Bell'articolo, con lista degli studiosi che rilanciano l'appello al Papa.
Roberto
di S. Magister, da Settimno Cielo, del 08.12.2016
DICHIARAZIONE DI SOSTEGNO AI "DUBIA" DEI QUATTRO CARDINALI
Come studiosi e pastori d’anime cattolici, desideriamo esprimere la
nostra profonda gratitudine e il nostro pieno sostegno alla coraggiosa
iniziativa dei quattro membri del collegio dei cardinali, le loro
eminenze Walter Brandmüller, Raymond Leo Burke, Carlo Caffarra, Joachim
Meisner.
Essi, come è ampiamente noto, hanno sottoposto formalmente quattro
"dubia" a papa Francesco, richiedendogli di chiarire cinque punti
fondamentali della dottrina cattolica e della disciplina sacramentale,
il cui trattamento, nel capitolo VIII della recente esortazione
apostolica "Amoris laetitia", sembra essere in conflitto con la Sacra
Scrittura e/o con la Tradizione, e con gli insegnamenti dei precedenti
documenti pontifici, in particolare l’enciclica "Veritatis splendor" e
l’esortazione apostolica "Familiaris consortio" del papa san Giovanni
Paolo II.
Il papa ha finora declinato di rispondere ai quattro cardinali. Ma,
dato che in sostanza ciò che si domanda è se gli importanti documenti
menzionati richiedono ancora il nostro pieno assenso, riteniamo che il
persistente silenzio del Santo Padre possa esporlo all’accusa di
negligenza nell’esercizio del ministero petrino di confermare i suoi
fratelli nella fede.
Vari prelati di spicco hanno aspramente criticato la richiesta dei
quattro cardinali, senza tuttavia dare un contributo al chiarimento
delle loro pertinenti domande. Abbiamo letto tentativi di
interpretazione dell’esortazione apostolica in un’ “ermeneutica di
continuità”, da parte del cardinale Christoph Schönborn e del professor
Rocco Buttiglione, ma non vi abbiamo trovato alcuna prova della loro
tesi secondo cui gli elementi nuovi che si trovano in "Amoris laetitia"
non contrasterebbero con la legge divina, ma contemplerebbero solo
legittimi cambiamenti nella pratica pastorale e nella disciplina
ecclesiastica.
In effetti, secondo vari commentatori, tra cui in particolare il
professor Claudio Pierantoni in un recente studio storico-teologico,
hanno argomentato che, come risultato della diffusa confusione e della
divisione che è conseguita alla promulgazione di "Amoris laetitia", la
Chiesa universale sta entrando in un momento gravemente critico della
sua storia, che presenta allarmanti somiglianze con la grande crisi
ariana del IV secolo. Durante tale conflitto catastrofico, la
maggioranza dei vescovi, compreso perfino il successore di Pietro,
vacillarono sulla stessa divinità di Cristo. Molti non caddero
pienamente nell’eresia; tuttavia, disarmati dalla confusione o
debilitati dalla timidezza, cercarono formule di convenienza o di
compromesso, nell’interesse della “pace” e dell’“unità”.
Oggi siamo testimoni di una simile crisi metastatica, questa volta su
aspetti fondamentali della vita cristiana. Da una parte si continuano a
predicare, a parole, l’indissolubilità del matrimonio, il carattere
gravemente peccaminoso della fornicazione, dell’adulterio e della
sodomia, la santità della sacra eucaristia e la terribile realtà del
peccato mortale. Dall’altra, tuttavia, un numero crescente di importanti
prelati e teologi stanno incrinando o negando di fatto tali dottrine – e
persino l’esistenza stessa delle proibizioni negative assolute, senza
eccezioni, della legge divina, che governano la condotta sessuale – con
il loro esagerato e unilaterale accento sulla “misericordia”,
l’“accompagnamento pastorale” e le “circostanze attenuanti”.
Dato che il pontefice regnante lancia segnali assai confusi in questa
battaglia contro “i principati e le potestà” del Nemico, la barca di
Pietro sta andando pericolosamente alla deriva, come una nave senza
timone e, in effetti, mostra sintomi di incipiente disintegrazione.
In tale situazione, crediamo che tutti i successori degli Apostoli
abbiano un grave e urgente dovere di parlare con chiarezza e forza per
confermare gli insegnamenti morali esposti chiaramente nel magistero dei
papi precedenti e del Concilio di Trento. Diversi vescovi e un altro
cardinale hanno già affermato di considerare pertinenti e opportuni i
cinque "dubia". Da parte nostra, speriamo ardentemente e preghiamo
ferventemente, perché molti altri aderiscano ora pubblicamente non solo
alla rispettosa domanda dei quattro cardinali al successore di Pietro,
perché confermi i suoi fratelli su questi cinque punti della fede “che è
stata trasmessa ai santi una volta per sempre” (Gd 1, 3), ma anche alla
raccomandazione del card. Burke secondo cui, se il Santo Padre dovesse
omettere di farlo, i cardinali collettivamente gli si rivolgeranno con
una forma di correzione fraterna, nello spirito dell’ammonizione fatta
da san Paolo all’apostolo Pietro ad Antiochia (Gal 2, 11).
Affidiamo questo grave problema alle mani e all’intercessione celeste
dell’Immacolata Vergine Maria, Madre della Chiesa e vincitrice di tutte
le eresie.
8 dicembre 2016, Festa dell’Immacolata Concezione
Msgr. Ignacio Barreiro Carambula, STD, JD, Chaplain and Faculty Member of the Roman Forum
Rev. Claude Barthe, France
Dr. Robert Beddard, MA (Oxon et Cantab), D.Phil (Oxon), Fellow emeritus and former Vice Provost of Oriel College, Oxford
Carlos A. Casanova Guerra, Doctor of Philosophy, Full Professor, Universidad Santo Tomás, Santiago de Chile
Salvatore J. Ciresi MA, Notre Dame Graduate School of Christendom College, Director of the St. Jerome Biblical Guild
Luke Gormally, PhL, Director Emeritus, The Linacre Centre for
Healthcare Ethics (1981-2000); Sometime Research Professor, Ave Maria
School of Law, Ann Arbor, Michigan (2001-2007); Ordinary Member, The
Pontifical Academy for Life
Rev. Brian W. Harrison OS, MA, STD, Associate Professor of Theology
(retired); Pontifical Catholic University of Puerto Rico;
Scholar-in-Residence, Oblates of Wisdom Study Center, St. Louis,
Missouri
Rev. John Hunwicke, MA (Oxon.), Former Senior Research Fellow, Pusey
House, Oxford; Priest of the Ordinariate of Our Lady of Walsingham;
Member, Roman Forum
Peter A. Kwasniewski PhD (Philosophy), Professor, Wyoming Catholic College
Rev. Dr. Stephen Morgan DPhil (Oxon), Oeconomus Diocese of
Portsmouth, Lecturer in Sacramental Theology, Associate Staff, Maryvale
Institute
Don Alfredo Morselli STL, Parish priest of the Archdiocese of Bologna
Rev. Richard A. Munkelt PhD (Philosophy), Chaplain and Faculty Member, Roman Forum
Rev. John Osman MA, STL, Parish priest in the archdiocese of Birmingham, former Catholic chaplain to the University of Cambridge
Dr Paolo Pasqualucci, Professor of Philosophy (retired) University of Perugia
Dr Claudio Pierantoni, Professor of Medieval Philosophy in the
Philosophy Faculty of the University of Chile, Former Professor of
Church History and Patrology at the Faculty of Theology of the
Pontificia Universidad Católica de Chile, Member of the International
Association of Patristic Studies
Dr John C. Rao D.Phil (Oxon.), Associate Professor of History, St. John's University (NYC), Chairman, Roman Forum
Dr Nicholas Richardson. MA, DPhil (Oxon.), Fellow emeritus and
Sub-Warden of Merton College, Oxford, and former Warden of Greyfriars,
Oxford
Dr Joseph Shaw MA, DPhil (Oxon.), Senior Research Fellow and Tutor in Philosophy at St Benet's Hall, Oxford University
Dr Anna M. Silvas FAHA, Adjunct research fellow, University of New England, Armidale, NSW, Australia
Michael G. Sirilla PhD, Director of Graduate Theology, Franciscan University of Steubenville, Ohio
Professor Dr Thomas Stark, Phil.-Theol. Hochschule Benedikt XVI, Heiligenkreuz
Rev. Glen Tattersall, Parish Priest, Parish of Bl. John Henry Newman,
Archdiocese of Melbourne; Rector, St Aloysius' Church, Melbourne
Rev. Dr David Watt STL, PhD (Cantab.), Priest of the Archdiocese of Perth; Chaplain, St Philomena’s chapel, Malaga
L'arcidiocesi di Vienna, da un secolo, ha visto una 'successione apostolica' sempre più protagonista dell'apostasia. T. Innitzer negli anni trenta inneggiò apertamente all'anticristiano Hitler. F. Konig si fece portavoce delle vessazioni di Paolo VI contro il confessore della fede card. J Mindszenty perché abbandonasse il suo ufficio di arcivescovo di Budapest ignorando che la fede del popolo magiaro si è mantenuta per la sua testimonianza. Ora C. Schonborn approva con sofismi la distruzione bergogliana della famiglia cattolica di diritto naturale. Una storia veramente edificante!
RispondiEliminadicono, ed è vero: "Abbiamo letto tentativi di interpretazione dell’esortazione apostolica in un’ “ermeneutica di continuità”, da parte del cardinale Christoph Schönborn e del professor Rocco Buttiglione,", ma si deve dire che la maleducazione di Buttiglione, nel pretendere di rispondere lui al posto d'El Papa, è sfrenata.
RispondiEliminabuttiglione è un gran cooooooniglione ! …. è un altro che ha protestato in passato al buffet della camera perché non vi era il gelato !!!! tiriamo cento lire ……...
Eliminabuttiglione sei ………. un avanzo di sacristia
EliminaGli arcivescovi di Vienna da un secolo a questa parte hanno dato una bella testimonianza di fede cattolica! T. Innitzer inneggiò apertamenta a Hitler, F. Konig si fece portatore delle vessazioni di Paolo VI sull'eroico confessore della fede Card. Mindszenty perché lasciasse il suo ufficio di Budapest, C. Schonborn sostiene con sofismi la ' caritatevole' distruzione della famiglia cristiana postulata da Bergoglio. Una storia gloriosa!
RispondiEliminaButtiglione si dichiarava amico fraterno di GPII il cui pensiero sulla famiglia è agli antipodi di quello di Bergoglio; ora voltafaccia. Un bel brindisi di Girella!
RispondiEliminaDubito ergo sum
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