Il Padre de Pommerol, cappellano militare francese in Afganistan, presso i legionari paracadutisti, non manca occasione per lanciarsi con la tonaca. Per quanto possa creargli qualche problemino di stabilizzazione in caduta libera, la considera la sua armatura.
Di questo prete coraggioso, ispirato al beato Charles de Foucauld (martire in terra musulmana), vogliamo riportare qualche frase:
Io non voglio essere moderato. Che cos'è un cappellano moderato, d'altronde? Io ho senza dubbio opinioni nette, ma almeno sono coerente. La passione di Gesù Cristo, non è un pic nic. [..] La Chiesa muore per il silenzio dei prelati, come diceva già S. Caterina da Siena. [..] Io sobbalzo quando sento dei parroci che parlano di questioni sociali o del commercio solidale, mi dico che non sono nel loro ruolo. Oggi, ciascuno ha la sua verità. Ognuno dice: sono credente, ma non praticante.
Fonte: le Figaro
L'abito fa sempre il monaco.
RispondiElimina<span>L'abito non fa il monaco .... ma lo protegge !!!</span>
RispondiEliminala gioia di un fedele Ministro del Signore anche.....
RispondiEliminanel blu dipinto di blu !
:)
<span> </span><span>La Chiesa muore per il silenzio dei prelati, come diceva già S. Caterina da Siena. </span>
RispondiEliminaquesta se la segnino tutti i preti e prelati e i pastori conniventi con le eresie e le deviazioni di ogni specie, che disperdono il Gregge e fanno franare l'Edificio Divino, giorno dopo giorno, per anni !...
Sono appena tornato da Lourdes ( pellegrinaggio UNITALSI Mantova e Cremona ),e devo dire che di tonache ne ho viste poche in giro per il santuario in compenso segnalo una perla rara.
RispondiEliminaChiesa ( bruttissima ) di S. Bernardetta cote Grotte: S. Messa del pellegrinaggio, un giovane cerimoniere in divisa da barelliere attrae la mia attenzione per la compostezza, decido di tenerlo d'occhio.
Al Vangelo, il ragazzo si orienta verso l'ambone...primo indizio.
Al Credo, lo vedo inchinarsi profondamente alle parole "Discese dal cielo..." e si segna devotamente alla frase "...vita del mondo che verrà. amen".
Alla Consacrazione, fa disporre i ministranti con turibolo e quatto ceri, inginocchiati davanti l'altare. Mentre lui suona il campanello all'Elevazione dell'Ostia. (N.B. A Lourdes per avere il campanello, occorre chiederlo espressamente al sagrista)...Altri bei indizi.
All' "Ecco l'Agnello di Dio..." SORPRESA...si genuflette in adorazione.
E...prova del nove...eccolo ricevere la Comunione in ginocchio.
Terminata la S. Messa, resa molto solenne dalle accortezze liturgiche di quel giovane, decido di avvicinarmi a lui... Lo saluto e gli chiedo, fingendomi non avezzo a quei gesti, "Come mai ti sei inginocchiato alla Comunione ?", il ragazzo con molta naturalezza mi risponde: " Sono Cattolico di rito Gregoriano",bel termine per classificarsi vero?, " Tradizionalista?!" Lo incalzo, fingendomi scandalizzato; Ed ecco nei suoi occhi un moto d'orgoglio e subito la risposta : " Si, se preferisce, sono tradizionalista...qualche problema ?"
Beh, il seguito potete immaginarlo.
Una piccola goccia se vogliamo, ma che a me ha scaldato il cuore e reso più bella la permanenza a Lourdes.
Brava Redazione..... :-D
RispondiEliminafra uno scatolone ed un altro, ci voleva questo refrigerio.....
Un invito ai sacerdoti: NON ANDATE ORA A FARE TUTTI I PARACADUTISTI mi raccomando!!! :-D
battute a parte, io non comprendo davvero questa "allergia" per l'abito....
una volta un sacerdote mi disse (vestiva con polo e calzoncini e il Tao) "ma fa caldo!! Anche tu ti sbracci o no?" si, gli risposi...ma io sono laica e già nel mio ruolo cerco ancora di tenere acceso IL SENSO DEL PUDORE....quando mi vesto penso sempre che ho un marito e due figli ai quali dare l'esempio...e l'inverno? in Inverno che scusa hai? e poi, gli dissi, pensa ALLE SUORE....a parte quelle che si sono spogliate dopo il Concilio, te le immagini le Monache senza abito? non avrebbero più un senso e perderebbero il senso proprio della Tradizione visto che l'abito in sè ha un significato TEOLOGICO!....
Ho fatto una constatazione nella mia esperienza di 22 anni nelle Parrocchie: chi sa citare bene Santa Caterina da Siena come altri Santi, veste da prete (seppur non sempre con la talare), è un ottimo sacerdote perchè coerente con il suo Ministero, non ha grilli per la testa e si discute ragionevolmente arricchendosi vicendevolmente....e sono anche Sacerdoti che usano il Rosario!
;)
Sante parole quelle del sacerdote paracadutista. La tiepidezza non si addice ad un cattolico, come si fa a servire ed amare con tiepidezza chi per noi ha dato fino all'ultima goccia di sangue? Eppure siamo così ingrati.
RispondiEliminaQuindi se Oddifreddi indossa una tonaca diventa un prete????????
RispondiEliminaL'abito non fa il monaco.....e' ovvio
Nulla in contrario contro la talare....ma io distinguo un bravo prete in base a ben altre categorie
RispondiEliminaGiona chi si vergogna di portare la talare non può essere un bravo prete e non ci sono scuse che tengano. Il medico in ospedale porta il camice, il giudice in tribunale la toga, il militare la divisa, il meccanico la tuta , ecc.., Per quale ragione il prete non si veste, nella quasi totalità da prete?
RispondiEliminaforse perché non c'è nessuno che lo OBBLIGA sul serio... Gregorio VII tolse il pane ai preti che rifiutavano di vivere nel celibato... la verità è che la chiesa non crede più in se stessa, nel suo potere, nella sua AUTORITA'... è una chiesa che cerca consenso, che lo spilucca dai media, una Chiesa imbarazzante. Si stava meglio quando si stava peggio... perdonate sta' banalità ma su questo non ho dubbi. il problema nasce da persone INADEGUATE che rivestono ruoli che esigono ben altre spalle...
RispondiEliminaquesto sacerdote mi fa pensare a san Giuseppe da Copertino...
RispondiEliminaCaro Ospite io azzarderei che in realtà oggi si OBBLIGA a non portare la talare, i seminaristi, anche quelli che vorrebbero portarla, sono obbligati a non farlo e questo capita in diverse diocesi. Nei seminari si fa ostraccismo per tutto ciò è fortemente cattolico, mentre si è molto liberali verso le filosofie non cattoliche. Lo sa che ci sono seminaristi che invece di farsi mesi su Tommaso d'Aquino e la Summa teologica si devono sorbire mesi di film sulla shoa? Lavaggio del cervello come nei gulag comunisti. Così siamo messi nell'era di Benedetto XVI, chissà se il Papa è al corrente di ciò, comunque sia non mi pare che ancora abbia obbligato i seminari ad introdurre anche la S.Messa... come la chiamano loro?...ah! RITO STRAORDINARIO. Non ci poteva essere appellativo migliore!
RispondiEliminaE che dire di quei poveri sacerdoti che oltre aportare la talare, si fanno anche ore di confessionale? Loro oltre a essere taciati con ribrezzo di essere tradizionalisti (bleah! :-$ ), vengono anche insinuate maldicenze, se al confessionale vanno spesso donne. Chissà il povero S.Curato d'Ars cosa avrebbe dovuto sentirsi dire, visto che confessava 10 ore al giorno le donne e 6 ore al giorno gli uomini.
Siamo messi così, ma grazie al cielo siamo nelle mani di Dio, che provvederà.
Camminare per strada e vedere una talare è come avere avere un ricordo del Paradiso e un'ammonimento su come raggiungerlo. Ma anche molti sacerdoti "buoni" fanno gli gnorri ... E anch'io son d'accordo: chi non porta la veste o se ne vergogna oppure non la ritiene importante. E' vero che è un segno esterno, però permette al sacerdote di ricordare sempre chi è e quindi come si deve comportare, e al passante di ricordare Dio,almeno per un momento. Dire che il vestito da solo non basta è una tale ovvietà che finisce per divenire un comodo alibi.
RispondiEliminaOvviamente intendevo dire (almeno per esperienza personale) che la talare identifica, oggi, il prete che ci tiene a farsi riconoscere come tale.
RispondiEliminaL'abito non fa il monaco. Ma il monaco indossa l'abito.
RispondiElimina<p><span>Sono del parere che l’abito non fa il monaco. Io lo uso perché la ritengo un elemento essenziale di riconoscimento. Non ho nulla da obiettare a chi invece non la indossa. Ognuno deve essere libero.</span>
RispondiElimina</p><p><span>Non condivido per niente invece il cappellano di chi fa la guerra, sia esso con talare o no. ritengo una contraddizione la benedizione della Chiesa alla guerra!</span>
</p><p><span>Non riesco proprio a capire questo modo di agire. Ricordo tempo il racconto di un soldato che prima di mirare sul “nemico” fi faceva il segno della croce per non mancare la mira!</span>
</p><p><span>Ricordiamoci che, come diceva Pio XII, “tutto è perduto con la guerra”. Non dimentichiamoci poi delle vittime della guerra. Per esempio sono tra i 1.200 e i 1.500 i talebani ammazzati! (Il numero è stato fornito dal direttore di 'Rid' (Rivista Italiana Difesa) Andrea Nativi, uno dei più autorevoli e informati analisti militari, autore tra l'altro del dossier sulle forze armate della Fondazione Icsa, che ha come presidente onorario Francesco Cossiga). Una vera vergogna! Se si pensa che gran parte di queste morti sarebbero stati inflitte dalla Folgore. E noi continuiamo a “benedire” con i nostri cappellani la guerra?</span></p>
<p><span>Sono del parere che l’abito non fa il monaco. Io lo uso perché lo ritengo un elemento essenziale di riconoscimento. Non ho nulla da obiettare a chi invece non lo indossa. Ognuno deve essere libero.</span>
RispondiElimina</p><p><span>Non condivido per niente invece il cappellano di chi fa la guerra, sia esso con talare o no. Ritengo una contraddizione “la benedizione” della Chiesa alla guerra! Non riesco proprio a capire questo modo di agire. </span>
</p><p><span>Ricordo il racconto di un soldato che prima di mirare al “nemico” si faceva il segno della croce per non mancare l’obiettivo!</span>
</p><p><span>Ricordiamoci che, come diceva Pio XII, “tutto è perduto con la guerra”. Non dimentichiamoci poi delle vittime della guerra. Per esempio sono tra i 1.200 e i 1.500 i talebani ammazzati nell’anno scorso! (Il numero è stato fornito dal direttore di 'Rid' (Rivista Italiana Difesa) Andrea Nativi, uno dei più autorevoli e informati analisti militari, autore tra l'altro del dossier sulle forze armate della Fondazione Icsa, che ha come presidente onorario Francesco Cossiga). Una vera vergogna! Se si pensa che gran parte di queste morti sarebbero state inflitte dalla Folgore. E noi continuiamo a “benedire”, con i nostri cappellani, la guerra?</span></p>
Multinick, sei un religioso?
RispondiEliminaMi pare comunque tu confonda tra la guerra e chi assiste spiritualmente i soldati in guerra. Dove di un prete c'è estremo bisogno, visto il rischio per la vita.
Infine, aggiungo che se la guerra è in sé un male, a volte è male minore, secondo le categorie - è catechismo - della guerra giusta: che ne sarebbe dei tutsi o dei bosniaci senza le missioni internazionali? O credi forse che gli accordi pacifisti di Monaco del '38, con cui si lasciò mano libera a Hiitler pur di evitare un conflitto, siano stati una bella cosa?
No caro multinick , Pio XII disse "<span>Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra.</span>"
RispondiEliminawww.vatican.va/holy_father/pius_xii/speeches/1939/documents/hf_p-xii_spe_19390824_ora-grave_it.html
certo la guerra è una gran brutta cosa, ma talvolta è necessaria, purtroppo.
La Chiesa deve stare ovunque ci siano anime da accudire, i militari forse non hanno un'anima?
<span>No caro multinick , Pio XII disse "<span>Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra.</span>"
RispondiEliminawww.vatican.va/holy_father/pius_xii/speeches/1939/documents/hf_p-xii_spe_19390824_ora-grave_it.html
certo la guerra è una gran brutta cosa, ma talvolta è necessaria, purtroppo.
La Chiesa deve stare ovunque ci siano anime da accudire, i militari forse non hanno un'anima?</span>
Il suo errore è proprio questo: definire un "bravo" se porta o meno la talare....ma non è questo lo scopo della talare nè dell'articolo... ;)
RispondiEliminaRitiene forse che fra buddisti, anglicani, protestanti non ci siano dei BRAVI?
Fare il prete non significa "fare i bravi" o l'esserlo... santa Gianna Molla non portava la talare...
Diverso è dire che il "bravo prete" indossa anche la talare... e non che la talare fa buono il prete... :-D
La Talare è un segno DISTINTIVO che racchiude in se un significato teologico sull'identità del prete stesso...
" <span>nella preghiera composta per il Giovedì Santo di quest'anno, alludendo all'abito ecclesiastico, mi rivolgevo al Signore con questa invocazione: </span><span>"Fa' che non rattristiamo il tuo Spirito... con ciò che si manifesta come una volontà di nascondere il proprio sacerdozio davanti agli uomini e di evitarne ogni segno esterno"</span><span> (Giovanni Paolo II, Precatio feria V in cena Domini anno MCMLXXXII recurrente, universis Ecclesiae sacerdotibus destinata, 4, die 25 mar. 1982: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, V, 1 [1982] 1064).</span>"
da mons. Olgiati poesia sulla Talare:
<span>In Seminario subito mi hanno insegnato a baciarti, quando alla sera mi spogliavo per andare al riposo. Quanti baci e di che cuore!
O veste nera della mia prima Messa e di tante Messe celebrate e di tanti azioni sacerdotali compiute! O veste nera, che accanto al letto dei morenti avevi un significato ed un tuo singolare linguaggio! O veste nera, che non mi hai mai costretto ad isolarmi in una torre d'avorio, pur ricordandomi in ogni occasione il mio sacerdozio, anche nel fervore di dispute accese e nelle battaglie per la difesa della verità, in congressi, in associazioni, nelle scuole!
Tu hai conosciuto talvolta, soprattutto in alcuni tempi, l'insulto villano del teppista; ma quanto in quei momenti sono stato fiero di te e ti ho amato!
T'ho riguardata sempre come una bandiera...bandiera nera, sì. Simbolo di morte. ma non potevo vergognarmi, perchè mi simboleggiavi il Crocifisso, che, appunto perchè tale, è risurrezione e vita.
Ora che sono al tramonto, sentendo discorrere di te, ho capito sempre più e sempre meglio che ti amo tanto.</span>
***********************************
;)
Caro Multinick, il diritto alla guerra è sancito dal Catechismo della Chiesa Cattolica....è ovvio che alla base c'è il ripudio alla violenza, ma c'è anche il diritto allo Stato di difendersi anche con l'uso delle armi laddove vi è costretto...
RispondiEliminaIl Cristiano è PACIFICO non pacifista... deve provare tutte le vie per la pace, ma se non dipende da lui, la difesa con le armi è legittima!
Se per vedere un sacerdote in talare bisogna andare tra i paracadutisti, ebbene diamoci da fare!
RispondiEliminaE' vero, cerca consenso, non dà esempio!
RispondiEliminabello quel se sarebbe!
RispondiEliminamultinik e dove dovrebbe stare un capellano, se non dove ci sono anime che rischiano di andarsene all'aldilà molto facilmente? Certo la guerra è brutta cosa, come è brutta cosa la malattia, ma è proprio dove si rischia di perdere la vita che ci devono essere i sacerdoti. Mi pare poi che leggendo l'antico testamento Dio non fosse così scandalizzato dalla guerra, visto i macelli che si leggono.
RispondiEliminaComunque sia, contrari o no capellani, medici, infermieri devono essere dove c'è bisogno. Purtroppo la nostra è una natura contaminata dal peccato, cercheremo si, di portare la pace e di combattere la miseria, ma i poveri saranno sempre con noi, così ci ha detto il buon Dio e anche la zizzania dovremmo sopportarla fino alla fine.
C'è anche da aggiungere, cara Caterina, che qualche buon amico prete che usa la talare mi ha confidato che con sotto i pantaloncini corti, è anche un abbigliamento fresco!!!
RispondiEliminaun discorso vecchio, tipico dei seminari pacifisti, dove l'obiezione di coscienza vale di più dell'atto di fede.. BAGNASCO, AI CAPPELLANI MILITARI HA SEMPRE DATO L'APPELLATIVO DI MISSIONARI DI PACE
RispondiEliminaCaro multinik, hai mai sentito parlare di un cappellano militare della 1^ guerra mondiale chiamato Angelo Giuseppe Roncalli? Dovrebbe esserti abbastanza noto!
RispondiElimina"Io lo uso perché lo ritengo un elemento essenziale di riconoscimento."
RispondiEliminaBe', è in verità una visione piuttosto riduttiva.
"Non ho nulla da obiettare a chi invece non lo indossa. Ognuno deve essere libero." Elogio del relativismo: io ritengo una cosa essenziale ma un altro nelle mie stesse condizioni può non convenirne e io non gli dico nulla: ognuno fa quel che gli pare, e dev'esser libreo di... non esser riconosciuto.
*DONT_KNOW* *DONT_KNOW* *DONT_KNOW*
L'abito non fa il monaco, ma lo rivela.
RispondiEliminaA Multinik:
Non tanto l'affermazione che fai sulla guerra è rilevante in quello che hai detto ma quet'altra cosa, a mio avviso:"Non ho nulla da obiettare a chi invece non lo indossa. Ognuno deve essere libero". Chi si dona totalmente a Cristo non è più libero di fare quello che gli pare ma è un altro Cristo. La libertà la dona totalmente a Cristo nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. Per cui conosco una infinità di sacerdoti che si mimetizzano per continuare a fare i cavoli loro. No, questo la Chiesa non lo può permettere è una falsa libertà.
non so se vuoi essere "ironico" ma è proprio così. non vedo scelte coraggiose e forti, ma piccoli passi diplomatici, sorrisi melliflui... quando invece ci vorrebbe una mano forte e intransigente, veloce nel punire, che esiga rispetto... qui scoperchiamo le bare dei cardinali e non succede nulla a parte le solite parole che volano come le zanzare, un ronzio fastidioso. e naturalmente chi fa il proprio dovere viene allontanato, ostacolato, additato... credo proprio che ci meritiamo questi "pastori".
RispondiEliminaGiusto Extra Ecclesiam nulla salus! ormai molti sono assuefatti alla falsa libertà che propone il mondo, dove in realtà è libero solo il male, mentre il bene è perseguitato.
RispondiEliminasignor Multinick... non si benedice la guerra ma si fornisce un assistenza spirituale a chi la guerra deve farla per obbedienza (allo stato, alle istituzioni, alla patria ... e via dicendo). Ben vengano i cappellani militari piccolo e borioso ignorante. esistono preti che il proprio dovere lo fanno ancora, che conoscono ancora il significato dell'obbedienza, altri invece che hanno preso il loro essere sacerdoti come un lavoro piuttosto che come una missione sacra. vergognati per queste tue parole banali e assai povere.
RispondiEliminafalsa libertà....
RispondiEliminama la permette, sempre in nome di quel nuovo principio lanciato nel 1962, per il quale la Chiesa,
<span>"Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore..."</span>
Fino ad allora si usavano il rigore e la disciplina anche nella veste uguale per tutti i membri dell'Istituzione, ritenuta, come in tante istituzioni civili, una UNIFORME; dopo di allora non più, l'abbiamo visto in ogni settore, Liturgia in primis: ognuno faccia come meglio crede, tutte le indicazioni sono facoltative, o come si usa dire "aperte".
Non ci sono più regole fisse, o meglio tutte le regole possono essere trasgredite e.....
liberamente interpretate.
In nome della libertà non esiste più disciplina, nè autorità che si imponga su tutti con regole di qualunque specie: tutto è permesso.
La scuola del <span>vietato vietare</span> continua a promuovere i suoi allievi.
E allora? Il papa che ha un reggimento militare (anche se con gli effettivi d'una compagnia) al suo servizio?
RispondiEliminaPerché non ha dato la cifra dei soldati della coalizione morti? Saranno anche meno dei talebani ma forse che le loro vite valgono meno?
Sui motivi dell'intervento in Afganistan non discuto, ma sicuramente alle persone liberate dal giogo pesante dei fondamentalisti mussulmani non iteressa poi tanto.
Non insultate gratuitamente Multinick ( anche se le sue teorie fanno acqua...). Particolarmente non insultate se non vi fate prima riconoscere con un nome meno generico di "Ospite".
RispondiEliminaMultinick avrà le sue idee, ma perché colpiro così? Mica si chiama Hannibal Bugnini! Ricordiamoci, poi, che un religioso con la tonaca che legge questo blog è già una buonissima cosa. Saluti, sig. Multinick!
RispondiEliminaCaro andrìa, Roncalli fu arruolato contro la sua volontà, ancora il concordato non c'era e quindi tutti i civili dovevano entrare in guerra. e poi, per esser precisi, nella prima guerra mondiale c'era gente arruolata di forza, nell'esercito francese di oggi no; quindi, quello magari mette in discussione Multinik, è il conforto a chi della guerra fa una professione ( così nel suo modo di vedere, da quel che capisco).
RispondiElimina<p><span>Grazie Redazione per la difesa, ma non mi è necessaria. Non mi turbano nè mi feriscono le parole dette gratuitamente. Alla mia età poche sono le cose che mi fanno paura. </span>
RispondiElimina</p><p><span>Prima di parlare bisognerebbe aver fatto esperienza anche della guerra. Se sono contro la guerra avrò i miei buoni motivi. Quando infatti si prova a raccogliere pezzi di carne umana, corpi dilaniati di bambini e anziani, credo che la voglia di parlare spavaldamente venga un po’ meno. Questo tipo di esperienza mi ha insegnato che la guerra è un maledetto affare dove a pagare sono solo gli innocenti! Se sono qui a scrivere è perché sono stato solo fortunato o protetto non so bene da quale Santo. Nessuna guerra è giustificata o giustificabile quando a pagarne le spese sono gli indifesi. “Non uccidere!”. La guerra giusta o santa non esiste e non può esistere! Tanto più non è giustificabile nessuna guerra dove ci si va come “volontari” ben retribuiti e ben armati e mascherati da pacifisti o da operatori umanitari!</span>
</p><p><span>In troppe parrocchie e nel sentire comune del cattolico “medio” lo status quo viene facilmente accettato (al massimo addolcito con qualche intervento di tipo caritativo). La guerra viene considerata brutta ma inevitabile e la povertà dei paesi del Sud del mondo un fatto “di natura” o “perché se lo vogliono”.</span>
</p><p><span>La spiritualità della pace e la teologia della nonviolenza, è un campo che si intreccia all’educazione alla pace, alla costruzione di una nuova famiglia umana. Per fare questo, i “credenti nella pace” dovrebbero o dovremmo sviluppare tutto ciò che nelle teologie cattoliche e cristiane, nel Magistero della Chiesa e dei papi (da Giovanni XXIII a Benedetto XVI) va nella direzione di una teologia della nonviolenza all’altezza delle sfide della “modernità” che, come scrive René Girard, spinge la violenza “all’estremo”. Lo insegna pure Papa Benedetto nella “Spe salvi”.</span>
</p><p><span><span>Beati gli operatori di pace! (Mt 5,9). Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché Egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi (Lc<span> </span>6,35).</span></span>
</p><p><span><span>Buone vacanze a tutti (chi ci deve andare!).</span></span>
</p><p><span>Cristo nostra pace, miserere nobis!</span>
</p><p><span> </span></p>
<span> "...il diritto alla guerra è sancito dal Catechismo della Chiesa Cattolica....è ovvio che alla base c'è il ripudio alla violenza, ma c'è anche il diritto allo Stato di difendersi anche con l'uso delle armi laddove vi è costretto..."</span>
RispondiEliminaLa sola guerra ritenuta lecita è infatti quella difensiva. Portare le armi per la difesa della Patria è doveroso. Ma quante di quelle alle quali da un paio di decenni anche il nostro Paese partecipa possono essere definite tali?
E visti i mezzi impiegati e il loro impiego soprattutto contro le popolazioni civili (è tra queste che viene fatto il maggior numero di vittime) possono essere considerate - anche se non vengono più chiamate "guerre" ma... "operazioni di pace", Orwell è stato profetico - come GIUSTE?
<span><span>Caro Multinick. Sono della Folgore e sono stato in Libano, Somalia, Iraq, Balcani e, naturalmente, Afghanistan. Non sono un innamorato della guerra come, credo, non sono innamorati degli incendi i pompieri. Ho scelto la mia strada per servire il mio Paese e il mio popolo nelle prove più dure. Purtroppo, le devo confessare che nonostante la nostra Costituzione ripudi la guerra (un ripudio facile facile e a buon mercato, tanto retorico quanto inutile) la guerra è ancora una realtà con la quale bisogna fare i conti. Non parlo della guerra giusta, che non so cosa sia. Perlo di quella che continuamente, anche mentre - in mutande - ci arrostiamo sulle spiagge del nostro paesello, miete migliaia di vite per lo più innocenti ogni giorno. </span> Questa realtà, noi la guardiamo in faccia, mentre altri, presi dai loro sacrosanti principi, fanno finta di ignorarla, voltando la testa dall'altra parte.
RispondiElimina<span>Sono felice che esistano giovani preti che condividono con noi questo desiderio di servizio ed i nostri stessi rischi, con la talare (o anche in tuta). Loro sono sempre con noi, in testa a noi, quando c'è da piangere qualche nostro commilitone o c'è da confortare qualche spirito scosso. Ed è una bella consolazione, ed un bel titolo di merito.
Un'ultima cosa: raramente ho trovato nei commenti di questo blog il rispetto che noi soldati riserviamo alle popolazioni diverse dalla nostra. Anche ai terribili (oddio che paura!) talebani. Per questo, non accetto lezioni da nessuno.
O Sarracino</span></span>
purtroppo lo so bene di cosa c'è bisogno in guerra
RispondiEliminaognuno è responsabile delle proprie azioni. Ne risponde alla sua coscienza!
RispondiEliminaCaro Ospite da un certo punto di vista sei pure simpatico! Grazie dei consigli...
RispondiElimina2327 Si deve fare tutto ciò che è ragionevolmente possibile per evitare la guerra, dati i mali e le ingiustizie di cui è causa. La Chiesa prega: « Dalla fame, dalla peste e dalla guerra liberaci, Signore ».
Io cerco semplicemente di mettere in pratica l'insegnamento evangelico e della Chiesa. Se mi è possibile, ci provo ...
Caro Multinick, sono un tenente di artiglieria della riserva. Ho servito la mai Patria in armi in piena coscienza. Se un rapinatore minacciasse di morte mia moglie o le mie figlie che cosa dovrei -bada bene. ho detto "dovrei", non "potrei" - fare? Come marito dovrei esercitare il dovere - non diritto, dovere - di difendere la mia famiglia con tutti i mezzi, fino anche a causare la morte del rapinatore, se non ci fosse altro mezzo!
RispondiEliminaMa abbiamo veramente voglia di scherzare? Come se ci fosse qualcuno fra di noi che volesse veramente la guerra. Ma quando è necessario difendersi, si deve - non "si può", "si DEVE" - farlo!
Il pacifismo di maniera è davvero quanto di più lontano dalla nostra fede possa esserci: la pace non è assenza di guerra. OPUS JUSTITIAE PAX. Ecco perché il solfato che comabtte una guerra giusta è pienamente in pace!
<p><span>Non posso vantare tutte quelle campagne ma quelle che ho fatto mi bastano e avanzano…</span>
RispondiElimina</p><p><span>Sono certo, perché ne ho le prove, che molti ragazzi militarti sono seri e veri servitori dello Stato, altri un po’ meno. Non è mia intenzione dare lezioni a nessuno, tanto più che mi potrei dare la zappa ai piedi…</span>
</p><p><span>Pensare però che in nome di un’operazione di pace andiamo ad ammazzare gente non mi sta bene! Sono tra i 1.200 e i 1.500 i talebani che noi italiani abbiamo ammazzato nel 2009, in nome di che cosa? di un’operazione umanitaria? Ne siamo certi? Ho i miei dubbi. </span>
</p><p><span>Dice il CCC </span><span><span><span>2320:</span> L'uccisione di un essere umano è gravemente contraria alla dignità della persona e alla santità del Creatore. « Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio » (Mt 5,9).</span></span>
</p><p><span>Ecco perché ho rinunciato alle stellette… ma non certo ho smesso di lavorare e servire chi ha bisogno, ma senza stellette però. Tu stesso mi darai ragione che il da fare non manca in certe circostanze!</span>
</p><p><span>Come vedi non è in discussione l’assistenza spirituale (morale e materiale) ai soldati e alla povera gente vittima delle guerre…</span></p>
Andria e tu hai mai sentito parlare di quel Santo, mancato protettore mondiale dei poreti, che era disertore! avrà sbagliato!?
RispondiEliminail "può esserlo" ha un altro significato da quell che ho capito io... beato te che sei interprete di Papa Pio.
RispondiEliminaPer quale ragione il prete non si veste, nella quasi totalità da prete?
RispondiEliminaForse perchè è fuori moda... magari una mini-talare sarebbe meglio! più comoda, più aria e in più si vedrebbero le gambe...
io di certo non la indosserei, la Mini dico.... ehehehhe
Il sinistrume ampiamente diffuso nel clero guarda ai militari con sufficienza e anche disprezzo perché confonde (ormai niente è più chiaro e certo) il pacifismo con la volontà di pace, il "porgere l'altra guancia" con pavida rinuncia alla difesa legittima della propria persona, famiglia, civiltà. Che ne sarebbe stato dell'Europa cristiana senza il Sobiesky, senza Lepanto...e oggi, come fronteggiare talebani e terroristi islamici (le ha contati le loro vittime?), con le chiacchiere dellONU?
RispondiEliminaUn vescovo, non più della mia diocesi, aveva da ridire su un aspirante al diaconato permanente perché militare. Ricordiamo Gesù e il centurione romano: questi fa presente al Signore la sua condizione di militare subordinato e allo stesso tempo di comandante di uomini che gli devono obbedienza. Gesù non solo non dà giudizi morali. ma ne elogia la fede che lo rende degno della sua misericordia. Ai peccatori dice "... non peccare più..." ma al centurione non dice "dimettiti dall'esercito , trovati un altro lavoro..." E poi, è proprio un centurione romano che riconosce sotto la Croce la divinità di Gesù.
SCusate gli errori, consiglio un bel libro di Rino Cammilleri , I SANTI MILITARI.
RispondiEliminaAllora esistonoa ancora Vescovi che oltre a leggere il Vangelo lo mettono in pratica!!!
RispondiEliminaA Dio sia la gloria.
La Pace si porta con l'educazione non con i fucili....porgere l'altra guancia non significa accettare apaticamente le ingiustizie...ma abbracciare le armi del bene...e ammazzare un tuo simile non puo' essere un bene.
Per il resto spero che quel diacono faccia sentire fortemente che all'intereno di una istituzione di morte come l'esercito e' presente un cristiano che mette in pratica il messaggio di Gesu
giona... se odifreddi indossasse la tonaca, sarebbe più "monaco" di Enzo Bianchi. SICURO.
RispondiEliminaQuanto alla macabra conta dei morti... ho sempre sospettato di chi vi indulge. Soprattutto se si tratta di un giornalista (magari del settore, spinto dalla pelosa voglia di scandalizzare le anime belle) che si basa su resoconti dei media. O siete tra quanti ritengono che la stampa ammannisca sempre verità?
RispondiEliminaSo di cosa parlo.
O Sarracino
multinick il dettaglio è che quel santo era disertore dell'esercito nato dalla fetente rivoluzione francese...
RispondiEliminaSANTA DISERZIONE si dovrebbe dire, e anzi e meglio ancora direi con Tolkien l' "Evasione del Prigioniero non va confusa con la Fuga del Disertore".
Quindi l'Italia, la Francia, la Germania, la Polonia, l'Austria, la Rep. Ceca, doveva restare in balìa di Hitler e Mussolini? Gli americani dovevano lasciar fare?
RispondiEliminaCAJETAN IDOLO DELLE FOLLE!!! :-D
RispondiEliminaNella mia cara città una vecchia legge del 1875 proibisce di portare un abito religioso e punisce di un`ammenda i disobbedienti...proibite anche processioni e cerimonie religiose sulla via pubblica...la legge non è più applicata ma non è stata soppressa.
RispondiEliminaViene chiesto al vescovo ausilaire di Ginevra che cosa ne pensa su un`eventuale soppressione o modifica, e lui risponde dicendo che la legge esiste, che non ha che da restare dove e come è...."tanto noi viviamo benissimo così"! E ti pare!
La pace si porta con l'educazione...Ma via, non faccia ridere i polli.! O lei è molto giovane, illuso da un pacifismo utopistico, oppure l'esperienza non le ha insegnato granché. Lei come avrebbe fermato Hitler? O, visto che in un post si parla di nuove beatificazioni di martiri dei repubblicani spagnoli, come pensa si sia salvato il cattolicesimo in Ispagna se non anche grazie alle armi franchiste? E' proprio del cattolicesimo un disincantato realismo che guarda in faccia la natura umana corrotta dal peccato. Non viviamo in un mondo di santi e gli eserciti servono, altro che "istituzione di morte" (abusato luogo comune del pacifismo più ottuso). Non dubito che lei sia persona onestissima, però casa sua la chiude, il suo denaro lo protegge dai ladri...E poi basta, il catechismo parla chiaro! Quanto a quel vescovo, tra le altre cose, ha fatto togliere una statua della Madonna che sovrastava l'altare maggiore di una chiesa perché non aveva il Bambino Gesù in braccio ...altro che integralismo talebano, qui siamo al limite dell'imbecillità.
RispondiEliminaInfatti... volevo solo evidenziare l'incoerenza logica. Altro non mi permetterei.
RispondiElimina...che lungimiranza.
RispondiElimina<span>" Quanto alla macabra conta dei morti... ho sempre sospettato di chi vi indulge " </span>
RispondiEliminaGià... che brutta cosa la conta dei morti. Specie quando buona parte di essi è costituita da donne, ragazzini e bambini tra macerie di scuole, ospedali, abitazioni civili.
Guarda...la non violenza non sempre e' applicabile..in quanto siamo uomini e non tutti(ma soprattutto non sempre) hanno quel coraggio necessario per praticarla....tra l'accettare apaticamente un ingiustizia e una difesa violenat e' sicuramente meglio la difesa....ma aa mente lucida si comprende che l'aver adoperato la violenza e' un fallimento...un qualcosa che allontana da Dio.
RispondiEliminaLa fede si difende mettendola in pratica...una fede armata diventa farisaica...accentratrice di potere....i primi cristiani non andavano in giro ad ammazzare i pagani.....erano loro che venivano ammazzati...lo stesso Gesu' comanda a s.Pietro di riporre la spada.
Lo stesso Gesu' non ha mai inseganto l'uso della Violenza...il Vangelo parla chiarissimo.
Da quando Gandhi veste prada e insegna in seminario, il Beato Marco d'Aviano è stato assunto all'Enigmistica per il Sudoku e Sant'Ignazio cura le aiuole a Gardaland.
RispondiEliminaDon Milani scrisse nella celebre lettera ai cappellani militari:
"..Se ci dite che avete scelto la missione di cappellani per assistere feriti e moribondi, possiamo rispettare la vostra idea. Perfino Gandhi da giovane l’ha fatto. Piu’ maturo condanno’ duramente questo suo errore giovanile. Avete letto la sua vita?"
E si riferiva a questa frase:
"Io non traccio alcuna distinzione tra coloro che portano le armi di distruzione e coloro che prestano servizio in Croce Rossa. Entrambi partecipano alla guerra e ne promuovono la causa. Entrambi sono colpevoli del crimine della guerra (Gandhi, Non-violence in peace and war. Ahmedabad 14 vol. I)"
Insomma.. realismo cristiano 0, utopia mortifera da peracottari 10, 100, 1000, 1000000000000000000 giovani lasciati morire senza pietà sui campi... Gandhi: ma vattena....!!!
Lo sanno questo tutti i fan di Emergency che per Gandhi don Milani sono la stessa cosa dei sostenitori di Bush e di Al Qaeda?
impenitente.... sbagli a citare, e quando te lo fanno notare, ti dai pure arie da stizzito..
RispondiElimina..ma anche questa è la solita retorica melensa e vuota, che genera avversione in chi considera queste sparate come ipocrisia dei "padroni guerrafondai".
RispondiEliminaParliamo CHIARO: NON sono "missionari di pace": sono cappellani militari. E devono esser orgogliosi di esserlo. NOI TUTTI dobbiamo ringraziare il Signore d'avere dei Cappellani Militari, come lo fu Don Gnocchi e come lo fu Don Marcolini.
Cosa fa paura di questa parola?.. A chi?..
Cappellani MILITARI. Aaah, che liberazione!
Anche il Magistero parla "chiarissimo".. e fino a quando le lettere di San John Lennon Apostolo ai Tessilocinesi non illumineranno una nuova pentecoste vaticanoterzista, sostituendo definitivamente il Regno dei Cieli con una comune hippy.... sia la pena di morte, sia la guerra rimangono questioni su cui la Chiesa sta rivedendo prudentemente le sue indicazioni SOLO da trent'anni a questa parte.
RispondiEliminaNè pacifismo, nè "nessuno tocchi caino". Niente di vincolante, nessun dogma..
No lascia stare John Lennon....io mi rifaccio al Vangelo di Gesu'...se adesso vogliamo considerare anche Lui come un Hippy il problema e' tuo.
RispondiEliminaIl Vangelo e' cristallino....e tentare disperatamente di giustificare la violenza come volere di Dio e' blasfemo
Gionuccio: guarda che Marco d'Aviano l'ha beatificato il Wojtyla, mica Papa Giulio II (altro venerabile guerrafondaio, immagino, al quale dobbiamo la Sistina..). Che fa, è più santo lei di un Beato coram Ecclesia??..
RispondiEliminaMi sa che il problema è tuo.. e del tuo spacciatore..
o Gesù quianta saggezza leggo! Ma lo hai fato il servizio mlitare Mandis?
RispondiEliminacome lo fui io
RispondiEliminaTanti auguri!
RispondiEliminae non cristiani!
RispondiEliminaCaro muiltnick, come spesso capita si parte da un post e i commenti portano molto lontano. Nella dotta disquisizione sulla guerra e quanto essa sia compatibile o meno con la dottrina cristiana ho solo da imparare da te e da tutti gli altri. Vorrei però capire un passaggio logico che mi sfugge: essere cappellano militare vuol dire essere a favore della guerra? Se fosse così dovrei dedurne che i cappellani delle carceri siano soci del famigerato Di Pietro, che vorrebbe tutti in galera, o essere cappellano in un ospedale significa apprezzare la malattia? Scusa l'impertinenza ma mi sembra che il discorso, come accade sovente, parta da presupposti più ideologici che logici.
RispondiEliminaDi solito quando un simile carattere si converte diventa un apologeta di fuoco... preghiamo per la sua conversione! ;)
RispondiEliminadifficile a credersi, ma mi stai già un po' più simpatico.
RispondiElimina"Anche tu ti sbracci"??!! Ma che risposta è? Caterina, la prossima volta ricorda allo zelante "presbitero" questo episodio di S. Domenico Savio: dei suoi amici lo avevano invitato ad andare a fare il bagno assieme al fiume, e Domenico rifiutò in quanto si sarebbe dovuto spogliare, non solo, ma consigliò anche ai suoi amici di non recarvisi. "Ma fa caldo", fu la naturale replica...e S. Domenico: "Se non riesci a sopportare questo caldo terreno, come potrai sopportare per tutta l'eternità il caldo dell'inferno?"
RispondiEliminaOgni anno muoiono in Italia circa 150.000 bambini da aborto: a proposito di istituzioni di morte. E non ho visto molte manifestazioni sinistrorse di pacifisti e non violenti contro uno sterminio di tali dimensioni. Forse perchè la morte non è violenta ma dolce, nel letto di un ospedale?
RispondiEliminaOnore ai nostri soldati che rappresentano il nostro Paese nel mondo: che portino Cristo e lo servano nella difficile vocazione a cui sono chiamati.
Nel vedere questo prete volante mi sovviene la preghiera (italiana) del paracadutista. L'ho ascoltata in due o tre occasioni dai militari della Folgore...
RispondiElimina<span><span>«</span></span> Eterno Immenso Iddio
che creasti gli eterni spazi e ne misurasti le misteriose profondità,
guarda benigno a noi, Paracadutisti d’Italia,
che nell’adempimento del nostro dovere,
balzando dai nostri apparecchi,
ci lanciamo nella vastità dei cieli.
Manda l’Arcangelo S. Michele a nostro custode:
Guida e proteggi l’ardimentoso volo.
Candida come la seta del paracadute sia sempre la nostra fede
E indomito il coraggio.
La nostra giovane vita è tua o Signore!
Se è scritto che cadiamo, sia!
Ma da ogni goccia del nostro sangue
sorgano gagliardi figli e fratelli innumeri,
orgogliosi del nostro passato, sempre degni del nostro
immancabile avvenire.
Benedici, o Signore,
la Patria, le famiglie, i nostri cari!
Per loro nell’alba e nel tramonto,sempre la nostra vita!
E per noi Signore,
il Tuo glorificante sorriso.
Così sia. <span><span>»</span></span><span></span>
Guarda Cajetan...non serve offendermi per accaparrarti una ragione che non hai.
RispondiEliminaNon ho nessuna voglia di fare la gra a chi e' il piu' Santo....(anche se la Bibbia definisce Santi tutti coloro che hanno accettato Gesu' nella loro vita)
Un Santo non e' che un riflesso della Santita' di nostro Signore....
Il problema oltre che ad essere mio e' anche di quanti credono che quello che sta scritto nel Vangelo sia vero.Saluti
Renato mi rendo conto che generalizzare sia la cosa piu' semplice di fare...in quanto non c'e' bisogno di ragionamenti e analisi sui singoli....basta applicare un bollino ad un intera catregoria e voitloi !!!!
RispondiEliminaIo invece ritengo intelligente l'affermazione di S.Paolo nella Bibbia"Esaminate tutto,trattenete cio' che e' buono" ed e' quanto cerco di fare.
Io pur seguendo attentamente la politica non mi rendo complice di partiti antibiblici(Maledetto l'uomo che confida nell'uomo dice il Signore)...e inorridisco davanti ad un abominio come l'aborto.Personalmente mi impegno a fare informazione e a lasciare volantini creati da me e un altro amico che affigiamo ovunque capita,a scrivere blog e a firmare petizioni.LA Causa dell'aborto mi e' molto a cuore in quanto sia io che il mio amico abbiamo rischiato di essere abortiti.Io di aborto spontaneo e lui di aborto volontario
Onore ai missionari che vanno armati solo di Vangelo,onore ai volontari di OnG e Onlus che portano la pace con l'educazione,con le cure,con l'istruzione e se vengono ammazzati lo fanno senza imbracciare un fucile.
Beati i portatori di pace diceva Gesu...e la pace non si realizza sterminando l'avversario.
Non potro' rispondere per i prossimi giorni in quanto parto per un campo con gli Scout...Saluti
<span>Nella mia diocesi ci sono tre diaconi permanenti, tutti militari in forza. Non c'è nessun problema, lavorano e servono la Chiesa egregiamente. Mi pare che si voglia leggere, interpretare e travisare il discorso a proprio uso e consumo...
RispondiEliminaIl mio servizio in divisa e stellette l'ho fatto. Il mio contributo alla Patria l'ho dato. Il supporto spirituale, quando ce n'è stato bisogno, ho cercato di non farlo mai mancare nè ai commilitoni ne ai civili inermi e vittime della guerra. Chi parla spavaldamente della guerra non sa cosa essa sia. Perciò non mi si venga a dire che è giusta, necessaria; non tentate di convincermi che la guerra è buona. Chi ne ha fatto esperienza la pensa realisticamente in modo diverso! altro che discorsi ideologici... come qualcuno ha insinuato. La mia fede, per debole che possa essere, mi dice di "amare il mio nemico"! Fino a che ci saranno "cattolici" amanti delle armi avremo ancora molta strada da percorrere verso il Paradiso. Cristo non si serve con le armi.</span>
La Pace la si porta se si porta Cristo in qualunque veste o vocazione si sia chiamati a vivere. L'equazione soldato=sterminare l'avversario non regge: sono proprio i soldati i primi operatori di pace, come lo sono tutte le forze dell'ordine (che portano una pistola in cintura, non certo per sterminare qualsiasi malvivente). Che la guerra sia tragica e contro Dio, oltre che contro l'uomo, non v'è dubbio. Ma: 1. esistono i presupposti per una guerra giusta, vedasi nel Catechismo della Chiesa Cattolica (basta leggerli per capire che fino ad oggi di guerre giuste ce ne sono state forse qualche decina); 2. generalizzare sui soldati, come dici, è un errore; 3. che ci siano soldati cristiani è una speranza, perchè possano servire Cristo servendo la Giustizia e la Pace (non quella del mondo, quella di Cristo); 4. l'educazione alla pace non può non passare dall'educazione alla giustizia, alla responsabilità, alla solidarietà: che significa in concreto che la pace non è quella delle bandiere e dei girotondi, ma quella del cuore, che solo Cristo può donare, e che è l'unica Pace che ci permette di amare nonostante tutto, anche il nemico. Ma non per questo rinuncio ad annunciare e ad essere presenza cristiana in mezzo al nemico.
RispondiEliminaNotizia di ieri sera: il nostro parroco prenderà il brevetto di paracadutista; si sta preparando al primo lancio. Sarà emulo di questo prete volante anche se lui mi ha detto che non indosserà per il lancio la talare, almeno per ora.
RispondiEliminaA questo punto potremmo anche fare un sogno: un bliz dal cielo di questi veri preti che cacciano manu militari, come i mercanti dal tempio, i nefasti presbiteri modernisti. La talare sconfiggerà dal cielo le imbarazzanti e tristi magliette della salute!
Cajètan Ag grazie per la tuA BONTà ma credo di poter vivere anche senza la tua simpatia. Rileggiti meglio ciò che ho scritto e forse riuscirai a capire il mio pensiero, anche se espresso malamente.
RispondiElimina<span>Extra, e chi lo sa? forse non si son donati totalmente a Cristo come tu dici. e' forse colpa mia? Proprio oggi, 40 gradi di temperatura, si è presentato nel mio ufficio un giovane sacerdote i canotta bianca aderente, short, infradito (ooviamente tutto firmato) e auricolari dell'MP3. Me lo sono prima squadrato per bene con sguardo stizzoso, poi gli ho sbottato che così come era conciato non andava bene anche se la giornata lo esigeva. Se non poteva indossare la talare per il grande caldo, poteva almeno vestirsi decentemente - gli ho detto, e poi ho proseguito chiedendogli che ne pensava se io mi fossi presentato in chiesa conciato come lui... Si è sentito ferito ma alla fine mi ha dato ragione.
RispondiEliminaQuesto per dire che a volte basta semplicemente un poco di grano salis per essere conformi al proprio stato ed evitare figuracce.
Eppure caro/a Extra il giovane sacerdote si è donato totalmente a Gesù, su questo sono certo.</span>
<span><span><span><span>Che poeta!</span></span></span></span>
RispondiElimina<span><span><span><span>Vuoi fare concorrenza a San Paolo con il suo inno alla Carità?</span></span></span></span>
<span>O a Gesù Cristo che ha detto “Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».”?</span>
lasciami l'illusione, ciccio.
RispondiEliminaBeato Marco d'Aviano..o Giona?.. è dura scegliere..
RispondiEliminaAnonymous20 luglio 2010 11:09
RispondiEliminaMa che logica usi: aristotelico-tomista??? :-)
Il medico, il militare, ecc. oggi vestono si divisa, ma non quella che usavano i medici, i militari, ecc. del Medioevo.
I preti oggi potrebbero benissimo vestire da preti con camicia e clergiman. Perché dovrebbero usare la talare???
Bisogna rinnovarsi e non solo nello spirito!!!