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giovedì 15 novembre 2012

Culto Divino, approvata la riforma della Congregazione: istituito anche un ufficio disciplinare (VaticanInsider)

Riforma approvata: è stata data attuazione al motu proprio Quaerit Semper del 30 agosto 2011 e pubblicato il 27 sett. 2011 (qui in italiano, dal sito della S. Sede).
Vi rimandiamo a quanto già detto in un nostro precedente post, che riporta anche l'analisi dell'attento e sempre informato Andrea Tornielli.
Ci soddisfa molto, non solo e finalmente, il nuovo e tanto atteso Ufficio dedicato all'arte e alla musica per la liturgia, ma anche l'Ufficio... per gli aspetti disciplinari!
 (sottolineature nostre)
Roberto


CULTO DIVINO, la riforma della Congregazione
Approvata la riorganizzazione:
istituito un ufficio che si dedicherà alla musica, all’arte e all’architettura per la liturgia
.
di Andrea Tornielli
da Vatican Insider del 14.11.2012

La ristrutturazione è stata approvata lo scorso 3 settembre dalla Segreteria di Stato con il placet di Benedetto XVI: la Congregazione del Culto divino si riorganizza al suo interno con la nascita di nuovi uffici, che saranno operativi all’inizio dell’anno prossimo. 
La principale novità è rappresentata dall’ufficio specificamente dedicato all’arte e alla musica per la liturgia (del quale Vatican Insider aveva anticipato l’istituzione) che offrirà linee guida affinché i canti per la messa come pure la struttura delle nuove chiese siano davvero adeguati e corrispondenti al mistero che viene celebrato. 
Le novità introdotte nel dicastero guidato dal cardinale Antonio Cañizares Llovera arrivano a poco più di un anno di distanza dal motu proprio Quaerit semper del 27 settembre 2011, con il quale Benedetto XVI aveva trasferito alla Rota Romana la competenza su due materie fino a quel momento trattate dalla Congregazione per il culto. 
La prima riguarda la nullità dell’ordinazione sacerdotale, la seconda è la dispensa nei casi di matrimoni contratti ma non consumati. 
Pratiche che impegnavano non poco la congregazione del culto. 
In quel testo il Papa spiegava: «Nelle presenti circostanze è parso conveniente che la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti si dedichi principalmente a dare nuovo impulso alla promozione della sacra liturgia nella Chiesa, secondo il rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II a partire dalla costituzione Sacrosanctum Concilium». 
Il dicastero deve dunque dedicarsi a un progetto di ampio respiro che si occupi di favorire l’«ars celebrandi», la fedeltà alla costituzione conciliare [e noi sappiamo bene che questo non può che essere positivo! Il documento conciliare è molto favoreovle alla Tradizione: tra le altre cose, infatti, ammonisce sulla salvaguardia del latino e del canto gregoriano e altri elementi della Sacra Liturgia barbaramente e impunemente sbaragliati dalla riforma di Bugnini; n.d.r.] e ai dettami e alle istruzioni del nuovo messale [non solo a quello in italiano, ovviamente, ma quello in latino: e sappiamo altresì che sarà questo Ufficio a dare le approvazioni, o rimandare al mittente per adeguamenti, delle traduzioni in lingua volgare dei nuovi messali. C'è quindi di che essere ottimisti; n.d.r.]. Scomparsi i due vecchi uffici – quello sacerdotale e quello matrimoniale – viene sdoppiato quello liturgico: i nuovi due uffici liturgico-dottrinali si occuperanno dello stesso tema nelle due grandi aree linguistiche anglosassone e latina. Sarà inoltre costituito un nuovo ufficio per gli aspetti disciplinari e giuridici. A questi tre si affiancherà l’ufficio per l’arte e la musica nella liturgia. 
Quest’ultimo non si dedicherà all’arte sacra e alla musica sacra, ma soltanto all’arte e alla musica strettamente liturgica.