di Mons. Benigno Umberti
«Caffarra è vivo e lotta insieme a noi…» Mi perdoni Eminenza, questa frase è troppo sessantottina, per Voi non va bene…
«Oh se tu squarciassi i cieli e scendessi…» Non va bene neppure questa perché, dopo avere predicato il Vangelo della vita e della famiglia, a fianco di San Giovanni Paolo II, Voi meritate ormai la “corona di giustizia” preparata per chi, dopo avere “combattuto la buona battaglia”, avendo “conservato al fede”, ha “terminato la corsa” (Cf. 2 Tim 4, 7-8).
Ma anche adesso che avete “sciolto le vele”, e che la vostra vita è stata “versata come una libagione”, non cessate di aiutare dal cielo il piccolo gregge, “quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l’hanno baciato con la bocca“ (Cf. 1 Re 19,18; di questi tempi non è neanche troppo metaforico). Sostenete i sacerdoti fedeli che continuano a predicare la verità; siate luce per chi non vuole gettare il Catechismo alle ortiche…
Santa Teresina aveva promesso una pioggia di rose; Voi mandate dal Cielo una pioggia di santa collera e di santa audacia ai Vescovi indecisi, che hanno capito che gli atti intrinsecamente cattivi non sono mai leciti, ma temono di ribadirlo, indecisi tra l'apparente scandalo dello smarcamento e quello vero del silenzio.
Vi preghiamo anche per coloro che avete aiutato, promosso nella carriera ecclesiastica, oppure pazientemente sopportato; se Vi avessero detto in faccia (ammesso che ne avessero avuto il coraggio), solo quattro anni fa, ciò che dicono, scrivono e firmano oggi, avreste loro tolto il permesso di confessare.
Intercedete presso Dio perché essi risalgano sul carro dal quale, per ignoranza (?), opportunismo (?), paura (?) – chi siamo noi per giudicare? – oggettivamente sono scesi, per salire sul carro di chi credono - illudendosi - vincitore, ma è è in realtà il carro di chi li vuole trascinare nella sua eterna sconfitta.
O Caffarra dal Cielo,
se ci vorrai amare,
scendi dalle stelle
e vienci ad aiutare.
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