L'ultimo articolo di Aldo Valli dal titolo "“Ecco come io, giovane prete (non) sono stato formato” riporta la toccante e precisa testimonianza dello "stesso giovane prete, ancora piuttosto fresco di seminario, che giorni fa mi ha inviato la lettera che ho intitolato Ecco perché il popolo non si riconosce più nei pastori" post che , da quel che sappiamo, è stato letto e condiviso da migliaia di Lettori.
Due passi del citato articolo (link sotto) ci aiutano per una riflessione sulla sterilizzazione delle vocazioni (in parte provocata dagli stessi chierici infedeli) : una sciagura che sta affliggendo ai nostri giorni la Santa Chiesa Cattolica nostra Madre e Maestra .
Ha scritto il giovane Sacerdote:
- Mi ha sempre colpito un fatto: i superiori guardano con autentico terrore ogni comportamento che nel cammino seminaristico sveli una certa attrazione per ciò che è propriamente sacerdotale, come se fosse sinonimo di “fissazione clericale” o frutto di una
personalità problematica. Faccio un esempio banale: se un giovane appassionato di calcio vedesse da lontano un suo idolo, come si comporterebbe? Beh, probabilmente gli correrebbe incontro per stringergli la mano, farsi fare un autografo o una foto. Bene, con Dio questo non vale. Se lo ami e credi di essere chiamato a servirlo come sacerdote, non devi fare nulla che vada in questa direzione “prima dell’ordinazione”! Mi spiego meglio: voi credereste mai che si diventa sacerdoti senza avere fatto prima alcuna “prova pratica” di come si celebra la Santa Messa? Eppure è così! Al massimo uno o due giorni prima dell’ordinazione il direttore spirituale ti fa vedere una volta e lentamente come si fa. Ma si può? Quello che è il centro della vita che ti attende è trattato come zona impenetrabile. E poi ci si meraviglia che ci siano preti che celebrano male, che abusano del loro ruolo e che dimostrano di non conoscere la liturgia! Per forza, la liturgia pratica (e ahimè, anche quella teologica) negli anni di seminario è un campo non calpestabile.
personalità problematica. Faccio un esempio banale: se un giovane appassionato di calcio vedesse da lontano un suo idolo, come si comporterebbe? Beh, probabilmente gli correrebbe incontro per stringergli la mano, farsi fare un autografo o una foto. Bene, con Dio questo non vale. Se lo ami e credi di essere chiamato a servirlo come sacerdote, non devi fare nulla che vada in questa direzione “prima dell’ordinazione”! Mi spiego meglio: voi credereste mai che si diventa sacerdoti senza avere fatto prima alcuna “prova pratica” di come si celebra la Santa Messa? Eppure è così! Al massimo uno o due giorni prima dell’ordinazione il direttore spirituale ti fa vedere una volta e lentamente come si fa. Ma si può? Quello che è il centro della vita che ti attende è trattato come zona impenetrabile. E poi ci si meraviglia che ci siano preti che celebrano male, che abusano del loro ruolo e che dimostrano di non conoscere la liturgia! Per forza, la liturgia pratica (e ahimè, anche quella teologica) negli anni di seminario è un campo non calpestabile.
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- “Nei seminari Freud, Marx e Lutero hanno sostituito Tommaso, Ambrogio e Agostino”. Dico in parte perché se continuano a non essere insegnati i grandi autori cattolici, e resta pur sempre Lutero, i poveri Freud e Marx hanno perso il loro fascino, sostituiti con Heidegger, il pensiero debole e l’immancabile Zygmunt Bauman.
In generale (vale per tutti i corsi) ho notato un grande complesso di inferiorità dei professori nei confronti delle culture laiciste, unito a una certa ignoranza circa autori che dovrebbero invece essere punti di riferimento della formazione cristiana: in sei anni non ho mai sentito nominare un dottore della Chiesa (se non di sfuggita) oppure un Rosmini, un Garrigou-Lagrange, un Fabro, un Del Noce, un Ratzinger, un Balthasar. ( QUI )
Anche noi siamo a conoscenza di diversi casi nei quali ad alcuni seminaristi, giudicati di essere troppo intenti alla cose di Dio ( che non sono i famosi pizzi e merletti - che comunque andrebbero rivalutati con calma e avvedutezza -) è stata inflitta la pena della gogna e della persecuzione continuata da parte di quei loro superiori pervasi dallo "spirito del mondo".
Anche noi siamo a conoscenza di diversi casi nei quali ad alcuni seminaristi, giudicati di essere troppo intenti alla cose di Dio ( che non sono i famosi pizzi e merletti - che comunque andrebbero rivalutati con calma e avvedutezza -) è stata inflitta la pena della gogna e della persecuzione continuata da parte di quei loro superiori pervasi dallo "spirito del mondo".
Al fine di evitar a quei ragazzi un deleterio "esaurimento nervoso" i parroci e parrocchiani di provenienza hanno consigliato loro di uscire dal seminario-lager.
Ci è stato detto recentemente: "non avete idea quante vocazioni il Signore sta riversando soprattutto in quelle comunità religiose che sono durissimamente perseguitate: non sanno più dove metterli!".
Un nostro Lettore a commento del post di MiL "Il castigo di Dio: l'Italia " che “è stata per secoli una terra di vocazioni” è ora “una terra di missione ” ha scritto: "Se soltanto ci fossero dei Monasteri ferventi e tradizionali... le vocazioni ci sono, Dio non ha smesso di chiamare, ma da una parte la mondanizzazione della Chiesa rende l'uomo sordo e dall'altra mancano santi monasteri ferventi e tradizionali (sull'esempio dei benedettini e delle benedettine del Barroux in Francia) e Carmeli secondo la Costituzione '90 incentivati da Giovanni Paolo II su ispirazione della riforma di Santa Madre Maravillas De Jesus che promosse un ritorno alla Riforma Teresiana. Il Card. Sarah nella stessa omelia citata sopra a Chartres ( dello scorso anno N.d.R) invita a un ritorno ai monasteri... e ne conosco tante di donne desiderose di varcare la soglia di un Vero e Santo Monastero tradizionale benedettino o carmelitano in Italia, se soltanto esistesse..."
"Dio non ha smesso di chiamare"!
Ci è stato detto recentemente: "non avete idea quante vocazioni il Signore sta riversando soprattutto in quelle comunità religiose che sono durissimamente perseguitate: non sanno più dove metterli!".
"Dio non ha smesso di chiamare"!
Un nostro Lettore a commento del post di MiL "Il castigo di Dio: l'Italia " che “è stata per secoli una terra di vocazioni” è ora “una terra di missione ” ha scritto: "Se soltanto ci fossero dei Monasteri ferventi e tradizionali... le vocazioni ci sono, Dio non ha smesso di chiamare, ma da una parte la mondanizzazione della Chiesa rende l'uomo sordo e dall'altra mancano santi monasteri ferventi e tradizionali (sull'esempio dei benedettini e delle benedettine del Barroux in Francia) e Carmeli secondo la Costituzione '90 incentivati da Giovanni Paolo II su ispirazione della riforma di Santa Madre Maravillas De Jesus che promosse un ritorno alla Riforma Teresiana. Il Card. Sarah nella stessa omelia citata sopra a Chartres ( dello scorso anno N.d.R) invita a un ritorno ai monasteri... e ne conosco tante di donne desiderose di varcare la soglia di un Vero e Santo Monastero tradizionale benedettino o carmelitano in Italia, se soltanto esistesse..."
"Dio non ha smesso di chiamare"!
Un altro Lettore si è espresso così "Le vocazioni? Spesso il problema non sono i giovani, ma le porte dei seminari che si aprono più facilmente per far uscire che per far entrare. Forse sarebbe davvero buona cosa che i rettori e chi ha responsabilità in questo campo, si facciano con grande umilta'(se esiste ancora...) un serio ed accurato esame di coscienza! O forse è cosa troppo vetus e fuori moda...?"
"Dio non ha smesso di chiamare"!
Affermava Monsignor Luigi Bignami, Arcivescovo di Siracusa: "Il
più grande castigo che Iddio possa mandare al mondo, non è la carestia,
la peste o la guerra, bensì la penuria di Sacerdoti.
Il Signore viene molto offeso nella persona dei suoi Ministri, perché il
mondo li disprezza, li calunnia e li perseguita; ed affinché si
apprezzi il suo dono divino, Egli vuol farli desiderare."
Alcuni "vocati" dal Signore in questo misero tempo di persecuzione e di afflizione, fedeli al monito evangelico "Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe" approfondiscono nelle catacombe con infinita pazienza e penitenza la loro chiamata in attesa dei "tempora bona veniant". Anche questo fa parte dei "segni dei tempi"!
AC
Chi volesse negare che lo squallore imperante sia il "frutto primaverile" del Concilio Vaticano II e della "riforma" liturgica, in primo piano il micidiale novus ordo missae, sarebbe un cieco oppure un ignorante oppure un corrotto. E poi, ci si rende conto o no che i Ravasi di turno, che vanno in giro a sproloquiare e a fare i piacioni partecipando a manifestazioni mondane che puzzano di solfo, sono un vero e proprio bubbone pestifero?
RispondiEliminaDa quando nella Chiesa Cattolica imperversano i "rinnovamenti" i fedeli sono drasticamente diminuiti, mentre l'Islam o altre religioni, irrigidendosi, aumentano i propri seguaci. Questi sono fatti, non chiacchiere del Ravasi di turno. Il "progressismo" è da perdenti, è da deboli, è per chi non è veramente convinto delle proprie idee. Di converso, chi è forte non cede di un millimetro sul piano dottrinale.
EliminaNon dimentichiamo quante vocazioni potrebbero esserci, mentre chi dovrebbe incentivarle, vedendo che sono vere vocazioni sacerdotali, le punisce..... guardiamo cosa è successo ai Francescani ed a Padre Manelli???? a quelle suore in Francia, oppure altri istituti veramente cattolici e dediti alla Dottrina Cattolica.... vedete cosa succede????? vengono commissariati, sciolti cacciati..... cosa c'è dietro e chi sono le persone che hanno ridotto questi pezzi di chiesa in queste condizioni..... poniamoci qualche domanda...
RispondiEliminaIn risposta al bravissimo Signor Guerrini: nonostante l'indegna, crudelissima persecuzione Dio sta facendo dono ai Francescani dell'Immacolata di moltissime vocazioni che naturalmente debbono rimanere nel più totale nascondimento. E fanno bene!
EliminaBehhhh non sarebbe meglio starsene allo scoperto per testimoniare "coram populo"la sofferenza del proprio martirio ?
RispondiEliminaDal CVII la preparazione teologica e culturale nei Seminari si è andata sempre più impoverendo e falsificando. Ad Agostino e Tommaso ed altri insigni pensatori anche più recenti che hanno approfondito il pensiero di quei due grandi, riferimento necessario, è stato sostituito un coacervo caotico di sociologia, psicologia ideologica, metodologia relativista e laicista etc. , tendente a rifiutare una millenaria tradizione di studi fondati su fede e scienza. In tal modo, tra l'altro, non si ha più la possibilità di discernere le vere vocazioni da quelle deboli e false. Abbandonati tutti qui sussidi letterari, artistici, musicali. necessari all'evangelizzazione, i giovani che hanno maturato una coscienza critica fondata sulle fonti della Rivelazione e gli studi precedenti al Seminario, si sentono abbandonati e perseguitati e per questo convergono verso Ordini ' tradizionalisti' suscitando l'irritazione di rettori di seminari e vescovi che non vogliono ammettere i propri fallimenti. Quest'anno, In occasione della benedizione pasquale delle case a Roma è venuto un giovane prossimo all'ordinazione della Congregazione del Preziosissimo Sangue di S. Gaspare del Bufalo in talare con un grande crocefisso alla cintola con il quale ci ha poi benedetto. Sembrava un sogno! A questi giovani il Signore dia la forza di combattere i nemici di Cristo, anche di quelli, apostati e miscredenti, interni alla Chiesa.
RispondiEliminaQualche germoglio verde comincia ad intravedersi e forse i tempi di prova profetizzati da Leone XIII stanno pian piano per volgere al termine. Alcuni giovani sacerdoti e religiosi ed anche laici, infatti, sembrano avere una religiosità più profonda. Un po' di tempo fa ho partecipato alla S. Messa nella chiesa di San Pancrazio a Sandrigo nella diocesi di Vicenza ed è stata una meraviglia vedere con quanta devozione venisse celebrata dal giovane sacerdote e giovani erano anche i cantori e l'organista. Ripeto una meraviglia. Non ci sono più potuto andare non vivendo da quelle parti ma è un ricordo che mi porto nel cuore.
RispondiEliminaHanno distrutto i seminari.....e Lefebvre aveva già previsto tutto. UN GRANDE!
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