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giovedì 30 luglio 2009

Risposte del nuovo segretario dell'Ecclesia Dei

Grazie al blog What Does The Prayer Really Say riportiamo una serie di domande poste da un fedele brasiliano alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei e la relativa risposta del nuovo segretario, mons. Guido Pozzo: a nostra conoscenza, è il suo primo atto 'ufficiale'. Esaminandolo, se ne possono trarre interessanti vaticinii sul suo modo di reggere l'Ecclesia Dei: dopo le generose 'promesse' del card. Castrillòn Hoyos (tipo: "Il Papa vuole la Messa gregoriana in ogni parrocchia"), l'ora pare essere più alla prudenza e alla misura. Ma magari anche (come può indicare il fatto stesso di aver risposto analiticamente a questa lettera) ad una certa prontezza d'intervento. Ecco dunque il testo delle domande, seguito dalla lettera di risposta della Commissione:

1- Dopo l’entrata in vigore del motu proprio “Summorum Pontificum” è necessario il permesso del vescovo diocesano, qualora un sacerdote voglia celebrare la Messa gregoriana?
2- I fedeli devono padroneggiare la lingua latina per poter assistere alla Messa gregoriana? Oppure è sufficiente un sussidio bilingue?
3- Un gruppo piccolo di fedeli (per esempio 8 persone), benché stabile, è insufficiente per la celebrazione della Messa nella forma straordinaria?
4- Il vescovo deve collaborare affinché la richiesta della Messa gregoriana avanzata da un gruppo stabile di fedeli sia esaudita?
5- I fedeli che non fanno parte del gruppo stabile potranno assistere alla Messa gregoriana?
6- È possibile celebrare le nozze nella forma straordinaria del rito romano?
7- Con la pubblicazione del motu proprio “Summorum Pontificum”, Papa Benedetto XVI desidera che la Messa gregoriana sia ampiamente offerta nelle diocesi?
8- Il Santo Padre desidera che l’insegnamento del latino torni a far parte del curriculum dei seminari affinché i futuri sacerdoti possano celebrare la Messa in lingua latina?
9- I vescovi diocesani devono seguire gli orientamenti della Pontificia Commissione circa l’applicazione del motu proprio “Summorum Pontificum” anche qualora il nunzio apostolico in Brasile potesse, ipoteticamente, esprimere un’opinione contraria?



Prot. 97/09



Vaticano , 18 luglio 2009-07-29


Illustrissimo Signore,

relativamente alla Sua lettera del 29 aprile u.s., si risponde, secondo il motu proprio Summorum Pontificum, quanto segue:

1- Il documento pontificio non prevede alcun permesso speciale del vescovo diocesano affinché un prete possa celebrare la Santa Messa nella forma straordinaria (art.2);
2- Ai fedeli non si richiede un’ampia conoscenza della lingua latina, essendo sufficiente l’uso di un messale bilingue o di un foglietto;
3- Il numero di fedeli di un gruppo stabile dipende molto dalle circostanze locali, le quali indicheranno se un prete possa o voglia, tenendo conto del suo dovere pastorale, occuparsi di un gruppo relativamente piccolo;
4- Il vescovo diocesano deve essere in linea con le direttive del documento pontificio (art.5 par.1; e CIC c.392); altro è verificare l’effettiva praticabilità, in accordo con quanto disposto dal motu proprio;
5- I fedeli che non fanno parte del “gruppo stabile”, possono, evidentemente, partecipare alla Messa nella forma straordinaria;
6- I matrimoni secondo la forma straordinaria sono possibili, in accordo col parroco (art.9, par.1);
7- Quanto all’ampia applicazione del documento pontificio in una diocesi, è sufficiente attenersi alle indicazioni contenute nel documento medesimo;
8- Circa l’insegnamento del latino nei seminari, si faccia riferimento al c.249 del Codice di Diritto Canonico in vigore: “Nella Ratio di formazione sacerdotale si stabilisca che gli alunni conoscano accuratamente non solo la lingua del proprio paese, ma abbiano anche una buona conoscenza della lingua latina e inoltre un'adeguata conoscenza delle lingue straniere, nella misura in cui essa risulti necessaria o utile alla loro formazione o all'esercizio del ministero pastorale”.

In tutte le altre questioni si faccia riferimento al documento pontificio, essendo il Santo Padre la suprema autorità della Chiesa, a cui per istituzione divina siamo legati da rispetto, amore e obbedienza.

La prego di accettare i miei sentimenti di viva stima e considerazione nel Signore,

Mons. Guido Pozzo
(Segretario)

93 commenti:

  1. "In tutte le altre questioni si faccia riferimento al documento pontificio, essendo il Santo Padre la suprema autorità della Chiesa, a cui per istituzione divina siamo legati da rispetto, amore e obbedienza."

    E' triste chei sia stato necessario ribadirlo ma comunque ben venga la chiarezza.

    Riguardo al MP la vera domanda sottesa a tutte le domande sembra essere NON il "non ho capito bene se...?" ma "ho sentito bene che...?", tanto pare difficile per alcune recchie.

    FdS

    RispondiElimina
  2. Allora,
    se è il Santo Padre la suprema Autorità della Chiesa, perchè si fa finta di non capire e i Vescovi continuano a ritenere che la loro autorità sia superiore alla sua, e si sentono in diritto di ostacolarlo, perseguitando i sacerdoti, spaventando e impedendo ai fedeli di aprire bocca, altro che formare gruppi?
    Ecc.mo Mons. Pozzo,
    quando constatiamo che i Vescovi applicano il "DIVIDE ET IMPERA",
    come facciamo noi semplici fedeli a credere che DI FATTO il Santo Padre sia la suprema Autorità della Chiesa?

    RispondiElimina
  3. Non credo che il povero mons. Pozzo possa farci qualcosa...

    RispondiElimina
  4. Non credo che il povero mons. Pozzo possa farci qualcosa...

    ricordiamoci tuttavia che mons Pozzo non ha risposto a titolo personale, ma a nome della Ecclesia Dei, e cioè della Congregazione Dottrina delle Fede in cui è incardinata

    RispondiElimina
  5. Lettere, responsi a richieste personali che chiariscono...nulla, perché a nulla serve chiarire le idee di questo o quel laico che domanda lume; le idee vanno chiarite ai vescovi come il mio che con ferocia ha proibito severamente di celebrare il rito antico.

    Antonello

    RispondiElimina
  6. è per questo che non dovrebbe tardare il decreto attuativo che ancora non viene emanato dal Papa il quale, nel frattempo, stranamente, non ha effettuato alcuna celebrazione in VO

    Sapreste dare un signifcato, se ce l'ha, a questo mancato gesto?

    RispondiElimina
  7. La risposta della Commissione mi pare
    - chiara
    - esaustiva
    - imperativa.

    Sono più ottimista per il futuro
    Luigi C

    RispondiElimina
  8. BUON GIORNO MIC

    io credo ......... credo da povero ignorante che se BENEDETTO XVI non ha ancora celebrato secondo il rito di SPIOV , questo sia dovuto al fatto che il celebrare secondo il VO imlipichi la presenza della CORTE PONTIFICIA , a suo tempo sciolta da PAOLO VI buonanima .......

    RispondiElimina
  9. carissimo mons.Pozzo, è lei che è venuto a liberarci, o dobbiamo aspettarne un altro? Due anni fa Ecclesia Dei ci abbandonò, ora,mi spiace, non sono più.
    un povero prete

    RispondiElimina
  10. Due anni fa Ecclesia Dei ci abbandonò, ora,mi spiace, non sono più.

    dobbiamo per forza considerarla una situazione irreversibile? E' possibile, ricorrendo alla Ecclesia Dei, sperare in una soluzione?

    A questo punto il problema che si pone è questo: l'Ecclesia Dei - o il decreto di attuazione papale -dovrebbe dichiarare esplicitamente che ogni vescovo, oltre a non poter negare la possibilità a sacerdoti di celebrare in VO, NON PUO' ne rimuoverli né emarginarli né adottare provvedimenti di alcun genere nei loro confronti!

    RispondiElimina
  11. Buon giorno Vittorio,

    io sarei dell'idea che, ora che conosciamo le cause e gli artefici del disastro, è ora che guardiamo avanti e confidiamo nell'Azione dello Spirito

    Coraggio, avanti!

    RispondiElimina
  12. ovviamente facendo tutto quello che possiamo, a partire dalla nostra personale conversione, preghiera e vita di fede

    RispondiElimina
  13. concordo con te

    .... ma che agisca a colpi di ramazza .........


    ........ io lo farei con la spada ......

    rimaniamo saldi nella nostra FEDE , quella semplice , vera , autentica di SEMPRE ,

    RispondiElimina
  14. Dice Mic:
    Sapreste dare un signifcato, se ce l'ha, a questo mancato gesto?


    Possiamo fare un'ipotesi logica dai fatti.

    Che cosa è successo con la sola Emissione del Motu Proprio sulla Messa Gregoriana?

    Siamo stati sulla soglia della formalizzazione dello Scisma. Che dramma viviamo? Quello della radicalizzazione della ribellione di tanti Vescovi, che si portano dietro un numero non indifferente di piccoli, e che li "usano come arma".

    Il Papa che Officia APERTAMENTE in Gregoriano (qualcuno può dire con certezza che in Privato non lo faccia già da tempo? Da Cardinale lo ha fatto ripetutamente! Ma era Cardinale, non Papa!) cosa provocherebbe?

    Le armate di chi non vede l'ora di affondare la Barca con tutti quelli che si trovano dentro sono pronte.

    E' anche riduttivo dire soltanto: meglio la guerra di quelli che la stanno già facendo da tempo che una falsa pace. Del resto non siamo noi a volerla.

    Questo è parzialmente vero, ma è anche vero che nelle guerre ci sono vittime innocenti.

    Chi Guida il Gregge di Dio può non essere martoriato da questo pensiero?

    Questo è capitato anche a gennaio, a San Pietro.

    RispondiElimina
  15. Non credo proprio che la Corte Pontificia sia indispensabile per una messa VO. Paolo VI era libero di scioglierla e Benedetto XVI è libero di celebrare la Messa Papale senza Corte. Usare il messale del 1962 non significa tornare in tutto al 1962. Si può usare benissimo quel rito in un contesto profondamente diverso.
    Spero comunque che il Santo Padre celebri pubblicamente o almeno assista quanto prima alla S.Messa gregoriana. Le occasioni propizie potrebbero essere due: 1) scendere in basilica il 18 ottobre p.v. per assistere alla S.Messa di mons. Burke; 2) una visita pastorale alla nuova parrocchia della Trinità dei Pellegrini - prima o poi dovrà visitare anche quella...o no?

    RispondiElimina
  16. Rispetto, amore e obbedienza si devono anche ai VESCOVI. Avete trattato così mons. Mani?

    RispondiElimina
  17. a volte sembra che ai vescovi contrari al motuproprio si debbano più rispetto, obbedienza e amore che al Vicario di Cristo...

    RispondiElimina
  18. A volte, e quante volte, sembra che a tutti nella Chiesa si debba più rispetto che a Gesù Cristo, altro che al suo Vicario.
    un povero prete

    certo che anche il Vicario può essere più deciso nel difendere i diritti pubblici di Nostro Signore!

    RispondiElimina
  19. Dice d. mercenaro

    Rispetto, amore e obbedienza si devono anche ai VESCOVI. Avete trattato così mons. Mani?


    E' vero. Poni un problema che mi pongo anche io mille volte.

    Ma in questo ci viene in aiuto la Tradizione.

    San Paolo dice "vi Tramando ciò che io stesso ho ricevuto". E poi Insegna la DOttrina sul Sacrificio della Messa.

    L'Obbedienza non può essere, io credo, slegata dalla Professione della Fede ininterrotta.

    Il Signore Gesù stesso ha discriminato i Pastori in "Pastori buoni" e Falsi Pastori.

    Ciò che queste due categorie hanno in Comune è l' Essere Pastori del Gregge. Il Discrimine sta nella bontà o meno del loro insegnamento.

    Questo significa che abbiamo la licenza di "trattarli" nei modi che più ci piaccono?

    Certamente no.
    La licenza che abbiamo è quella della Preghiera! Pregare per loro perchè si ricordino chi sono! E perchè nella loro responsabilità ci sono tanti piccoli. Noi compresi.

    Secondo me l'Esempio lo ha dato PAdre Pio. Ha ottenuto di rimanere nella Fede di Sempre, OBBEDENDO contemporaneamente ai suoi Superiori.

    E questa è una Grazia da chiedere.

    Ma quando e come si può e si deve continuare ad obbedire?

    Potremmo dire che sia "disobbedienza" rifiutarsi in coscienza di obbedire a chi svia?

    RispondiElimina
  20. Un vescovo che fa resistenza ad una disposizione del Papa (purché questa sia giusta e conforme alla tradizione della Chiesa, di cui il Papa deve essere depositario e custode) è un ribelle.
    Per me non gli va dato più rispetto di quello che deve ad un impostore, parassita per giunta, visto che si fa mantenere con l'8 per 1000 e non fa il lavoro per il quale è pagato.
    Che vada a guadagnarsi il pane nelle miniere di zolfo!!!

    E adesso i devoti e ossequienti pseudotradizionalisti mi diano pure addosso.

    RispondiElimina
  21. D. MERCENARO


    non l' allungare troppo !!!!!!!! .......

    RispondiElimina
  22. Io obbedisco al mio vescovo se il mio vescovo obbedisce al Successore di Pietro.
    Se e quando il mio vescovo disobbedisce apertamente al Papa, non solo non ho rispetto per il suo comportamento ma mi sento in diritto e anche dovere di non seguirlo nella sua disobbedienza.
    Se e quando il mio vescovo, contesta il Magistero Petrino, obbedisco al Papa e non al vescovo.
    E via dicendo....

    RispondiElimina
  23. Caro don Mercenaro,

    mi sembra che in tutti i messaggi qui postati sia emerso che si obbedisce sempre ai VESCOVI, anche quando in palese errore e disobbedienza al Sommo Pontefice.

    Ricorda cosa dice di fare S. Paolo nella lettera ai Galati se qualcuno viene a predicare un Vangelo diverso?

    Come Don Abbondio al Cardinal Federigo: disposto sempre all'ubbidienza.
    Oggi pero' i tormenti non vengono da sant'uomini.

    FdS

    RispondiElimina
  24. _____________________________
    mi sembra che in tutti i messaggi qui postati sia emerso che si obbedisce sempre ai VESCOVI, anche quando in palese errore e disobbedienza al Sommo Pontefice.
    _____________________________

    Tranne nei miei: io non presterei mai e poi mai obbedienza ad un vescovo in palese errore e disobbedienza al Sommo Pontefice!!!
    Ma siamo diventati matti???

    RispondiElimina
  25. non c' è altra messa col rito di SPIOV se non quella in cui e' contemplata la PRESENZA DELLA CORTE per come è articolata .

    in mancanza di cio' i liturgisti avranno il loro bel da

    fare ....... al meglio , si spera ........

    RispondiElimina
  26. caro PAOLO ......


    NESSUNO , NESSUNA PERSONA con un minimo di buonsenso e' in OBBLIGO ad ubbidire ad un VESCOVO o ad un PAPA che avrebbero se non il fine di svendere o portare al macello il GREGGE .

    TU saresti ubbidiente ad un PAPA che ammetterebbe il celibato ai sacerdoti , il sacerdozio aperto alle donne o anche ..... a CHI .....proponesse anche con una velata parvenza , discussioni sulla REALE E REGALE PRESENZA , IL DOGMA DELL' IMMACOLATA CONCEZIONE ........ !?!?!?!

    RispondiElimina
  27. uhmmm... mi ricordio male o il Papa è superiore alla legge liturgica?

    Se il Papa vule celebrare in S. Pietro la Santa Messa con il rito di S. Poi V° senza l'inultile presenza di qualche centinaio di comparse non essenziali all'Azione Sacrificale, perché non potrebbe farlo? Che bisogno c'è di una pletora di fanfaroni in frac smedagliato???

    Per quanto Paolo VI° mi sia simpatico come il morbillo, la soppressione della corte pontificia la trovo cosa giusta e doverosa. Anzi, doveva andarci giù con il machete!

    RispondiElimina
  28. PAOLO non esagerare

    è un problema , unico , questo di celebrare VO senza la Corte Pontificia .

    penso si stara studiando qualcosa a proposito

    io non sono troppo convinto del fatto che avendo abolito a CORTE PONTIFICIA si sia avuto un salto di qualita'

    PAOLO VI ha voluto democreticizzare la CHIESA ...

    CONSIDERA I RISULTATI .

    RispondiElimina
  29. _______________________
    TU saresti ubbidiente ad un PAPA che ammetterebbe il celibato ai sacerdoti
    _______________________

    Perché? qualche Papa recente ha forse messo in discussione il celibato dei sacerdoti???

    ***************

    TU saresti ubbidiente ad un PAPA che ammetterebbe, il sacerdozio aperto alle donne
    ________________________

    Ma nemmeno per idea!!!
    Infatti nel mio post di prima ho debitamente specificato :"ad una disposizione del Papa (purché questa sia giusta e conforme alla tradizione della Chiesa, di cui il Papa deve essere depositario e custode)".

    Ora, l'argomento è il mortu proprio, che in sostanza è un documento conforme alla tradizione della Chiesa, anzi, di più ancora, ne ripristina addirittura un aspetto importantissimo e vitale ( la Santa Messa di sempre).
    Quindi è ovvio che il Papa in questo caso ha ragione e chi lo avversa torto marcio. La mitra in questo caso non non dispensa dall'obbedienza...

    Se dovesse capitare -come è capitato- che un papa dovesse dire cose ambigue e contrarie alla fede (cito solo Papa Liberio e Giovanni XXII° -Jacques de Chaors- giusto per non sollevare un polverone con altri esempi più recenti...) il vescovo allora si che può anzi DEVE disobbedire al Papa. E condannarlo pure! "ANATEMA A TE, LIBERIO" fu il grido del Vescovo Ilario di Poitiers di fronte alle ambiguità dottrinali di papa Liberio...

    RispondiElimina
  30. PAOLO VI ha voluto democreticizzare la CHIESA ...

    CONSIDERA I RISULTATI .
    ************************

    Ribadisco che Paolo VI° non mi è affatto simpatico, ma non credo che la crisi della Chiesa sia dovuta all'abolozione di un corteo di anziani viziosi che facevano corona alle Cappelle Pontificie, dai...

    Il Papa è un sacerdote, e la sua Santa Messa è validissima (ovvio, alle condizioni ben note) anche senza tanti inutili orpelli e contorni spesso umanamente molto... ehm... equivoci...
    S. Bernardo diceva al suo antico allievo divenuto papa "non stanno bene intorno al pontefice tutti quei giovanotti zazzeruti"...

    RispondiElimina
  31. Certi commenti fan cadere le braccia; e anche l'orlo dei pantaloni.

    Sulla speranza poi di ottenere qualcosa da una semplice lettera inviata ad un semplice laico non dico nulla; nulla dico anche sulle speranze nel documento che l'Ecclesia Dei starebbe preparando da due anni.

    Antonello

    Antonello

    RispondiElimina
  32. PAOLO

    intendevo SE ...... nel futuro .......... SI PROPONESSE .......


    ....... E POI non si potrebbe più dire di avere un PAPA alla guida della CHIESA CATTOLICA

    nessun PONTEFICE , MAI potrà cambiare i PRINCIPI ETERNI ED IMMUTABILI della CHIESA , e io dico , neanche fra tremila anni quando andremo a fare i nostri weekend sul PIANETA MARTE

    RispondiElimina
  33. Stefano78 ha detto...
    Questo significa che abbiamo la licenza di "trattarli" nei modi che più ci piaccono?
    Certamente no.
    La licenza che abbiamo è quella della Preghiera! Pregare per loro perchè si ricordino chi sono! E perchè nella loro responsabilità ci sono tanti piccoli. Noi compresi.

    Oltre che alla cosidetta licenza di solo preghare, che è la cosa primaria, abbiamo anche questa licenza, ed è un Vescovo che la dice:

    "Se sentite qualche cattolico dire o insegnare qualcosa che va contro l’insegnamento e la disciplina della Chiesa, come salvaguardati dal Papa, gentilmente ma fermamente sfidatelo, fosse un catechista laico, un insegnante, un diacono, un prete o perfino un vescovo". vescovo Patrick O'Donoghue di Lancaster

    E io ci aggiungo persino un papa, chiunque esso sia.

    ...E perchè nella loro responsabilità ci sono tanti piccoli. Noi compresi.

    Per quanto mi riguarda io non mi ritengo di certo nelle mani di certi vescovi che agiscono, sia a parole che a fatti, contro la legge di Dio, io mi ritengo completamente nelle mani di Dio.

    Sino a quando non si adempiranno, da parte della chiesa, le richieste della Madonna a Fatima, da questa situazione di confusione e per certi aspetti scandalosi non si uscira', sul fatto che dal 1960 in poi i vari pontefici non abbiano soddisfatto le richieste della Madonna e storia.

    Cruccas Gianluca

    RispondiElimina
  34. nessun PONTEFICE , MAI potrà cambiare i PRINCIPI ETERNI ED IMMUTABILI della CHIESA , e io dico , neanche fra tremila anni quando andremo a fare i nostri weekend sul PIANETA MARTE
    ***************************

    Speremm.... ;-)

    RispondiElimina
  35. ma e' ovvio che lo sfacelo sella CHIESA non e'dovuto solo al fatto che si sia mandato in pensione la CORTE ...

    PERO IL PAPA E' SOMMO PONTEFICE oltre che

    SACERDOTE ........

    c' è una cosa in piu da considerare

    RispondiElimina
  36. La corte pontificia?
    Un Papa inventa un rito che niente o quasi ha a che vedere col rito che risale all'età apostolica e ora si discute se un Papa possa o meno modificare una norma che riguarda la presenza della soppressa corte pontificia?

    RispondiElimina
  37. se lo faranno liberissimi di farlo ....... ,


    pero NON SI POTRA PIU DIRE E CONSIDERARE DI AVERE A CHE FARE CON UNA CHIESA CATTOLICA ,,,,,,,,

    ED IO GIA DA ORA NON E FARO MAI PARTE ANCHE SE CHISSA DOVE SARO ..........

    RispondiElimina
  38. SIG PASTORELLI


    NON E' QUESTO quello che voglio sottolineare , ne credo sia di grande ostacolo per il futuro .

    ritengo che la messa di SPIOV detta dal PAPA debba essere presa in considerazione , visto che oltre che sacerdote il PAPA , è anche SOMMO PONTEFICE ......

    RispondiElimina
  39. ho una domanda in testa da un po' (mi scusi la redazione se la ripeto anche in questo articolo, ma forse sarà più visibile):

    se Paolo VI avesse abrogato il Messale Romano di San Pio V, avrebbe potuto Benedetto XVI "abrogare" l'abrogazione paolosestina e rimettere così in vigore il suddetto Messale?
    grazie

    Giovanni Mandis
    p.s. Dante ti arrivano le mie email?

    RispondiElimina
  40. Luisa ha detto...
    "Io obbedisco al mio vescovo se il mio vescovo obbedisce al Successore di Pietro.
    Se e quando il mio vescovo disobbedisce apertamente al Papa, non solo non ho rispetto per il suo comportamento ma mi sento in diritto e anche dovere di non seguirlo nella sua disobbedienza.
    Se e quando il mio vescovo, contesta il Magistero Petrino, obbedisco al Papa e non al vescovo.
    E via dicendo...".

    E' quello che è stato fatto dai lefevriani: obbedienza al vescovo e disobedienza al Papa.

    RispondiElimina
  41. se Paolo VI avesse abrogato il Messale Romano di San Pio V, avrebbe potuto Benedetto XVI "abrogare" l'abrogazione paolosestina e rimettere così in vigore il suddetto Messale?
    grazie


    messa in questi termini e "alla lettera" e senza altri "distinguo":

    se un Papa può abrogare un messale perché un altro Papa non potrebbe abrogare l'abrogazione?

    RispondiElimina
  42. E' quello che è stato fatto dai lefevriani: obbedienza al vescovo e disobedienza al Papa.

    Provocazione futile conoscendo la vicenda e la storia: si è trattato di obbedienza alla Chiesa di sempre nella persona del vescovo

    RispondiElimina
  43. http://blog.messainlatino.it/2009/07/giovani-e-tradizione-amicizia.html

    2° Convegno sul Motu proprio “Summorum Pontificum”

    Domenica 18 ottobre 2009
    Ore 10,00: Basilica Patriarcale di San Pietro in Vaticano (Cappella della Adorazione Eucaristica), Santa Messa Pontificale in Rito Romano Antico celebrata da S.E.R. Mons. Raymond Leo Burke – Arcivescovo- Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
    (Coro dei Francescani/e dell’ Immacolata).

    Questa celebrazione della Santa Messa di sempre in S. Pietro è un grande avvenimento! Sono sicuro che è un segnale importante per la prossima celebrazione della Messa Antica di Benedetto XVI nell'altare maggiore della Basilica di S. Pietro in Vaticano.

    PaoloD

    RispondiElimina
  44. obiezione di coscienza30 luglio 2009 alle ore 14:20

    io non presterei mai e poi mai obbedienza ad un vescovo in palese errore e disobbedienza al Sommo Pontefice!!!
    ----------------

    facile dirlo...
    Io la capisco e condivido il suo sdegno, sig. Paolo,
    ma se in uno spazio di 1000 kmq,
    99mila su 100mila fedeli (laici e preti)
    sono - per paura o convinzione -
    acquiescenti come muro compatto che non cede alla minima breccia,
    quei poveri 10 fedeli su 1 milione che vorrebbero fare richiesta e sono già stati scherniti, emarginati, quasi minacciati di "morte ecclesiale"
    con l'accusa di idolatria (e altro), come fanno a "disobbedire" IN PRATICA, sig. Paolo?

    E' forse prevista e permessa la disobbedienza ecclesiale
    come obiezione di coscienza
    nei confronti del Vescovo?

    E chi mi sa dire come si attua, IN PRATICA, senza crearsi dei GUAI?

    RispondiElimina
  45. E' quello che è stato fatto dai lefevriani: obbedienza al vescovo e disobedienza al Papa.
    ***********************

    Giustissimo: il Papa in questione, con sottili ambiguità operava per distruggere (più o meno scientemente e/o inconsiamente) la chiesa. Al papa si obbedisce quando il suo operato è conforme alla tradizione della chiesa. Ricordiamoci tutti quanti che se nel III°/IV° secolo si fosse obbedito alle ambiguità dottrinali di papa Liberio, oggi saremmo tutti quanti ariani! Chiaro vero?

    PS: giusto per correttezza e per togliere qualsiasi dubbio: io sono un lefebriano, e della specie peggiore.

    RispondiElimina
  46. Carissimo Obiezione di Coscienza, non credo che la cappella della FSSPX più vicina a casa sua sia a 1000 km, suvvia... certo che se uno pretende la Santa Messa di sempre nella chiesa davanti a casa allora...

    Per il resto: per attuare quella che tu chiami "obiezione di conscienza" contro il vescovo senza passare dei guai (si, il vescovicidio mi pare sia punito dalla lagge...), basta non leccargli i piedi, mettere in guardia parenti, amici & conoscenti dai lapsus fidei di costui, evidenziare e cavalcare le sue mancanze di pastore e di uomo, non collaborare con le boiate che fa passare per iniziative pastorali.... resistenza passiva insomma...
    Esempio: viene fuori che è un pedofilo o che va a viados? Invece di dire come tutti i baciapile "non è vero, non posso crederci, sono tutte calunnie" basta tacere, oppure dire semplicemente "le sue deviazioni dalla dottrina non possono che avere generato mostri nell'anima sua, la cosa -se fosse vera- non mi meraviglierebbe affatto".

    Legge del contrappasso: tu lavori per distruggere la fede delle anime che Dio ti ha affidato? Bene, io -a questo punto- lavoro per distruggere te.
    Un vescovo (specie se indegno) vale molto meno del patrimonio della fede di un'intera popolazione.

    So che i benpensanti ossequienti (per intenderci quelli che bacerebbero gli alluci al prelato di turno anche se -Dio non volesse- gli avesse appena stuprato un figlio) diranno che sono spietato, mancante di carità, cattivo, fuori dalla chiesa e meritevole dell'inferno... non mi cale alcunché!

    RispondiElimina
  47. Dice Paolo:

    il Papa in questione, con sottili ambiguità operava per distruggere (più o meno scientemente e/o inconsiamente) la chiesa

    Distruggere? Come? Troppo "generico" mettere tra parentesi quelle ipotesi sul "motivo".

    Giovanni Paolo ha dato un Magistero Ordinario e Straordinario assolutamente TRADIZIONALE.

    Le prove? Ad esempio la Ecclesia de Eucharistia.
    Vogliamo parlare di un Magistero emesso quando era perfettamente lucido? La Dominca Cenae.

    Vogliamo parlare anche di tutte le sue Encicliche, che toccano un po' tutti i temi "caldi" dei contestatori? (le editrici religiose le hanno radunate in un bel libro).

    Oppure dei discorsi, delle disposizioni date alla CDF, con l'emissioni dei documenti che hanno "scandalizzato" i contestatori?

    Giovanni Paolo è stato definito "Tradizionale" anche da Fellay, in una bella intervista. Lo Stesso superiore della San Pio X riscontrava le contraddizioni del suo pontificato non tanto in una sua "poca ortodossia", quanto alla troppo "variegata" Curia!

    E come dargli torto?

    La Santa Sede ha un Capo, Pietro, che 3/4 dei suoi SUDDITI non riconoscono come tale!

    E se Pietro Parla, e legifera, chi è disposto ad Ascoltarlo?

    E poi vogliamo dare la "colpa" a Pietro?

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  48. E chi parlava del santo subito???

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  49. E chi parlava del santo subito???

    Il Discorso può essere esteso anche a Paolo VI

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  50. Come definire se non "situazioni straordinarie" quelle che da un lato favorivano la confusione della riforma mancata, e insieme facevano scrivere a Paolo VI Encicliche assolutamente ORTODOSSE sul Mistero Eucaristico e sulla MOrale Cattolica?

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  51. ah... lui invece era tradizionale...????
    forse nell'humanae vitae... per il resto lasciamo perdere che è meglio.... rischio di dire cose poco carine su quel signore.... chissà mai che poi le anime belle ne restino sconvolte.

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  52. E della MYSTERIUM FIDEI, che vogliamo dire? Che fosse "modernista"?

    Possiamo discutere fino a dopodomani sul carattere problematico del Pontefice Paolo VI, ma possiamo discutere su fatti chiari come questo?

    Il "fatto" è che il Santo Padre aveva come due "aspetti" che si contraddicevano a vicenda.

    O si accetta l'assurdità di una Persona che si auto-contraddice, pensando a dei problemi di tipo mentale, o altrimenti accertata la lucidità si pensa che c'è un fattore "esterno" che influisce sulla condotta del Papa.

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  53. Come definire se non "situazioni straordinarie" quelle che da un lato favorivano la confusione della riforma mancata
    *********************

    Ah... vedi? E secondo te la riforma mancata di chi è colpa? Chi ha dato mano libera a bugnini?
    Chi ha fatto quella promulgazione ambiguissima del nuovo messale?
    Chi si è praticamente asservito ai modernisti?
    Il "magistero" di quel signore è da dimenticare: l'ambiguità (anche umana dicono...) di costui ha spalancato le porte alla crisi più spaventosa che la Chiesa abbia mai attraversato!

    Se poi-come attenuante generica- vogliamo dire che il pover'uomo era sotto ricatto perchè qualche framassone minacciava di rendere ancor più pubbliche certe sue "debolezze" umane qualora non si fosse piegato (e non avesse piegato la Chiesa) agli ideali massonici, bene, accomodatevi pure.
    Da parte mia non mi spavento per un papa umanamente debole, ma un papa dottrinalmente vacuo mi terrorizza!
    Ah, dimenticavo, per chi non lo sapesse, il tipo in questione, era un accanito seguace di T. de Chardin...

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  54. Se poi-come attenuante generica- vogliamo dire che il pover'uomo era sotto ricatto

    Personalmente ho una teoria. Può lasciare il tempo che trova, ma credo che un minimo di coerenza ce l'abbia.

    Secondo me il Papa, in quell'epoca, era all'interno di una sommossa senza precedenti nella Chiesa!

    Un casino di proporzioni...bibliche.

    Si è trovato in mezzo a fazioni pronte a scannarsi. Letteralmente.

    Ha trovato una situazione nella Curia totalmente devestata.

    Ieri, come oggi, i sudditi fedeli si potevano contare sulla punta delle dita. Con la differenza della preparazione di un vera e propria guerra!

    Umanamente, ed anche Spiritualmente, trovarsi davanti a questa situazione e dover gestirla è veramente una fatica terribile!

    Paolo VI volle provare a "mediare". Cercando di "salvare" quanto poteva.

    La "mediazione", in strategia e in tattica, inevitabilmente "concede e prende".

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  55. La "mediazione" per costui è stata darsi in pasto ai modernisti perché era la fazione più forte.
    Della preservazione del depositum fidei se n'è fregato altamente.

    Forse di fede non ne aveva addirittura, ma questa è una supposizione mia...

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  56. Per inciso: Giovanni Paolo dovrebbe essere dichiarato Santo "solo" per la dimostrazione Eroica della Virtù Cristiana. Il Suo Calvario mi sta davanti come un monito.

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  57. Torniamo on topic e lasciamo in pace Paolo VI, ché è meglio e anche giusto. Una cosa è il giudizio storico sui suoi errori (che non può comunque prescindere dalla gravità inaudita del periodo, per molti aspetti molto più terremotato del nostro, perché il buon senso che oggi inizia a riaffiorare sembrava allora essere stato bandito per sempre dai cervelli), altro insinuazioni, supposizioni e maldicenze.

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  58. VITTORIO,
    ho voluto sottolineare che la corte pontificia è un non problema perché anche altrove ho letto che la sua abolizione rappresenta una difficoltà alla celebrazione da parte del papa dell'antico rito.

    Per il resto son perfettamente d'accordo: una Messa in rito romanto antico del papa sarebbe un segnale forte. Ma senza altri provvedimenti rimarrebbe soltanto un segnale.

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  59. Grazie Mic sei stato chiarissimo.
    G. Mandis

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  60. GIOVANNI MANDIS

    Da tempo non ricevo tue mail.
    Ho avuto problemi col PC campagnolo: m'è sparita, fra l'altro, tutta la rubrica. Prova a scrivermi. Alcune mail vedo che mi pervengono. Altre si perdono nel nulla. Come il libro di don Brunero che m'è stato spedito il I luglio! Ciao.

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  61. Scusi, Antonello
    lei è per caso un sacerdote?
    Se me lo conferma, non replicherò nulla, ma penserò che abbiamo lo stesso Vescovo, forse...o due molto simili!

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  62. Mi sembra che la REDAZIONE abbia colto nel segno nel sottolineare che, dopo le ampie aperture di Castrillon (e Ranjith) che avevano entusiasmato molti di noi, ci sia ora una virata in direzione di maggior “cautela” e “misura”. La cosa mi preoccupa.
    Leggiamo il p. 4 della risposta di mons. Pozzo:

    “Il vescovo diocesano deve essere in linea con le direttive del documento pontificio (art.5 par.1; e CIC c.392); altro è verificare l’effettiva praticabilità, in accordo con quanto disposto dal motu proprio”.

    Leggiamo ora le disposizioni del Mou Proprio modificate nella pubblicazione negli Acta:

    “Se un gruppo di fedeli laici fra quelli di cui all’articolo 5 comma 1 non abbia ottenuto soddisfazione alla richiesta autorizzazione da parte del parroco, ne informi il vescovo diocesano. Il vescovo è vivamente pregato di esaudire il loro desiderio. Se egli NON VUOLE (NON VULT) provve¬dere per tale celebrazione, la cosa venga riferita alla Pontificia Com¬missione Ecclesia Dei”.

    È proprio lo steso linguaggio? Il senso siamo sicuri che sia identico? Nel Motu Proprio si dice chiaramente che il Vescovo non può non potere: se dice ciò è perché non vuole.

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  63. Quando due anni fa fu emanato il MP
    io credevo che il mio parroco avrebbe fornito ampie spiegazioni ai fedeli circa questa grande novità, e magari avrebbe incoraggiato lui stesso in parrocchia una apertura di sensibilità alla Messa VO, e avrebbe poi organizzato una raccolta di firme...
    Poi mi sono accorto che quelle due parole M... P... suscitavano in tutti scandalo e terrore e "nulla so!" e poi...
    Quanti passaggi mi sono perso prima di approdare qui e perdere tutte le mie illusioni?

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  64. INGENUO, molti di noi non si son fatti mai troppe illusioni.
    La speranza è ben altro, e le promesse solenni ci lascian sperare.
    Ma, come anni fa mi scriveva il card. Ratzinger, deve cambiar la mentalità dei vescovi. Se poi si aggiunge anche la mentalità dei preti e dei fedeli mal formati nel corso di un quarantennio, i nostri obiettivi si allontanano.
    Fino a che il Pontefice non ordinerà senza mezzi termini che nelle parrocchie dev'esser celebrata almeno una Messa in rito antico ogni domenica, la situazione non cambierà di molto.
    Il primo passo è rendere obbligatorio lo studio dell'antico rito. In caso contrario, dove si attingeranno i sacerdoti per attuare concretamente il Motu Proprio?

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  65. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  66. desidero controbattere alla REDAZIONE MESSAINLATINO e la prego gia da ora di volermi scusare

    ...... una cosa è il giudizio storico sui suoi errori ( che non puo comunque prescindere dalla gravita inaudita del periodo .....

    è l' uomo che è sotto tiro non il PONTEFICE ....

    ma cosa hanno fatto i SOMMI PONTEFICI , non dico da PIO IX A PIO XII , GIOVANNI XXIII , ..... ma da PIO VI in qua !?!?!

    erano tempi , i LORO , tutto rose e fiori !?!

    eppure non hanno ceduto , non hanno svenduto , non hanno cercato di fare un cambiamento , ne di cercarlo ......... !!!!

    per che cosa poi !!!

    ma il MANDATO E L' EREDITA' DI GESU CRISTO è stata data loro SOLO in custodia , si o no !!!! ...

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  67. SIG PASTORELLI

    ....... altrove ho letto che la sua abolizione rappresenta una difficolta alla celebrazione da parte del PAPA dell' antico rito ....

    è stato fatto volutamente , io ancora sostengo , perchè non si ritornasse indietro .

    si deve andare e guardare sempre avanti , sempre avanti , sempre avanti ....

    per il fatto di far celebrare la MESSA VO , non credo possa bastare un '' imposizione ,, del PAPA .

    NO NON BASTA !!!

    già le dissi che una ALTA formazione nei seminari E' DI ASSOLUTA PRIMARIA IMPORTANZA , ma dove sono ormai i docenti e l' ambiente !?!?!?

    una buona conoscenza del latino come ho letto nel post , non basta implica SOLO scittoneria .
    e poi il latino oltre che cultura forma le menti proprio per come e' strutturato ....
    ho visto a SAINT NICHOLAS DU CHARDONNET A PARIGI , i bambini , fatta la prima COMUNIONE , seguire la messa ed usare in mano il MESSALE .....
    per noi ciò e' solo acchiappare le nuvole ...

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  68. VITTORIO, la corte non è certo stata abolita per impedire che il Papa celebrasse la S. Messa di S. Pio V.
    Non è un problema: in una giornata si modifica il cerimoniale.
    Quanto al resto, credo d'aver espressamente scritto, e non solo una volta, che i futuri sacerdoti devono studiare in seminario il rito antico. E già in prcedenza ho insistito sullo studio del latino: ho scritto perfino che si deve tornare alla Veterum Sapientia
    che non è di Bonifazio VIII, ma di Giovanni XXIII.

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  69. SIG PASTORELLI

    NO ..... certamente l' aver abolito la CORTE PONTIFICIA non E' di ostacolo perche il PAPA non possa celebrarla ,
    pur tuttavia questo ATTO è stato UN ULTERIORE demolizione della SOSTANZA , forse necessario ....

    ... ma è stato fatto ed io non è che vi posso applaudire , anche se non vivo di apparati ...

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  70. Vittorio, per amor del cielo... non venirmi a dire che la corte pontificia era "sostanza"... ti prego...

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  71. Materia-forma-ministro-chiroteche-pizzi-corte papale.

    Ecco il nuovo trattato di teologia sacramentaria del blog.messainlatino.it !

    Mi felicito.
    Pace e bene.

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  72. INOPPORTUNO DI NOME E DI FATTO

    E CI VOLEVI PROPRIO TU PER RIMETTERCI TUTTI IN

    RIGA E RICORDARCI

    CHE SIAMO USCITI DAI BINARI !!!!!!!!!!!!!!!!! ........

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  73. PAOLO

    HO GIA ESPRESSO IL MIO PARERE .... SORVOLIAMO SE NO CI TIRANO LE ORECCHIE

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  74. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  75. Mi sembra cha in merito alla corte papale si stia andando molto oltre, in tutto, anche nel linguaggio e nel buon gusto.

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  76. A parte il giudizio sulla FSSPX, mi sembra che Paolo abbia espresso un sanissimo concetto di tradizione con cui concordo pienamente

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  77. Luigi C., troppo ottimista, dice:
    "risposta della Commissione mi pare
    imperativa,..."
    .........

    Niente affatto, a quanto pare.
    e dovrebbe essere molto più inequivocabile, come dice Mic.
    Ma si continua a giocare sull'ambiguità, come a dire:
    "Quello che si aveva il dovere di
    dichiare e disporre l'abbiamo detto e ribadito, siamo a posto..."
    ma la porta è sempre aperta ai malintesi, di cui approfittano prepotenti e strapotenti: come al solito, dopo 41 anni(il tempo passa) nel maremoto relativista lo scettro spetta ancora all'anarchia e INEVITABILMENTE al più forte di fatto, come vide bene Platone!

    Speriamo nel decreto attuativo che, come dice Mic, dovrebbe essere emanato dal Papa, e che dica con assoluta chiarezza che il Vescovo non può perseguire o minacciare i sacerdoti:
    solo questo mi sembrerebbe un buon inizio del restauro dell'edificio bombardato alle fondamenta, perchè dovrebbe di fatto recuperare parte della famosa
    Autorità demolita già nel Concilio.
    Magari! Vorrei sperare che il Papa
    possa manifestare così di aver accolto in sè il senso un "Exsurge Domine!" che sale dal Corpo Mistico piagato e affranto!

    (...sempre se...non gli legano le mani, o gli "pilotano" la penna mentre scrive: mica sarebbe la prima volta, temo...)

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  78. Invito il sig. Paolo a ripubblicare il suo commento sulla corte papale; è documento di uno sfogo, quindi può sembrare un insulto, ma è un autentico atto d'amore per l'antica liturgia, onesto a tal punto da essere bipartisan (trovo interessanti consonanze con alcune tesi di Inopportuno).

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  79. PER HAGRID
    Quel commento non lo rimetto, sia perché dovrei star lì a riscriverlo, sia perché effettivamente "sopra le righe".

    Purtroppo quando vedo persone che amano la Liturgia Tradizionale solo in funzione di pizzi, ricami e coreografie mi va il sangue alla testa e i miei commenti sono effettivamente troppo forti per esser letti dalle caste orecchie pudibonde e santimoniose del tradizionalista medio.

    Però dai, dirmi che manifesto consonanze con Inopportuno no! Ti prego!
    Mica sono un modernista, dai :-)))

    È vera comunque una cosa che Inopportuno non manca evidenziare molto spesso: nel mondo tradizionalista si riscontra a volte una certa mancanza di "virilità" (grazie al cielo i casi sono eclatanti ma sporadici). Persone che -per l'appunto- arrivano a dire che la coreografia e gli orpelli sono sostanza, rubricisti petulanti che per ogni quisqulia ti citano a memoria il trimeloni o il baldeschi. Poi magari ti fanno in una Messa Tradizionale le letture del nuovo "lezionario" o usano il "suddiacono crocifero" nelle messe tradizionali di rito ambrosiano, ma quella è coreografia quindi va bene... per loro. E si fanno pure fotografare invece di sotterrarsi!

    La tradizione non è questo!
    Ma che? Forse i primi cristiani che hanno evangelizzato il mondo allora conosciuto, lo hanno fatto in virtù dello splendore dei riti e dei paramenti?
    Lo hanno fatto con i PRINCIPI e con L'ESEMPIO di una vita SANTA. E con l'aiuto di Dio naturalmente.

    Certo non voglio essere io a disprezzare l'apparato liturgico -mirabile e perfetto- della Santa Liturgia, anzi: proprio nella Santa Messa Tradizionale vedo un bagliore di quella che potrebbe essere la liturgia del Cielo, non certo nelle messe schitarrate, con laici semianalfabeti che sillabano le letture e individui dalla dubbia moralità che distribuiscono la Comunione.

    Non sono io che ho in dispregio paramenti preziosi e arredi barocchi: anzi, li apprezzo moltissimo. Ma guardiamo all'essenziale: la Santa Messa Tradizionale il sacerdote la celebra ugualmente anche con una pianeta (in seta) senza pretese e un camice liscio di lino o di canapa.
    I sacerdoti della FSSPX non hanno le chiese barocche, e l'apparato del culto è impostato (per citare il CVII) ad una dignitosa sobrietà più che ad una mera sontuosità, eppure che Messe stupende celebrano!
    Se poi gli arredi preziosi ci sono va bene, si usino per dare maggior gloria al Signore, ci mancherebbe! Sarebbe atroce fare del pauperismo minimalista prorpio nelle cose di Dio, ma non si trasformino le esteriorità in sostanza!
    Il rischio è quello di passare tutti quanti per fatui vanesi amanti di pizzi e merletti... insomma per persone da non prendere troppo sul serio... poi non lamentiamoci se i modernisti ci prendono per il... naso... tutti i torti non li hanno.

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  80. PAOLO BUON GIORNO

    non posso che darti ragione per il tuo ultimo post .

    pur tuttavia se era per me , non sono di quelli che amano l' odore di naftalina ..... e ancora ti dico che rivedendo gli ANTICHI documentari , non posso che provare una certa emozione . sono sincero non lo nascondo

    per ricollegarmi ad alcune osservazioni tu ultime ..... e' vero le chiese e i riti della comunita FFSPIOX hanno la caratteristica che tutta si fonda se non nella sostanza e nella semplicita .

    ma non sono neanche di quelli che per falsi ideali ipocriti , sostengono una messa detta con calici di legno di olivo o ceramica , oltretutto vietati ,

    e certi monsignori che sfoggiano croci pettorali in legno o acciaio . li conosciamo bene no .

    SAN FRANCESCO , che disprezzava il denaro , al punto da farlo raccogliere con la bocca al frate che glie lo aveva dato , sullo sterco di un asino ,
    ha lasciato per ISCRITTO che per la SACRA LITURGIA , si usassero i vasi ed i paramenti i piu' preziosi .......

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  81. Bene Vittorio, vedo che alla fine siamo riusciti ad intenderci.

    Comunque attenzione che ribadisco che l'apparato -pur se a volte impostato alla povertà dei mezzi- non deve trascurare l'osservanza delle rubriche (legge della Chiesa), ovvero la pianeta deve essere di seta, il camice di lino o di canapa, il calice, la pisside, la patena, l'ostensorio devono essere almeno dorati nella parte che viene a contatto con le Sacre Speci.
    Non sono certo un fautore di casule di lana grossa e calici di coccio!!!
    Per i pauperisti: non è detto che una casula schifosa di lana grossa sia una scelta di povertà: spesso costano di più certi stracci di una pianeta di seta.

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  82. caro paolo

    molte volte chi sfoggia croci di legno ecc.... viaggia con maserati ......... lasciamo perdere va .....

    ed in ogni caso abbiamo sforato solo perche mic aveva domandato perche mai BENEDETTO XVI non avesse ancora officiato col rito di SPIOV ed io ho risposto ...
    credo ... credo che BXVI non ha ancora officiato col rito di SPV perche per la messa papale vi e' contemplata la presenza della CORTE ...
    e sappiamo ora come siamo messi .....

    no lo dico ancora , perche qualcuno ha fatto notare che il nostro blog si e' ridotto a parlare solo di pizzi e merletti ...

    il che non esiste proprio !!!!!!!.......

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  83. Non mi sembra proprio che in questo blog ci sian persone che amino la liturgia classica per i pizzi ecc.
    Né è questione di caste orecchie pudibonde se si rileva un
    linguaggio violento ed offensivo.
    Fo notare che la Fraternità S. Pio X mai ha usato simile linguaggio (i sacerdoti italiani ed alcuni francesi li conosco assai bene). E ricordo che mons. Lefebvre tenne a Roma una conferenza nella splendida sala del trono della principessa Elvina Pallavicini.
    Tacciare indistintamente i componenti la corte pontificia di checchine e pervertiti non ha niente di cattolico: è solo manifestazione, nel migliore dei casi, di incontinenza verbale.
    E ripeto ancora una volta che a me dei nobili non importa proprio niente, perché son repubblicano convinto. Figuriamoci se m'interessano regni ed imperi e corti pontificie.(Ma qual è la posizione della Fraternità in merito?)

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  84. SIG PASTORELLI


    TROPPO , TROPPO SIMPATICA LA SUA ESTERNAZIONE

    NON HO FATTO CHE RIDERE !!!!!!

    l' ultima domanda è veramente appropiata , i LEFreviani non sono solo legati alla antica liturgia .

    dietro di loro c' è la Rivoluzione Francese , il Legitttimismo , il Gallicanesimo ......

    per il fatto che lei sia repubblicano .... BE LE REPUBBLICHE ........

    diceva CHATEAUBRIAND . LEGITTIMISTA ....

    SONO UN ENTUSIASTA SOSTENITORE DELLA REPUBLICA , MA NE DIFFIDO QUANDO VEDO LE PERSONE CHE LA COMPONGONO ...........

    ED IO CONDIVIDO ....

    PERO .... NON USCIAMO DAI BINARI UN 'ALTRA VOLTA SE NO QUESTA VOLTA E' PER NOI ...... E A BASTONATE ........

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  85. parlo dei '' LEFREVIANI ,, francesi che sono un caso

    a se...... proprio per questi particolari ........

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  86. Se si pensa, caro VITTORIO, a re ed imperatori, c'è poco da star freschi.
    In me sucitan pena coloro che sognoano il ritorno dell'ìimpoero asburgico. Maria Teresa, Giuseppe II con le loro persecuzioni contro la Chiesa? E i Borboni? Quelli di Parma, mecenati di sensisti e materialisti, o di Napoli incameratori di beni eclesiastici? O i granduchi di Toscana?
    Il nostro interesse è altro: eminentemente religioso. E su questo piano attestiamoci.
    Il resto è poltiglia della storia.
    Poi se hai da ridere, ridi pure, magari in minuscolo.

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  87. SIG PASTORELLI


    il mio ridere E' solo un ridere spontaneo , simpatico , nei SUOI confronti !!!!!!!!

    se l' EUROPA e' ancora pur sempre maestra di civilta' e con radici cristiane , anche se ormai decaduta , lo deve al suo passato che noi tutti conosciamo

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  88. Minuscolo, Vittorio, minuscolo, minuscolo!
    E possibilmente, un po' meno spaziature tra le righe.
    Cerca per favore di essere più tradizionalista nell'ortografia, che sulle corti pontificie...

    E più in generale: non ci potremmo attenere al contenuto del post, ossia alla lettera di mons. Pozzo?

    RispondiElimina
  89. A Fedele Pessimista che mi reputa troppo....ottimista:
    la lettera è chiara, da delle risposte complessivamente esaustive, tratta di temi fuori dalla FSSPX (che era uno dei dubbi che tutti avevamo), chiude con una frase sul diritto divino del Papa - bellissima - che è SICURAMENTE rivolta al vescovo, da' un'interpretazione abbastanza estensiva (o meglio, CON BUON SENSO) del MP, è abbastanza imperativa (malgrado i dubbi sul potere giuridico della Commissione che hanno molti di noi) e, soprattutto, ha risposto, e in tempi non "biblici".
    Direi che possiamo non solo accontentarci, ma pensare che se il buon giorno si vede dal mattino, potrebbe essere un buon mattino! O meglio, migliore dei mattini precedenti
    AMDG
    Luigi C

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  90. ALLA REDAZIONE

    Non m'ero accorto che il post da me criticato era stato cancellato. Pertanto chiedo venia. Cancellate pure le mie risposte se lo ritenete opportuno.

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  91. Non l'abbiamo cancellato noi. Per quanto sicuramente sopra le righe, non era comunque passibile di censura. E' stato il suo autore a cancellarlo di propria iniziativa.

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