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giovedì 1 settembre 2011

Don Bux in Sicilia: l'inarrestabile fascino della Tradizione
















Un tripudio di fedeli, ma soprattutto, tantissimi giovani per la Messa solenne che è stata celebrata venberdì 26 agosto scorso a Biancavilla, per la prima volta dopo la riforma liturgica post-conciliare. Se a Roma, nel maggio scorso, avevamo assistito ad un esercito di sacerdoti fedeli alla tradizione, qui c’è stata la novità di una falange di giovanissimi ministranti (età media 16 anni) innamorati della Tradizione, provenienti dalle Parrocchie di Biancavilla, coordinati dal Collegio liturgico “Card. Francica Nava” di Catania. Ritornano in mente le parole dell’antico inno: Qual falange di Cristo Redentore…!

I canti della liturgia sono stati animati dai giovani dell'Associazione "Maria SS. dell'Elemosina" di Biancavilla diretti dal M° Giuseppe Malgioglio, di Catania, con la straordinaria partecipazione del M° Paolo Cipolla.



La Basilia Santuario era gremita di fedeli che in orante silenzio hanno assistito al solenne rito celebrato da don Nicola Bux, con l’assistenza di Don Ambrogio Monforte (novello sacerdote) e di un diacono permanente, entrambi della diocesi di Catania.



Nella conferenza don Nicola ha sottolineato proprio questa straordinaria presenza di giovani dicendo testualmente: “Lo Spirito Santo soffia dove vuole e come vuole. Arriverà il momento in cui non potrà essere ignorato, neanche dai Vescovi! Questo movimento inarrestabile è frutto dello Spirito Santo… e di internet!”.

Nel Suo intervento, inoltre, don Nicola si è soffermato sul necessario recupero del concetto del “Sacro”. “L’uomo – ha detto – ha bisogno del sacro, che altro non è se non la presenza di Dio. A noi spetta il compito di portare Cristo nel mondo, per proseguire la Sua opera, santificando il mondo laddove esso deve essere sanato dall’azione redentrice di Cristo”.



Grazie all’avviso su Messainlatino sono venuti a conoscenza della celebrazione anche amici di Catania, Acireale, Siracusa, Lentini, Noto, Paternò e Monreale che hanno preso parte alla serata. Tra di essi anche diversi seminaristi. Tra i molti messaggi significativi proposti da don Nicola, vi è stato l’invito a creare un coordinamento regionale in Sicilia, come già realizzato con frutto in altre regioni d’Italia (ad es. in Puglia).



Ulteriori foto sono pubblicate sul sito: www.santamariaelemosina.it

167 commenti:

  1. Allora... non saltino fuori i soliti detrattori che dicono che: I ministranti indossano il rocchetto, l'ombrello alla comunione (che comunque è giustificato visto che il tabernacolo è separato dall'altar maggiore), un chierichetto ha i manicotti rossi ecc ecc... Per favore, possiamo evitare i soliti commenti noiosi? Non che io non sia un rubricista, eh! Però...

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  2. Avete fatto bene a fotografare anche i fedeli.

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  3. Insomma... considerando i tempi, astenersi perditempo. :)

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  4. <span>Questo movimento inarrestabile è frutto dello Spirito Santo… e di internet!”. </span>

    commovente, non c'è che dire....
    ho sempre pensato che in tempi difficili come questi, di relativismo e ateismo dilaganti, nonchè di mondanizzazione e confusione interna della Chiesa, Dio avrebbe saputo trovare una nuova rete abile ad attirare di nuovo a sè molti pesci....
    è la <span>rete</span> è questa qui, in cui navighiamo sempre più numerosi, assetati di conoscenza e di Verità, e molti in essa possono diventare pescatori di uomini, da ricondurre alla Fede e Chiesa di sempre, mediante la Tradizione riscoperta, visto che tutti possono accedere a documenti storici e dottrinali, un tempo esclusiva di pochi "addetti": e nulla sarà più nascosto, e tutto il tesoro della Tradizione sarà riportato alla luce, e la Luce vincerà le tenebre, che ci insidiano e ci assediano, tentando invano, con mille assalti, di distruggere la Chiesa.......(la Luce, anche grazie alla Rete, metterà in fuga le tenebre e confonderà un giorno tutti i seminatori di menzogna e i fautori di ignoranza e confusione, che hanno sommerso la Tradizione di nebbia e fumo, cercando di seppellirla per sempre nell'oblìo collettivo.....)

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  5. Forse è il caso di ricordarvi che ogni zona d'Italia ha il suo colore per la talare dei ministranti? E che fino agli anni 50 il pizzo Sulle cotte dei chierichetti e dei sagrestani pullulava? E ancora: la stola sopra la camicia è indecorosa; i rocchetti per i ministranti (spesso sono solo cotte dalle maniche eccessivamente lunghe) saranno un abuso, ma almeno non sviliscono il Santo Sacrificio che si compie...

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  6. OK, in quella decina/quindicina di anni che ho assistito alla S.Messa DI SEMPRE fino al concilio e alle successive modificazioni, non ho mai visto nulla di simile. Sinceramente non ricordo di aver mai visto ministranti acconciati in quel modo né ombrelli alla comunione...
    Ma non sono un 'tecnico' e quindi non mi pronuncio.
    Quello che invece mi ha colpito è, tra coloro che assistono, il gran numero di fedeli giovani.
    Di questo, credo, non si possa che rallegrarsi.

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  7. cara redazione vi ringrazio per queste bellissime immagini e grazie per questo meraviglioso blog e per tutto ciò che fate per far conoscere a tutti il meraviglioso e venerabile rito antico, la messa di san pio v,un saluto

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  8. Azio Conte di Inveruno1 settembre 2011 alle ore 19:40

    Non mi sto lamentando dei pizzi anche se sembrano più pizzi da tende e da tovaglia che cotte, parlo del fatto che, soprattutto nel rito antico, ogni cosa aveva un significato, tra questi il rocchetto, a maggior ragione utilizzare un rocchetto al posto di una cotta ha un significato ben diverso, poi la talare dei chierichetti poteva essere nera o rosso (solitamente) ma quando un adulto utilizza una talare al posto di un altra più che compiere abuso si rende ridicolo davanti a tutti, altra nota cattiva è l'utilizzo dei manicotti sul rocchetto da parte di un chierichetto, al quale non spettava né l'uso del rocchetto, né l'uso dei manicotti.

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  9. Azio Conte di Inveruno1 settembre 2011 alle ore 19:43

    per non parlare del numero esagerato di persone di servizio per una semplice S.Messa in Canto con Ministri, poi disquisiremo sul fatto o meno che sia stato cantato tutto il Proprio ed l'Ordinario della S.Messa.

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  10. Nota positivissima, quella dei giovani, è una costante ovunque. Invece trovo anch'io sbagliato l'uso dei rocchetti: non ne capisco la necessità, sicuramente ci si poteva procurare delle cotte dignitose. Secondo me - dato il momento delicato - più si fanno le cose per bene, meglio è. Altrimenti ci si espone inutilemente alle solite accuse, per di più fornendo il pretesto da noi stessi. Idem per l'ombrellino: mi sembra del tutto pleonastico e, tenuto lì per tutta la comunione, anche un po' ridicolo, con tutto il rispetto.

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  11. la gente che fa queste cose legge i blog. Quindi più si bastonano come meritano, più ci penseranno sopra la prossima volta. La gogna è atto di immensa carità

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  12. <span>Questa volta dò proprio ragione a chi dice che non siamo mai contenti!  
    Ma scherziamo? </span>
    <span>Dopo più di 40 anni di catacombe, dopo che la Santa Messa antica è stata considerata morta e sepolta, dopo che il tesoro della Santa Messa di sempre è stato nascosto ai cattolici, vediamo dei giovani ministranti, dei giovani fedeli, attirati dalla Tradizione, desiderosi di scoprirla ,ma che già la amano, e osiamo lamentarci?  
    Ma volete farli scappare? Se ci sono errori impareranno a correggerli, ma cominciamo con l`essere felici e ringraziare tutti quelli che si stanno impegnando per ridare vita alla nostra amata Santa Messa di sempre, per accompagnare e istruire quei giovani pieni di buona volontà e di amore per la sacra Liturgia!</span>

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  13. Capisco chi critica questi abusi ma rallegriamoci del fatto che la battaglia la porta avanti anche Mons. Bux con grande succcesso! dai non ricominciamo con le polemiche!

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  14. Bellissimo. Quanto ai superpuristi arrabbiati, lascia grattar dov'è la rogna. A loro non basterà mai niente.

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  15. Ma quali abusi ???
    Per qualcuno, sempre scontento che critica tutto e tutti, abuso di pazienza... da parte nostra ...

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  16. sicuramente, caro renzo, e sono il primo a dire che quando ci sino buone notizie si deve prima di tutto rallegrarsene. Però, come avrai visto in alcune recenti discussioni, nn si può spianare i fucili contro sbagli grandi o piccoli degli altri e poi mettere i purtroppo numerosi nemici nelle condizioni ideali per spararci addosso! Proprio data la delicatezza della situazione attuale, è meglio avere un surplus di attenzione su certi tasti.

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  17. e per andrea aggiungo: se degli ombrellini nn c'è necessità, lasciamoli stare. Sono quelle piccole e veniali "ingenuità", fatte magari per eccesso di zelo, che diventano armi facili nelle mani di chi vuole accusare. La mia idea è che si faccia tutto al meglio, senza fare il di più. Così nessuno potrà dire nulla; e se dirà, tutti capiranno che avanza critiche pretestuose.

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  18. Bellissime immagini e bellissima celebrazione!
    Congratulazioni ai giovani sacerdoti e ai seminaristi intervenuti: siete il futuro della Chiesa.
    Durante la conferenza Don Bux è riuscito ad entusiasmare i presenti e dare un po' di speranza a coloro i quali, per varie ragioni, viene negata la S. Messa di sempre.
    AMGD

    P.S. L'ombrellino è stato utilizzato soltanto nel tragitto dall'altare del Santissimo all'altare maggiore.

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  19. Si capisco il tuo punto di vista e certe ingenuità forse vanno evitate ma stop, il succo del discorso è altro, e lo si sa bene! è lottare per il ritorno di una vera Liturgia vissuta nel solco della Tradizione! su questo Bux ne è maestro e non per nulla ha il pieno sostegno del Santo Padre.
    Vedo però che qui si fa tanta polemica per volersi dividere come la sinistra che non arriverà mai a obiettivi concreti, vogliamo fare la fine dei compagni?

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  20. L' ombrellino, almeno fino a metà degli anni '50, si usava anche quando il sacerdote portava l'Eucaristia o Viatico ad un ammalato o morimondo e il Sacerdote era sempre in cotta e stola così pure i chierichetti indossavano sempre talare e cotta, anche se faceva freddo d'inverno con un metro di neve. Ad AZIO CONTE voglio ricordare, che se un adulto fa il chierichetto ( accolito o turiferrario) è bene che che vesta con talare nera e cotta, piuttosto che con quei camici moderni così pure tutto ciò vale per l'adulto Cerimoniere, poichè in una MESSA ALTA ci vuole un Cerimoniere per dirigere ed essere di aiuto sia al Celebrante che ai ministranti. (di solito il cerimoniere non è mai un ragazzino, ma un adulto). Io l'ho fatto il Cerimoniere e ne ho un bel ricordo,e per me, allora, fu il massimo piacere servire all'altare. Allez cordialmente.

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  21. Azio

     fatti una vita!! Dopo quarant´anni celebrano la prima messa in latino e tu pretendi la perfezione?
     Ma esci, fatti una passeggiata, dai un senso cristiano alla tua vita piena di livore e critiche! Impara ad usare la misericordia e lascia che chi sbaglia impari col tempo a migliorarsi. 
     Tu allontani la gente, mostri il lato pedante della tradizione attenta solo ai particolari, ma lontana dalla carità. Fosse per gente come te le messe in latino sarebbero vuote.

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  22. assolutamente no renzo, spero che ia chiaro il senso del mio intervento.

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  23. ah ok, scusa, dall'immagine sembrava presente anche durante la distribuzione della comunione.

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  24. si usava <span>anche </span>quando portava il viatico per strada o <span>solo</span> in tale occasione? (scusa, io nn c'ero a quei tempi!).

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  25. Ti posso dire che ricordo che nella mia Parrocchia anche dopo il Concilio, direi fino alla seconda metà degli anni 70, se non primi 80, l'ombrellino si utilizzava tutti i sabati pomeriggio quando il sacerdote trasportava il SS.mo dall'altare detto appunto del SS.mo fino all'altar maggiore ove restava fino al Vespro della domenica. Durante il trasporto vi erano anche i chierichetti con le candele e si cantava Salvum fac populum tuum Domine e la gente rispondeva et benedic...

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  26. le accuse solite: di badare più a pizzi merletti ombrellini ecc. Quindi: se ci vanno, bene, se li si usa impropriamente, sarebbe meglio evitare. Tutto qui assolutamente senza polemica! ci mancherebbe.

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  27. Si è trattato di una Messa solenne. Il Proprio e l'Ordinario sono stati cantati integralmente, secondo quanto previsto dal liber usualis per quella Messa. Non è così che si doveva fare?

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  28. Non è stato tenuto lì per tutta la comunione ma solo al momento di trasferire le Ostie non consumate al tabernacolo.

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  29. ANGELO, sì si usava per strada quando si portava il Viatico. Allora erano altri tempi e i preti non avevano l'automobile, andavano a piedi o in bicicletta. Ricordo,il mio Parroco di  allora, la chiamava Cicloliturgica. Allora, nell'immediato dopoguerra, chi si poteva permettere un'automobile o una motocicletta? Alez cordialmente.

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  30. Beh! Non so che dire... credo che in generale l'uso di fare foto durante le messe VO sia un po' nefasto, sia per chi è a favore sia per chi è contrario (ammesso che possano esistere queste categorie). C'è un rischio reale di vanità, di teatralità e di archeologismo antiquato che stona con la sensibilità moderna(in senso positivo) che non è per forza favorevole alle stole arcobaleno sulle camicie. Ed è controproducente anche per una sorta di dialogo con chi è avverso alla forma straordinaria: non credo che queste foto siano un biglietto da visita, un sunto efficace di ciò che davvero il rito VO vuole esprimere. Si sente la presenza di Dio mille volte di più in una messa celebrata da un prete e un assistente vestiti con il minimo di ciò che le norme prescrivono che in questa...
    Prendete tutto come parere personale, ma ho sentito molti ragionare così...Nik

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  31. Condivido quanto espresso da Nik. Ritengo, invece, deprecabili gli interventi di quanti visitano questo blog, pur non avendo in simpatia alcuna il venerabile rito di S. Pio V. Il fatto che stiano sempre qui a sbirciare, non ne fa altro che dei volgari guardoni ed invidiosi...magari sacerdoti che, in quanto del tutto incapaci, inetti ed ignoranti nella lingua latina, non essendo in grado di celebrare Messa, si sfogano visitando il blog e buttando veleno...Confidiamo che Dio sia misericordioso con loro al momento del giudizio...

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  32. NIK, ti do ragione, io vado 2 volte alla settimana alla Messa di Sempre e non sto tanto a guardare per il sottile, che poi la Messa sia Alta o Bassa, per me non cambia niente, anzi tante volte preferisco la Bassa perchè con il silenzio permette di più la partecipazione e meditazione. L'importante che sia celebrata decorosamente e con i paramenti giusti sia per il celebrante che per i chierichetti. Allez cordialmente.

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  33. L'ombrello? Non l'avevo manco notato. Il mio cuore era troppo impegnato a gioire per questi avvenimenti che solo qualche anno fa sarebbero stati da fantareligone.
    Coraggio giovani amici della tradizione: la storia è con voi!

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  34. Venerdì 26 scorso ho fatto quasi 100 Km per raggiungere Biancavilla dove è stata celebrata da Mons. Bux la Santa Messa solenne. volete una mia testimonianza? mi sono commosso! la Basilica (una tra le più grandi di Sicilia) straripava di fedeli. i giovani (come detto) erano moltissimi. ho visto una celebrazione ordinata, sentita, partecipata col cuore. posso testimoniarvi che l'ombrello è stato usato solo per andare a prevelave la pisside all'altare laterale dove da sempre si trova il tabernacolo. informandomi con gli organizzatori ho compreso che qualche manicotto rosso è saltato all'ultimo minuto dai cassetti della sacrestia per venire incontro a qualche giovane entusiasta di servir messa ma sfornito di una cotta. tutti qui ragazzi hanno avuto un ruolo e si sono tanto appassionati così da caldeggiare un'altra celebrazione in Rito antico.  

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  35. Ammesso anche questo... diverse sensibilità... anche io mi commossi alla mia prima messa VO (davvero una messa semplice ma bella nel senso più pieno che si possa dare)... non mi convince il fatto di fare  e metter foto... perchè mi sembra molto una tentazione fortissima, se non un vizio bello e buono di vanità! 

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  36. Confortanti notizie: bel colpo d'occhio anagrafico! Credo che se per far avvicinare al servizio dell'altare un ragazzo si sia abborracciato qualcosa in questo caso il fine giustificava ampiamente i mezzi. Più che sui rocchetti e gli ombrellini (mi stupisco di quanto livore a volte trasudi da certi commenti: effettivamente il consiglio d'andarsi a fare una giratina è aureo) mi suscita curiosità (non certo per far polemica) la quantità delle talari paonazze dotate di fascia. Credo che siano indossate dai membri del <span>Collegio liturgico “Card. Francica Nava” di Catania: ma sono dei chierici? Se non lo fossero in base a quale privilegio usano la paolnazza e pure la fascia? E' solo per capire, ed eventualmente stimolare alla corretta osservanza della giusta forma.</span>

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  37. <span>Si intuisce anche dal fatto che solo alcuni (forse al limite solo uno) portavano il rocchetto. Quindi probabilmente non c'è stata la volontà di far mettere il rocchetto ai chierichetti quanto piuttosto quello appunto di far partecipare tutti.  
     
    Ok, non sarà rubricisticamente l'ideale; ma forse è caritatevole.</span>

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  38. Beh, foto cosi belle diffondono la bellezza e magari stimolano altri a fare altrettanto e/o a migliorarsi ad esempio.

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  39. Bellissime foto, complimenti alla Sicilia!

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  40. se l'altare non ha un baldacchino, dovreste rendervi conto del controsenso pazzesco. Lo so che lo fanno a San Pietro, ma devono attraversare mezza basilica e allontanarsi dalla zona dell'altare. Ecco il motivo semplice. Se si è nel presbiterio è assurdo, se l'altare non ha il suo baldacchino è doppiamente pretenzioso

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  41. se l'hanno usato da un altare all'altro va bene, ma visto che ultimamente si è visto Bux usare l'ombrellino per la comunione e che le foto sono ambigue, l'impressione era giustificata

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  42. sono Camerieri segreti di Sua Santità, hanno dimenticato il mantellone sotto la cotta però.

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  43. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2011 alle ore 01:15

    Devo dire che Azio questa volta ha ragione.
    Ogni cosa ha un significato: usarlo a casaccio può essere un abuso o una cosa ridicola. O entrambe le cose.
    Anche io non capisco il perchè di rocchetti a chi non spettano, talari paonazze e manicotti a ministranti. Così rischiamo davvero di renderci ridicoli. Meglio una cotta anni 70, piuttosto che un rocchetto abusivo. Bisogna mostrare buon senso, coerenza, competenza e umiltà. Bisogna cercare di essere lineari e corretti.
    Comunque, abuso per abuso, ridicolaggini per ridicolaggini, concordo appieno con quanto dice Placentinum: meglio un rocchetto abusivo (che potrebbe anche essere dovuto ad una svista o ignoranza in materia) , piuttosto che una stola sulla camicia (che denota il dolo del prete!).
    Il giudizio ovviamente resta più che positivo per i tanti giovani e giovanissimi così attenti e attratti dalla sacralità del Rito Antico! A trovarne altrettanti in molte parrocchie!!!! COmplimenti!!!
    Roberto

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  44. <span>Se espresse con serio e sincero spirito di correzione fraterna, ben vengano le segnalazioni relative ad "abusi" ed "errori" commessi (senza dubbio alcuno involontariamente o inconsapevolmente) prima durante e dopo la celebrazione. Ma vi prego, abbiate pazienza: qui stiamo cercando di riprendere un discorso lasciato a sé stesso da anni... e di strada ce n'è ancora tanta da fare.      
         
    Per la cronaca, tra i presenti di questa comunque meravigliosa Santa Messa c'era anche il sottoscritto - il quale, sì, rientra, tra l'altro, nella categoria dei giovani. Chi storce il naso dinanzi a considerazioni che mostrano entusiasmo verso una "semplice" Messa, dovrebbe avere il buon senso di guardarsi un po' intorno. Per noi "piccolini" assistere alla celebrazione del Sacrificio Eucaristico col Rito Antico è una Grazia per cui non avremo mai modo di ringraziare abbastanza.      
         
    Abbiamo tanto da imparare, ma da qualche parte si doveva pur mettere mano. Piuttosto ringrazio di cuore Alessandro per aver organizzato il tutto, ricordando a noi e a chi segue il blog che ci siamo e non abbiamo intenzione di smettere di esserci. I sassi possono stare sereni ancora per un po': qualcuno tra gli uomini disposto a proclamare la Verità c'è ancora, malgrado sé stesso.      
         
    Da notare l'intervento di un giovane prete (di cui, ahimé, non ricordo il nome), il quale, abbigliamento impeccabile, è sembrato piuttosto determinato nel non voler cedere a questo nefasto processo di snaturalizzazione della Chiesa. Chi vorrebbe una Chiesa del mondo e non nel mondo, si metta cuore in pace. Qualcosa sta succedendo, ed è lo stesso Dio che dicono di adorare che opera in silenzio, come sempre, ai fini del buon esito di questa Santa Battaglia per la Tradizione (viva e attuale, nonostante tutto e tutti... finché Lui vorrà. Non dubitiamone!).</span>

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  45. Sarebbe ora che i censori superciliosi del rocchetto e dell'ombrellino cominciassero a rendersi conto che stiamo faticosamente uscendo da cinquant'anni di catacombe, ed è quindi perfettamente normale qualche difficoltà nel tornare alla luce. Quando si ricomincia a celebrare la messa tradizionale i problemi sono gli stessi dappertutto: mancano i paramenti per il sacerdote, mancano le suppellettili, mancano persone capaci di servirla ecc. Figurarsi le cotte per i chierichetti! Con il tempo e la costanza si superano tutti questi scogli, poco per volta.

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  46. <span>Ha ragione perfettamente  Hic : questi algidi nostri fratelli che non possono neppure immaginare cosa significhi per una comunità riprendere la celebrazione della S.Messa antica dopo 45 anni; che non conoscono il significato del vocabolo " entusiasmo" e che vogiono sempre e solo criticare... :( sono da commiserare.  
    Ognuno di noi ha nel proprio gruppo un tipo di rompiscatole ( per lo più di estrazione o di impostazione "nordista") che vorrebbe pochi ministranti all'altare, solo l'essenziale, le cotte con pochissimi centimetri di pizzo ( allucinante la ferrea legge che terrorizza gli aspiranti preti  in un Istituto ED, dove vwngono ammesse  solo le cotte senza pizzo o con pochissimi centimetri esattamente misurati...) ecc ecc  
    Ebbene questi signori vanno semplicemente mandati in quel paese.  
    In questo particolare momento si tratta di dare testimonianza, al pari di una Confraternita, anche attraverso il numero degli assistenti  durante la celebrazione della Messa.  
    Se nella Regione Siciliana, dall'antichissima e nobilissima storia , ci usa mettere la talare paonazza chi sono io per criticare quei miei fratelli ?  
    In quella bellissima Regione,. benedetta da Dio, si stanno movendo i primi passi verso la Tradizione, con molta difficoltà.  
    La presenza di tanti ministranti può essere di stimolo e di aiuto e comunque nessuno deve criticare le scelte che, sotto la guida di un Sacerdote, vengono fatte.  
    Noi siamo solo dei servi : le decisioni e/o le autorizzazioni vengono fatte solo dai Sacerdoti.  
    Via dunque i calvinisti travestiti da trdizionalisti, dell'ultima ora, che cristicano, criticano, criticano ... ricordo sempre l'accorato appello di un Sacerdote che mi pregò di non postare su MIL le foto di una messa che aveva celebrato perchè ... essendosi rotto il laccio della pianeta questa stava leggermente storta : " La prego Maestro, non mi faccia sommergere dalle critiche dei lettori di MIL ..."  
    Sarà stata più importante la celebrazione, in una chiesa strapiena, della Messa del MP oppure la pianeta che stava storta ?</span>
    <span>Allora facciamo una colletta per mandare dal bravo psicologo tutti coloro che non riescono a farsi trascinare dall'entusiasmo e da certo salutare stile liturgico barocco che per almeno per un'ora ci fa dimenticare gli squallori e i grigiori quotidiani.</span>
    <span>W il nostro Sud  dove i sentimenti vengono esaltati !</span>

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  47. <span>Mi ripeto, se ci sono stati degli errori, e apparentemente ce ne sono stati, lo si può dire, ma con benevolenza, dando la priorità assoluta alla gioia di vedere quella gioventù attratta dalla Santa Messa Antica.  
    Le critiche se non son costruttive non solo non portano nulla di buono ma  possono far male,  non vedo l`utilità di tanta durezza, per me resta incomprensibile.</span>

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  48. Concordo Renzo.
    Attenzione, fra poco si dirà che don Nicola Bux è in realtà un infiltrato pseudotradizionalista :( che fa di tutto per ridicolizzare la Messa Antica. ;)
    Non stiamo esagerando?
    Da noi si dice "à vouloir trop bien faire...", a voler fare tutto troppo bene si può anche sbagliare, fare qualche passo falso ma almeno quei giovani si stanno muovendo! Grazie a loro!
    Grazie don Bux, grazie a voi giovani, grazie a chi concretamente, anche se, sembra, ancora non perfettamente, si impegna e agisce per far scoprire o riscoprire il tesoro della Santa Messa Antica.

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  49. ok scusa, dalle foto sembrava fosse rimasto anche durante la comunione

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  50. cicloliturgica! bellissima! grazie.

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  51. Talvolta tra noi tradizionalisti manca proprio lo spirito di carità fraterna, la stima e la sollecitudine vicendevole. Non capisco le critiche dei "puristi"del Rito, piovono dall'alto come se si volesse bacchettare con aria di superiorità. E' questo atteggiamento che ci danneggia soprattutto agli occhi dei modernisti. Prendiamo l'evento di Biancavilla come un momento di GRAZIA per quella parte di Sicilia e per i fedeli provenienti dalle Diocesi limitrofe a quella di Catania. Certe volte io questo blog non lo capisco nè capisco certi interventi fatti sempre per azzannare il prossimo.
    Grazie comunque per l'accoglienza.

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  52. <span>Grazie moltissimo, Antonio, per questo commento, che dimostra di spaer distinguere fra le critiche fatte da ultras della rubriche e rilievi costruttivi suggeriti per schivare a priori le solite facili accuse e la cosa peggiore di tutte: il rischio del ridicolo. Personalmente, in una diocesi del Nord in cui la situazione è estremamente difficile e delicata, sto da tempo riuscendo a organizzare celebrazioni sempre più importanti (abbiamo in preparazione un'iniziativa che sarà veramnete significativa e di notevole impatto "simbolico"); a volte la tentazione è proprio quella di dire "E' 50 anni che nn si fa più, mettiamoci dentro tutto quanto è possibile", presi dall'entusiasmo di trasmettere il massimo di solennità! Mi sono però reso conto con l'esperienza che è meglio procedere con grande equilibrio. Fatti contoche noi organizziamo delle celebrazioni in questa o quella parrocchia e tutto parte con il dialogo con il parroco; si cerca di coinvolgere anche il coro locale, se c'è, anche solo per le risposte e per partecipare a qualche canto che sia loro familiare o talmente semplice da impararsi senz problemi; si valorizza quel che c'è negli armadi scegliendo insieme al parrocco e al sagrestano; naturalmente si convolgono ministranti loocali, sotto la guida di solito di un cerimoniere "nostro"; se hanno un cerimoniere bravo lo si coinvolge insieme al nostro. Il metodo è maieutico: più che imporre, si cerca di far emergere nelle persone la consapevolezza che c'è un grande patrimonio di fede, di spiritualità e di arte che può far solo bene valorizzare. Così a poco a poco sono loro stessi a prenderer l'inziiativa, a darsi da fare ecc. e, dalla diffidenza/prudenza iniziale vedi farsi strada il piacere di valorizzare ciò che hanno, la consapevolezza che si sta agendo positivamente, non per fare una dimostrazione ideologica ecc. E' una gran fatica: è certo più facile organizzare una cerimonia presso un isittuo o una chiesa già "deputata" al rito antico. Però è una fatica sempre (devo sempre di più) ripagata dall'entusiasmo di chi coopera e dalla qualità e quantità della partecipazione popolare. Man mano ho scoperto che è maggiore di quanto ci si immagini il desiderio di riportare la Bellezza e la Tradizione nella liturgia: solo che è un desiderio che resta latente, inespresso, spesso per così dire ignoto anche a chi lo prova. Ma basta dare il "la" nel modo giusto e fiorisce.</span>

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  53. Alcune precisazioni:
    - l'ombrellino in Basilica era regolarmente utilizzato per il trasporto dell SS.mo Sacramento dal tabernacolo all'altare maggiore, come hanno ricordato molti dei presenti più avanti negli anni;
    - le talari nere e paonazze sono dovute al fatto che il servizio liturgico è stato prestato dai ministranti delle parrocchie di Biancavilla (in talare nera) coordinati dal collegio liturgico "Card. F. Nava" di Catania (in talare paonazza). Inoltre, in Basilica vi sono due cerimonieri che vestono in talare paonaza per tutte le celebrazioni solenni in NO;
    - vi lascio solo immaginare la difficoltà di recuperare le talari per i ministranti (chiedendole in prestito a diversi sacerdoti) e anche le cotte. Cosa meravigliosa a dirsi, ma che scandalizza forse i puristi del "pizzo": avevamo più giovani che talari/cotte! Pertanto, abbiamo fatto di tutto per cercare di accontentarli e farli accostare alla Santa Messa;
    - a chi dice che non bisogna fare le foto: come facciamo a diffondere l'amore per la Tradizione, la bellezza della Messa antica? Soprattutto quando la celebrazione - come in questo caso - ha carattere storico, essendo la prima volta che si celebra dai tempi della riforma liturgica? Avete qualche altra idea? Cosa pubblichiamo su internet? Le rubriche sui cm di pizzo necessari per servire la Messa? Aboliamo anche le foto ai matrimoni e ai battesimi? A cosa serve una foto se non a immortalare un momento rirtenuto significativo, a futura memoria?
    Con buona pace dei benpensanti...

    Posto qualche altra foto...

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  54. Penso anch'io che non sia sbagliato mettere alcune foto significative. Bellissima la precisazione "<span>avevamo più giovani che talari/cotte!"!!! Anche quando organizziamo noi è un problema normale, che la dice lunga sia sull'entusiasmo delle persone più giovani sia sulla rarefazione delle vesti appropriate nelle sagrestie. Quanto alle critiche, effettivamente alcuni tendono ad esprimerle  in modo un po' inurbano, ma voi prendetele come occasioni di discutere, capire, migliorare e organizzare tante altre celebrazioni sempre più belle e soprattutto sempre più atte a far pregare la gente. Qui si può discutere apertamente ed è un bene. Pazienza per qualche baruffa.
    </span>

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  55. Ct ti rendi conto come sono abituati a servire oggi i chierichetti bambini? In alcuni posti bene, in molti altri invece alla carlona (per usare un eufemismo). E' vero che i fanciulli apprendono in fretta, però capisco che in tante occasioni è giocoforza usare ministranti praticamente adulti.

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  56. ATTENZIONE....ATTENZIONE

    ascoltate il video con il concerto del cardinale Bartolucci al Papa, eseguito dal maestro Simone Baiocchi
    http://www.gloria.tv/?media=190379

    ascoltate attentamente le parole di Bartolucci all'inizio.... il suo non è semplicemente un grazie al Papa per il ritorno della TRADIZIONE nella Musica Sacra e nella Liturgia, ma è anche un forte richiamo, una denuncia a quanti ancora vi si oppongono.... e troviamo un Pontefice soddisfatto di questa amicizia, contento di questa opera, orgoglioso in Cristo nel trovare GIOVANI INTERESSATI ALLA MUSICA SACRA....
    Questa è la musica che il Papa desidera nelle Messe CATTOLICHE.... chi dice di stare con il Papa e procede ancora con chitarre e bonghi, è un ipocrita, un mistificatore, un adultero/a......
    :)

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  57. certi commenti mi ricordano quelli di Giuda sullo sperpero del profumo per lavare i piedi di Gesù, che ben vengona questi errori o imprecisioni, l'importante è la sostanza la S. Messa Tradizionale, l'importante è rendere onore a Gesù con il maggio fasto possibile. Grazie amici della Sicilia!

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  58. <span>Caterina, il problema di fondo è che in centinaia o migliaia di parrocchie hanno distrutto le scholae cantorum e ora - quando non si usano chitarre bonghi e pifferi e una corale vuole fare "sul serio" - il massimo di questo serio è frisina. Capisci bene che il cammino da fare per riportare in auge certa musica è lungo. Peraltro dobbiamo essere ben consapevoli di un fatto: non è che prima del Concilio nella parrocchie si cantasse Palestrina o Victoria e nemmeno Bartolucci. Però si cantava Perosi, musicista ben più significativo di quanto una certa critica "pprogresista" l'abbia dipinto, e altro repertorio "minore" che, senza essere l'everest della musica sacra, aveva quanto meno una certa diginità formale.</span>

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  59. giunge notizia che, recentemente, sia stato nominato nuovo rettore del Seminario di Caltagirone (CT) un giovane sacerdote di sensibilità tradizionale: che stia passando finalmente di scena la generazione di vescovi e rettori 68ini? Il soffio dello Spirito non potrà più essere ignorato... Grazie don Bux!

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  60. Bravissimi ragazzi! Complimenti e... avanti!!!!

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  61. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2011 alle ore 10:59

    Brava Luisa.
    Concordo appieno!!! segnalare l'errore, con spirito umile e benevolo,  solo per aiutare a correggere! Non certo per diletto di alcuni fanatici delle rubriche, che si divertono a criticare e a evidenziarli, gli errori, manuali liturgici alla mano! Critiche che fanno male! A tutti!
    QUindi, per fare un bilancio, anche io la penso come lei: prima di tutto viene la gioia per la gioventù (sia "sopra" sia "sotto" l'altare), per don Bux, e per un'altra celebrazione Tridentina. Poi viene il resto per aiutare a correggere.
    Roberto.

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  62. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2011 alle ore 11:13

    Grazie Alessandro per la spiegazione di alcuni fatti che avevano susciato tanta perplessità. In noi per primi.
    Ora, così spiegate le cose, speriamo che i più capiscano la motivazione dei "pretesi abusi", e trovino tempo solo per rallegrasi!!
    E ottima (e ironica) argomentazione, quella sulla "difesa" delle foto.
    Complimenti ancora a tutti! Soprattutto ai tanti GIOVANI!
    Roberto.

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  63. <span>Confermo!!! Si tratta di don matteo Malgioglio... ed è una grande notizia!</span>

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  64. Ah beh, basta fondare un circolo, chiamarlo "collegio liturgico" e dare in dotazioni delle vesti prelatizie, che tutto diventa legittimo.

    Ma allora perchè non fare una associazione di chirichettoni che veste la talare marezzata porpora dei cardinali? O magari direttamente il piviale e la mitria. Tanto sarà il prossimo step.

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  65. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2011 alle ore 11:40

    Grazie, Fedele per la tua preziosa testimonianza che da un lato commuove, dall'altro spiega alcune cose.
    Roberto

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  66. Appunto redazione...eviti si scannare lòa FFSPX quando ne ha l'occasione.....visto che non risparmiate battute anche cattive su di loro!!!! Tra l'altro la critica che si deve fare e' sempre dovuta. Ricordiamoci che Maria a La Salette ha detto " poiche i sacerdoti non sanno piu' celebrare il Santo Sacrificio...." ed eravamo nel periodo dei pizzi e merletti.

    Per cui il rito deve essere celebrato bene, ci vuole tutta l'intenzione perche' ilSacerdote e' un profesisonista. E ricordiamoci che il canone della  Messa e' la cosa piu' importante , prima di tutto. Per cui non possono esserci errori in questo, di nessun tipo,  ne' volontario e ne' involontario quanto non si e' usata la giusta preparazione e volonta' di non errare...troppi svarioni sincretistici ci sono e non si possono tollerare.

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  67. Grazie a te, Angelo, per la tua testimonianza. Ricordi quel vecchio adagio "dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io"? Lungi da me promuovere una campagna di diffidenza e malumore, ma gli ostacoli bisogna metterli in conto... da qualunque parte. Certi commenti stizziti e saccenti trasudano un anacronismo disarmante, ed è bene prenderne le distanze per evitare di entrare in quel vortice di stupida passione che allontana, indispone e quindi non aiuta.

    "Prima del Concilio non sarebbe mai successo!", ma che esclamazioni sono?! Cosa significano?! E' ovvio che prima del Concilio (ma parecchio prima, eh...) tutta questa confusione non sarebbe stata anche solo concepibile. Tanto più che il Concilio Vaticano II ha semmai "formalizzato" una manovra che già corrodeva la Chiesa da qualche decennio. Pio XII lo sapeva, e chissà che non volle preparare il CV II proprio per scongiurare ciò che poi avvenne. E chissà pure che colui che gli succedette, ossia Giovanni XXIII, non incappò semplicemente nella più classica delle eterogenesi dei fini - per citare un'efficace espressione di Augusto Del Noce. Tuttavia, in merito a quest'ultima considerazione, mi riservo quantomeno il beneficio del dubbio.

    Bisognerebbe avere discernimento circa le proprie intenzioni. Quello che succede da quaranta/cinquant'anni a questa parte grida vendetta al cospetto di Dio, non c'è dubbio! Ma se si è animati più da uno spirito profondamente avverso al CV II, che da uno volto alla restaurazione di Santa Romana Chiesa, è bene fare un passo indietro e pregare, pregare molto!

    Anche al sottoscritto fa ridere la malsana idea di una Chiesa che "deve aprirsi al mondo": si tratta di una contraddizione in termini che non merita nemmeno di essere tenuta in considerazione, tanto è irragionevole. Ma almeno tra noi, ci si tenda una mano a vicenda. Chi vuole tenere la propria "scienza" per sé, abbia almeno il buon senso di tacere. La Tradizione non è affare per nostalgici, ma per nobili guerrieri dalla vocazione all'eternità. Chi ama soltanto ricordare i bei tempi andati, fondi un circolo di bridge e lo arricchisca con l'appuntamento del tè delle cinque: lì, in un contesto ristretto, familiare e chiuso, ci si può serenamente produrre nei più mirabolanti racconti di episodi avvenuti in anni oramai remoti.

    Se, invece, avete solo intenzione di aspettare la manna che piove dal cielo, non avete neanche il diritto di vomitare accese dimostranze da femmina in pieno ciclo. Al solito, chiedo umilmente a costoro: cosa state facendo voi per restaurare la vostra Chiesa? Scrivere qui sul blog non è nulla, sia chiaro. Sono il primo a sostenere che ci sia bisogno di chi davvero sa, anche se preferisce rimanere un po' più defilato. Ma da queste persone ci aspettiamo consigli, non sterili "richiami" tesi a svilire ogni cosa. Abbandonai la Chiesa, che io ricordi, principalmente a causa della vita da parrocchia, ambiente-tipo su cui si potrebbe scrivere almeno un libro. Ma se continuo ad essere allergico al proselitismo neo-protestante di quegli ambienti, nemmeno guardo di buon occhio questo ermetismo cronico di chi si accontenta di assistere alla Messa Antica, quando può, per poi gettare sentenze con una superficialità disarmante.

    Quel che rileva Angelo è profondamente vero. Cerchiamo intanto di instillare quel quid nei cuori di chi non conosce la profonda Ricchezza di cui dispone il Cattolicesimo. Adoperiamoci affinché la radicale Bellezza che emana tutto ciò permei coloro che ne sono stati lasciati all'oscuro. Al resto ci penserà Lui, con l'ausilio della Sua (e Nostra) Santa Madre. Non crederci significa deficitare in Fede. Il sottoscritto ha avuto il piacere, recentemente, di fare assistere alla [...]

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  68. Nella mia Regione, le Marche, l'ombrellino si usava anche all'interno della chiesa per gli spostamenti, com'è avvenuto anche nel Santuario siciliano, interni con il Santissimo.
    Poichè così si faceva un tempo ora così facciamo : <span>Statuimus contrariis quibuslibet non obstantibus, peculiari etiam mentione dignis</span>

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  69. ....caro don BUX....faccia un salto nella nostra cara Istria!!!

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  70. Come ho scritto sopra un Sacerdote aveva supplicato :  " La prego Maestro , non mi faccia sommergere dalle critiche dei lettori di MIL, non metta le foto della Messa perchè la pianeta ...stava sorta ..."    ( si era rotto, infatti, il laccio ...)

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  71. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2011 alle ore 12:52

    dalle nostre parti si dice: "sbaglia anche il prete quando dice Messa"....

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  72. @ Ct : meglio che vado a cucinare piuttosto che leggere queste critiche condite di cattiveria perchè la Messa nel Santuario è stata bellissima !
    Caro Alessandro : lascialo scrivere , le sue parole si commentano da sole.
    Questa gente non meriterebbe neppure di guardare le foto di queste meravigliose Messe !

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  73. Nell'altra discussione ho cercato di dire questo, ma mi hanno accusato di addossare la colpa a don Bux, che invece è stato il primo che ho discolpato. gli errori vanno segnalati (a volte ci sono anche imprecisioni inevitabili date le circostanze) per evitare che si ripentano ed anche per evitare di dare materiale a chi non aspetta altro per esprimere giudizi trancianti e definitivi su chi frequanta le celebrazioni secondo la forma straordinaria.

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  74. sono stato tra i primi a segnalare qualche imprecisione (già nel post precedente), ma ripeto non diamo colpe a don Bux.

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  75. E vabbè... sono quello che per primo ha usato la parola "paonazzamenti", ma qui si è detto che in quella basilica è un uso (ritengo presente da tempo) che ci sia un cerimoniere in talare paonazza, inoltre pare che i mambri del collegio liturgico sopra manzionato usimo abitualmente quelle vesti.
    Io sono del nord e non conosco quella realtà, ma dire che se lo sono inventato apposta per vestirsi da prelati pur essendo laici mi pare molto più che esagerato.

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  76. Dopo lo sproloquio di cui sopra che dire, Don Nicola Bux grazie, lei dimostra equilibrio, saggezza e maturità, speriamo di vederla presto vescovo di una delle nostre città del Sud .

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  77. Nik: "mi sembra molto una tentazione" è una osservazione profonda e giusta: speriamo che sia legato tutto alla straordinarietà della celebrazione confidando che diventi "ordinaria".

    Nella mia diocesi c'è solo una messa al mese e la prima volta c'erano diversi giornalisti che poi sono spariti. Siamo fin troppo liberi  dalle tentazioni.

    Saluti.

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  78. OH...OH... qualcuno sta scambiando l'indice della mano con lo SPLENDORE DELLA LUNA CHE INDICA.........(MA CHI HA DETTO 'STA FRASE....hmmmm :-)

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  79. forse molti si dimenticano che pure un tempo non era tutto rose e fiori... le imprecisioni c'erano e ci saranno sempre, la perfezione non la raggiungeremo mai...

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  80. Le foto NON sono ambigue : si vede perfettamente il trasporto del Santissimo nella Cappella e si vede anche l'ombrellino che accompagna il transito.
    La questione è che stiamo diventando un poco tutti pretestanti : non ci fidiamo di quello che decide, stabilisce, ordina il Sacerdote.

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  81. Sarà pure stata una liturgia piena di strafalcioni ... non discuto perchè presumo che chi lo ha detto ne sappia qualcosa ... e certamente si dovranno correggere gli errori ...
    però, pensiamo un attimo: se a qualcuno di noi venisse chiesto di risolvere un problema o un compito su un argomento che abbiamo visto, per l'ultima volta, QUARANTADUE ANNI FA ...
    ebbene, COSA NE VERREBBE FUORI?

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  82. Suvvia, don Bux è ammirevole e chi ha organizzato la Messa a biancavilla è degno di lode.
    Per alcuni eccessi non arrabbiamoci.
    A taranto ho intravisto un cerimoniere con la croce pettorale... (imitava Dante o Marini sr?), per cui se fiocchi o pizzi o talari sono un pò fuori ordinanza non cavilliamo.

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  83. Tutta sta pappardella moralistica a che giova? la talare? si avrebbe dovuto metterla ma poi? riniziamo a far caciare per queste misere cretinate? volete capire che i giochini sono finiti? che le chiacchiere da sacrestia stanno a zero? stiamo combattendo davvero una battaglia per la Messa, per la Tradizione e ci si perde in queste beghine da comari rincoglionite? mamma mia che schifo! 
    Renzo

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  84. Se il collegio liturgico esistesse da 3-4 anni, direi che non si potrebbe parlare nè di consuetudine, nè di tradizione, ma di semplice abuso, dovuto alla volontà dei componenti di travestirsi da piccoli cardinali Dante. Che essendo tradizionalisti, anzichè neocatecumenali, vengono assolti da ogni macchia e santificati in vita. Santi subito!

    Quanto al cerimoniere (è uno, non cinque) in paonazza, gli autori propendono per autorizzare a tale uso il solo cerimoniere vescovile. La paonazza non è l'abito "da cerimoniere", in nessun caso. Solo in alcuni specifici casi, si consente ai cerimonieri di usare una paonazza particolare, tutta paonazza. Vorrei capire con che giustificazione i cerimonieri indossano paonazze prelatizie da vescovi (maniche rosse) o da camerieri segreti (maniche paonazze chiare).

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  85. <span>Ma allora perchè non fare una associazione di chirichettoni che veste la talare marezzata porpora dei cardinali? O magari direttamente il piviale e la mitria. Tanto sarà il prossimo step.</span>

    :-D

    Ospite ma non sarà che tanti commenti critici sono mossi da un pochino (ma proprio poco poco) d'invidia per il fatto che a Biancavilla, il 26 agosto, i soli ministranti erano più di quanti siano mediamente i componenti dei 'gruppi stabili' di molti capoluoghi? :)

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  86. ;)  lo so angelo.... e basta leggere il MP di san Pio X sulla Musica Sacra per comprendere le ragioni di una sua prima RIFORMA affinchè si rendesse operativo e FATTIBILE il canto SACRO nelle Parrocchie....
    Molte parrocchie NON ESISTEVANO neppure, la moltiplicazione che c'è stata di queste, dopo il Concilio, le ha rese anche completamente DIFFERENTI da ciò che erano all'origine.... una gravissima responsabilità ce l'ha la CEI..... :-[  
    ciò che sta tentando di fare Benedetto XVI non è certo una pretesa al ritorno immediato di una schola cantorum... sarebbe impossibile, manca la base, INTERE GENERAZIONI SONO STATE CRESCIUTE CON I BONGHI E LE CHITARRE... con i battimani e via....
    ma si sta tentando di REINTRODURRE quella dignità FORMALE che diventi la nuova base per ritornare al più presto alla Musica SACRA puramente intesa....
    Il realismo di Bartolucci è concreto: il vento è cambiato.... questo è ciò consolandoci ci aiuta ad avere ancora fiducia e speranza....
    nessuna pretesa nel togliere il Calvario o la crocifissione.....guai se lo facessimo...
    :)

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  87. Azio Conte di Inveruno2 settembre 2011 alle ore 18:46

    Come dicono a Roma, MA VATTELA A PIJA IN ......, farneticazioni di gente che pensa solo che la S.Messa Tridentina sia pizzi merletti e broccati.

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  88. Azio Conte di Inveruno2 settembre 2011 alle ore 18:49

    Almeno qualcosa di Corretto è stato fatto, me ne compiaccio!

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  89. Azio Conte di Inveruno2 settembre 2011 alle ore 18:52

    Caro hic io ho solo fatto notare che celebrando così le S.Messe Tridentine non si fa né il bene della Chiesa, né il bene di questi ragazzi, dico solo che più che una S.Messa si finisce per rendersi ridicoli davanti a tutti.

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  90. E' con questo tradizionalismo all'ingrosso che si perde la battaglia. E' con quest'ostilità alla riforma liturgica che non si va da nessuna parte! svegliatevi!! 

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  91. Beh, Renzo, attenzione. Pur non condividendo in toto i toni dell'utente quid, quello che lui sottolinea non è un fenomeno da sottovalutare. Nello specifico, senza voler puntare il dito su Mauro, è stato quest'ultimo - in precedenti occasioni - il primo a rilevare di non aver ben chiari certi concetti, nonostante sia seguito da un padre spirituale. Ora, cerchiamo di non esacerbare i toni e ricomponiamoci. Parlare di simbolismo ed associare tale termine all'Eucarestia trattasi di un errore madornale che trascende la stessa diatriba tra "sostenitori" del Vetus Ordo e quelli del Novus Ordo. Posto che quest'ultimo dà adito, per come i più lo avvertono, a certe pericolose derive, mentre il Rito Antico non ammette simili assurdità.

    Spero che Mauro ci legga ed intervenga, se lo reputa opportuno, non tanto per chiarire (perché è già stato anche troppo chiaro, purtroppo), quanto per discutere insieme a chi ne sa più di me e di lui su certi argomenti capitali. Ma, torno a ripetere, sarebbe bene che ce la smettessimo di scandalizzarci. In molte, troppe parrocchie pare siano sorte comunità parallele, pressoché identiche, nelle dinamiche, a quelle protestanti. E' un fatto, c'è poco da discutere. Presa coscienza di questa triste e dannosa realtà, cominciamo su queste pagine a fare ordine. Certo, la Restaurazione non si fa su un blog, ma può passare anche da esso. Qualcuno dirà che, fino a quando circolano determinate idee senza né capo né coda in certi ambienti, abbiamo voglia di fare catechismo, teologia ed altro ancora. Ma non si può assolutamente sbattere la porta in faccia a nessuno. Semmai si spieghi come funziona una volta entrati. A chi non sta bene, può anche andare a raccogliere la miseria fuori da queste mura.

    Non penalizziamoci da soli con questo atteggiamento da sensazionalismo consumato. Allora è vero che certuni hanno perso il contatto con la realtà stando inficcati in Chiesa, cantandosela e suonandosela da soli. Non mi pare che la vocazione della Fraternità San Pio X sia la stessa. Ho avuto il piacere di conoscere un prete che ne fa parte, e, per quello che può valere, mi ha fatto davvero un'ottima impressione. Ci ha anche parlato di Monsignor Lefebvre, visto che è stato ordinato sacerdote proprio da quest'ultimo. Ce l'ha descitto come una persona mite, una figura paterna, che metteva a proprio agio chiunque avesse difronte. La sua "intransigenza" stava solo nella Dottrina, su cui, giustamente, non intendeva cedere un solo passo. Prendiamo esempio da lui, senza andare tanto per il sottile. Si possono benissimo dire le cose così come stanno, evitando false ambiguità da paraculo, senza per forza sbranarci tra noi. O almeno, sulla scorta di San Paolo, stiamo attenti a non dilaniarci del tutto.

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  92. Concordo con i commenti equilibrati della Redazione e di Luisa.
    La sostanza innanzitutto.
    Se poi si solleva - con carità e con spiirto costruttivo - qualche critica riguardo alla forma, penso che lo si possa fare.
    Personalmente non mi piacciono molto i "paonazzamenti" eccessivi (sopratutto se non legittimati) e neppure i valletti e gli strascichi dei cardinali.
    Mi piace la sacralità sobria.
    Però ripeto quanto ho scritto in un altro thread: a una conferenza sul VO l'ottimo (ripeto: ottimo) mons. Bux l'avrei gradito in abito talare.

    Cara Redazione:
    non ho comunque dimenticato che non ci avete voluto dare alcuna spiegazione rigurardo alla rimozione del thread sullo scempio nel duomo di Reggio Emilia.
          

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  93. Signor Carradori,
    l'ho sempre pecepita come una delle persone più pacate e più sagge qui dentro.
    Ultimamente mi sembra diventato più nervosetto.

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  94. Rocchetti in luogo delle cotte ... pizzi troppo arzigogolati ... talare rossa anziché nera ... l'ombrello anche se non piove ... i chierichetti agghindati da sacerdoti ...
    Sarà anche tutto vero, non dico di no, e sicuramente, un tempo, le cose avevano un ben preciso significato che oggigiorno, dopo 40 (quaranta) e più anni di oblio, è andato perso.
    C'è molto da recuperare, certo.

    Comunque, personalmente, direi che una liturgia un po' "pasticciona" sia comunque da preferire a spettacoli del genere.
      

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  95. Caro Carradori, con tutta la stima e la simaptia per Lei vorrebbe, per cortesia, dare una spiegazione razionale della sua espressione "per lo più di estrazione o di impostazione "nordista""?. Grazie.

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  96. Uno dei tanti giovani presenti2 settembre 2011 alle ore 22:56

    Salve a tutti, quel giorno io ero presente. Non ho letto tutti i commenti, semplicemente perché mi é impossibile farlo. C'è troppa critica, "troppo poco" spirito di fraternità cristiana. Quella sera il celebrante ci ha donato emozioni uniche! Subito dopo la conferenza sono andato a complimentarmi e a ringraziarlo perché mi ha donato quel brivido che uno percepisce quando partecipa a simili celebrazioni.

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  97. Caro Signor Silente. Impostazione nordista non è tanto riferita al luogo anagrafico o di residenza quanto ad uno stile che in altri interventi non ho esitato da definire dal sapore calvinista.
    In taluni interventi comparsi in questo blog ho trovato un eccessivo risentimento verso lo stato d'animo, io sono un grande estimatore della magna cultura del Sud Italia, che, come poi ha confermato un giovane che ha partecipato alla Santa Messa, dei ragazzi che presi dall'entusiasmo hanno voluto assistere in presbiterio al sacro rito.
    Impostazione nordista sta dunque per impostazione di presunta superiorità farcita da una critica esacerbata nei confronti di un gesto che al sud sarebbe considerato come "normale" : assistere, secondo le consuetudini liturgicbe locali, al sacro rito con il devoto entusiasmo che qualcuno non conosce più, aimè, e di cui avrebbe bisogno !
    Spero di essere stato chiaro, nonostante l'ora tarda ...

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  98. Ecco l'equilibrio, l'educazione e la signorilità di chi vuole imporre le proprie convinzioni senza usare l'obbligatorio esercizio della carità.
    Uno degli esempi di " tradizionalisti " che fanno il gioco altrui.
    W l'educazione !

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  99. Il Signor Osservatore ha perfettamente ragione : ha colto nel signo !
    La mia pressione, proverbialmente bassa, si è alzata dopo che ho sentito, in camera caritatis, diverse lamentele di Religiosi/ Sacerdoti che celebrano regolarmente la Messa antica che mi hanno chiesto di non pubblicare più nulla per evitare le solite valanghe di critiche per tutto ...
    La cosa mi intristisce perchè il sito è qualificato e molto letto, soprattutto dai nemici della Tradizione.
    Ho elaborato un'ipotesi : che siano proprio i nemici della Tradizione a scrivere, sotto mentite spoglie, per far criticare il mondo tradizionale che si raccoglie dietro questo stimato Blog.
    Questo l'ho detto e l'ho scritto a chi di dovere.
    In questo caso, ad esempio, si doveva solo inneggiare e acclamare l'iniziativa deigli amici siciliani, invece ne sono scaturite indebite critiche...
    Grazie per la Sua cortese e garbata considerazione.

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  100. Le celebrazioni della S.Messa quali sono state fino agli anni '60 appartengono ormai al passato. Erano, forse per il fatto di essere 'normali', diverse.
    Oggi queste celebrazioni sono 'straordinarie' e straordinaria, rispetto ad allora, è anche la consapevolezza dei fedeli di ciò che si compie durante la funzione. Non parlo di fede, ma di partecipazione che è, secondo me, pari a quella che soltanto una parte di chi assisteva alla S.Messa domenicale in quegli anni dimostrava.
    Chiunque, anche solo per curiosità, assista alla S.Messa DI SEMPRE oggi, avrà notato che mentre la si celebra si potrebbe sentir volare anche una sola mosca.
    Ciò che come ho già scritto in un post sopra mi colpisce è la partecipazione dei giovani, giovani nati decenni dopo ' l'oscuramento ' ma che malgrado tutto quanto è stato fatto per decattolicizare la Chiesa, sempre più numerosi si avvicinano alla S.Messa DI SEMPRE.
    E sono certo che ciò abbia colpito per la seconda volta, la prima è stata la forse inaspettata fermezza di Mons. Lefebvre soprattutto riguardo alla dottrina, anche chi pensava che passate due/tre generazioni, la liturgia plurisecolare della S.Messa sarebbe stata dimenticata.
    Per questo non comprendo l'asprezza di certe critiche all'iniziativa dei giovani di Biancavilla.
    C'è stato qualche errore? Ma si tratta della PRIMA celebrazione dopo 4 decenni! Chi è esperto li segnali e sicuramente nelle prossime ne terranno conto.
    Rallegriamoci intanto che anche a Biancavilla sia stata celebrata questa S.Messa e auguriamoci che riescano ad averne una giornaliera.

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  101. Signor Andrea, no, no, e poi no!
    Tutto quanto attiene al ricupero di quanto è stato buttato al macero negli ultimi 45 anni deve godere del nostro appoggio incondizionato.
    Io le faccio professione di assoluta lealtà.
    A volte faccio qualche "osservazione" (Sono Osservatore :-)) sulla forma, ma con spirito costruttivo e in assoluta carità.
    Personalmente mi situo tra coloro che vorrebbero una "riforma della riforma", ma fra gli abusi del NO e il VO scelgo ad occhi chiusi il secondo.
    Dica ai cari sacerdoti che lavorano per ricuperare la tradizione, che essi avranno sempre il mio sostegno.
    Poi ci sono dei temi sui quali sono più sensibile.
    Ad esempio non sono un fanatico del "fasto liturgico" (mi piace di più una sacralità sobria).
    Per contro apprezzo  tantisismo i sacerdoti in talare (l'avrà già capito) e credo che i sacedoti vicini al VO la dovrebbero indossare sempre.
    Ma ha visto che  splendore le foto delle monache, dei frati e dei sacerdoti alla GMG? Tutti con il loro abito proprio, in mezzo a tutti i nostri ragazzi.
    Le auguro una buona notte (vista l'ora).

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  102. No, non invidio i tridentini.

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  103. Attenzione, buona parte delle critiche alle vesti dei ministranti, vengono dagli assidui frequentatori del bolg che sono acerrimi nemici della Tradizione, quelli che confessano senza stola, quelli che usano il camice in qualsiasi momento liturgico o paraliturgico, quelli che propugnano la "danza liturgica" e gli esempi potrebbero continuare all'infinito. Pertanto, rispondere a questi rancorosi modernisti e solo tempo perso, meglio qualche preghiera.

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  104. <span>No, non invidio i tridentini.</span>

    Allora non di invidia si tratta ma di rabbia... ;)
    Ha proprio ragione Renzo T (vedi post delle 10 e 59).
    Si sfoghi pure.

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  105. Credimi te lo dico con affetto, ma non dar troppo peso a"emozioni", "brividi" e compagnia perchè su quel piano  da Padre Emiliano Tardif in giù  c'è chi à nettamente superiore.

    Stò invecchiando e il cristiano ho imparato ad ammirarlo nella prova e nella fatica: un po' come per NSGesù Cristo che ci salva essenzialmente nel Getsemani.

    Saluti.

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  106. Meno esagerato di quel che pensa,caro Ospite, e potrei raccontarle delle belle se fossimo a tu per tu. Io vado solo alle Messe tridentine,però non posso non fare confronti con quanto accadeva nelle mie Messe da chierichetto, e devo dire che tutto questo "zelo" che voi perdonate e tollerate nei vari "collegi liturgici" sono un materiale molto pericoloso. Piano con la comprensione. E molto attenti coi collegi liturgici o come si chiamino. Dobbiamo essere innocenti come colombe ma pronti e astuti come serpenti,dixit Jesus.

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  107. Per carità, ho scritto che non conosco la realtà in oggetto, ma personalmente tendo a non pensare subito male o almeno a lasciare lo spiraglio della consuetudine, dell'uso locale. Se poi le ne sa di più...

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  108. Rallegrarsi? Bisogna vedere,Cesare,bisogna vedere. Non la dia così per scontata

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  109. Non sono daccordo sull'ultima osservazione. Il clergy è ammesso per un sacerdote, certe vesti, ripeto ancora in generale e salvo usi locali, non lo sono per dei laici.

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  110. E le berrette nere da parroco sono portate da sacerdoti o chierici? Giurerei di no.

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  111. Non lo si fa per azzannare il prossimo,ma per impedire che,con comportamenti sbagliati o ambigui, i nostri fratelli nella fede non vengano azzannati dai nemici,che sono altri e non ono qui.

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  112. Scrivi qui il tuo commento... Non si tratta di critiche malevole ma fatte perchè la Messa sia una Messa e non una pagliacciata,una sfilata di esibizionisti. Le rubriche servono a questo,per conservare la dignità della Messa

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  113. Bene,Ospite! Altrimenti diamo fiato ai nostri nemici che avrebbero ragione di prenderci in giro. Le tanto disprezzate "rubriche" servono anche a questo,ad evitare abusi e atti blasfemi e non capisco il buonismo di tanti commenti,che ci invitano a guardare la sostanza. Come in giurisprudenza,anche nella liturgia la forma è sostanza.

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  114. Per"Uno dei tanti giovani presenti". Caro amico,la fraternità mi impone di aiutare un fratello che sta per sbagliare e di ricordargli la retta via. Tacere e lasciarlo sbagliare non è comportamento da fratello. La critica non é negazione della carità e fraternità cristiane. Cosa ti dicessi che in un certo posto dei laici si sono vestiti con i paramenti spettanti al sacerdote e questo in una chiesa. Per questo sono iper critico e non tollero pagliacciate e mascheramenti.

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  115. Caro giovane, innanzitutto desidero condividere la tua gioia e dirti quanto ci rallegra vedere giovani attirati dalla sacra Liturgia Antica, ma, ed è un piccolo "ma" che non è una critica, spero che aldilà delle emozioni e dei brividi o, dopo aver sentito quelle emozioni e quel brivido, senza dubbio forti e unici, come tu dici, tu continui a sentire nel tuo cuore la traccia profonda e duratura che lascia la liturgia come l`hai vissuta, un vero alimento spirituale, una fonte che non si esaurisce nel corto momento di un`emozione o di un brivido, ti auguro di tutto cuore di potere attingere a quella fonte e continuare vivere la gioia che procura.
    E non prendertela per le critiche, metti da parte la loro durezza e intransigenza e prendile come consigli e correzioni per poter ancor meglio vivere quei momenti così importanti, imparando così, progressivamente e con tutto l`amore e il rispetto che già hai, anche la piena consapevolezza dell`importanza dei segni e dei simboli cattolici.

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  116. Liberissimi di non essere in accordo, ma resto della mia idea (che, cioè, avete torto marcio), anche perché ho il sospetto di non essere riuscito a spiegare bene: non ho certo negato che vi sono stati abusi, né potrei negare che indossare un clergyman è cosa assolutamente legittima.
    <span>Si parlava, al contrario, di opportunità e sempre sul piano dell'opportunità intendo restare</span>, pertanto ribadisco:
    1) sarebbe certamente stato più opportuno che certi abusi sull'uso del paonazzo ecc...fossero stati evitati, ma non ritengo la cosa particolarmente grave, vuoi per le giustificazioni che abbiamo letto sopra <span>e vuoi, soprattutto, perché - forse - dalla passione per certi aspetti esteriori del servizio all'atare (e, aggiungerei, anche dalla conseguente tendenza a qualche uso improprio) si riesce a cogliere qualche indizio (speriamo fondato) di quel "santo zelo per la casa del Signore" dal quale anche Nostro Signor Gesù Cristo si lascò "divorare" (cfr. salmo 68)</span>. Ben vengano dunque celebrazioni come questa e <span>poco importa se qualche ragazzotto indossa la paonazza se maggiore è l'amore per il Santo Servizio dell'altare rispetto all'amore per la paonazza in sé</span>;
    2) solo chi è dozzinalmente superficiale riesce a non notare che tra un clergyman e una talare (abbigliamenti entrambi legittimi, ci mancherebbe) c'è molta differenza, <span>soprattutto in circostanze come quella di cui si sta parlando</span>: l'abito è (anche) <span>un segno esteriore di un interiore convincimento</span>: è chiaro che non voglio (né potrei) minimamente sindacare il pensiero di don Bux, ma ecco perché c'è bisogno di maggiore attenzione ai segni esteriori: perché noi solo quelli possiamo cogliere.
    Di conseguenza e in tutta franchezza, non ho alcuna sollecitazione interiore a curarmi del motivo per cui qualche ragazzo smania per indossare il paonazzo senza licenza, mentre mi domando perché don Bux non indossa la talare, la quale sta al clergyman come il caviale sta alle uova di lompo.
    E chi ama la buona tavola sa benissimo che il caviale è una vera leccornia, mentre le sue succedanee uova di lompo fanno schifo...!!!

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  117. E' davvero inutile farvi ragionare. C'è stata una bellissima iniziativa e voi a sindacare su talari mancanti e scioccezze simili, ma uscite dal pc e andate alle Messe a pregasre Dio invece che sognarvi ste cose! 

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  118. chiamali ragazzotti ospite... c'hanno quasi trent'anni se non di più quelli in viola con fiocchi... il clergyman in Sicilia lascerei perdere, che siamo tutti nel Regno Unito? mica c'è il protestantesimo in Sicilia, la talare si può benissimo portare e poche storie

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  119. Ospite invece di sparare scemenze prova a vedere le cose che contano veramente. Altro che accuse da due soldi. Voglio vedervi voi altro fuori da un forum a combattere contro il progressismo che dilaga, ma no! bisogna fare gli scontenti da due soldini... vergogna!

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  120. In mezzo a tutte queste polemiche su vesti, ombrelli, talari, cotte, ecc. non ne vedo nessuna sulla musica e il canto di quella splendida celebrazione. Vuol dire che ho lavorato bene. Salve Sancta Parens!

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  121. La celebrazione è stata stupenda. sono un pò amareggiato leggendo qualche commento... sono contento invece per il grande consenso di popolo che c'è stato. tanti lodano e ringraziano il Signore per il dono di questa celebrazione e auspicano un felice e permanente ritorno. la Basilica Santuario di Biancavilla quella sera era gremita di fedeli, i giovani erano moltissimi. Molti giunti da diverse parti della Sicilia. Deo Gratias

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  122. C'è un detto siciliano che recita: "Cu mancia fa muddichi" (chi mangia fa molliche), come a dire: chi fa qualcosa è inevitabilmente soggetto alla possibilità di sbagliare. Credo che sia la migliore risposta alle critiche piovute su questa iniziativa, soprattutto a quelle condite di astio e irriverenza e miranti, più che alla "correzione fraterna", alla demolizione morale e all'umiliazione di chi con entusiasmo e sacrifici ha realizzato il miracolo di far appassionare giovani e giovanissimi alla liturgia tradizionale. Chi ha orecchi da intendere intenda. 

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  123. Carino a soli tre anni dal SP già cominciano gli abusi. Figurarsi tra 40 anni!!!!!

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  124. Gli unici abusi sono icommenti fuori luogo.

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  125. I veri abusi sono quelli contro la fede, la dottrina e i sacramenti... che abbondantemente si consumano alle nostre "ordinarie" Messe domenicali.

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  126. A mio avviso dovrebbe vergognarsi lei, che si straccia le vesti di fronte a persone che tranquillamente dibattono. E poi basta con questo "voi parlate e noi lavoriamo". Stia tranquillo: lavoriamo anche noi, ma nel frattempo riusciamo anche a ragionare, visto che (almeno noi) due cose insieme le sappiamo fare!

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  127. Aggiungo anche: a che serve un forum se non per dibattere? Solo per autosbrodolarsi e scrivere "quanto siamo bravi e quanto siamo belli"? Questo si faceva nel ventennio!!!
    Senza discussione tra due posizioni diverse questo forum non serve a nulla; per quanto mi riguarda, poi, ho scritto che se abusi nella liturgia ci sono stati, si tratta di piccoli neo e nulla più. E dovrei vergognarmi per questo? E avrei sparato scemenze come lei afferma? A mio avviso no, ma forse lei si intende di scemenze molto più di me...

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  128. Il "ragazzotti" era assolutamente bonario: non li conosco e dalle foto mi sembravano giovani. Magari per loro era un complimento :) !!!

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  129. Medice, cura teipsum!!!

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  130. "Le cose che contano veramente". Benissimo, quindi non contano i rocchetti o i manicotti e non contano nemmeno le chitarre o le casule no?? Ovvio.

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  131. Protonotario Apostolico4 settembre 2011 alle ore 12:35

    Io ero presente alla Messa.E' vero che c'è stata qualche mancanza,qualche cosa in più...ma niente di più! Su,su daii...Sursum Corda!Ringraziamo Dio per la bella celebrazione di cui abbiamo fatto esperienza,in cui si respirava il senso del sacro.L'organo che ha sostenuto e il canto che ha accompagnato la liturgia,hanno contribuito a dare un tocco "paradisiaco" a quella "divina liturgia".Ringraziamo pure i ministranti che si sono cimentati nel servizio e i due cerimonieri che hanno dato l'"anima" per la buona riuscita della celebrazione.Così come dovremmo ringraziare un seminarista giunto da Gricigliano e i canonici presenti assieme a qualche seminarista.E infine il plauso al grande Mons.Nicola Bux che ci ha donato dopo la Messa una magnifica conferenza!
    Deo gratias! Ad majorem Dei gloriam!

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  132. Per Sergio, gli abusi è meglio evitarli anche per quanto tu hai detto. In questo caso però non mi pare prorpio si possa parlare di atti blasfemi.

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  133. Ospite di ieri delle 20.26, dimmi pure che sono dozzinalmente supreficiale, ma continuo a non essere d'accordo con te, anzi resto convinto proprio del contrario, come già ho scritto.

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  134. Caro Renzo, è proprio per la bellezza dell'iniziativa che certi autocompiacimenti, qundo illeciti, andrebbeo evitati.
    Ora qui c'è chi dice che siano usi locali consolidati e chi dice il contrario, io, lo ripeto ancora una volta non conosco questa realtà e posso solo dire che se anche a Biancavilla vale la regola generale certe cose sarebbe stato opportuno evitrarle e, lo dico ancora, proprio per la bellezza dell'iniziativa.
    Un grande grazie ancora a don Nicola Bux.

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  135. ... e la bella Associazione "Maria SS. dell'Elemosina" della città di Biancavilla che con tenacia e sacrificio ha organizzato tutto l'evento: Messa e Conferenza. Questa numerosa aggregazione di laici (tra cui tanti giovani) che si propone di tutelare e divulgare la devozione alla Gran Madre di Dio e di incrementare la dottrina e la fede cattolica. ad essa il nostro vivo ringraziamento per la squisita accoglienza. 

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  136. Speriamo che lavoriate anche voi. Intanto vedo solo critiche di bassa lega. Andiamo un po al sodo su! che c'entra il protestantesimo con il clergy?! su su! sveglia!

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  137. siccome uno si firma Ospite (o con un qualsiasi pseudonimo non riconoscibile), non lo si può accusare di "non fare nulla", perché non si sa, semplicemente, chi sia e cosa faccia. Magari vattelapesca è uno che il modernismo lo combatte di fronte e che di cerimonie ne ha organizzate tante più di te. ergo inutile sparare accuse personali a ignoti, o anche vantare un'incerta superiorità a prescindere. Meglio dibattere del soggetto in questione senza divagare

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  138. il clergyman si usa nei paesi a regime protestante, ecco cosa c'entra. Lì era lecito. Su su! aveglia! in Sicilia la talare è riconoscibilissima e importante quanto la messainlatino

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  139. qui si hanno foto, non registrazioni, come facciamo a discutere la musica? ...

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  140. fu proprio all'indomani del concilio V2 che, all'improvviso, vedendo i sacerdoti cattolici vestiti con il clergyman (nome anglosassone, mai sentito prima nella Chiesa) noi bambini e adulti ci accorgemmo d'un tratto che l'immagine dei sacerdoti assomigliava a quella dei pastori protestanti: e io, nella mia piccola anima, pregai: "Signore, non capisco....che succede? perchè hanno messo ai t uoi sacerdoti quel vestito così diverso da prima...così strano nella sua aria luterana?...."
    ma non ci fu risposta per noi bambini, che fugasse i nostri timori, nelle parrocchie a tali domande imbarazzanti...ci dissero solo che la chiesa col "concilio" era diventata "più aperta al mondo moderno".....
    ....e ora capisco il perchè: protestantizzazione progressiva, cominciando dall'abito, finendo alla Dottrina e alla Santa Messa diventata Cena  !.....:(

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  141. Beh.. buona parte di questi interventi appartengono a persone che hanno partecipato. Per il resto se ti interessa conoscere il programma dettagliato possiamo fornirtelo. Non temiamo sfide di nessun tipo quando si ragiona di musica sacra. Anzi se ti serve un maestro di cappella, basta chiedere.

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  142. Per carità, le "conversioni forzate" non sono roba per noi no? Resti pure della sua opinione, come io resto della mia, che ho cercato di argomentare. Non sono abituato a sostenere un'idea senza spiegare il perché. Troppo facile dire "sono contrario" e non spiegare.

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  143. ...e dai termini volgari che usa con palese arroganza, il sig. Montagna dimostra anche grande villania verso le donne in generale....(v. più sopra il suo rozzo e violento post che la Redazione ha riscritto, invitandolo a cancellare le parole offensive, ma lui è passato oltre, continuando a svillaneggiare tutti....)

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  144. Non c'è stato nessun abuso. Chi parla non ha veramente idea di cosa dice. Venite in Sicilia. Vi accorgerete che anche le Messe NO sono celebrate con gli stessi paramenti.
    Sugli usi delle talari paonazze la pratica è consolidata ab immemorabile. come anche per i canonici l'uso della mozzetta paonazza.
    La Messa è stata bellissima e curata di tutto punto.
    Informatevi prima di parlare.

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  145. ahahah.. che ridere!! ma non avete altro da fare che discutere di pizzi e merletti???
    l'evento mi swembra davvero straordinario, ma i commenti sui pizzi intollerabili. Frequento da un po' di tempo la Messa EF ma non conosco le regole del pizzo. Credete che valga lo stesso la mia partecipazione?
    ahahahahahah....
    Complimenti agli organizzatori dell'iniziativa: "non curatevi di lor..."

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  146. La villania non fa proprio parte del mio stile, semmai lo stupore nel vedere che ci si perde nelle critiche e nei malumori per cose secondarie. Queste litiguccie non fanno che farci perdere terrerno contro coloro che non vogliono la messa VO! volete capirlo o no? 
    Preghiamo che la CEI capisca che le sue direttive sono contro il Santo Padre e la Tradizione, combattiamo contro i veri nemici di Cristo!

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  147. Ma infatti era quello che sostenevo io. Ma vengo preso per villano, pensa te quanto amor proprio e quanto orgoglio in certe persone che si sentono "attaccate". W Don Bux!

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  148. <span>

    <span>La villania non fa proprio parte del mio stile  Ma davvero? Non si direbbe affatto dal comportamento offensivo che ha avuto nei confronti di Ospite, il quale stava esprimendo il suo pensiero, come stava facendo anche lei. Lei, poteva benissimo dire ad Ospite ciò che pensava, ma in un altro modo. </span><span>semmai lo stupore nel vedere che ci si perde nelle critiche e nei malumori per cose secondarie.  Parlando appunto di stupore, anche io mi sono molto stupita di quello che lei ha detto ad Ospite (e non se lo meritava!)  </span><span> Queste litiguccie non fanno che farci perdere terrerno contro coloro che non vogliono la messa VO! volete capirlo o no?   Ma lei invece, vuole capirlo o no, che le litiguccie (come le chiama lei) le ha cominciate proprio lei? Mi meraviglio di lei: un altro "bue" che da' del "cornuto all'asino!" Le consiglio, di rileggere BENE quello che ha detto ad Ospite.  </span><span>Preghiamo che la CEI capisca che le sue direttive sono contro il Santo Padre e la Tradizione, combattiamo contro i veri nemici di Cristo!  Qui, sono d'accordo con lei, ma preghiamo soprattutto per la sua anima...</span>
    </span>

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  149. Usi un linguaggio più consono e vedrà che per villano non verrà preso. Concordo sul viva don Bux, anche se confermo che mi piacerebbe vederlo in talare più spesso, ma - ripeto - viva don Bux!

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  150. PS. Bisogna pregare per tutte le anime non solo per quelli di coloro che "ci scocciano".

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  151. Ma io l'ho ripetuto più volte. Credo proprio che la celebrazione e lo parole di don Nicola Bux alla conferenza siano state, quelle sì, un segno forte indipendentemente la fatto che si sia indossato il clergymen o latalare (entrambi leciti per un sacedote).
    Altre cose (certamente non dipendenti da don Nicola) viste probabilmente sono illecite e classificabili come abusi, intendiamoci, non certo enorm, ma comunque tali. Per cui se sorvoliamo su queste ultime non vedo il motivo di rimarcare una supposta maggior  gravità nel mancato utilizzo della talare da parte di don Bux.

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  152. Quello mi farebbe comodo in effetti, ma mi sa che siamo un po' distanti.

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  153. Redazione di Messainlatino.it5 settembre 2011 alle ore 18:34

    Invito tutti quanti ad abbassare i toni. Se uno dei primi commenti è stato "evitiamo il rubricismo esasperato" è perché purtroppo era prevedibile che la discussione prendesse una simile piega. Noto però che molti commenti, sopra ed anche sotto, esprimono amarezza per questo e preferiscono invitare ad usare comprensione e a guardare gli aspetti positivi dell'avvenimento. A questi mi associo. Naturalmente è possibile discutere, in spirito di correzione fraterna e senza cadere nell'offesa personale.

    NB  la mancanza di un qualsivoglia segno di riconoscimento da parte dei numerosi anonimi "Ospiti" rende poco agevole seguire la discussione.

    FZ

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  154. <p><span> </span><span>
    </span><span>Bene redazione: i commenti che non sono volgari (anche se a volte possono essere un po' sopra le righe) vengono cancellati immediatamente, mentre quelli che sono volgari e molto sopra le righe non vengono cancellati! Da notare bene qui, cosa ha scritto Renzo: e ci si perde in queste beghine da comari rincoglionite?  Non c'è male, redazione, questo è proprio un "bel" linguaggio da forum e mi meraviglio che ancora quella parola volgare non sia stata cancellata e non solo quella, anche le offese che il signorino ha fatto a Ospite. Mi sa' tanto che qui si predica bene, poi si razzola male, vero redazione? Per forza poi i toni si accendono!</span><span></span>
    </p>

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  155. Protonotario Apostolico5 settembre 2011 alle ore 20:39

    Volevo rispondere a Etneo:beh....che le messe NO sono celebrate con la stessa solennità ho qualche dubbio,sicuramente lo è dalle tue parti..ma bisogna ammettere che non è prassi (purtroppo!) consolidata.Sull'uso dei paramenti ti do ragione perchè è vero che i nostri presbiteri non si fanno problemi ad indossare anche paramenti antichi e solenni,pur se qualche minoranza rimane...

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  156. <span><span>La Sicilia è stata per secoli una terra cattolicissima, arciclericale e sanfedista; forse in virtù dei suoi martiri ma anche della Legazia Apostolica di cui furono investiti i re di Sicilia prima, e del Regno delle Due Sicilie dopo.  In nessun'altra regione d'Italia si trovano comunità di sole 5 o 6 mila anime che vantano oltre 30 chiese. Ancora oggi in occasione delle feste patronali si usa addobbare le chiese a festa e indossare paramenti sfarzosi. Ma purtroppo il decoro della messe quotidiane o domenicali anche qui è scaduto molto. Ormai anche in Sicilia impazzano le pretesse, i complessi rock, i filodiffusori, le danze "liturgiche" e una sciatteria diffusa.    
       
    Il fiorire di inizative legate al VO ci lascia ben sperare per il futuro, anche se personalmente avverto il definirsi di una spaccatura sempre più profonda all'interno del tessuto ecclesiale regionale: da una parte i puristi tradizionalisti autenticamente cattolici, dall'altra i progressisti indifferenti e atei.</span></span>

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  157. Va bene; ma sono stati cancellati alcuni miei commenti e anche uno o due (non ricordo bene) commenti di Ospite che non erano volgari e neanche così tanto offensivi come alcuni commenti che ha fatto Renzo, ecco perchè poi me la prendo, perchè c'era una notevole differenza tra alcuni (non tutti, naturalmente) commenti offensivi di Renzo (che sono andati un po' troppo a livello personale nei confronti di Ospite) e alcuni commenti miei e di Ospite. <span>"Comari rincoglionite" non è certo un'espressione elegante, ma si può scrivere ben di peggio e onestamente non mi pare il caso di scandalizzarsi più di tanto;  Certo, che si può scrivere di peggio, ma in genere sarebbe bene cominciare a censurare anche le "minime" volgarità che non si addicono ad un forum, tanto più se il forum è cattolico, perchè se non si iniziano a censurare quelle "minime", andrà a finire che si comincerà a sparare parole ancora più volgari e spero che non si raggiunga mai questo limite.</span>

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  158. Ultimo aggiornamento:

    su www.santamariaelemosina.it
    il video della Santa Messa officiata da don Nicola Bux il 26 agosto scorso a Biancavilla.

    Siate clementi!!!

    ahahah...

    Saluti,
    Alessandro

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  159. Redazione di Messainlatino.it6 settembre 2011 alle ore 19:18

    Basta cosa? Sia più preciso.

    FZ

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  160. Appunto: i cosiddetti "abusi" sono del tutto "veniali", mentre un Sacerdote (<span>chiunque esso sia, perscindiamo dal caso di specie</span>) che parla in difesa della tradizione, ma non la segue nell'abito fa dubitare.

    RispondiElimina
  161. Beh! Bene per l'entusiasmo ma veramente tante cose da mettere a fuoco, ma da qualche parte bisogna pur incominciare, no? Forse avrei iniziato non proprio con una Messa in terzo... quel povero suddiacono deve aver sudato sette tunicelle :-D . La cosa più bella che si percepisce è l'entusiasmo e la voglia di fare e di partecipare (pure l'organista vestito m'ha fatto venire a mente le vecchie cerimonie nella mia cattedrale in cui anche l'organista e il maestro del coro eran vestiti in tal modo... perché erano entrambi canonici della cattedrale)....

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  162. Cose che non servono !!!!

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  163. tutto bellissimo, da noi l'ombrellino si usa il giovedì santo quando portiamo la pisside con il conopeo nel sepolcro e per il corpus domini quando si accompagna l'ostensorio sotto il baldacchino processionale o alle quarantore come per la processione del corpus domini o per quella in chiesa per il te deum di ringraziamento sempre per le quarantore. l'altare è bellissimo e la pianete idem; l'unica cosa che noto di diverso dalla mia parrocchia è che la comunione da moi viene data alle balaustre, mentre da voi no... ma niente da criticare!

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