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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

domenica 23 luglio 2017

In terra arida, assetata, senz'acqua: urge la preghiera!

23 luglio 2017. 23 luglio 1917. 23 luglio 1817. 23 luglio 1717. 
23 luglio 1617. 23 luglio 1517. 23 luglio 1417. 23 luglio 1317. 
23 luglio 1217. 23 luglio 1117. 23 luglio 1017. ect.. ect.. ect..

Nella sua bimillenaria missione pastorale la Santa Madre Chiesa si rivolge a Dio con la "preghiera che si manifesta in una grande ricchezza di forme che vanno dal ringraziamento alla benedizione, dalla lode alla richiesta e all’intercessione, dall’inno alla supplica: una varietà di espressioni che dimostra come la preghiera coinvolga e penetri tutte le situazioni della vita, sia quelle personali, sia quelle delle comunità a cui si rivolge" (Cfr.Benedetto XVI, Udienza Generale 16 maggio 2012) 

Nei due Messali, sia in quello Gregoriano-Tridentino che in quello di Paolo VI, c'è questa identica
orazione/colletta: Ad Petendam Pluviam: " Deus, in quo vivimus, movemur et sumus: pluviam nobis tribue congruentem; ut, praesentibus subsidiis sufficienter adiuti, sempiterna fiducialius appetamus. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum."  (Maranatha)

Nei paesi e nei villaggi che si nutrivano del lavoro nei campi è ancora vivo il ricordo che in tempo di siccità, una vera sciagura anche per la sopravvivenza, venivano esposte le Immagini della Madonna e dei Santi e ci recava pure penitenzialmente in processione  invocando il dono della pioggia.

Al termine delle giornate di supplica veniva impartita, talvolta all'esterno della chiesa, la Benedizione Eucaristica .

Era la "linea diretta", verticalmente collocata tra l'uomo e Dio: con la preghiera affidandosi filialmente alla Divina Provvidenza.

La Chiesa dovrebbe riprendere la santa abitudine delle dimenticate Rogazioni. (  QUI )

Fin dall'inizio di questa torrida ed arida estate Mons.Massimo Camiscasca, Vescovo di Reggio Emilia-Guascalla, ha invitato preti e fedeli "... di supplicare il Signore di venirci incontro con piogge riparatrici di questa siccità. Oltre alle preghiere si chiede di offrire "la Santa Messa durante una giornata di questa settimana possibilmente lunedì, martedì o mercoledì". (Cfr.Repubblica

Analogamente "il vescovo di Vallo della Lucania, Ciro Miniero, ha dato disposizioni perché nelle parrocchie della sua diocesi si pregasse per la pioggia". ( Cfr.Repubblica

Niente di straordinario o di particolare; questo è il compito primario dei Consacrati: "Aiutiamoli allora perché continuino a pregare" e "preghiamo per quelli che sono in difficoltà". (Cfr. Papa Francesco QUI )



Considerata la gravità della carenza d'acqua che sta progressivamente affliggendo anche la Città Eterna rivolgiamo una preghiera speciale perchè il Signore per l'intercessione della Madonna Santissima "Salus populi romani" conceda la pioggia necessaria per i bisogni quotidiani dei suoi figli. 
AC 

Foto 1: Orvieto, processione del Corpus Domini (part.)
Foto 2: part. Altare della Cappella Paolina nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore con l'Icona "Salus populi romani".

18 commenti:

  1. Ma quella della carenza di acqua a Roma sarà come minimo un bufala o un pretesto per chiedere aiuti pubblici. Bisognerebbe approfondire l'efficienza della rete idrica e di chi ci lavora, anzichè gridare sempre al lupo al lupo sperando che dal cielo, come poi sempre succede, piovano quattrini pubblici del contribuente. Gli incendi al sud come la questione della carenza idrica a Roma sono un qualcosa di vergognoso, degno di un sub-popolo viziato da anni di clientele e assistenzialismo. L'italia cola a picco, altro che problemi idrici.

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    1. Concordo totalmente con Anonimo delle 16:38.

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    2. Hanno infatti già annunciato che aumenteranno i costi dell'acqua pubblica a breve

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    3. Ed ecco il solito pirla polentone, magari di origini meridionali, che non perde occasione per dimostrare la sua crassa ignoranza e acrimonia. Però mi raccomando, continua ad andare a messa ogni giorno che vai dritto in paradiso.

      Sono quelli come te che danno, purtroppo, alla teppaglia progressista intra ed extra ecclesiale un senso per cui esistere

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  2. Si fanno paragoni e parallelismi comuni tra il Messale di S. Pio V e quello riformato di Paolo VI, si fanno citazioni da Benedetto XVI a Bergoglio, non so se l'articolo sia serio o sia una barzelletta....

    Siccità? Malattie? Fame? Credo sia il castigo di Dio a tanta apostasia e bestemmie nel suo nome con l'ecumenismo selvaggio.

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    1. Siccità. Malattie. Fame. Fanno parte dei "piani" di Dio per convertire l'uomo ribelle alle sue leggi.L' apostasia , le bestemmie nel suo nome, l'ecumenismo selvaggio e il clima di "lotta continua" di chi nel nome di una falsa (taroccata) tradizione alimenta un'insano clima di guerra civile nella chiesa. Non siamo noi i "salvatori" della chiesa. Sarà il suo fondatore a salvarla. Noi possiamo e dobbiamo farci cooperatori e partigiani di quelli che nel nome della continuità storica stanno gridando agli impazziti pastori "Così non va! Così non va! State sbagliando!". Così fece santa Caterina da Siena e tutti i santi che hanno dissentito con i loro pastori quando stavano deviando alla retta via. Lasciamo alle vignette delle radio pungenti le barzellette: noi ci soffermiamo sul buon sentire cum ecclesia sicuri che ben presto saremo positivamente ripagati.

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    2. Noi possiamo pregare per la conversione degli apostati e del ritorno alla cattolicità, non possiamo stare con le mani in mano ed essere passivi, ma essere cattolici militanti.
      Riguardo a "certa tradizione che fa guerre nella Chiesa" non sono per niente d'accordo.
      La tradizione serve per fermare i progressisti che vogliono distruggerla per creare una religione universale come nei piani della massoneria, cioè l'apostasia e la desolazione della fede totale (quelli che diceva Cristo e la Madonna di Fatima).

      "I veri amici del popolo non sono né rivoluzionari, né novatori, ma tradizionalisti". (Notre charge apostolique - San Pio X)

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    3. Va bene tutto caro Anonimo delle 9:48 "La tradizione serve per fermare i progressisti che vogliono distruggerla per creare una religione universale come nei piani della massoneria, cioè l'apostasia e la desolazione della fede totale (quelli che diceva Cristo e la Madonna di Fatima)".
      "I veri amici del popolo non sono né rivoluzionari, né novatori, ma tradizionalisti". (Notre charge apostolique - San Pio X)
      Attenzione, lo dico a me stesso poichè sono incline all'autosaltazione del mio ego che:" Oggi i seduttori, infatti, ci assediano su ben due fronti: da una parte ci sono i fanatici che, in nome di Dio e della Tradizione, hanno rinnegato sia l’uno che l’altra a vantaggio della loro opera, diventata un fine in sé; dall’altra ci sono i buontemponi che, ormai assuefatti alla banalizzazione e profanazione di ciò che è più sacro, non battono più ciglio nemmeno di fronte ai crimini più disumani perpetrati dalle pubbliche istituzioni. Il buon senso – per chi ancora non l’ha perso – raccomanda di tenersi ugualmente alla larga da questi e da quelli". (Don Elia)

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  3. Non c'è niente da commentare
    C'è solo da pregare

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  4. Inutile fare riflessioni politiche. La mano di Dio va ben oltre i piccoli e disgraziati uomini che governano i popoli. A Lui risponderanno delle loro malefatte. Intanto il grido del popolo deve arrivare a Dio che non ci abbandona, dunque preghiamo preghiamo preghiamo.

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  5. Siamo in difficoltà ma se apriamo i rubinetti l'acqua scende....mi son sempre chiesto ma per i popoli africani dove la gente muore di sete nessuno prega per il dono della pioggia?

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    1. Possiamo anche pregare per "il dono della pioggia", ma sono decenni che quelle popolazioni ricevono in dono miliardi di dollari, affinché ci sia uno sviluppo sano, il problema è che in Africa non hanno il dono della pioggia ma in compenso hanno "il dono della corruzione"... Non dico di cessare di aiutarli, ma se non cambiano mentalità, anche eventuali acquazzoni diventano inutili se appannaggio di pochi speculatori autoctoni.

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  6. Anche in Italia abbiamo il dono della corruzione se pensiamo alla rete idrica che perde oltre il 40% dell'acqua e le manutenzioni non si fanno nonostante gli stanziamenti finanziari.Preghiamo anche per l'onestà di chi ci governa oltreché di affidarci al Creatore che tutto può.

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    1. Forse sei distratto. Ho risposto al commentatore che parlava di popolazioni africane. La corruzione naturalmente c'è anche in Italia.

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La Redazione