampe in edizioni complete. Fondò la collana Anecdota Maredsolana (1893). Nel 1912 fu liberato dall'obbligo di clausura da Pio X per dedicarsi liberamente alla ricerca. A causa delle sue posizioni filoted., nel 1915 venne dichiarato persona non grata in Francia e in Belgio. Dal 1939 al 1945 lavorò come studioso indipendente a Friburgo. Fu autore di diversi contributi a carattere scientifico sulla patristica, la liturgia, l'agiografia, l'archeologia, la storia ecclesiastica e monastica. Ottenne il dottorato h.c. dalle Univ. di Zurigo (1914), Friburgo in Brisgovia (1926) e Budapest (1935)”. 
Uno studioso a tutto tondo attivo specialmente nella storia delle origini e del medioevo.

Come detto, l’idea e la storia delle origini hanno avuto una influenza preponderante, passando per il modernismo, sulle idee od alcune di esse che hanno guidato la riforma liturgica. Quindi la storia delle origini non solo è importante, ma oggi ci sembra più che mai rilevante.