Ogni mercoledì, ore 20.15
chiesa del SS.mo Salvatore, alla Badia Grande - Alcamo (TP)
chiesa del SS.mo Salvatore, alla Badia Grande - Alcamo (TP)
SANTA MESSA nella forma Ordinaria in latino con canti gregoriani
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
Grazie a Luis Badilla per questa nuova analisi sulla ritrosia di Francesco a fare viaggi apostolici in Francia. QUI ancora Badilla sulla ma...
Lo sapevo io che ermeneuticamenteinlatino.it era un sito neomodernista. Ora ci dicono del NO camuffato da Rito Romano Antico , ossia Messa Tridentina di sempre. Questo non e' difendere la Tradizione, perche' il rito degli Apostolici Romani e' la Messa di Sempre, che si differenzia per il canone, che nel NO esprime un'altra dottrina. L'apparenza pur se sacrale , di immagini e suoni non e' la sostanza che la Tradizione reclama.!!!!!
RispondiEliminamessainlatino.it? mah!!!
Posso farle una domanda? Ma perché si ostina a frequentare questo sito, se la disgusta così tanto?
RispondiEliminaFZ
Deo gratias!
RispondiEliminaE speriamo presto in una Santa Messa in V.O.
Alcamese ci ha dato l'unica risposta intelligente alla questione: speriamo presto in una S. Messa iuxta Traditionem (anch'io detesto la definizione falsa di "vetus ordo").
RispondiEliminaLa tridentinizzazione di una Messa NOM è come acquistare chassis e pneumatici da FormulaUno e poi metterci il motore di una Citroen Dyane: ha senso solo se con quel motorino 600 c.c. raffreddato ad aria si raggiunge l'officina giusta e si mette il motore della Ferrari....
Polemica anche sulle belle notizie?
RispondiElimina<span>"[...]fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.[...]"</span>
Non condivido le accuse di si_si_no_no alla redazione, mi sembrano gratuite e non fondate. Non credo certo che i promotori del sito siano neomodernisti. Basta con accuse infondate!! E' pur verò, però, quanto si_si_no_no dice sulla messa novus ordo in latino. Non è solo il latino che fa la messa. Lo stesso Lefebvre diceva che è molto meglio una messa tridentina in italiano che una messa di Paolo VI in latino. Preferisco di gran lunga una messa in italiano dei Francescani dell'Immacolata, con il sacerdote conversus ad Dominum, i canti in latino e il canone della messa tridentina, che una messa in latino col messale di Paolo VI. Se si può fare un appunto alla redazione di MiL, è che avrebbero potuto accompagnare al presentazione della notizia di Alcamo con una riflessione di questo tipo, che credo condividano...
RispondiEliminaI gestori di questo sito tirano la volata alla benedettizzazione del NO e spacciano piombo per mattoni. E a chi non è daccordo con loro gli dicono di andarsene. Avete avuto in passato grandi meriti ma ora vi state calando le brache. Peccato.
RispondiElimina<span>Cari Sì Sì, Costano, Arduino: scusate, ma alcune delle vs osservazioni denotano poca conoscenza dell'argomento. In particolare è assurda l'accusa di "tridentinizzare" la Messa NO celebrandola in latino e canto gregoriano. Ma stiamo scherzando? Anche la Messa NO è in latino: che poi l'apertura della Costituzione Conciliiare alle lingue volgari, auspicata peraltro essenzialmente per alcune parti della Messa, si sia tradotta ,nel post-concilio, nel bando al latino e al gregoriano, è un'altra faccenda. A volte mi cadono le braccia. Sappiamo bene che oggi esistono due forme, ordinaria e straordinaria; come ha auspicato il papa, ciò dovrebbe portare, fra l'altro, anche a celebrare meglio il NO. Se questo avviene, e cioè se si celebra "come si deve" una Messa NO si dee ben essere contenti e certo ciò può essere visto come un frutto del riaperto dibattito sulla liturgia. Quindi: o voi ritenete che la Messa NO sia eretica e una "non Messa", posizione legittima per carità, ma per sostenere la quale vi ponete al di fuori della Chiesa (e pure dalla FSSPX), oppure dovreste ben essere felici che anche nella FO maturi una maggior sensibilità liturgica. Ma cosa pensate, che da un giorno all'altro zac, si cambi il mondo? I frutti devono maturare, c'è tutto un'orbe cattolico nel quale passo dopo passo deve rifiorire il gusto della Bellezza nella liturgia, il senso del sacro, dei simboli, dell'ars celebrandi... Quanto a ciò che dice Arduino, se i FI celebrano davvero delle messe in italiano NO con il canone della Messa tridentina, beh, ne sono molto stupito e sconcertato: vuol dire che oltre alla FS e alla FO abbiamo anche un ibrido inventato da loro?! che senso ha? Non c'è confusione a sufficienza?</span>
RispondiEliminache commenti davvero fuori luogo...
RispondiEliminaForse che la riforma benedettiana del N.O. è una cattiva cosa? Forse che fa male, o è anche solo indifferente, che da qualche parte anche il N.O. venga celebrato in latino?
RispondiEliminaSpesso, spessissimo, mi chiedo quanti criptolefebvriani - anzi, per rispetto a Marcel Levebvre, quanti criptowilliamsoniani e pseudosedevacantisti che si fingano cattolici romani popolino i commenti di questo blog, schiumando verde quando leggono su questo sito le parole Novus Ordo o Concilio.
Mi si passi lo sfogo, ma sono uno che si è avvicinato alla tradizione dopo una vita di sciatte (e valide) Messe Novus Ordo in volgare e convertito ad essa, diciamo, per la via pulchritudinis da qualche Messa Novus Ordo più degna delle altre e celebrata in latino.
Certo che le differenze del Rito sono ben altre che la sola lingua, e più importanti. Ma la lingua ne è l'aspetto più evidente e che maggiormente condiziona, avvicina o allontana chi non lo conosce, prima di conoscerlo.
Per cui, ben venga l'iniziativa della chiesa di Alcamo.
E che criptowilliamsoniani e pseudosedevacantisti vadano a schiumare altrove, escano allo scoperto e se non riescono a sentire cum Ecclesia scismino, piuttosto che avvelenarci con la loro rabbia repressa.
Angelo, sei tu ad aver le idee confuse: la tua difesa d'uffico si perde nei meandri d'un ragionamento involuto.
RispondiElimina<span>E speriamo presto in una Santa Messa in rito antico in Alcamo.</span>
RispondiEliminaCosì può andare? ;)
Continuo a leggere commenti deludenti nel contenuto e nella forma. Soprattutto, ragazzi bevetevi una camomilla, prima d'eruttare giudizii a 360°.
RispondiEliminaRibadisco le mie idee:
1) il NOM è valido e legittimo ma non personalmente non mi piace e universalmente è dimostrato che non funziona.
2) il NOM, secondo l'id quod plerumque accidit, è in lingua volgare e accompagnato da chitarre e altri strumenti percussivi nonché infarcito di varie trovate ad libitum
3) il NOM in latino, versus Deum, con il canone romano, con amitto, pianeta e manipolo è un'eccezione realizzata per relationem con la tradizione precedente;
4) il NOM oltre a esser brutto è soprattutto "eccentrico" rispetto alla Messa Tradizionale, presenta degli elementi di rottura e di innovazione che non derivano dal naturale sviluppo ma da manomissioni di cui si conosce autore, ora e data...
Alla luce di queste considerazioni vedo utile il NOM "tridentinizzato" solamente nella faticosa ottica di una riconquista della piena e magnifica liturgia di sempre, come ben esponeva il nostro interlocutore di Alcamo al quale auguro ogni bene, la riuscita della loro iniziativa e la mèta della Santa Messa tradizionale.
Non so quanti anni abbia lei. Non so quale sia stato il suo 'percorso'. Non so attraverso quali misteriosissime vie lei sia giunto, grazie a celebrazioni del N.O.M. montiniano ad avvicinarsi alla Tradizione... in sostanza non so nulla di lei. Noto però una certa arroganza.
RispondiEliminaIo non credo che sia la 'Messa in latino' il problema principale. Per quanto mi riguarda se la S.Messa (e tale io ne considero una soltanto) fosse celebrata in italiano me ne farei una ragione, pur conscio del danno che comunque ciò comporta.
Ciò che conta veramente è la teologia che sta alla base della S.Messa e del N.O.M. montiniano (anche perfettamente celebrato). La prima è la S.Messa cattolica, il secondo una assemblea protestantizzante e giudaizzante. Checché ne dica chicchessia.
1. Di anni ne ho 38.
RispondiElimina2. Le vie non sono affatto misteriose ma, credo, assai comuni per la mia generazione e le successive. E' più facile apprezzare prima una differenza esteriore che una teologica. Poi, si apprezza anche quella teologica, che diviene evidentemente predominante, ma spesso è un secondo passo.
3. Non mi pare di essere arrogante. Mi sembra piuttosto arrogante chi come lei, Cesare, conclude con un checché ne dica chicchessia, quando chicchessia nella fattispecie non sono io - che non sono nessuno nel sostenere che il N.O. è una Santa Messa cattolica e valida - ma il Santo Padre ed il Magistero della Chiesa Cattolica.
Sono l'unico che nella mia Parrocchia vorrei che le due Sante Messe festive fossero l'una nel V.O. e l'altra nel N.O. alla Benedetto XVI???
RispondiEliminaOra come ora sono entrambe in N.O alla chitarre e saltimbanco.
Però se, automaticamente, si tramutassero in due Messe V.O, state pure tranquilli che l'ottanta per cento delle persone se ne andrebbe e non verrebbe più a Messa. La messa N.O. alla Benedetto XVI ha un duplice merito. Da un lato ridare dignità a un rito che è pienamente valido (può dirsi cattolico uno che sostiene che i papi da quarant'anni a questa parte non celebrano Messe valide?) e dall'altra traghettare verso la forma più sublime di liturgia che è quella V.O.
Che ne pensate?
L'arroganza mi è parso di rilevarla nell'uso dei termini 'criptolefebvriani', 'criptowilliamsoniani', 'pseudosedavacantisti'. La stessa di chi qualifica 'tradiprotestanti' coloro che ancora si ostinano, malgrado tutto, a rimanere fedeli alla dottrina cattolica quale è stata ininterrottamente trasmessa fino al 1958. Io ho circa tre decadi di età più di lei. Fatta salva l'Unità e Trinità di Dio (ma, alla luce di abbastanza recenti esternazioni, non so ancora per quanto), ben poco degli insegnamenti dell'attuale Chiesa cattolica, sia attraverso il catechismo sia attraverso la liturgia, mi sembrano corrispondere a quanto mi è stato insegnato in gioventù. Mi auguro, sincermente, che come lei tanti altri sia pure per tramite di celebrazioni tendenti ad altro arrivino comunque, le vie del Signore sono infinite, alla conoscenza piena e consapevole della dottrina cattolica.
RispondiEliminaCondivido pienamente!!! E se, per altri commenti visti sopra, evitassimo di litigare almeno per certe questioni credo che la Chiesa ne trarrebbe giovamento. Se il vangelo lo leggiamo in latino, italiano o anche in cinese, ma poi i risultati sono comunque di sputarci addosso veleno, come ho visto bilateralmente i certi commenti, allora dobbiamo farci qualche seria domanda. Se una messa N.O. è celebrata degnamente, non ci trovo problemi, come se una in V.O. è celebrata con dignità. Se entrambe vengono celebrate sciattamente e senza preparazione allora trovo problemi in entrambe. Il papa ha parlato chiaro, il N.O. è forma ordinaria ed il V.O. è forma straordinaria, cosa che non toglie il fatto che sia altrettanto degno e valido. Il papa parla chiaro, e chi da entrambe dalle parti gli fa dire ciò che vuole lui, è meglio che si faccia un esame di coscienza. Cerchiamo di non dividerci e di non odiarci per questioni liturgiche che sono già risolte in partenza, con buona pace di chi ci vuole dividere.
RispondiEliminaLa verità della Messa non si basa sul sentimento ne sull'estetica, ma sulla teologia. Ora resterà per sempre valida la valutazione del Card. Ottaviani sul NOM che "si allontana in modo impressionante dalla teologia della Messa definita nel Concilio dogmatico di Trento". Non si tratta di gusto o di opinione, ma di verità telogica definita, quindi infallibile. Ora che il NOM sia celebrato in latino o in cinese non cambia il suo contenuto estraneo alla fede cattolica, che sia celebrato versus Orientem con gli addobbi tridentini e il canto gregoriano (quale poi, se l'introito e le antifone non sono le stesse?), o che sia usato per benedire dei condom, non cambia nulla alla sua sostanza estranea alla teologia cattolica, Gli accidenti (apparenze) non riparano il difetto della sostanza. L'argomento non va soggetto ad altri giudizi od apprezzamenti, la verità non é negoziabile.
RispondiEliminala cattolicissima Alcamo merita una Messa Tridentina, intanto LAUS DEO per questa celebrazione.
RispondiEliminaQuesto mi pare un bel cortocircuito mentale.
RispondiEliminaChe la verità della Messa si basi sulla sua teologia è certo. Che il VO esprima meglio la teologia della Chiesa Cattolica rispetto al NO è un'affermazione condivisibile. Così come che il NO, secondo l'opinione del card. Ottaviani, si allontani in modo impressionante etc.
Allo stato dei pronunciamenti del Magistero però questo non è una verità teologica definita! La valutazione del card. Ottaviani - che personalmente rispetto e condivido quasi in toto - è e resta un'opinione, non è Magistero!
Che il NO sia nella sostanza estraneo alla teologia cattolica è poi un'opinione ancora diversa - peraltro lo stesso cardinale Ottaviani non si è espresso in questo senso - e far passare questa affermazione per una verità definita ed infallibile, perfino attribuirla al povero cardinale, mi pare francamente eccessivo ed insensato.
Oltreché, di fatto, fuori dal cattolicesimo, come ben ricordano numerosissimi documenti che, questi sì, sono Magistero.
Che lei sappia, Ireneo, c'è mai stata una RISPOSTA, punto per punto, al Breve esame critico?
RispondiEliminaC'è stata? me la vuole indicare?
Non c'è stata? Perché mai?
Son passati QUARANTADUE ANNI! Quando è nato lei ne erano già passati QUATTRO.
Rosa fresca aulentissima!
RispondiEliminaChe sciocchezze!
RispondiElimina<span><span>"Il cristiano medio, privo di una cultura liturgica specialistica, ha difficoltà a distinguere tra una Messa cantata in latino secondo il vecchio Messale ed una cantata in latino secondo quello nuovo. La differenza fra una celebrazione liturgica che si attiene fedelmente al Messale di Paolo VI e la realtà di celebrazioni in lingua corrente, con tutte le possibili libertà di partecipazione e di creatività, quella differenza si che può essere enorme!"</span><span> CHI L'HA DETTO?</span></span>
RispondiEliminaMa guardi, cesare, l'uso di termini un po' disinvolti viene fatto un po' da tutti. Sono espressioni che servono a intendersi rapidamente.
RispondiEliminaTanti post precedenti mi sembrano pure astrazioni di persone che non hanno la minima di cosa significhi cercare oggi, nel mondo reale, di celebrare una Messa antica. Mettiamo per esempio (caso frequente) che manchino completamente, perché qualcuno in passato ha pensato bene di sbarazzarsene, pianete, manipoli, borse, veli ecc. ecc. in tutti i colori liturgici previsti... Mettiamo che "qualcuno" si opponga perché "siete matti, il latino a chi volete che interessi più", "il gregoriano per carità no, farà scappare via tutti" ecc. ecc. ecc... Che si fa allora? Si rinuncia a una perfezione in quel momento irraggiungibile e tanti saluti, oppure si cerca di mettere insieme quello che si può, magari appunto una Messa di Paolo VI in latino e con i canti gregoriani, così si mostra che con il latino e il gregoriano la gente non scappa affatto, la chiesa non crolla, non cadono fulmini dal cielo e si può anche cominciare a pensare a una Messa antica vera e propria?
RispondiEliminaOspite, probabilmente mi attirerò le ire di tanti 'tradizionalisti' ma sono convinto che la S.Messa la si potrebbe celebrare anche NUDI. Celebrante e fedeli. Sì, la forma è sostanza, ma se i fedeli si trovassero nella impossibilità di rispettare la forma non credo che Dio, considerate le condizioni in cui quei fedeli si trovano, non ne terrebbe conto, Il N.O.M montinano è altro. Pur valido, indirizza ad altro. Non si può, a meno di non negare l'evidenza, non riconoscerlo.
RispondiEliminaCaro Costano, lasciando perdere i gusti personali tuoi miei, dei quali sicuramente agli altri non importa nulla, sono d'accordo con te nell'idea che il NO non "tridentinizzato" come dici tu ma celebrato come si deve è una quasi ovvia e naturale tappa per la ricostruzione della sensibilità liturgica cattolica. Non sono d'accordo col il fai da te di formule ibride xè ciò significa cadere esattamente nello stesso tipi di difetti che rimproveriamo al modo "creativo" invalso nel modo di celebrate postconciliare.
RispondiEliminaUna risposta al Breve Esame Critico non c'è stata, ed è certamente una pessima cosa.
RispondiEliminaSono arrabbiato anche io per questo, e la storia del NO è una brutta pagina della storia Chiesa Cattolica (benché ve ne siano state di peggiori, ad esempio il canone 28 del concilio di Calcedonia che dopo quasi 16 secoli non smette di procurarci guai...).
D'altra parte non vedo come questo possa significare che le tesi del Breve Esame Critico debbano essere equiparate al Magistero, e come si possa derivarne una condanna definitiva del NO.
Intendiamoci, io sottoscriverei la gran parte di quelle tesi.
Ma non posso pensare che quando il Santo Padre celebra il Novus Ordo celebri un rito invalido, che le sue siano delle non-Messe, e che così facciano i papi da 40 anni e più.
Detto altrimenti: discuto volentieri, ho delle posizioni certamente più tradizionaliste e il NO non mi piace per niente, ma le mie opinioni passano in secondo piano non solo di fronte al Magistero definito o definitivo, ma anche di fronte a ciò cui è richiesto religioso ossequio dell'intelletto e della volontà.
Per la REDAZIONE:
RispondiEliminaSABATO 24 SETTEMBRE, TRA 2 GIORNI, CI SARA' IL PELLEGRINAGGIO DELLA TRADIZIONE AL SANTUARIO DI OROPA (DIOCESI DI BIELLA).
LO AVETE PUBBLICIZZATO UN PO' DI TEMPO FA (I PIU' SE NE SARANNO DIMENTICATI).
NON SAREBBE IL CASO DI PUBBLICIZZARLO ANCORA?
MAGARI AL POSTO DELLE FOTO DELLA MESSA DEL PAPA DI QUESTA SERA IN GERMANIA, NELLA QUALE ABBIAMO DOVUTO SOPPORTARE DI TUTTO E DI PIU'.
SE TROVA SPAZIO SUL VOSTRO BLOG UNA MESSA IN LATINO N.O. DATE UN PO' DI SPAZIO ALLE COSE CATTOLICHE.
PER SAPERNE DI PIU': www.radicatinellafede.blogspot.com
CORAGGIO!
Cara Redazione,
RispondiEliminadiversi siti e blog hanno pubblicato (Una vox, Rorate..., Chiesa e post concilio, unafides33, mundabor, una voce Cordoba, fratres in unum, non possumus e molti altri) una bellissima intervista a don Alberto Secci della diocesi di Novara, fatta da Marco Bongi. Voi no. Che peccato.
Come mai?
Grazie.
Il latino e il gregoriano sono propri anche del NO. L'anomalia sta in chi non li usa mai nel messale di Paolo VI. Certo mi chiedo che bisogno c'era di riscrivere il messale detto di Pio V? Per fare partecipare meglio l'assemblea bastava fare delle fotocopie.
RispondiEliminabah, le ibridazioni confondono solo le idee. Quando ho chiesto di potermi sposare con rito tridentino mi è stato detto:
RispondiElimina-prima: "vada a trinità dei pellegrini, lì celebrano la messa di san pio x (!) ---> tradotto: qui non vogliamo robe strane, c'è pure la riserva indiana apposta, che volete di più voi picchiati del latino? postilla aggiunta dopo la mia obiezione: "qui non facciamo celebrare nemmeno matrimoni di neocatecumenali, figuriamoci" (ah ok, la messa tridentina è strana ALMENO quanto le liturgie neocat........)
-dopo varie contrattazioni mi propongono un NOM in latino, io dico "ma non cambia mica solo la lingua" , al che ritirano pure questa GENEROSA apertura
-scocciatissimi mi propongono una cappelletta INTERNA (praticamente nello sgabbuzino, come si faceva un tempo nelle sagrestie per chi era in manifesto peccato mortale...............), io rifiuto nettamente una simile umiliazione e li saluto.
Al che il rettore dice chiaramente che aveva ricevuto fortissime pressioni dal priore e confratelli dell'ordine che ha un seminario annesso a questa chiesa (per carità non faccio nomi), e ci fa parlare con costui, il quale dopo un lungo discorso, spalle al muro urla come un matto "finchè ci sono io, decido come dico io e la messa antica non la voglio, punto e basta". Ci tengo a sottolineare che sia io che il mio futuro marito siamo persone pacatissime e che vogliamo fare semplicemente le cose NORMALI che spettano a qualunque fedele. Tanto è vero che il rettore era (un pò don abbondio) in grande imbarazzo per come ci ha trattati il superiore e ha cercato di mediare disperatamente e anche dopo ci ha ribadito allo strenuo che siamo bravissimi ragazzi ecc. (manco fossimo offesi per le nostre persone, di tutta la vicenda ho avuto solo un grande dolore per come è stato rifiutato Gesù in casa propria, NON di proprietà di alcun sacerdote!).
Questo dimostra chiaramente come vengano lanciati questi bocconcini per contentare i tradizionalisti di nuova generazione che -non lo dico assolutamente con superbia, dato che sono giovanissima anche io, non certo una fedele dei tempi conciliari!- spesso non capiscono che la vera lotta è molto più profonda di paramenti e lingua. Qui c'è un odio SATANICO contro il Messale del '62. Oserei dire che pare una reazione da esorcismo. Fate un pò voi le somme.
P.s. alla fine dopo un'odissea interminabile che ha rischiato di far saltare tutto, e grazie al sacro manto a san giuseppe ci siamo sposati in una chiesa meravigliosa, storica, tra le più in vista e "ambite" dagli sposi (da noi scelta solo per la grande benevolenza dell'ordine che la tiene, verso la Messa di sempre). Abbiamo lottato strenuamente ma abbiamo vinto la nostra battaglia per avere un sacramento meraviglioso com'è stato. Non facciamoi incantare dai contentini, noi abbiamo il DIRITTO sacrosanto alla Messa che ha santificato i secoli e millenni della Chiesa.
Ciao Alcamese, perchè non ci incontriamo e organizziamo un gruppo e chiediamo al "vescovo" se ci dà la possibilità di avere una messa in latino vetus ordo?
RispondiEliminaIl nostro "vescovo" (chissà ancora per quanto) Micciché? Non so se sarebbe d'accordo, ma quella del gruppo potrebbe essere un ottima idea.
RispondiEliminaSe ne può parlare, se fossimo anche poche persone a richiederla Sua Eccellenza non potrebbe ignorarci...
RispondiEliminaEcco, appunto. Le ibridazioni avvengono se si prende un pezzo dell'una e un pezzo dell'altra. Non quando entrambe vengono celebrate bene, in latino, con gregoriano o altra musica dignitosa. Personalmente trovo che uno dei frutti immediatamente tangibili del MP sia una certa spinta a fare più attenzioen alla liturgia e a celebrare meglio il tanto bistrattato NO. Se ci pensate, paradossalmente la prima vittima del postconciolio e del suo disastro celebrativo è stata proprio la Messa di Paolo VI... Questo al di là del fatto che noi ci battiamo per il rito antico ecc.
RispondiEliminaa me sembra che ai poveri fedeli siciliani che sono TANTISSIMI, assetati di Messa tridentina si opponga -chissà perchè un netto NIET- ma poi si concedono questi contentini- d'altronde si sa (e figurati se non lo sanno i vescovi.....) la botte esplode se non fai qualche buchino qua e là....
RispondiEliminaPurtroppo è davvero così
RispondiEliminaSalve, sono un trapanese. Mi spiace constatare che nella nostra provincia praticamente non esistano centri messa tradizionali. Possiamo avere modo di conoscerci? Lei è ancora interessato alla Messa Tridentina? Ha modo di frequentare da qualche parte? Sarebbe bello cercare di unirci per fare tornare la Messa di Sempre nei posti ove le spetta ed è stata ingiustamente spodestata. Mi faccia sapere. Cari saluti, A.M.D.G.
EliminaForse la Redazione non sa di questa intervista.
RispondiEliminaNon si può conoscere tutto ...
Ha pensato di mandarla alla Redazione di MIL ?
non smettete di lottare e pregare...quando Dio "resiste" è per concedere un bene ancora più grande e darvi la possibilità di consolarlo con la vostra perseveranza. Affidatevi alla Madonna (si appresta la festa che celebra il trionfo del s.rosario!) e al patrono della Chiesa universale, San Giuseppe. io ero disperata: a due mesi dal matrimonio dopo avermi dato la chiesa in un primo tempo me l'hanno tolta durante lo scandalo Williamson...e invece ho ottenuto in modo quasi miracoloso una chiesa ancora più bella dopo solo tre giorni di sacro manto. queste grazie Dio VUOLE concederle, non aspetta altro. Coraggio, mi unirò a questa intenzione di cuore e intanto un fraterno abbraccio, so cosa si passa in queste situazioni.
RispondiEliminaMi fate una cortesia (e credo che la fareste anche a Costano)? Evitate di definire la S. Messa come " Messa v.o."? Ve ne sarei affatto grato, anche perché le definizioni non mancano ma vedo che quasi tutti adottano quella più deleteria....
RispondiEliminaAllora insistete ragazzi, perché il momento è propizio e 'sti ferri vecchi di quarant'anni fa hanno le giunture logore per la ruggine! Avanti per la vostra strada: soprattutto tanti Rosari: se le richieste son mediate dalla Santa Vergine e da Padre Pio non c'è mitria che tenga!
RispondiEliminagiusto, e queste concessioni sono le crepe del regime! Sono alla frutta e tentano questi giochini, ma invece bisogna denunciarle per quel che sono: i colpi di coda di chi sa di avere "poco tempo" per fare altri danni o contenere il bene che monta.
RispondiEliminaNon è "accontentandosi" delle briciole che si vince la buona battaglia: solo un Uomo Dio basta a dare gloria a Dio (solo la Vittima immolata sull'altare, non certo i frutti della terra e della vite come caino!).
L'opposizione satanica c'è e si vede (anch'io ho esperienze personali) da come certi personaggi normalmente tranquilli e posati danno veramente in smanie quando si chiede loro una Messa antica. Ma non so se un NOM in latino e gregoriano si configuri davvero come un contentino. Non conosco il caso di Alcamo, vivo fra l'altro all'altro capo dell'Italia, ma istintivamente mi pare più un'apertura che una chiusura. Sono sicuro gli avversari "energumeni" non farebbero mai e poi mai una concessione del genere. Vuol dire riconoscere comunque che nella tradizione c'è qualcosa di positivo, ed evidentemente apre la strada ad altre iniziative, che dopo diventa più difficile rifiutare. Il loro argomento principe è che a nessuno interessa più un rito "che non si capisce", quando si dimostra che non è così sono alle corde.
RispondiEliminaNo, ospite, il loro problema non è tanto il fatto del latino che non si capisce. Il problema del clero progressista (che attualmente comprende il 95 per cento di vescovi, preti e religiosi) è che il messale del 1962 sottende una tipologia di Chiesa e una ecclesiologia completamente diversa da oggi: una Chiesa che, per loro, è morta e sepolta e non deve più ritornare. La Chiesa pre-conciliare rappresenta, per queste persone sicuramente influenzate dal demonio, una sciagura, un incubo, un fantasma inavvicinabile.
RispondiEliminaColpa anche di Paolo VI, che ha presentato il NO in antagonismo e in contrapposizione al messale precedente, inculcando in clero e fedeli l'idea che la Messa "di prima" rappresentava qualcosa di vecchio, di obsoleto e di malefico, che andava superato, mentre, la Messa di oggi, rappresenta il bene assoluto che è tornato ad animare la Chiesa.
benché la figura di paolo vi resti per me abbastanza incomprensibile, non penso che abbia mai detto né pensato che il Messale antico rappresentasse qualcosa di malefico; ma sicuramnete q. era l'idea di molti, anche a lui vicini. E' invece giusto, credo, che si illudesse che il rito nuovo e in generale la stagione postconciliare sarebbe stata vivificante per la Chiesa. Chissà: Paolo VI non aveva mai fatto vita di parrocchia, la sua estrazione era borghese e cittadina, la sua carriera tutta curiale. Forse si sarà fatto guidare interamente da un ragionamento di tipo intellettuale senza rendersi conto di quanto tanti aspetti della tradizione rituale (incluso il canto) svolgessero - rispetto alla massa dei fedeli - un ruolo più profondo di quanto lui si rendesse conto...
RispondiEliminaSono d'accordissimo. Ma questo non lo possono dire, per cui il loro argomento pubblico è che il latino non si capisce, che la gente non segue, che non interessa a nessuno ecc.
RispondiEliminaperché ''vescovo''? I sedevacantisti scrivono così...
RispondiEliminaL'uso che faccio delle sigle V.O. e N.O. è semplicemente un modo per distinguere i due diversi riti; non vogliono avere nessuna parvenza di giudizio di valore sul rito in sè.
RispondiEliminaPer inciso anche le messe N.O. in latino sono cose cattoliche tanto quanto le messe V.O.
RispondiEliminaOspite,
RispondiElimina1) ci potrebbe chiarire in che rapporto stanno con la FSSPX i sacerdoti che promuovono il pellegrinaggio?
2) i fedeli che seguono tali sacerdoti e che si recheranno al pellegrinaggio sono convinti, come sembra esserlo lei, che il N.O. non sia un rito cattolico? (siamo ricadono, insomma, nell'articolo 19 della recente Istruzione pontificia?).
PERCHE' DOVE C'E' L'ERRORE C'E LA BATTAGLIA...O CREDETE DI ESSERVI ASSUNTI IL COMPITO DI DIFENDERE LA TRADIZIONE QUANDO INVECE LA RIDICOLIZZATE? VI CREDETE DI POTER SPARARE SULLA GENTE, FEDELI E CLERO QUANDO VI PIACE DANDO GIUDIZI E QUANDO POI VI SI BECCA CON IL DITO NELLA MARMELLATA PENSATE DI PASSARLA LISCIA E FATE I PERMALOSI ? AVETE APERTO UN BLOG PUBBLICO..ED ALLORA VI PARTECIPO!!!! DATE GIUDIZI PUBBLICI? ED ALLORA DOVETE ANCHE RICEVERLI!!!!
RispondiEliminaSono d'accordo con Lefevbre , meglio una messa tridentina in italiano, ma Tridentina. Qui invece e' una NO finto Tridentino.Ossia un rito neomodernista che non ha niente a che fare con la Dottrina Cattolica che pero' viene mascherato con lingua latina e canti Gregoriani .Quindi e' da biasimare , e da biasimare e' il post della Redazione che non risparmia attaccchi a Clero , fedeli, quando questi fanno qualcosa contro la Tradizione. Non capisco perche' quindi non si possa criticare la redazione quando fa' gli stessi errori contro la Tradizione.
RispondiEliminaIL NOVUS ORDO NON E' UNA MESSA TRIDENTINA...NE' L'ESTERIORITA' TRIDENTINA FA' DEL NOVUS ORDO UN RITO TRIDENTINO!
IL NOVUS ORDO NON E' UNA TRIDENTINA TRADOTTA IN ITALIANO. E' UN ALTRO RITO, CON UN CANONE COMPLETAMENTE DIVERSO!!!! CON SIMBOLI DIVERSI, CON ELEMENTI E PREGHIERE PROTESTANTI E GIUDAICHE.
RispondiEliminaNo, non ci capiamo: nom tridentinizzato non vuol dire, nelle mie intenzioni, commistione di riti, ma l'uso dei paramenti tradizionali, dell'altare orientato al crocefisso e della lingua latina, Dico questo per chiarire il senso che evidentemente non era chiaro, chiedo venia.
RispondiEliminaCiò premesso non so che cosa voglia dire novus ordo "celebrato come si deve".... Lo dico senza polemiche: le rubriche dicono e non dicono e soprattutto omettono; la prassi comune del nom (dal subire la quale mi son felicemente sottratto da anni) fornisce un ventaglio di varianti variazioni variabili quasi prossimo all'innumerabile...
Sì al NOM tradizionalizzato ma solamente come percorso per raggiungere senza traumi la Santa Messa. Questo è il mio pensiero, il mio sentire e il mio gusto, che naturalmente non hanno alcun valore se non quello riconducibile alla logicità che li regge.
Sì, (le due forme...) ma tra significante e significato c'è legame forte col quale è sempre bene far attenzione; dunque Novus Ordo Missae è espressione usata nei documenti ufficilai; "vetus ordo" ne è un (brutto e fuorviante) derivato. E' come se, per definire un carro tirato da buoi dicessimo "autocarro senza motore a trazione animale". Non costa molto sforzarsi un pochinino per chiamare le cose con il loro debito nome.
RispondiEliminaFaccio notare inoltre che messainlatino.it si e' presa il diritto , (giustamente e legittimamente?) di criticare la gerarchia ed il clero quando questi fanno abusi nella liturgia e sulla Dottrina . Parliamo di pastori legittimi, anche se ahime , fanno delle grosse birichinate. Giudicate e molto spesso, deritete, al limite dell'offesa per esempio dichiarazioni ufficiali della ffspx , mettendovi al di sopra della gerarchia della Chiesa che dovrebbe rispondere in merito avendone legittimita' d critica . Mi ricordo che Enrico giudico' la rivista del priorato di rimini "un giornaletto di un priorato" ed altre derisioni sottointese ad ogni dichiarazione ufficiale della FFSPX , con relativi pregiudizi e processi sommari che molto fanno male ai fedeli, ma anche alla Chiesa tutta ora che ci sono i colloqui dottrinali .(Senza parlare di illazioni sul tema molto spesso da verificre ma spacciate per verita' assoluta) Mi ricordo che mi e' stato dato dell'ignorante quando ho citato, a mie parole , concetti omettendo che erano del card Ottaviani, e rivelando la fonte solo dopo la Vs. offesa .
RispondiEliminaMi e' stato censurato un commento in cui parlo dell'incidente di Antiochia , tra San Pietro e San Paolo, delle omelie contro la giudaizzazione del Cattolicesimo di San Crisostomo e di mode moderne di dire che chi non riconosce la shoa non e' Cristiano ...insomma, parlo di Magistero di Santi infallibili della Chiesa e strane contraddizioni con esso e mi devo stare zitto?
Sul vostro sito c'e la comparazione sinottica delle Messe NO E VO e citate che nel NO c'e' una preghiera ebraica non biblica e devo starmi zitto e voi fate passare la notizia di una messa NO camuffata e dobbiamo starcene zitti?
Insomma...se questo e' un blog pubblico, voi criticate a destra ed a amanca...mi dite con quale legittimita' Vi permettete di offendere, denigrare , e censurare e poi pretendere che non lo si faccia con Voi quando la fate fuori dal vaso??? Siamo di fronte al Santuffizio.it? Un nuovo organo di controllo dottrinale? Merito una Vs. scomunica?
L'art 19 che lei cita e' relativo alla richiesta di Messa Tridentina da parte di gruppi che secondo l'art . devono ricnoscere la validita' del NO....appunto nel richiederlo. Se uno non richiede non deve dimostrare niente e va' alla Messa dove gli pare. E poi qui si parla di pellegrinaggio, pertanto siamo furi tema alla grande.
RispondiElimina"...non aveva mai fatto vita di parrocchia, la sua estrazione era borghese e cittadina, la sua carriera tutta curiale. Forse si sarà fatto guidare interamente da un ragionamento di tipo intellettuale ...."
RispondiEliminaOttima osservazione: mette il piena luce il difetto della mentalità lato sensu "di sinistra": in nome e per conto del popolo si dà applicazione alle idee coltivate in vitro dall'intellettualismo.
Basterebbe questo per liquidare NOM e...socialismo reale! :-D
Capisco benissimo che le notizie di Messa NO "tridentinizzate" possono far storcere il naso ai piu', ma non sottovalutiamo questo che puo' essere un "passaggio intermedio" per traghettare i fedeli verso la Messa Antica.
RispondiEliminaSo benissimo che sarebbe meglio dire SUBITO la Messa Antica senza "passare" dalla Messa NO "travestita" da Messa Tridentina, ma spesso un'approccio "duro" puo' essere controproducente; la prudenza non e' pusillaminita' ma ASTUZIA, un'arte nella quale noi pecchiamo spesso rispetto ai vecchi volponi modernisti; i fedeli hanno bisogno di un po' di tempo per "riabituarsi", e strapazzarli troppo non darebbe buoni risultati.
<span>...AVETE APERTO UN BLOG PUBBLICO..ED ALLORA VI PARTECIPO!!!! DATE GIUDIZI PUBBLICI? ED ALLORA DOVETE ANCHE RICEVERLI!!!!</span>
RispondiEliminaNon fa una grinza!... :)
<span>Il problema del clero progressista (che attualmente comprende il 95 per cento di vescovi, preti e religiosi) è che il messale del 1962 sottende una tipologia di Chiesa e una ecclesiologia completamente diversa da oggi</span>
RispondiEliminaAncor più quello del 1952. Dopo quell'edizione son cominciate le manipolazioni.
Più direttamente. Lei, Si_si_No_no riconosce legittimità e validità al NO, pur ritenendolo (secondo me giustissimamente) inferiore al VO. Oppure non riconosce quella legittimità e validità? Perché vede, il marranesimo, che è una forma di tatticismo tutta giudaica, non giova affatto alla causa.
RispondiEliminaMi raccomando, non mi venga a dire che le ho dato del marrano, perché la riflessione qui sopra è in generale, e non riguarda lei in particolare.
RispondiEliminaper esempio questo della redazione è un post tradimodernista
RispondiEliminavalidità sì, legittimità e ortodossia NO.
RispondiEliminaIo sono abbonato al bollettino italiano della FSSPX "La Tradizione Cattolica" e lo trovo un ottimo giornale che consiglio a tutti. Scarico sempre, da internet, anche l'altra rivista, "Nova et Vetera", altrettanto buona.
RispondiEliminaCiò nonostante, gentile SI si, No no, sono dell'avviso che questo blog faccia un ottimo servizio e non ho mai notato forme di biasimo nei confronti della FSSPX: se ci fossero, non farebbero onore al sito, specialmente ora che la benemerita congregazione fondata da Mons. Lefebvre si sta avviando ad una salutare, attesissima e definitiva riconciliazione con Roma (cosa per cui invito tutti a voler pregare incessantemente).
Devo anche confessare che, personalmente, pur preferendo anch'io la Messa di sempre, vero tesoro da valorizzare e diffondere, non disprezzo il Novus Ordo Missae quando officiato con i crismi "tridentini", compreso l'uso del solo Canone Romano in luogo delle molte e inopportune preghiere eucaristiche. Non solo non ritengo invalida tale Messa, ma la trovo addirittura bella, se soltanto, ripeto, viene officiata con criterio e mens tradizionale, cosa che, purtroppo, avviene quasi mai.
Pertanto, oltre ad una massiccia a capillare diffusione della Messa in forma straordinaria, inossidabile baluardo di cattolica fede, auspico e invoco la "riforma della riforma" e la celebrazione "benedettiana" della Messa del 1970.
Se anche Messainlatino fa questo, fa solo che bene, tutto qua.
perché discutere della validità del NOM, che nemmeno il Breve Esame Critico mette sistematicamente in dubbio, quando il problema è l'ORTODOSSIA del rito nuovo? cioè NON esprime una retta professione di fede, quindi anche se valido resta peccaminoso
RispondiElimina<span><span><span>"Il cristiano medio, privo di una cultura liturgica specialistica, ha difficoltà a distinguere tra una Messa cantata in latino secondo il vecchio Messale ed una cantata in latino secondo quello nuovo."</span></span></span>
RispondiElimina<span><span><span>Redazione : posso scrivere una brutta parola tanto in voga presso i giovani ??? L'addolcisco : cavolate colossali !!</span></span></span>
<span>Suvvia Ospite di ieri delle 20,20 !
RispondiElimina" SE TROVA SPAZIO SUL VOSTRO BLOG UNA MESSA IN LATINO N.O. DATE UN PO' DI SPAZIO ALLE COSE CATTOLICHE. "
Questa è un'offesa al limpido volontariato della Redazione di MIL !
Ho molte volte premesso, conformato da diversi documenti del Magistero, che i due riti latini sono differenti e come tali non possono essere mescolati, difatti nelle celebrazioni con l'antico messale, ad esempio, non si possono adoperare le letture del nuovo messale ecc ecc
Pur tuttavia, stando alle prescrizioni del MP Summorum Pontificum, si cerca di "sentire cum Ecclesia" nella prospettiva di un'armonizzazione ecclesiale che nella Liturgia, la doversosa lode a Dio della Chiesa, possa trovare una sostenziale unità di intenti.
La famosa "pax litugica" attorno all'unico Altare.
"Sentire cum Ecclesia" significa anche osservare e dare notizia degli sforzi che talune comunità fanno per avere graduatamente una liturgia che possa libersarsi dalle tossine velenose del populismo, del protagonismo clericale e dell'appiattimento orizzontale susseguenti al Concilio Vaticano II.
Pur giudicando, avendo vissuto in anni assai difficili pericolose le "manovre" di taluni vescovi, a cui io non ho mai abboccato, che ai fedeli che richiedono la Messa in latino ( che tradotto significa messa antica o straordinaria forma, come si usa dire oggi ) danno la Messa paolina magari con ampi spazi in latino ( non è lingua che interessa Eccellenze cocciute ma la ritualità ...) dobbiamo serenamente osservare anche quanto fanno gruppi di fedeli anche se non sono ancora approdati ai nostri insostituibili "desiderata" .
Valga sempre l'espressione spontanea di una signora, ignorante ma coltissima nella fede, che all'uscita di una Messa NO in latino, io non ero entrato in chiesa per i motivi suddetti ( perchè avevamo chiesto la celebrazione secondo gli indulti di GP II ) disse con gergo popolare " Ma questa non è la Messa che io conosco" !
Tutto questo detto ribadisco che prova di maturità e di buon senso nel "sentire cum Ecclesia" sia anche il fatto di riportare la notizia che garbatamente la Redazione ha proposto.</span>
Dare notizia di una Messa nella forma ordinaria, o Novus Ordo che dir si voglia, in latino e con canti gregoriani: sarebbe questo "mettere il dito nella marmellata"? O "farla fuori dal vaso"?
RispondiEliminaMah.
Grazie a Francesco B. per quanto scrive.
FZ
vedi costano che a volte riusciamo ad essere d'accordo ehehe? Battute a parte, il problema di fondo è che di queste vicendesi dovrebbe poter cominciare a discutere serenamente come di vicende, a distanza di 50 anni, ormai storicizzate. Invece il dogmatismo postconciliare non accetta discussione alcuna; né certi estremismi del lato opposto la favoriscono.
RispondiEliminaFrancesco B., la FSSPX non sarà mica infallibile. Se nel blog ci fossero post che biasimano la FSSPX su qualche punto specifico, ciò non disonorerebbe ipso facto il sito.
RispondiEliminaE allora, Ospite delle 14:33:37, il suo caso potrebbe rientrare nell'art. 19 dell'Istruzione ("I fedeli che chiedono la celebrazione della forma extraordinaria non devono in alcun modo sostenere o appartenere a gruppi che si manifestano contrari alla validità o legittimità della Santa Messa o dei Sacramenti celebrati nella forma ordinaria e/o al Romano Pontefice come Pastore Supremo della Chiesa universale"). Quando uscì l'istruzione, l'articolo apparve spiacevole. Ma oggi si sta rivelando un buono strumento per distinguere il tradizionalismo fedele e cattolico da quello infedele (appunto quello che nega validità e legittimità della forma ordinaria) e non cattolico. Così come, a un livello superiore, il Motu Proprio è un perfetto strumento per discernere i sacerdoti fedeli e cattolici da quelli infedeli e non cattolici (quelli che si oppongono, in varia forma, alla sua applicazione). Come al solito, gli estremi si toccano. Ma sono rami che finiranno per seccarsi ed essere potati.
RispondiEliminaQuesto dare del neomodernista a chi non crede che l'ultimo papa si chiamasse Pio e giocasse con il numero 10, questo scrivere tamarramente in maiuscole, questo pensare di avere la Verità in tasca e di essere il suo prode campione contro l'errore, non vale una scomunica, no, e non vale nemmeno un autodafè, ma una prece misericordiosa sì.
RispondiEliminaSi_si_No_no? mah!!!
Peccaminoso? Il Papa celebra in un rito peccaminoso? Si capisce che poi ci sia tanta diffidenza verso chi chiede una messa tridentina! Se ci sono in giro sedicenti tradizionalisti che se ne escono con questo tipo di deliri!
RispondiEliminaCredo sia assolutamente fuori discussione il fatto che una Messa di Paolo VI "detta bene" (senza chierichette, nani, ballerine ed altre trovate d'avanspettacolo), anche in latino coram Deo NON equivale alla Messa Tridentina; e' un dato di fatto e penso che su questo siamo tutti d'accordo.
RispondiEliminaCerchiamo pero' di vedere la Messa NO in latino come una "fase intermedia" per condurre i fedeli alla Messa Tridentina, quindi un MEZZO anziche' un fine; una graduale "rieducazione" dei fedeli al silenzio, agli inginocchiatoi, alla Comunione in ginocchio e sulla lingua e quant'altro.
Sono sicuro che i promotori delle Messe NO in latino in realta' puntano alla Messa Tridentina, ma voglion procedere per gradi; come qualcuno ha commentato poc'anzi il "trauma" della Messa VO potrebbe essere controproducente in certi posti avvezzi a Messe show gestite da persone forse provenienti dalle animazioni di certi villaggi vacanze.
La rimozione degli aspetti piu' protestanti della Messa NO, che sono il vero veleno di questa Messa e' utile ad una graduale "disintossicazione" dei fedeli, da troppi decenni passivi spettatori di trovate alle quali Lutero stesso impallidirebbe.
Ah, com'è stucchevole questo microbilancismo per discernere, discriminare... ma se -con buona pace dell'art. 19- s'usasse egual zelo per valutare la ortodossia (non dico le virtù o le capacità pastorali) dico proprio adesione agli elementi essenziali della Fede Cattolica, quante sorprese! Quante dolorose constatazioni!
RispondiEliminaScusate, ma nel Credo che si recita non trovo inserito l'articolodiciannòve!
Gigi, ma infatti io rifiuto di andare a Messe sotto quelle clausole, stai tranquillo. Sono contento di distinguermi dal vostro tradimodernismo.
RispondiEliminail Papa non è impeccabile, ergo non capisco perché non possa celebrare con un rito peccaminoso
RispondiEliminama l'hai letto il "motto" del sito? "rinnovamento liturgico della Chiesa nel solco della tradizione"!!!!!!! Rinnovamento vuol dire anche miglioramento del rito N.O. in una veste meno sciatta e "modernista" di quella di ora!!! Forse hai frainteso lo scopo del blog, mio caro. W MESSAINLATINO!!!
RispondiEliminacalarsi le braghe perchè seguono e apprezzano e divulgono la "riforma benedettiana" attuata la papa durante le Messe N.O.? ???? roba da matti! ma si vergogni!!!! Seguire il Papa ora è diventato un demerito??? Mah!
RispondiEliminaSìsìnono dice che il sito è neomodernista. Altri hanno detto che messainlatino è un sito di fiancheggiamento degli econiani. La verità è che i modernosi e i tradizionalosi sono in realtà molto simili tra loro e molto dissimili dai cattolici. W MESSAINLATINO!!!
RispondiEliminaAbbiamo capito, non siamo mica presbiti! Piantala di scrivere in maiuscolo come un rozzone! Cosa vuoi fare? Professione di ignoranza anticristiana?
RispondiEliminaChe cretinate ci tocca leggere! Adesso il Papa e il 99 per cento del mondo cattolico celebrerebbero con un rito peccaminoso. Adesso si capisce perché è stato inserito nell'Universae Ecclesiae l'articolo 19: con certi elementi in giro! W IL PAPA BENEDETTO XVI.
RispondiEliminaAnche noi siamo contenti che tu ti voglia distinguere. E a nostra volta ci teniamo a distinguerci dal tuo tradioscurantismo.
RispondiEliminaLa fa troppo semplice, Luis. Nella sostanza ha ragione, ma guardi che chi va a avanti ad articoli, articoletti, commi e sottocommi, sempre pronti a perdersi fra la lana caprina e a spaccare il capello in 254 sono proprio i tradioscurantisti, che fra l'altro oscurano o gettano in cattiva luce anche i tradizionalisti seri di buona volontà che cercano di seguire l'antico rito nell'alveo della Chiesa cattolica apostolica romana e del suo Papa Benedetto XVI.
RispondiEliminaCerto che siamo d'accordo, arcicantore. Però un conto è dire che non equivale, cioè che non è la stessa cosa, un conto è dire che è invalida, illegittima o peccaminosa. Non pensa?
RispondiElimina<span></span> <span>Ho saputo che il nuovo P. Rettore del Seminario Vescovile Maggiore di Caltagirone, da poco insediatosi, in occasione della sua prima celebrazione comunitaria nella cappella del seminario, nella festa di S. Matteo Apostolo, ha fatto collocare il crociifisso al centro dell'altare con i ceri ai due lati e ha indossto poi una pianeta di velluto rosso con riporti in oro. Entusiasta la risposta dei seminaristi che, stanchi della solita sciatteria, hanno apprezzato il gusto estetico del Padre Rettore. In realtà non si tratta di semplice gusto estetico ma di un sano ritorno a ciò che è sostanza della fede e della dottrina cattolica. Altra azione in senso tradizionale è stata la decisione di far confezionare per ogni seminarista una veste talare e cotta, che sostituirà nelle celebrazioni l'ormai superto ridicolo camice monacale tanto caro ai nostalgigi 68ini. E non meno significativa la decisione di acquistare un organo per accompagnare i canti della comunità in sostituzione delle chiassose chitarre. Viva la tradizione! La tradizione è fede e salvezza!
RispondiElimina</span>
mentre il commento dell'Ospite 14:30 è tradidadaista.
RispondiEliminail commento di cesare è invece tradinaturista
RispondiEliminaesattamente questo caro arcicantore; invece qui c'è gente certo animata dalle migliori intenzioni ma un po' fuori dalla realtà, che pensa che da un giorno all'altro si possano cancellare 45 anni di disastri a ogni livello (vescovi, seminari, parrocchie ecc.) o che dall'oggi al doma ni si possa tronare alla Messa antica. Questo vuol dire non avere idea di ciò di cui si parla e non capire quale gigantesco sforzo sta facendo il papa.
RispondiElimina<span>Molto bene: il fatto è importante perché riguarda un seminario ed è proprio dai seminari che deve cominciare l'opera di ricostruzione: opera lunga, faticosa, complessa, da perseguire con prudente determinazione, partendo da questi passi semplici, ma carichi di significato.
RispondiElimina</span>
ah ah ah! Abbiamo capito, non siamo mica presbiteri eh eh eh! :-D :-D :-D
RispondiEliminaSì, la vorrei fare troppo semplice, perché cercare d'esser buoni cristiani (come diceva -ma con intento irridente- anche Roberto Benigni) è "un macello"... mi ci manca anche aver problemi di coscienza coll'articolodiciannòve! Ho già i miei grandi difetti che purtroppo non riesco a vincere.....
RispondiElimina"(benché ve ne siano state di peggiori, ad esempio il canone 28 del concilio di Calcedonia che dopo quasi 16 secoli non smette di procurarci guai...). "
RispondiEliminaIl canone 28 del Concilio di Calcedonia non ha valore vincolante. Esso fu scritto in assenza e contro la volontà dei legati papali e mai riconosciuto come legittimo dal Papa. Vorrrei ricordarti, Ireneo, che gli atti di un Concilio, per essere legittimi, devono svolgersi alla presenza dei legati del papa, altrimenti non sono canonici.
Verissmo Filippo, appunto per quello che dici è stato una brutta pagina. Sebbene non sia legittimo, è un fatto che abbia portato dei pessimi frutti, considerato come fu impugnato e come viene tuttora impugnato da una buona fetta di ortodossia.
RispondiEliminaScusate... Ma con la messa in questione tutte queste disquisizioni che c'entrano?
RispondiEliminaCi sono novità? Viene ancora celebrata la Messa di Paolo VI in latino oppure hanno ottenuto una Messa EF?
RispondiElimina