Lo avevamo scritto alcuni giorni fa "In terra arida, assetata, senz'acqua: urge la preghiera!" ( QUI )
La Chiesa ( di sempre) riscopre la sua naturale vocazione alla preghiera e alla penitenza soprattutto in tempore tribulationis invocando il Signore, Creatore del cielo e della terra per l'intercessione della Madonna Santissima e dei Santi Patroni.
Ci auguriamo che la proposta di preghiera comunitaria che ha radunato tantissimi Fedeli nella Cattedrale Metropolitana di San Nicola a Sassari possa essere santamente imitata anche nelle altre Diocesi italiane.
Già il 30 gennaio 2016 Sua Ecc. Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari, Primate di Sardegna e Corsica, aveva invitato i fedeli di «Pregare per ottenere il dono della pioggia, come per ogni altra
necessità materiale e spirituale, significa in primo luogo mettersi in
atteggiamento di umiltà davanti al Signore.
Non viviamo infatti in un modo retto dal determinismo, ma dal Signore del cielo e della terra, che ha stabilito le leggi dei tempi e del creato sopra cui rimane sovrano.
Non viviamo infatti in un modo retto dal determinismo, ma dal Signore del cielo e della terra, che ha stabilito le leggi dei tempi e del creato sopra cui rimane sovrano.
Pregare per la pioggia significa anche
imparare a rendere grazie al Signore per il grande dono dell’acqua,
chiedendo perdono per gli sprechi di cui spesso siamo colpevoli e per i
guasti ambientali da noi perpetrati». ( QUI )
AC
Siccità, è l'ora delle preghiere: l'iniziativa dell'arcidiocesi di Sassari
Riunirsi in preghiera per chiedere il dono della pioggia.
Davanti agli ostacoli che la natura impone può essere necessario rivolgersi a qualcuno lassù per chiedere che venga in nostro aiuto.
L'arcidiocesi di Sassari ha deciso, infatti, di riunire tutti i cittadini in preghiera (sabato 29 luglio scorso N.d.R.) presso la cattedrale di San Nicola a Sassari dove, durante la celebrazione della Eucaristia, si pregherà per intercessione dei Martiri Turritani sul dono della pioggia.
SICCITÀ - È grave la disastrosa situazione di siccità che l'Isola sta vivendo a causa della mancanza di piogge e dall'esagerato consumo dell'utenza.
Non piove da troppo tempo, i bacini sono quasi asciutti.
Ma se la colpa si attribuisce alla natura che s'impone senza scrupoli, adesso anche l'uomo si ritrova vittima del troppo spreco.
Ne conseguono le restrizioni idriche, in particolare nel territorio sassarese costretto a razionare l'acqua per l'imminente possibilità di rimanere del tutto a secco.
Da giorni, infatti, i rubinetti delle case rimangono chiusi nelle ore notturne mentre di giorno la pressione dell'acqua è sempre più debole.
Un fattore pericoloso per i cittadini e difficile da risolvere, se il cielo resta sereno.
...
Fonte: Unione Sarda ( QUI ) 28 luglio 2017
Bisognerebbe chiedere il dono della fede e di un Papa cattolico....
RispondiEliminaim primis l'Arcivescovo di Cagliari non e' primate della Sardegna, titolo che spetta a Pisa ed e'rivendicato anche da Sassari e poi non illudetevi che il promotore di questa iniziativa, il parroco della cattedrale si un campione di vita sacerdotalee e difesa della fede e della traditione.
RispondiEliminaIl parroco della cattedrale è un povero peccatore come tutti noi, qui comunque ha difeso la Fede Cattolica e la tradizione. La sua iniziativa è lodevole, in piena comunione con la Chiesa Cattolica!
EliminaNon ci interessano affatto le virtù personali dei preti o i loro difetti ma le iniziative che, d'accordo con i loro vescovi, intraprendono per la salute delle anime.
EliminaGli atti ufficiali, mai revocati, insegnano che SER Mons. "Arrigo Miglio, - è- arcivescovo di Cagliari e Primate di Sardegna e Corsica".
Con buona pace di altri desueti atti medioevali.
"im primis..."
EliminaMi sono fermato qui.
Un'ottima iniziativa dell'Arcivescovo! Ci uniamo in preghiera ai fratelli di Sassari.
RispondiElimina