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giovedì 4 febbraio 2021

Monaci benedettini dell'Immacolata, ecco i buoni frutti: coi nuovi tre postulanti, i monaci salgono a sette.

Ave Maria! 

Apprendiamo una bellissima notizia: i monaci benedettini dell'Immacolata, che dall'agosto 2019 sono accolti nella diocesi di Ventimiglia - San Remo nel convento dei Cappuccini di Taggia (Im), hanno tre nuovi postulanti. La comunità monastica così sale a sette tra postulanti , monaci (due dei quali stanno ricevendo gli ordini sacri) e il padre priore. 
La dedizione, la preghiera, la perseveranza e l'affidamento alla BMV Immacolata di padre Jehan MBI (fondatore di questo monastero), hanno dato gli attesi e sperati frutti. 

"A fructibus eorum cognoscetis eos; ...
Sic omnis arbor bona fructus bonos facit"
(Mt. 7, 16-17)

Preghiamo per loro e cerchiamo, chi volesse e potesse, di aiutarli. 
Qui un nostro post con belle foto sulla nuova realtà taggiasca dei monaci e la loro vita nel monastero, e i recapiti e le coordinate per poter far giungere loro il nostro anche piccolo sostegno. 
Di seguito la nostra traduzione della lettera del priore in occasione del 2 febbraio, festa degli ordini religiosi e della vita consacrata (e in fondo la versione originale in francese). 

Roberto
*
Cari amici e benefattori ‌, 

in questi ultimi mesi, per grazia di Dio, la nostra comunità è cresciuta quasi raddoppiando il numero dei suoi membri con il ritorno di 3 postulanti, i primi due dei quali hanno appena indossato il santo abito [lo scorso 7 dicembre 2020, sui veda qui.d.r.] e hanno ricevuto il loro nuovo nome religioso: Fra' Benedetto e Fra' Placido. In essa possiamo vedere solo benedizioni e incoraggiamenti di Dio che, dopo averci regalato il convento dei cappuccini [a Taggia (Im), n.d.r.], da scoprire ora sul nostro blog, ci ha inviato tre ottime vocazioni.
È bene formare una famiglia unita dalla stessa sete di assoluto e di verginità spirituale. San Benedetto la chiama la "fortissima razza dei monaci cenobitici", cioè che vivono in comune. E per San Basilio, a cui si riferisce il Patriarca dei Monaci, la vita cenobitica è l'unica vita pienamente cristiana perché sola permette di osservare tutti i comandamenti del Signore e la loro sintesi nel duplice comandamento dell'amore per Dio e per il prossimo. È nella comunione reale ed efficace con i suoi fratelli che il monaco cerca nell'umiltà, nel servizio e nell'amore, di adempiere a tutti i comandamenti di Dio. Non ci salviamo da soli ma come famiglia, come ci insegna il dogma della Comunione dei Santi.
Questa è e dovrebbe essere anche la vostra vita familiare. Il nostro fondatore, Dom Gérard, ci ha spesso ricordato che in famiglia amare significa: dedicarsi, sostenersi e perdonarsi.
La prossima festa del 2 febbraio che è legata al mistero del Natale evoca per la sua simbologia, la processione della Candelora, la processione con le candele, la manifestazione di Cristo luce del mondo accolta al Tempio dal vecchio Simeone. In questi tempi di oscurità dove regnano errore, ignoranza e menzogna, preghiamo che la luce della Fede Cattolica rimanga nelle vostre famiglie. Contro un mondo che odia Dio, bisogna rimetterlo al centro di tutta la vita umana, familiare, sociale e politica.
Tali sono gli auguri per questo nuovo anno, che è già iniziato bene, che vi offriamo e portiamo per voi nel nostro cuore e nelle nostre preghiere. Amiamo particolarmente la Vergine Immacolata, nostra madre. Vi protegga, vi comunichi la sua pace, la sua tenerezza e tutta la sua gioia interiore, che sono i primi frutti delle promesse di felicità ed eternità di Gesù Cristo, suo figlio e nostro Salvatore. 
Padre Jehan, mbi priore

Versione originale in francese: 

Chers Amis et bienfaiteurs,
ces tous deniers mois, par la grâce de Dieu, notre communauté a grandi en doublant quasiment le nombre de ses membres avec la rentrée de 3 postulants dont les deux premiers viennent de revêtir le saint habit et recevoir leur nouveau nom de religieux : frère Benoît et frère Placide. Nous ne pouvons y voir que bénédictions et encouragements de Dieu qui, après nous avoir fait don d’un couvent de capucins, à découvrir maintenant sur notre blog, nous a envoyé un excellent trio de vocations.
Il est bon de former une famille unie par une même soif d’absolu et de virginité spirituelle. Saint Benoît la nomme la très forte race des moines cénobitiques, c’est-à-dire qui vivent en commun. Et pour saint Basile, auquel se réfère le patriarche des moines, la vie cénobitique est la seule vie intégralement chrétienne parce qu’elle permet seule d’observer tous les commandements du Seigneur et leur synthèse dans le double commandement d’amour de Dieu et du prochain. C’est en communion réelle et effective avec ses frères que le moine cherche dans l’humilité, le service et l’amour, à accomplir tous les commandements de Dieu. On ne se sauve pas seul mais en famille, comme le manifeste le dogme de la Communion des Saints.

Telle est et doit être aussi votre vie de famille. Notre fondateur, Dom Gérard, nous rappelait souvent qu’en famille, aimer veut dire: se dévouer, se supporter et se pardonner.

La fête toute proche du 2 février qui se rattache au mystère de Noël évoque par son symbolisme, la procession de la Chandeleur, la procession aux cierges, la manifestation du Christ lumière du monde accueilli au Temple par le vieillard Siméon. En ces temps de ténèbres où règnent l’erreur, l’ignorance et le mensonge nous prions que la lumière de la foi catholique demeure au sein de vos familles. Contre un monde qui a la haine de Dieu, il faut le remettre au centre de toute vie humaine, familiale, sociale et politique.

Tels sont pour cette nouvelle année déjà bien commencée les vœux nous vous offrons et portons pour vous dans notre cœur et notre prière. Aimons particulièrement la Vierge Immaculée, notre mère. Qu’elle vous protège, vous communique sa paix, sa tendresse et toute sa joie intérieure, qui sont les prémices des promesses de bonheur et d’éternité de Jésus Christ, son fils et notre Sauveur.

Père Jehan, mbi
Prieur

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