di Enrico Salvi.
E così, dobbiamo prendere atto che invece di portare le anime a Dio, i cardinali sono impegnati nel portare l’elettricità alle anime, che quasi certamente di Dio se ne infischiano altamente.
Una volta, fino a prima del Concilio Vaticano II, i preti parlavano del primato assoluto di Dio senza il quale l’essere umano va ramengo. Con il Concilio, invece, s’è instaurata la bislacca e tragica idea del primato assoluto della persona. Chiaro che questa idea non sia spuntata come un fungo (velenoso), dato il tramare più o meno latente e infingardo del pensiero umanitario in seno alla Chiesa cattolica anche prima del Concilio; pensiero che attraverso i decenni post-conciliari è diventato – o pretende di diventare – il Pensiero Unico, politicamente, teologicamente e sessualmente corretto, ma ora anche immigralmente corretto. Tocchiamo oggi con mano quanto il pensiero umanitario abbia costituito il cavallo di troia con il quale il
modernismo ateo è penetrato nella Chiesa per distruggerla dall’interno, per annientarne la missione affidatale, e che concerne, lo si ribadisce, il portare le anime a Dio. Si può dire che l’assioma più che infelice di papa Woitila: “L’uomo via della Chiesa” abbia raggiunto ormai il suo apice. Non più prima Dio e quindi l’uomo, bensì prima l’uomo e quindi Dio, quest’Ultimo ovviamente facoltativo. Non più la Chiesa quale Corpo mistico di Cristo e via dell’uomo, bensì l’uomo quale misura suprema. E già: una volta soddisfatte le “esigenze” dell’uomo, a che serve Dio? Una volta rispettata la “dignità dell’uomo” che ce ne facciamo della dignità di Dio? Si tocca qui anche il distruttivo “Il proselitismo è una solenne sciocchezza” di papa Bergoglio, precetto ampiamente rispettato che sta conducendo all’estinzione del Cattolicesimo.
modernismo ateo è penetrato nella Chiesa per distruggerla dall’interno, per annientarne la missione affidatale, e che concerne, lo si ribadisce, il portare le anime a Dio. Si può dire che l’assioma più che infelice di papa Woitila: “L’uomo via della Chiesa” abbia raggiunto ormai il suo apice. Non più prima Dio e quindi l’uomo, bensì prima l’uomo e quindi Dio, quest’Ultimo ovviamente facoltativo. Non più la Chiesa quale Corpo mistico di Cristo e via dell’uomo, bensì l’uomo quale misura suprema. E già: una volta soddisfatte le “esigenze” dell’uomo, a che serve Dio? Una volta rispettata la “dignità dell’uomo” che ce ne facciamo della dignità di Dio? Si tocca qui anche il distruttivo “Il proselitismo è una solenne sciocchezza” di papa Bergoglio, precetto ampiamente rispettato che sta conducendo all’estinzione del Cattolicesimo.
Il gesto di Corrado l’elettricista è pertanto in piena sintonia con lo spirito vaticano-secondista che ha ridotto la Sacra Liturgia a momento d’incontro umanitario grondante sentimentalismo ed i preti, papa e cardinali in testa, ad assistenti sociali dirigenti di una ong, quando non ad entusiasti partecipanti - vedi Ravasi - della vita mondana non di rado blasfema.
Appena trovata su una Selezione Readers'Digest del 1988.
RispondiElimina"Era così vecchio che quando Il Signore disse Fiat Lux , lui aveva già tre bollette arretrate".
Certo che "l'uomo via della Chiesa" di Woitila è davvero una dirompente enormità, specialmente detta da un pontefice, che però è stato fatto santo. Ora, ci si può chiedere quale santo ha mai posposto la Chiesa, e quindi Cristo, all'uomo.
RispondiEliminaIo credo che volutamente non si stia spiegando quello che è successo veramente. Si parla di sigilli rotti ma secondo me dovrebbe trattarsi di un allaccio abusivo per poter avere l'elettricità. Questo lavoro lo può fare un elettricista bravo e non uno che non è del mestiere.
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