La Chiesa ortodossa russa, indignata, vuole troncare i rapporti coi luterani. Motivo? La scelta di Margot Käβmann –una donna, oltre tutto separata- al vertice del Consiglio di Presidenza della comunione evangelica tedesca, l’EKD. Secondo quanto riportato dal periodico “Der Spiegel”, pare che la nomina renda impossibile il dialogo, almeno nella forma in cui lo si è inteso da cinquant’anni a questa parte: è quanto ha dichiarato all’agenzia Interfax, a Mosca, Padre Georgi Sawerschinski. La Chiesa Ortodossa non ammette alcuna ordinazione femminile, né tanto meno che alle donne possa esser assegnata la guida della comunità religiosa.
In questo campo l’ultima parola spetta al Patriarca Kirill I, riferimento spirituale della Chiesa ortodossa russa a livello mondiale. La frattura tra le due confessioni religiose è stata l’argomento principale sulle pagine di numerosi quotidiani russi. “Il Patriarca non vuole aver niente a che fare con la nuova guida luterana tedesca”, titolava “Wremja Nowostej”.
Käβmann, vescovo della Bassa Sassonia, è giunta al più alto incarico contemplato in Germania all’interno della comunione evangelica lo scorso 28 ottobre, in occasione dell’ultimo sinodo. Che le celebrazioni in programma per fine novembre in occasione dei 50 anni di dialogo tra la Chiesa Ortodossa e la comunione luterana rappresentino anche la fine del confronto ecumenico tra le due confessioni, è stato evidenziato dal fatto che il “ministro degli Affari Esteri” ortodosso, l’arcivescovo Ilarion di Wolokolamsk, ha gettato la spugna e lasciato il tavolo, come annunciato dal quotidiano “Kommersant”. Decisione condivisa dagli evangelici russi. Lo stesso “segretario capo” della comunione evangelico-luterana di Russia, Pastore Alexander Priluzki, però, ha definito –dal canto suo- l’elezione di Käβmann un “segno della crisi della società occidentale”.
Käβmann si è detta sorpresa dalla reazione degli Ortodossi: “Si chiama ecumenismo anche accettare di comprendere chiese e funzioni differenti”, ha dichiarato ad un incontro coi media organizzato dalla comunione bavarese a Norimberga. Le sta bene che alcune chiese non abbiano ammesso alcuna donna al loro vertice, ma si aspetta in questo reciprocità di trattamento, ovvero che anche gli altri non facciano questioni, quando ciò sia ammesso dagli evangelici: “Il rispetto reciproco –ha dichiarato- è la base più importante dell’ecumenismo”.
I difensori dei diritti umani russi hanno invocato l’allontanamento degli Ortodossi, segno dell’accresciuta radicalizzazione ideologica dello scontro. Uno di loro, Lew Ponomarjow, ha dichiarato che la Chiesa Ortodossa russa ha voluto isolarsi dal resto del mondo moderno occidentale.
Di contro sono nettamente migliorate le relazioni tra la Chiesa Cattolica ed il Patriarcato di Mosca. Ilarion ritiene assolutamente possibile, alla fine, lo storico incontro tra Kirill e Papa Benedetto XVI.
In questo campo l’ultima parola spetta al Patriarca Kirill I, riferimento spirituale della Chiesa ortodossa russa a livello mondiale. La frattura tra le due confessioni religiose è stata l’argomento principale sulle pagine di numerosi quotidiani russi. “Il Patriarca non vuole aver niente a che fare con la nuova guida luterana tedesca”, titolava “Wremja Nowostej”.
Käβmann, vescovo della Bassa Sassonia, è giunta al più alto incarico contemplato in Germania all’interno della comunione evangelica lo scorso 28 ottobre, in occasione dell’ultimo sinodo. Che le celebrazioni in programma per fine novembre in occasione dei 50 anni di dialogo tra la Chiesa Ortodossa e la comunione luterana rappresentino anche la fine del confronto ecumenico tra le due confessioni, è stato evidenziato dal fatto che il “ministro degli Affari Esteri” ortodosso, l’arcivescovo Ilarion di Wolokolamsk, ha gettato la spugna e lasciato il tavolo, come annunciato dal quotidiano “Kommersant”. Decisione condivisa dagli evangelici russi. Lo stesso “segretario capo” della comunione evangelico-luterana di Russia, Pastore Alexander Priluzki, però, ha definito –dal canto suo- l’elezione di Käβmann un “segno della crisi della società occidentale”.
Käβmann si è detta sorpresa dalla reazione degli Ortodossi: “Si chiama ecumenismo anche accettare di comprendere chiese e funzioni differenti”, ha dichiarato ad un incontro coi media organizzato dalla comunione bavarese a Norimberga. Le sta bene che alcune chiese non abbiano ammesso alcuna donna al loro vertice, ma si aspetta in questo reciprocità di trattamento, ovvero che anche gli altri non facciano questioni, quando ciò sia ammesso dagli evangelici: “Il rispetto reciproco –ha dichiarato- è la base più importante dell’ecumenismo”.
I difensori dei diritti umani russi hanno invocato l’allontanamento degli Ortodossi, segno dell’accresciuta radicalizzazione ideologica dello scontro. Uno di loro, Lew Ponomarjow, ha dichiarato che la Chiesa Ortodossa russa ha voluto isolarsi dal resto del mondo moderno occidentale.
Di contro sono nettamente migliorate le relazioni tra la Chiesa Cattolica ed il Patriarcato di Mosca. Ilarion ritiene assolutamente possibile, alla fine, lo storico incontro tra Kirill e Papa Benedetto XVI.
Ah, non sarebbe poi male se andasse più frequentemente dal parrucchiere.
RispondiEliminaAndreasHofer
sembra uscita dalla festa di hallowen............
RispondiEliminaMa perché preoccuparsi del dialogo con i luterani? Fra trent'anni saranno estinti.
RispondiEliminama non c'è differenza e diversa gerarchia e disciplina canonica tra evangelici e luterani?
RispondiEliminainsomma ma siamo sicuri che la signora sia esponente della chiesa luterana?
E questo serva di lezione ai cattolici tradizionalisti più arroganti, quelli che continuano a ingiuriare gli ortodossi!
RispondiElimina@ Anonimo dell 13,14 che ha scritto " E questo serva di lezione ai cattolici tradizionalisti più arroganti, quelli che continuano a ingiuriare gli ortodossi"
RispondiEliminaVeramente, ricordo all'Anonimo Signore, alla Messa Pontificale del Cardinale Castrillon Hoyos del 14 settembre 2007 a Loreto, con la quale simbolicamente è stato dato inizio all'applicazione del Motu Proprio, c'erano due Sacerdoti Ortodossi, uno del Vicariato di Costantinopoli in Italia e l'altro della Chiesa Ortodossa Russa.
I Sacerdoti Ortodossi sono stati poi invitati al Ricevimento Ufficiale.
Dopo la presentazione del libro INTROIBO AD ALTARE DEI nelle Marche il Console Russo, sapendo di fare cosa gradita, ha inviato un libro, firmato da due degli Autori presenti, al Patriarca di Mosca.
la nostra battaglia, contro lo spirito del mondo, per riportare a Cristo i fedeli disorientati dalle infliltrazioni moderniste, si deve fare anche con l'ecumenica collaborazione dei Fratelli Ortodossi e, fra poco, con gli ex Anglicani passati nell'unica Chiesa di Cristo.
La collaborazione è urgente !
A.C.
gli ortodossi han fatto benissimo!!!e spero che anche i cattolici(quelli veri intendo!)facciano altrettanto!!..Desidero ora raccontare un fatto mio personale:pochi giorni dopo sta nomina,ad una conferenza a cui partecipavano fortunatamente quattro gatti, un sacerdote cattolico in" cura d'anime" (se cosi'la si puo'definire) ha pubblicamente esultato x questa nomina dicendo assolutamente compiaciuto:" visto cosa sono stati capaci di fare i luterani?!..loro si che hanno coraggio!"...E poi,allargando le braccia sconsolato sconsolato:"aime',ho paura che noi dovremo aspettare ancora un po'di tempo.."...x la cronaca sto individuo e'uno che,lo so per certo!,prega x la morte di Benedetto XVI!...cosi',tanto x ricordare!...
RispondiElimina...E se fra qualche tempo (déjà vu) i luterani di stretta osservanza scontenti della pastora venissero a bussare a Roma?
RispondiEliminaIl problema è che ormai il luteranesimo si sta dimostrando per quello che è! Una religione civile! Le differenze teologiche con gli ortodossi non debbono essere segno di divisione ma di plurale discussione ( discussione non dialogo! Quindi anche di polemica).
RispondiEliminaIl mondo orientale ed occidentale è accumunato da quella spiritualità, esicastica direi, che non fa che confermarne l'unità!
i Luteranio? senza Dio!
Matteo Dellanoce
Temo che i pericoli maggiori vengano non tanto da altre confessioni ma quella parte di Chiesa Cattolica, potente ed influente nonchè onnipresente, che è contro il Papa ed è perfettamente allineata con i dogmi relativisti e progressisti.
RispondiEliminaFulgenzio
Importante:
RispondiEliminaVorrei informare la gentile redazione che la notizia riportata riguardante una presunta rottura tra il patriarcato di Mosca e la chiesa protestante tedesca non corrisponde a verità. Il settimanale Spiegel riporta delle voci presenti in alcuni media che non hanno fondamento, come afferma il rappresentante del patriarcato di Mosca in Germania, arcivescovo Longin. Il patriarcato non ha emanato disposizioni nuove. La stessa cosa vale per la chiesa greco-ortodossa.
Direi che la diffusione di notizie che rappresentano un danno per la comunicazione ecumenica, non è di nessuna utilità. Sarebbe anche il caso di verificare prima la fonte di tali notizie ed avere il buon senso di valutare il genere della fonte.
Con i migliori saluti nel comune impegno per la tradizione!
SERAPHCUS
Gli ortodossi di buonsenso e i cattolici tradizionalisti di buon senso - tra cui il Cardinal Catstrillon Hoyos (grazie ad A.C. per averlo ricordato) e molti altri - si intendono molto bene. Il fatto è che ogni tanto salta fuori qualche spaccone a dar via epiteti poco urbani, naturalmente in nome del rigore dottrinale.
RispondiEliminaFacciamo come gli ortodossi. Basta al dialogo con i luterani e ogni altra razza protestante. Preghiamo affinche' l'ecumenismo finisca per sempre !Fuori della Chiesa Cattolica non c'e' salvezza.
RispondiEliminaA Seraphicus: la notizia è dello Spiegel, il principale settimanale tedesco e tra l'altro progressita. Che inoltre cita fior di riferimenti e fonti.
RispondiEliminaCosa che anche Seraphicus, per smentire, farebbe bene a fare, mettendo dati e link.
Facciamo una piccola precisazione: non è vero che i bizantini non permettono alcuna ordinazione femminile.
RispondiEliminaLa Chiesa Ortodossa Greca ha approvato l'ordinazione di "diaconesse" in conformità alle disposizioni del Concilio di Calcedonia del 451. Ed è bene precisare che non si tratta di una sorta di "subdiaconi", ma di autentiche donne diacono con tutti i crismi.
Anche in ambito cattolico si discute tra i teologi di questa scelta della Chiesa greca e se la Lettera Apostolica Sacerdotalis Ordinatio estenda i suoi effetti anche al diaconato o sia da intendersi (come sembrerebbe dal titolo della lettera) limitata alle sole ordinazioni sacerdotali, quindi presbiterato e episcopato.
Per il momento sospendo il giudizio a riguardo della questione, non avendo ancora letto nulla di approfondito sulle valutazioni della Chiesa greca.
BURIGHEL, non so cos'abbia combinato la Chiesa ortodossa greca: sarebbero graditi documenti attendibili in merito.
RispondiEliminaQuanto all'antichità, dalle fonti (S. Paolo. S. Epifanio, ecc) sappiamo che nella chiesa primitiva c'eran le "diaconesse", ma non ricevevan alcun ordine, non facevan parte della gerarchia né prestavan alcun servizio all'altare.
In genere eran donne mature, vedove, a cui la Chiesa affidava il compito di curare le donne inferme, assistere le vecchie, dirigere spiritualmente le verigini, assistere le donne durante il battesimo, istruirle prima ecc.
L' "ordine" delle diaconesse è una leggenda.
Non rifischianmole, per piacere. Basta consultare qualche buon dizionario del cristianesimo o l'Enciclopedia Cattolica per aver informazioni sufficienti e vasta bibliografia, anche relativa ai Padri.
E della Papessa Giovanna?
caro Savonarola, complimenti per lo spirito con cui leggi il Vaticano II, non oso immaginare cosa pensi del dialogo (o meglio discussione come dice giustamente Matteo) con i fratelli ebrei.
RispondiEliminaL'ecumenismo è nella stessa essenza universalistica della Chiesa, e non si può abolire.
RispondiEliminaDa abolire è il falso ecumenismo, il riconoscer come via di salvezza le false religioni.
L'ecumenismo della Chiesa Cattolica è l'apertura delle braccia a tutti coloro che accettano la sua parola, ch'è la parola di Cristo.
Dunque, opera di informazione e formazione, di dialogo , certo, a cui deve seguire non l'accomodamento della Verità agli errori altrui, ma la conversione al Cattolicesimo.
Alla redazione:
RispondiEliminaE SERAPHICUS vi accontenta. Spero che vi basti una notizia della KNA con riferimenti precisi, e visto che leggete lo "Spiegel" (tutt'altro che fonte "affidabile"), mi sarei potuto aspettare anche che leggete la KNA o idea.
Aggiungo: non ho l'abitudine di parlare a vanvera.
http://www.kath.net/detail.php?id=24549
La tristezza di certi post è che non sono ( neppure) convertibili in carta igienica...vero Maggio55?
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
why not? caro Matteo! La carta igienica è la ricchezza industriale della lucchesia. Diceva il vescovo Martini che le religioni non possono dialogare (come giustamente dici tu) perchè sono fatte di regole e dogmi che difficilmente per la loro stessa natura possono essere messi in discussione per condividerli ...ma gli uomini si. Se scriviamo sulla bandiera che ogni giorno alziano sul nostro cammino che solo Roma è la verità si puo' solo sperare che la televisione con lo schifo di certe trasmissioni sposti il sentimento religioso delle persone da una parte o da un'altra...a quel punto la tua cara metanoia puo' servire solo per fare una sagra paesana. Forse stiamo tutti aspettando che vengano fuori dei personaggi profetici che ci sappiano dare delle indicazio forti. Quando il Vaticano II ha dato indicazioni (pastorali) su un modo diverso per parlare con gli altri cosa voleva dire? Va bene tutto basta che tutti si convertano a Roma oppure che tutti ci ritroviamo a incontrare Cristo in un modo nuovo?
RispondiEliminaSig. Pastorelli, io ho solo avuto modo di leggere la notizia qualche tempo fa. La notizia mi è poi stata confermata da alcuni docenti del mio istituto.
RispondiEliminaLa notizia può leggerla qui:
http://www.americamagazine.org/content/article.cfm?article_id=3997
A riguardo del merito, mi sono interessato piuttosto rapidamente e di sfuggita e ho chiesto lumi ad alcuni docenti e a una mia compagna di corsi che stava scrivendo una tesi proprio sul ruolo della donna nella Chiesa e affrontava di passaggio il tema della ordinazioni.
Effettivamente la questione può apparire non del tutto chiarita, perché due concili antichi hanno dato indicazioni diverse:
- il Concilio di Nicea del 325 afferma al Canone 19 che le diaconesse non ricevono alcuna "imposizione delle mani" ("cheirothesia"), per cui vanno contate tra i laici. Qui può trovare i Canoni del Concilio di Nicea:
http://www.newadvent.org/fathers/3801.htm
- il Concilio di Calcedonia del 451 invece stabilisce al Canone 15 i criteri per "imporre le mani" ("cheirotonein") su una donna come diaconessa e le impone il divieto di sposarsi dopo esserlo diventata, con tanto di anatema a lei e al marito se contravviene a tale disposizione. Qui invece può trovare i Canoni del Concilio di Calcedonia:
http://www.newadvent.org/fathers/3811.htm
Alcuni teologi ortodossi ritengono cheirotesia/cheirotonein dei termini tecnici usati nell'ambito dei concili antichi che intenderebbero un atto pienamente sacramentale e sulla base del suddetto canone calcedonese ammettono la possibilità di una piena ordinazione al diaconato per le donne. E' proprio sulla base di questa conclusione che la Chiesa greca ha preso la sua decisione.
C'è anche un articolo a riguardo delle ordinazioni femminili su Wikipedia in inglese che riassume la situazione:
http://en.wikipedia.org/wiki/Catholic_Church_doctrine_on_the_ordination_of_women#Deaconesses_and_female_deacons
Per quanto concerne poi la testimonianza di San Paolo, le posso dire che alcuni anche stimati biblisti sono dell'opinione che quelle donne presentate nelle Prima Lettera a Timoteo siano autentiche diaconesse, con tutti i crismi.
Uno di questi è stato mio docente di Sacra Scrittura sulle lettere paoline: Renato De Zan, sacerdote della diocesi di Concordia-Pordenone, laureato in liturgia e licenziato in Sacra Scrittura. Insegna ermeneutica ed esegesi biblica presso il Pontificio Istituto Liturgico di S. Anselmo (Roma), presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina (Padova). Ha partecipato alla nuova traduzione della Bibbia CEI.
Le ripeto, non ho ancora avuto modo di approfondire l'argomento e per il momento questi sono gli elementi che posso metterle a disposizione per conto mio.
In ogni caso, io mi attengo all'insegnamento della Chiesa a riguardo e fino a prova contraria esso è che qualsiasi ordinazione è riservata agli uomini maschi (nati tali, tocca specificarlo di 'sti tempi...) e tutte queste discussioni sono mere curiosità accademiche. :-)
why not? caro Matteo! La carta igienica è la ricchezza industriale della lucchesia. Diceva il vescovo Martini che le religioni non possono dialogare (come giustamente dici tu) perchè sono fatte di regole e dogmi che difficilmente per la loro stessa natura possono essere messi in discussione per condividerli ...ma gli uomini si. Se scriviamo sulla bandiera che ogni giorno alziano sul nostro cammino che solo Roma è la verità si puo' solo sperare che la televisione con lo schifo di certe trasmissioni sposti il sentimento religioso delle persone da una parte o da un'altra...a quel punto la tua cara metanoia puo' servire solo per fare una sagra paesana. Forse stiamo tutti aspettando che vengano fuori dei personaggi profetici che ci sappiano dare delle indicazioni forti. Quando il Vaticano II ha dato indicazioni (pastorali) su un modo diverso per parlare con gli altri cosa voleva dire? Va bene tutto basta che tutti si convertano a Roma oppure che tutti ci ritroviamo a incontrare Cristo in un modo nuovo? "Il Signore è lo Spirito e dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà.." dice S.Paolo scivendo ai cristiani di Corinto. Comunque sei sempre molto fine nelle tue espressioni...fanno sempre molto piacere e sono molto significative. Un abbraccio fraterno.
RispondiElimina..scusate mi è scappato 3 volte il commento: sono davvero troppo invasivo
RispondiEliminaPer il Sig, Pastorelli.
RispondiEliminaHo trovato anche questo documento che mi sembra interessante sulle ordinazioni femminili al diaconato tra i bizantini:
http://www.orthodoxwomen.org/files/SCOBA_Women_Deacons.pdf
Spero di esserle stato utile. :-)
Non sono un esperto di diaconesse e non mi pronuncio. Pero`, anche se fosse vero
RispondiElimina(e per ora non ci credo) che avessero gli ordini, restaurare le diaconesse sarebbe un perfetto caso di archeologismo, dove si scelgono con criteri contemporanei assai ideologizzati alcuni elementi caduti in disuso da molti secoli. Nessuno si sogna di restaurare le penitenze di mesi od anni. Nessuno si sogna di restaurare la confessione pubblica. Questi sono elementi che fanno a pugni con la mentalita` progressista. Mentre le diaconesse fanno comodo, perche' servono alla causa del femminismo. Insomma e` il modello Chiesa-supermercato, dove ognuno prende quello che piu` gli piace della fede, della morale e della prassi. No, grazie. Troppo comodo.
Caro Bedwere, se mi permette di fare un momento l'avvocato del diavolo, se è vero che la reintroduzione delle diaconesse "a pieni poteri" (ammesso e non concesso che siano mai esistete) potrebbe ovviamente essere spinta da influssi progressisti-femministi, qualcuno potrebbe affermare che l'abbandono delle ordinazioni femminili al diaconato fu un rigurgito reazionario-maschilista.
RispondiEliminaSimilmente, qualcuno potrebbe anche dire in toni meno polemici che se la Chiesa ha smesso di ordinare diaconesse perché mutate le condizioni storiche e che oggi essendo queste mutate ancora potrebbe riprendere questo uso.
Sia chiaro, non è quel che penso, in nessuno dei due casi. Voglio solo dire che certe argomentazioni possono essere facilmente rivoltate da chi ragiona con un pensiero relativista. :-D
Ad ogni modo, non volevo sollevare un vespaio con le diaconesse. Volevo solo fare una precisazione per farci tutti un'idea più chiara della situazione.
Ed io rispondo all'avvocato chiedendo se anche le penitenze annuali siano state abbandonate per rigurgito reazionario. Se si`, vanno reintegrate con le diaconesse, Se no, fidiamoci della Chiesa quando ha pacificamente relegato certe pratiche in soffitta per piu` di mille anni e lasciamole riposare in pace.
RispondiEliminaAnche io avevo letto che in un certo periodo storico, non molto lontano, un certo vescovo "ortdosso" avrebbe proceduto all'attentata ordinazione di diaconesse. A me questo non stupisce per niente , anzi direi proprio che ai Cattolici non dovrebbe proprio fottergliene (tappate i vostri pii occhi e perdonatemi)di quello che fanno gli "Ortodossi". Sembra quasi che ormai, se una cosa la fanno gli "Ortodossi" è sicuramente conforme alla Tradizione .....Non è così, vorrei ricordarvi che le chiese "ortodosse" non costituiscono la Chiesa di Cristo. Potrebbero farne parte , allora e soltanto, nel momento in cui, rinnegate tutte le loro eresie, abbracciassero integralmente la Fede Cattolica. ......
RispondiEliminaTutto questo, ovviamente, in un mondo in cui esista ancora la Fede Cattolica.
Quindi prima devono convertirsi i preti "cattolici" al Cattolicesimo.
Nè gli "Ortodossi", nè alcun altro al mondo, può insegnare alla Santa Chiesa di Roma, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato!!! Il fatto che celebrino le loro Liturgie, ricoperti d'oro ,preziose icone, corone, vesti antiche e tra nubi d'incenso....non li rende certo.....ortodossi. Vorrei ricordarvi che non credono nemmeno nell'indissolubilità del Vincolo Matrimoniale. Permettono , in certi casi, senza dichiarare nulle le precedenti , nuove nozze .
A parte il fatto che nei concili citati si stabiliva soprattutto l’età (che a Laodicea scendeva a “non sotto i 40 anni” al posto del precedente “non sotto i 60”) alle diaconesse veniva conferita una benedizione – come oggi si fa coi ministri della S. Comunione, ad es. – con l’imposizione delle mani e con una preghiera in cui si invocava lo Spirito Santo “ad digne perficiendum munus sibi commissum”, che ricordava quella del vero diaconato.
RispondiEliminaQuesta benedizione è ricordata nella Traditio Apostolica di S. Ippolito e nelle Constitutiones Apostolorum ( 8, 19) ma, come stabilito a Nicea I (can.19), era un sacramentale, non un sacramento. Nei rituali della Chiesa greca la benedizione, è vero, è chiamata keirotonìa: le diaconesse ricevevano il calice e la stola per potersi avvicinare all’altare solo per comunicarsi o per riportare a posto il SS.mo dopo aver distribuito la comunione ai bambini e alle donne. Soprattutto questo avveniva tra i Siri e i nestoriani. Nelle altre chiese svolgevan gli uffici già indicati.
E’ vero che la legislazione imperiale faceva rientrare le diaconesse nel clero, ma la Chiesa orientale ha sempre ritenuto che la benedizione non conferiva alcun ordine sacro.
Si ricava, dalle fonti da me velocemente consultate ( soprattutto l’Eniclopedia Cattolica, Dizionario del Cristianesimo dello Zoffoli, Dizionario biblico dello Spadafora) dalla Costituzione della Chiesa egiziana (capp. 37,47); dalla Didascalia sira (capp. 14,15); e dal cap. 11 del Concilio di Laodicea (i canoni dal link fornitomi, portano solo la condanna delle donne che non rispettano i doveri del loro stato, ma non parlano di ordine sacro e sono parzialmente riportati); e da Epifanio (Adv. Haer., 79,3); dalla Constitutio Apostolorum (III, 69,3); da Ambrosiaster ( in I. Tm, 3,11); Patrologia latina del Migne (17,47); dal Dict. Théologie Catholique (IV coll. 685-703 a cura di J. Forget); DDC (coll,1193-96) ecc. Ma anche dai concili di Epaon e Orléans.
Alla cessazione della necessità del battesimo agli adulti, in Occidente le diaconesse scomparvero: nella chiesa greca, pare, attorno al XIII sec.
Leggo che studi, se non ho capito male, presso qualche seminario o facoltà teologica: per te sarà più agevole consultare alcune indicazioni, soprattutto DThC. Purtroppo per i vari impegni non ho tempo per andar a far ricerche in biblioteca.
Altra bibliografia puoi trovare nella citata Enc. Catt.
Questa comunque la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica.
Il parere di questo o quell'esegeta, soprattutto in tempi di insano archeologismo, lo lascerei perdere. Io me ne resto alle pubblicazioni ufficiali o comunque "probate".
Logicamente i commenti di Maggio vanno letti nella logica della Uperèphania!
RispondiEliminaIo primaa di Dio!
Poi qualcuno spieghi ai signori cardinali malati di porneia che qualcuno disse "Io sono la via la Verità e la vita". L'unico modo per incontrare Cristo è mettersi all'ascolto della sua parola in piena umiltà! Non interpretazione ne sostituzione! Il progresso non si ha se non si mantiene salda la radice! FINE! Il dialogo o converte o si riduce ad un mero esercizio accademico per soggetti che siedono su degli scranni ed a cui piace sentirsi!ogni riferimento ai comportamenti del Card. Tettamanzi è voluto!
Matteo Dellanoce
caro Matteo, grazie ancora del tuo sfoggio di cultura (che pero' vedo spsso non da una mano a nessuno e quindi rimane un po' sterilina, mera tua proprietà). Io condivido al 100% quello che dici: il dialogo puo' divenire conversione ma per tutte le parti verso l'incontro con Cristo non nel senso che tutti devono venire verso Roma e basta. Non ti vieni mai a noia con le tue affermazioni? Prova a leggere un po' di quel libro del Pollien (vita interiore semplificata) e forse riuscirai meglio ad accettare che esistano anche altre persone accanto a te (anche quando sbagliano). Un abbraccio fraterno.
RispondiEliminaCristo e Roma sono inseparabili: a Roma è presente Cristo nel suo Vicario, cui sono state affidate le chiavi del regno. A Roma c'è l'unico Buon Pastore che accoglie nell'unico Santo Ovile, dopo averle chiamate e cercate ovunque, tutte le pecorelle smarrite.
RispondiEliminaallora cosa serve dialogare se a Roma c'è già tutta la verità? Si puo' far fare una bella bolla pontificia che dica: o ritornate tutti a Roma o sarete sempre cristiani di serie B. Si stracciano le indicazioni del Vaticano II e tutto è a posto. Ma col solito criterio si puo' andare indietro e stracciare alcune indicazioni del Vaticano I, poi del Tridentino, dei vari Laterani...Io continuo ad essere ammalato di ottimismo e credo che la solita fede in Dio e Cristo Nostro Salvatore ci riunirà in un unico cammino.
RispondiEliminaCaro maggio,
RispondiEliminai tuoi abbracci mi preoccupano! se eri Maggia ancora ancora. Ma su questo noi la pensiamo diversamente.Io tradizionalista...tu progressista! Un porneiano finiano!
la cultura è sterilina se uno fa orecchie da mercante. Quindi il problema non è dell'emittente ma del ricevente! se si ama l'ignoranza io non ci posso fare niente.
Siccoma a Roma c'è tutta la Verità ( maiuscola somaro! Parli di Dio!) il dialogo serve a convertire a portare l'uomo alla spoliazione del suo ego per abbracciare la plenitudine, il LOGOS .
Fine! Il resto è fornicazione intellettuale che serve a qualche odifreddianamente cretino per vendere qualche libro e narcisisticamente dirsi: come sono bello, come sono bravo, come sono buono! io poi magari ci aggiungo come sono coglione ( chiedo scusa per la parola). Ma va da sè! siccome Cristo lo si accoglie soggettivamente allora, il progressista dice, Io sono Cristo! Maggio! Lascia stare! Il mondo delle chiacchiere martiniane è simile all'inferno dantesco! In Paradiso c'è Silenzio: Lui è la Parola! Gli altri? Zitti e mosca! Amare il prossimo ( la Carità) è evitare che questi finiscano all'inferno! io non mi sostituisco a Dio. la misericordia è la sua. A me la carità! A voi cazzolici il sentirvi Dio!
Matteo Dellanoce
PS Maggio aspetto sempre di sapere di che parrocchia sei. giusto per partecipare all'incontro per famiglie cui prenderà parte quello spretato favorevole al matrimonio dei sodomiti!
quello "spretato" non verrà a parlare alle famiglie (o ai corsi prematrimoniali come hai scritto in altra occasione) ma a gente interessata a certi argomenti: esegesi. A giro c'è di tutto (ad esempio vedi gli articoli e le conferenze di don Curzio Nitoglia) non credo che quello "spretato" ci sfiguri. Puoi mettere una mano sul fuoco (anche tutte e due) che i miei abbracci sono solo fraterni. Con quello che scrivi la parola DIA-LOGO puo' essere definitivamente archiviata. Rischia di diventare una polemica personale e non è lo scopo di un blog serio come questo. Con affetto, un CAZZOLICO qualsiasi (ma orgoglioso di esserlo..cattolico e qualsiasi)
RispondiEliminaBEDWERE
RispondiEliminaL'avvocato del diavolo suddetto, in un rigurgito di cripto-protestantesimo del suo viscerale progressismo, le argomenterebbe che proprio il fatto che la Chiesa abbia cambiato il modo di amministrare l'Ordine Sacro e la Penitenza dimostrerebbe che questi non sarebbero veri Sacramenti.
E mi creda, ho un amico protestante e questi argomenti li userebbe senza remore! (A cui di solito segue un mio "ecumenico" invito ad andare a fare un giro! :-P)
PASTORELLI
Studio Scienze Religiose presso l'ISSR di Portogruaro "Rufino di Concordia". Sono in corso di scrittura della tesi per il baccelierato triennale ("Morte e Vita Eterna" col prof. Gioacchino Biscontin, sacerdote) e provvisoriamente iscritto al primo anno della licenza biennale, indirizzo pastorale "socio-politico" (l'ISSR è dichiaratamente dossettiano, con mio sommo dispiacere). ;-)
Per tornare al discorso "diaconesse", come ho detto sopra, io ritengo che il problema non si ponga più di tanto per il semplice fatto che la Chiesa non ammette ordinazioni femminili di alcun grado.
Però a livello di interesse squisitamente accademico mi chiedo come mai una realtà ecclesiale come quella bizantina, che non ha mai distinto neppure a livello metodologico l'ortodossia dall'ortoprassi e che ha fatto del concetto "lex orandi, lex credendi" un assoluto intoccabile, abbia preso la decisione di recuperare quest'uso (indipendentemente dal fatto che sia un vero diaconato o un'estensione del subdiaconato).
Questa è una cosa che non mi lascia certo indifferente e qualche interrogativo, quale persona diciamo vicina alla materia teologica ed ecclesiologica, me lo fa sollevare. Anche se attualmente, tra studio e lavoro, non ho proprio il tempo di far ricerche più approfondite sull'argomento e mi sono ripromesso di riprenderlo più avanti.
Per ora ho sentito opinioni accademiche diverse da varie fonti e l'unica cosa certa che so è che non spetta né a me né a nessuna delle suddette fonti decidere, ma solo al Magistero. E al di là delle curiosità accademiche, è al Magistero che mi attengo. :-)
Carissimo Sig. Pastorelli, avrei bisogno di chiederle consulenza su alcuni punti del Magistero che non riguardano il post in questione. Posso chiederle di contattarmi al mio indirizzo email?
RispondiEliminafilippoburighel[NOSPAM]libero.it
Sostituisca [NOSPAM] con @ ed è fatta! ;-)
Grazie.
La parola dia-logo la ha cassata l'ecumenismo alla Kasper! Riduzionismo sociologico e legalismo moralistico!
RispondiEliminaParlare per parlare non è comunicazione! Il logos è l'obiettivo!
Ma non ci arrivate! troppo presi a fare i misericordiosi sostituendo Dio!
Matteo Dellanoce
La nostra bocca vi ha parlato francamente; il nostro cuore si è del tutto aperto per voi. In noi certo non siete allo stretto; è nei vostri cuori che siete allo stretto. Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, apritevi anche voi!
RispondiEliminaNon lasciatevi legare al giogo estraneo dei non credenti. Quale rapporto infatti può esservi tra giustizia e iniquità, tra luce e tenebre? Quale intesa fra Cristo e Beliar, o quale collaborazione fra credente e non credente? (2Cor 6, 11-15)
Matteo Dellanoce
Mi perdoni sig. Pastorelli, ma non riesco a risponderle. Il suo indirizzo mi risulta essere non valido... :-/
RispondiEliminaIl "Maggia" è la principale organizzazione clandestina (a metà strada tra il settario ed il malavitoso) dei Multiversi marvel
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