Ricordiamo che il giornale comunista alla morte di Stalin titolò: ''Gloria eterna all'uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell'umanità''
di Antonio Socci
Sono milioni ogni anno i pellegrini che si recano a San Giovanni Rotondo. E negli ultimi tempi si trovano davanti a sorprese che lasciano sconcertati, nel nuovo edificio di Renzo Piano dove è stato portato il corpo di san Pio.
Per esempio i mosaici (che a me non piacciono) realizzati da Marko Rupnik proprio per il sepolcro del Padre. In tutto il ciclo delle raffigurazioni c'è una testata giornalistica italiana che viene mostrata e di conseguenza viene – per così dire – pubblicizzata.
Una sola: "l'Unità". E'davvero molto sorprendente perché nel mosaico si vede padre Pio che addirittura benedice una tizia che ha in mano appunto "l'organo del Partito comunista italiano".
Il messaggio inequivocabile è quello di una benedizione alla stessa "Unità" e all'appartenenza comunista.
O comunque di una sua irrilevanza agli occhi di padre Pio. La didascalia – come vedremo – fornisce proprio questa interpretazione.
Bisogna tenere presente cosa era l'Unità e cosa era il Pci di Togliatti e Stalin ai tempi di padre Pio.
Sulle pagine del giornale comunista ovviamente venivano magnificate quelle dittature dell'Est che martirizzavano la Chiesa. E venivano propalate le tipiche menzogne del comunismo internazionale.
Quando, nel 1953, morì Stalin, uno dei più sanguinari carnefici della storia umana, l'Unità titolò così, a tutta prima pagina: "Stalin è morto. Gloria eterna all'uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell'umanità. Onore al grande Stalin!".
L'editoriale dell'Unità era il testo del Comitato centrale del Partito comunista dell'Unione sovietica. Vi si leggeva: "Il nome immortale di Stalin vivrà per sempre nel cuore del popolo sovietico e dell'umanità amante del progresso. Evviva la grande e invincibile dottrina di Marx, Engels, Lenin e Stalin! Evviva il grande Partito Comunista dell'Unione Sovietica!".
Poi veniva riportato la servile sviolinata di Togliatti, nel 1949, per il compleanno del feroce tiranno. Padre Pio conosceva bene l'orrore e le stomachevoli menzogne del comunismo che aveva imposto l'ateismo di stato con stragi e regimi di terrore.
E' ben noto che per lui l'adesione al Pci non era un'idea politica da discutere, ma un peccato mortale da confessare davanti a Dio e di cui pentirsi e ravvedersi. Senza se e senza ma.
Come ricordava quel comunista di Cerignola che andò a confessarsi dal padre, nel dopoguerra, e quando terminò l'elenco dei suoi peccati si sentì dire: "E quella tessera che tieni qui, non ti dice niente?".
Lui rispose: "Oh, Padre è per il lavoro". "E il lavoro te l'hanno dato? Hai tradito il Signore tuo Dio e ti sei messo tra i suoi nemici", tuonò il padre.
Ancora più movimentato fu il caso di un comunista di Prato, l'esplosivo Giovanni Bardazzi che padre Pio nel 1949 cacciò via dal confessionale e che – per ripicca – andò a un'udienza di Pio XII cominciando a strillare che padre Pio l'aveva cacciato.
Giovanni Bardazzi divenne poi uno dei figli più ardenti di padre Pio e non solo rinnegò la sua militanza comunista, ma andò a cantarle chiare ai suoi ex compagni e poi per anni e anni, ogni settimana, convogliò tanti di loro, un fiume di persone, a San Giovanni Rotondo.
Si può dire che padre Pio sia stato il più straordinario convertitore di militanti comunisti dell'Italia del dopoguerra, perché aveva capito benissimo quello che fior di intellettuali cattolici e laici non capirono: che cioè non era una faccenda politica, ma che si trattava di essere con Gesù Cristo o contro di lui. E il comunismo era ferocemente contro Cristo. Perciò anche contro l'uomo.
Fra le storie di conversione di militanti comunisti, la più sorprendente fu forse quella del medico francese Michel Boyer, un famoso eroe della Resistenza francese.
Una della più commoventi fu quella di Italia Betti, la "pasionaria" dell'Emilia. Durante l'occupazione nazifascista fu membro del CLN di Bologna e la si ricorda, il giorno della liberazione, entrare a Bologna, alla testa delle truppe partigiane, con una bandiera rossa in pugno.
Nel dopoguerra, alla guida di una moto, diffondeva nelle campagne il verbo del partito con grande zelo. L'incontro con padre Pio, nel 1949, capovolge la sua vita.
Nel dicembre lascia Bologna per andare a vivere a San Giovanni Rotondo suscitando grande clamore tra i compagni che cercarono di dissuaderla.
Considerando tutti questi episodi quell'immagine con "l'Unità" al centro risulta del tutto fuorviante.
Ho dunque telefonato a un'importante personalità di San Giovanni Rotondo, che ha voce in capitolo, per capire il motivo di quel mosaico e mi sono sentito rispondere proprio questo: "ma è un'immagine che vuole ricordare le tante conversioni di comunisti avvenute tramite padre Pio, come quella di Italia Betti".
Sì, ho obiettato, ma in quel mosaico "l'Unità" non giace a terra, come segno di un passato ripudiato e di una conversione, ma sta fra le mani della persona che viene benedetta dal Padre, come una militanza mai abbandonata e legittimata.
Inoltre sotto il mosaico c'è questa incredibile didascalia: "Padre Pio benedice le donne e gli uomini di cultura. Il padre spirituale sa accogliere senza pregiudizi tutti quelli che a lui si rivolgono".
Non si parla di "conversione". Anzi, si attribuisce al Padre una "mancanza di pregiudizi" per dare ad intendere che a lui il credo marxista e la militanza comunista non facevano alcun problema.
Il mio interlocutore è parso sorpreso e ha detto che quella didascalia andrà corretta. Non so se sarà corretta, ma di certo non è un incidente. Riflette tutta una mentalità che è esattamente agli antipodi di quella di padre Pio.
Una mentalità per cui è proibito usare sia la parola "comunismo" che la parola "conversione". Sostituiti da "dialogo" e "senza pregiudizi".
Lo dimostrano due mosaici lì vicino. Nel primo, a fianco di quello descritto, si vede padre Pio che in bilocazione va a trovare il cardinale Mindszenty carcerato. La didascalia recita: "San Pio porta il pane e il vino al cardinal Mindszenty prigioniero".
Prigioniero di chi? Dell'anonima sequestri? No. Il primate fu incarcerato dal regime comunista ungherese, ma ovviamente lì non c'è scritto. E ben pochi pellegrini lo ricordano.
L'altro mosaico è il quadro della vita di san Francesco che vorrebbe essere il corrispettivo dell'immagine di padre Pio con la militante comunista: Francesco che durante la crociata va dal Sultano per convertirlo alla fede cristiana.
Convertire non è un verbo "politically correct". Che san Francesco e padre Pio vivessero letteralmente per salvare anime, quindi per annunciare Cristo a tutti (compresi musulmani, comunisti o massoni) e quindi per convertire tutti a Gesù Cristo, nella mentalità clericale corrente (espressa da Rupnik) sembra assolutamente un tabù. Indicibile.
Infatti nel sito internet del Centro Aletti, di cui è direttore proprio il pittore Rupnik, nella riproduzione dei suoi mosaici, sopra l'immagine di Francesco dal Sultano, si legge questa considerazione: "San Francesco, da uomo libero, non agisce secondo i pregiudizi e affascina persino il sultano con la sua predicazione. E, come dice san Bonaventura, è tornato in Italia triste non perché non abbia convertito il sultano, ma perché questi lo ha persino difeso e Francesco non è potuto diventare martire".
Dove san Bonaventura lo abbia scritto non è dato sapere. In realtà nella "Legenda Maior" di Bonaventura, al capitolo IX, dove si racconta l'episodio, si legge che Francesco chiede al Sultano "con il tuo popolo di convertirti a Cristo" e di "abbandonare la legge di Maometto per la fede di Cristo".
E' lì per questo e lo ripete al Sultano, pronto a subirne ogni conseguenza. San Francesco, come padre Pio, non era "politically correct".
E' noto che a Maglie c'è la discussa statua di Aldo Moro con l'Unità sotto il braccio. Ma che in una chiesa, nel sepolcro di un santo, si rappresenti padre Pio che benedice la militante con l'Unità in mano è decisamente troppo.
Fonte: Libero, 11/09/2011 via Pubblicato su BASTABUGIE n.210
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venerdì 23 settembre 2011
A San Giovanni Rotondo in un mosaico Padre Pio viene raffigurato mentre benedice "L'Unità"
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la foto del mosaico comunista è sul blog Fides et forma
RispondiElimina<span><span><span>Scusate la citazione fantozziana, ma a me questo articolo sembra una boiata pazzesca. Giusto indignarsi, ma quando ci sono delle motivazini, non sul nulla. Socci talvolta deborda in maniera incomprensibile. Un pellegrino cattolico che si trovasse senza prevenzioni a tu per tu con il mosaico descritto, che cosa penserebbe vedendo rappresentato p. Pio benedicente una donna con l'Unità sottobraccio? Evidentemente penserebbe che a p. Pio venivano anche dei comunisti, che convertiva anche i comunisti, che sapeva convicere anche i comunisti. Il fatto che la donna abbia l'Unità sottobraccio mi pare un modo molto semplice ed efficace per qualificare questa donna come aderente al P.C.I., di cui l'Unità era il mitico organo di propaganda; cosa doveva fare l'autore? scriverle comunista sulla fronte? mettere un fumetto? Ragazzi, siamo seri (per dirla con l'erede del partito). Ho tutt'altro che in simpatia il santuario in oggetto, ma non rendiamoci ridicoli con simili panzane.</span></span> </span>
RispondiEliminaconcordo con ANGELO al 100%
RispondiEliminaStorico viaggio apostolico del Santo Padre Benedetto XVI.
RispondiEliminaDiscorsi dal contenuto monumentale.
E la redazione che fa? Tace......
e pubblica un articolo vecchio e che non capisco che contenuti abbia
Tuttto il santuario di S.Pio a S.G.Rotondo, così come è stato realizzato, è una grande offesa prima a Dio e poi al padrone del posto:"S.Pio, che non era cerrto il Suo Sogno, come hanno sempre cercato di far credere." Se ne accorgeranno i responsabili. Le conseguenze nel futuro....
RispondiEliminaUn mosaico ridicolo, specchio di un'arte ridicola commissionata da un clero ridicolo.
RispondiElimina<span>Discorsi dal contenuto monumentalmente anti-tradizionali. Redazione quello che succede a Erfurt é fondamentale e da pubblicare subito ...altro che Socci</span>
RispondiEliminala "concorrenza" lo ha già fatto e molto molto bene <span></span>
Il Papa al Bundestag. Sconcerto e delusione.
<span>http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/09/sconcerto-e-delusione.html</span>
Non mi spiegavo il senso di questo articolo: l'ho capito alla fine quando ho visto che proviene dal giornale "Libero" e da "Bastabugie" ed è scritto da "Antonio Socci" che ancora una volta l'ha fatta "fuori dal vaso".
RispondiEliminaMa con tutto quello che sta succedendo in questo paese!! Ma per favore!!!!!!!
Esatto, tutto affoga nel ridicolo !
RispondiEliminaIl suo ragionamento non fa una piega !
No l'importante è pubblicare "i mosaici" ed "introvigne" !
RispondiElimina<span>nel libro di Palmaro-Gnocchi 'L'ultima Messa di Padre Pio' si leggono queste parole del santo cappuccino (dedica scritta di suo pugno sul messale di Angelina Buratti - 1958)
RispondiElimina"Nell'assistre alla Santa Messa rinnova la tua fede e medita quale <span>vittima si immola</span> per te alla divina giustizia per placarla e renderla propizia."
La crisi liturgica sarà finita quando tutti i sacerdoti penseranno di celebrare un vero sacrificio vicario e espiatorio in persona christi per PLACARE la giustizia divina.
Questo é il Concilio di Trento e non l'ostia-amore-che-redime-tutti delle diocesi odierne...
anche se il papa dice che c'é la presenza reale, che va adorata... finché non riprenderà esattametne queste parole di Padre Pio non <span> ci sarà continuità col Magistero di sempre.</span></span>
La donna con l'Unità è stata messa apposta si tratta di un mosaico non di una fotografia per dimostrare una pseudo condiscendenza di Padre Pio. Emblema di un'arte non solo ridicola ma obbrobiosa scimmia di Dio intrinsecamente perversa. Che i Padri Cappuccini che hanno voluto dissacrare un grande Santo confratello ricevano la giusta mercede nell'altra vita e quà il disprezzo dei cattolici ...
RispondiEliminaNelle messe NO non valide vanno comprese quelle in cui il sacerdote crede alla presenza reale, magari porta anche in processione il Tabernacolo ...
RispondiEliminama non vuole placare e rendere propizia la giustizia divina... perché in tal caso non intende fare cio' che vuole fare al Chiesa.
<span><span><span>Ora chi nega Padre Pio é proprio il card .Ratzinger !!!
RispondiEliminaNel sui libro "Introduzione al Cristianesimo" del 2005, il Card Ratzinger NEGAVA questo concetto di croce come sacrificio !!!
"Da S.Anselmo (1033-1109) la pietà cristiana vede nella croce un sacrificio espiatorio. Ma é una pietà dolorista ... <span>Che Dio esiga da suo figlio un sacrificio umano é una crudeltà non conforme al messaggio d'amore del Vangelo</span>. Se certi testi di devozione sembrano suggerire che la Croce rappresenta un Dio dalla giustizia inesorabile che chiede il sacrificio umano di suo figlio ... nel Nuovo Testamento la Croce appare invece come un movimento dall'alto verso il basso. La Croce non é l'opera di riconciliazione che l'umanità offre a un Dio in collera, ma l'espressione dell'amore di Dio che si dona a noi ... Partendo da questa rivoluzione del senso di espiazione, che si situa nell'asse stessa della realtà religiosa, il culto cristiano (CIOE' LA S.MESSA) riceve una nuova orientazione ... in questo culto non sono le azioni umane che vengono offerte a Dio, il culto consiste piuttosto nel fatto che ci lasciamo colmare da Lui. Non si glorifica Dio apportandogli del nostro, ma accettando i suoi doni e riconoscendolo cosi' come l'unico Signore." [pag 198-199]
In sostanza il papa conclude che sulla croce Gesu' si é sostituito a noi <span>non per pagare un debito</span>, ma per amare per noi.
Cioé adieu all'idea di sacrificio nel culto cristiano... e benvenuto di cuore a nouva messa, nuova religione. Papa dixit.
</span></span></span>
Caro angelo relativista. Ho visto il mosaico e si vede apadre Pio che benedice a mani alzate dei soggetti, tra questi colei con l'unita'. Padre pio e' in piedi ed attenzione , le persone non sono in ginocchio, ma in piedi con in mano uno una pelliccola di film, l'altra con l'unita'. Una targa sottostante al mosaico dice «Padre Pio benedice le donne e gli uomini di cultura. Il padre spirituale sa accogliere senza pregiudizi tutti quelli che a lui si rivolgono».
RispondiEliminaMessaggio,:PADRE PIO ACCETTA TUTTI NONOSTANTE SIANANO NEMICI DI CRISTO ED ACCETTA I LORO PENSIERI!!! NON C'E' BISOGNO DI CONVERSIONE!!!!
Quindi non sta benedicendo persone convertite a Gesu' , anzi, queste tengono stretto in mano i loro simboli, i loro credo!!!
Se fossero convertite si sarebbe potuto rappresentare questi simboli a terra , quindi abbandonati, ed i soggetti in ginocchio davanti a Padre Pio. Cio' avveniva NELLA REALTA' infatti con molti massoni, comunisti ed altri che venivano convertiti con uno sguardo e poi si confessavano..e poi venivano benedetti da Padre Pio.
Per cui il suo commento e' una panzana pazzesca. Una boiata pazzesca del solito SO TUTTO IO!
Papa dixit, hpoitot tacere ! :-D
RispondiEliminasono convinto che Padre Pio benedicesse anche delle prostitute quindi potevano fare anche un bel mosaico con una donna con sotto braccio , non so , LE Ore . Che ne dici ?
RispondiEliminaQuesta è proprio quello che si dice " dittatura del relativismo " !!!!!
23 settembre: S.Pio da Piatralcina.
RispondiEliminaS.Pio da Pietralcina, prega per San Giovanni Rotondo.
La pessima abitudine di inviare senza aver prima riletto...
RispondiEliminaNon vorrei che la mia preghiera tornasse indietro con uno 'SCONOSCIUTO - Al mittente'
S.Pio da <span>Pietrelcina</span>.
dal Concerto di Allievi ...allo SConcerto di Erfurt.
RispondiEliminaE ora nel mese di Ottobre (mese della Madonna) ci propineranno un tradizionalissimo "Prelude to Assisi".
Se il buon giorno si vede dal mattino... gli preferisco l'Oktoberfest, almeno li' en cas de coup dur potrei bere per dimenticare.
Argomentazione inoppugnabile. Non sono in ginocchio e l'Unita' non si trova per terra ai piedi della persona. Il messaggio che quel mosaico vuol trasmettere e' ben altro, e la didascalia chiarisce ogni dubbio.... non prendiamoci in giro!
RispondiEliminaa me piace questo mosaico. sa proprio di concilio: una rappresentazione, dieci interpretazioni...
RispondiEliminaPadre Pio Santo infallibile fatto da Dio e che parlava con la Trinita'.!
RispondiEliminaTutto quello che lui diceva era come se lo diceva la Trinita'...cio' che e' con Ella in contraddizione ...e' in errore, chiunque sia! A meno che non sia Santo....ma sicuramente in tal caso con contraddirebbe.
Padre Pio Santo infallibile fatto da Dio e che parlava con la Trinita'.!
RispondiEliminaTutto quello che lui diceva era come se lo diceva la Trinita'...cio' che e' con Ella in contraddizione ...e' in errore, chiunque sia! A meno che non sia Santo....ma sicuramente in tal caso con contraddirebbe.
Padre Pio Santo infallibile fatto da Dio e che parlava con la Trinita'.!
RispondiEliminaTutto quello che lui diceva era come se lo diceva la Trinita'...cio' che e' con Ella in contraddizione ...e' in errore, chiunque sia! A meno che non sia Santo....ma sicuramente in tal caso con contraddirebbe.
Da aggiungere inoltre , oltre al fatto che Padre Pio non ha mai benedetto nella realta' persone che non volevano convertirsi.... a meno che erano benedizioni dalla finestrella , ma non beendizioni a distanza ravvicinata a komnisti incalliti , che Padre Pio era famoso per cacciare coloro che non erano pronti alla Confessione di Riconciliazione, cacciare coloro che lo andavano a prendere in giro e che non cercavano quindi la conversione. Questa e' la storia di Padre Pio che invece ha convertito komunisti massoni , eretici ed altri personaggi...molti al suo sguardo od alla sua domanda, sono caduti in ginocchio ed hanno chiesto la Confessione "abbandonando il proprio credo . Tra l'altro anche un paio di personaggi famosi del PCI . Per cui chi veniva convertito ripudiava il proprio credo o religione che fosse per abbracciare il Cattolicesimo Apostolico ROMANO. PERTANTO IL MOSAICO E' SACRILEGO, BLASFEMO, FALSO , MENZOGNERO E SUBDOLO! Aggiungo io...massonico!
RispondiEliminaRupnik è uno slavo con nostalgie comuniste.Basta vedere come ha devastato la cappella Matilde in vaticano sotto il regno di GP II!
RispondiEliminaBarbari e solo barbari!
Esistono molti cattolici che guardano a sinistra, come a sinistra guardavano :De gapsreri, Moro, La Pira, Fanfani e Dossetti. Che dire i cattolici non sono tutti adestra, anzi molti sono a sinistra, e questa e' una cosa molto interessante e diffusa, il fatto che Padre Pio benedica quel giornale e' una ridicolaggine mata storica, se fosse vissuto oggi lo avrebbe forse fatto, ma all'epoca difficilmente lo avrebbe potuto fare per le contingenze storiche del momento.
RispondiElimina<span>Se guardate bene il mosaico, la fedele con l'Unità non sta a rappresentare il "nemico" convertito, come qualche illuso ha scritto, ma l'intellettuale "tipo". La lettrice del giornale, infatti, è assieme ad un uomo con libri sottobraccio e a un cinematografaro con la "pizza" di un film. Il messaggio è chiaro: Padre Pio benedice i rappresentanti della "cultura moderna".
RispondiEliminaIl Santo, peraltro, ne subisce altre. Avrete forse notato anche voi che nelle sue rappresentazioni iconografiche viene sempre più spesso rappresentato con un sorriso dolce e quasi mite che poco ci azzecca con l'aria costantemente inca...ta o dolorante che aveva in realtà. Il tutto, in ossequio al volemosebenismo imperante, per il quale severità e rigore sono disvalori assoluti, inconciliabili con il sentire dei "moderni". Chi, come me, ha letto "Il nome della rosa" di Umberto Ego (Ego!) ricorderà che quello che il finissimo intellettuale irrideva nel comportamento dei monaci del convento teatro del romanzo era il rifiuto del riso e della gioia in nome di un oscurantismo medievale ed arretrato. Chi ha ordinato ed accettato il mosaico, forse, si è convinto che Ego aveva ragione. Speriamo che non gli dia ragione anche nel suo recente attacco al Papa.</span>
Ripeto la domanda: secondo voi il primo che passa e guarda il mosaico pensa a tutti questi sproloqui o semplicemnte che da p. Pio ci andavano pure i comunisti???????????
RispondiElimina<span>Lungi da me difendere l'autore del mosaico che nn so neppur chi sia e tantomeno l'assurdo nuovo santuario, eppure continuo a pensare che si stia esagerando, come talvolta accade qui. Il messaggio che mi precede pubblica la foto del particolare in questione, quindi tutti possono giudicare. Se nn mi è calata di colpo la vista, vedo tre figure rappresentate in atto estremamente umile e sottomesso; la donna recante l'Unità tiene in mano il giornale praticamnete abbandonato come uno straccio e si caratterizza per l'atteggiamento evidentemente contrito e l'espressione di dolore. Tornando allo sproloquio di Socci, egli sostiene che "in quel mosaico "l'Unità" non giace a terra, come segno di un passato ripudiato e di una conversione, ma sta fra le mani della persona che viene benedetta dal Padre, come una militanza mai abbandonata e legittimata": è veramente una lettura strumentale e forzata, per non dire palesemente falsa. Come si vede benissimo, il giornale non è affatto tenuto fra le mani, ma in una mano sola e pencola verso terra come abbandonato; nulla fa pensare a un segno di baldanzosa militanza, tutt'altro, tanto più che la donna è proprio il più contrito e umile dei tre personaggi. Quindi: come ho già detto, facciamo le battaglie sulle cose serie e non giochiamo al piccolo inquisitore, per di più facendo la figura dei polli con qualunque persona sana di mente che confrontasse i paroloni scomodati qui sopra con la realtà dell'immagine. Pregasi esaminare la foto prima di rispondere. Grazie!</span>
RispondiEliminaclassico esempio di benaltrismo !! Questo è un blog di aaprofondimento religioso , di che cosa vuoi che si parli ? Del probabile fallimento della Grecia ?
RispondiEliminaAbbiamo qui una nuova religione. Il Piismo.
RispondiEliminaBravo Socci.
RispondiEliminaSai benissimo di cosa parli, e sai che, anche se l'immagine è furba, con quella didascalia si tratta di uno "sdoganamento"
Subliminale ma di sdoganamento si tratta.
Quanta indulgenza verso Marx e Lenin cui si dedicano Piazze e Vie mentre l'oblio è riservato ai Rolando Rivi, e ai Florenskji.
Egregio Angelo,
RispondiEliminaspesso sono in sintonia con il suo pensiero, critico ma nono dogmatico.
Questa volta però dissento.
Io non avevo notato il particolare dell'"Unità, ma tutta la Chiesa di Renzo Piano è un'esaltazione dell'anti-pensiero di padre Pio.
E i suoi confratelli hanno perso il lume della ragione, proabilemnte inebriati dalla quantità di denaro che confluiva a San Giovanni Rotondo.
Ma la situazione si sta riequilibrando da sola e i pellegrini a San Giovanni Rotondo sono diminuiti drasticamente: i buoni fraticelli recitino il mea culpa.
I pellegrini residui preferiscono visitare la vecchia cripta (vuota) piuttosto che il nuovo santuario dove non è nemmeno possibile inginocchiarsi.
E tutti oggi fanno a gara a dirsi devoti di padre Pio. Mi hanno inorridito certi "varietà" trasmessi in diretta da San Giovanni Rotondo dalle reti nazionali: credo che padre Pio li avrebbe cacciati tutti quanti.
Lui - fedele custode della tradizione e di una religiosià severa - viene oggi dipinto da persone faziose, superficlai e ignoranti quasi come un precursore del concilio. Proprio lui che mal sopportò la riforma liturgica
Caro hpoirot
RispondiEliminaconcordo con Lei.
La Messa a Berlino è stata un disastro: chierichette, canti e musica da discoteca mentre si distribuiva la comunione.
E oggi una quasi riabilitazione di Lutero.
<span>Angelo, sì, ci andavano anche i comunisti, ma non si sarebbero mai sognati di presentarsi con l'Unità in tasca. Anche perchè i cattolici di allora, non ancora cocainizzati dal cvii, avrebbero reagito piuttosto vivacemente...</span>
RispondiEliminaGuardi, caro Sinclair, il suo amico Pisapia sta "legalizzando" il Leoncavallo. perchè non va colà a passare un buon pomeriggio e un'ottima serata? Dicono che l'erba sia sia molto buona.
RispondiEliminaChe interessante, colta e sofisticata esegesi dell'immagine. Rimane un fatto: è assai improbabile che Padre Pio avrebbe mai benedetto qualcuno che si fosse presentato baldanzosamente a lui con l'Unità in tasca, in mano o in testa. Pertanto il mosaico è coerente con la chiesa: una immane schifezza.
RispondiEliminaMessaggi subliminali pure a S.Giovanni rotondo? Uno pensa di andare in chiesa a rafforzare la fede e si ritrova comunista.
RispondiEliminacosa aspettarsi, sono pur sempre le messe in salsa Spe Salvi (l'Encicilica) dove l'incontro con l'ostia-amore-che-redime-tutto-e-tutti basta e avanza per andare in paradiso.
RispondiEliminaMille volte meglio essere amico di Pisapia che amico della Letizia Brichetto in Moratti, che ha dilapidato le finanze del Comune di Milano!
RispondiEliminaComunque non ho avuto l'onore di conoscere l'avv. Pisapia
Potrà avere l' "onore" di conoscere l'illustre penalista, già vicino a Soccorso Rosso e oggi, a tempo perso, nuovo podestà della mia povera città, in occasione dell'inaugurazione delle dodici-moschee-dodici che ha promesso (o minacciato?) alla narcotizzata cittadinanza. Tralascio la falsità sul "rosso" dei bilanci della Moratti perchè, appunto, è una falsità. La Sciura Letizia, sia pure con tutti i suoi difetti e qualche demenziale decisione (vedi l'ecopass), ha lasciato bilanci in ordine: dimostri lei il contrario, visto che tali bilanci sono pubblici.
RispondiEliminaSpero che p. Marko non sia stato così artereosclerotico da dimenticarsi ciò che ha fatto il comunismo al suo popolo...
RispondiElimina<span>Dal sito EFFEDIEFFE, "Padre Pio e i suoi nemici":</span>
RispondiElimina<span>"Una cosa che molti non gli perdonano è il suo convinto anticomunismo. «Comunisti cattolici! – esclama una volta – si può dire una corbelleria più grande di questa?». Infatti il Partito Comunista non gli perdonerà mai il lungo elenco di militanti che ha convertito. E non si trattava solo di signori nessuno qualunque. Dal capo partigiano francese Michel Boyer, al fanatico attivista modenese Carlo Lusardi. Quella che fece più rumore riguardò l’intellettuale e comandante partigiana Italia Betti, detta «La Vestale rossa dell’Emilia», «la vergine di Marx» e la «Giovanna d’Arco del socialismo». Il 25 aprile ‘45, in sella ad una moto rossa, e vestita di rosso, sventolando la bandiera con falce e martello, aveva diretto le bande partigiane che accoglievano gli Alleati. Strapperà pubblicamente la tessera del partito e si ritirerà a vivere a San Giovanni Rotondo, quale terziaria francescana."</span>
Sempre dalla stessa fonte, una cosa ben nota, ma che vale la pena ribadire:
RispondiElimina<span>Padre Pio morirà nel settembre 1968, dopo aver celebrato la sua ultima Messa. La Messa tradizionale, quella latina, con il Dominus vobiscum ed i paramenti della liturgia cattolica; cattolica nella forma, ma soprattutto nella sostanza. Quella Messa che lui aveva chiesto di poter celebrare immutata, come il giorno della sua Ordinazione, nonostante i mutamenti postconciliari.</span>
Mi sembrate tutti impazziti, francamente!!
RispondiEliminaMo anche il Papa è eretico
Vorrei precisare che nessuno qui ha sostenuto che Pio amasse i comunisti, ma che li avrebbe ricevuti penitenti e contriti come appunto si vede nel mosaico. Non capisco xè perdere tempo a polemizzare sul nulla. E sì che c'è pure la foto!
RispondiEliminaHo notato che lei ha la tendenza ad essere autoreferenziale.
RispondiEliminaInoltre con alcune persone è estremamente cortese e quasi servile, mentre altre (ad esempio io) non sono evidentmente degne della sua attenzione.
Ogni volta che rispondo a un suo post o che scrivo un commento su quanto scrive, vengo sistematicamente ignorato da lei.
cio mi sembra davvero poco cortese
dice a me? scusi, ma mi dev'essere sfuggito. Controllerò, cmq non l'ho fatto apposta. Quanto al post qui sopra volevo semplicemente dire che insistere su un fatto che l'immagine postata dimostra palesemente inconsistente non ha molto senso, mi pare.
RispondiElimina@ osservatore: leggo ora il Suo post. Non posso che concordare con quanto scrive e difatti già nel primo post ho sottolineato di aver tutt'altro che in simpatia il santuario in oggetto (con ciò pensando appunto a ciò che Lei descrive). Detto questo, montare una polemica giornalistica dai toni apocalittici su un mosaico come quello in oggetto, che, dalla foto in seguito postata, si dimostra assolutamente "normale", mi sembra a dir poco eccessivo, anzi, un poco ridicolo.
RispondiEliminaSì, certo. Se Padre Pio fosse vissuto oggi avrebbe benedetto un giornale che accusa il Papa di essere complice dei preti-pedofili, la Chiesa di evasione fiscale, che sostiene l'eutanasia, l'aborto, il divorzio, l'inseminazione artificiale, i matrimoni gay, la contraccezione, il riconoscimento delle coppie di fatto, l'abolizione delle feste religiose nelle feste nazionali di uno stato, etc. Evidentemente la "t" sta per tonto.
RispondiElimina<span>Sì, certo. Se Padre Pio fosse vissuto oggi avrebbe benedetto un giornale che accusa il Papa di essere complice dei preti-pedofili, la Chiesa di evasione fiscale, che sostiene l'eutanasia, l'aborto, il divorzio, l'inseminazione artificiale, i matrimoni gay, l'adozione alle coppie gay, la contraccezione, il riconoscimento delle coppie di fatto, l'abolizione delle feste religiose nelle feste nazionali di uno stato, etc. Evidentemente la "t" sta per tonto.</span>
RispondiElimina