Sottolineature nostre.
Roberto
da Kath.net via Sinodo 2015 - Osservatorio, del 13.12.2016
Il cardinale tedesco Paul Josef Cordes, già
presidente emerito del Pontificio consiglio Cor Unum, condivide i
“dubia” che quattro cardinali hanno presentato al Papa in merito ad
alcune controverse interpretazioni del capitolo VIII di Amoris laetitia.
E’ una notizia che non meraviglia in quanto, come avevamo già
preannunciato (vedi QUI),
il porporato tedesco con ogni probabilità è uno dei sei prelati che
hanno firmato la lettera consegnata al pontefice nel settembre scorso.
In un’intervista concessa al portale web austriaco kath.net,
Cordes ha specificato che non comprende «l’indignazione» che questi
“dubia” hanno sollevato. «Con un tono obiettivo, i quattro cardinali
hanno chiesto un chiarimento su alcuni dubbi sollevati dal testo di
Amoris laetitia», ha detto il cardinale, «e sono stati accolti con una
protesta sproporzionata. Io non sono stato in grado di comprendere
questo sdegno diffuso. Ho anche avuto dubbi che queste persone indignate
fossero motivate dal desiderio di trovare la verità».
Il cardinale Cordes ha poi fatto riferimento alle recenti dichiarazioni
del prefetto della Congregazione della Dottrina della fede, cardinale
Gherard L. Muller, il quale ha sottolineato come «questo documento
[Amoris laetitia, ndr] non deve essere interpretato in modo tale da
indicare che le precedenti dichiarazioni dei papi e della Congregazione
della Dottrina della fede non sono più validi».
A questo proposito Cordes rileva che «la Chiesa non ha mai dismesso
nessun contenuto centrale [dell'insegnamento di Cristo]». L’insegnamento
della Chiesa non può cambiare, perciò il porporato si chiede: «Come può
la Chiesa oggi reclamare affidabilità per una certa dichiarazione di
fede, mentre un’altra dichiarazione di fede non ha più rilevanza ed oggi
è considerata falsa?»
Sul tema specifico dell’accesso ai sacramenti per i conviventi more
uxorio, divorziati risposati in particolare, Cordes ha detto che «il
fondamento teologico di una tale autorizzazione [all'eucaristia, ndr]
non è affatto convincente. La sua espressione formale (una nota a piè di
pagina) di certo non ha lo status né il rango del dogma».
La fede e la dottrina della Chiesa si scontra sempre più con la superficialità ed ambiguità dell'ideologia di Bergoglio e suoi. Ma è necessario far presto perché quando i cardinali e vescovi attuali saranno sostituiti da quelli compiacenti ed adeguati ( vedi Farrel)diverrà veramente difficile risalire la china dell'apostasia.
RispondiEliminaLa critica dottrinale contro la superficialità e l'ambiguità dell'ideologia di Bergoglio si fa sempre più forte e, purtroppo, date le posizioni sovversive dei suoi sostenitori, aumenteranno le divisioni nella Chiesa. E' necessario un forte e urgente pronunciamento che dichiari che, se accadesse, gli scismatici sono loro e non quelli che si allontanano da Bergoglio, altrimenti quando ci saranno solo cardinali e vescovi 'adeguati', da lui eletti ( vedi Farrel) sarà molto più difficile risalire la china dell'apostasia.
RispondiEliminaLa progressiva resistenza contro l'ideologia volutamente ambigua di Bergoglio deve farsi aperta con urgenza, altrimenti quando subentreranno solo cardinali e vescovi 'adeguati'sarà difficile risalire la china dell'apostasia ed evitare uno scima. Ma deve essere chiaro che lo scismatico è solo lui con i suoi.
RispondiElimina"...deve essere chiaro che lo scismatico è solo lui con i suoi."
RispondiElimina... qui ti sbagli, ma di grosso!
Qui ti sbagli tu...
EliminaLe lacrime di Maria SS. alla Salette non mentono!
Anonimo delle 2,55, è ovvio che lo scismatico è solo il papa ed i suoi.
RispondiEliminaE' lui che manipolato il magistero precedente con il dire e non dire, tanto per far confusione e lasciare intendere quel che ognuno vuole.
Non è normale che a Torino si possa permettere la S.Comunione ai risposati e a Milano no.
Ma stiamo scherzando?
2017 centenario della Madonna di Fatima.....che ci aiuti Lei.
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