Menzingen (Zug, Svizzera), 31 luglio (Apcom) - L'inizio dei colloqui con il Vaticano in autunno, una forte critica agli ebrei ('ci lascino in pace'), e l'impressione che la comunità ebraica condizioni pesantemente la Santa Sede. E ancora: il Concilio che va 'superato' e la speranza di avere presto una 'prelatura'; le divisioni che esistono anche all'interno della Chiesa di Roma e l'annuncio che monsignor Richard Williamson non verrà espulso. Non manca un attacco all''Osservatore Romano' che non si deve occupare di temi come Michael Jackson, Calvino o Harry Potter, accanto a una impressione molto positiva di Papa Benedetto XVI, 'persona integra e attenta al bene della Chiesa'. Intervista a tutto campo quella che monsignor Bernard Fellay, superiore dei lefebvriani, concede ad Apcom, nella casa generalizia della Fraternità San Pio X a Menzingen, in provincia di Zug (a pochi km da Zurigo), uno dei 26 cantoni della Svizzera. Completamente immersa nel verde della campagna svizzera, tra le mucche e il suono delle campane della chiesa di paese, il quartier generale dei lefebvriani si presenta con la scritta: 'Priester Bruderschaft St. Pius X - Generalhaus'. Nella stanza che ospita monsignor Fellay una foto di Marcel Lefebvre e una del Papa. 'Certamente c'è anche la foto del Papa, siamo cattolici anche noi', esclama il superiore alla nostra sorpresa di vedere un'immagine del Pontefice.
- Il Papa si trova in Valle d'Aosta per trascorrere un periodo di vacanze. Vi trovate a due passi da lui. Avete avuto qualche contatto, o c'è stato qualche tipo di collegamento tra il suo entourage e voi?
No, assolutamente no. Non c'è stato alcun contatto. Durante le vacanze dobbiamo lasciare il Papa in pace. Le cose proseguono con il Vaticano, con le persone incaricate per i colloqui. Ma non abbiamo disturbato il Papa. Sono le sue vacanze.
- Monsignor Fellay, è previsto un suo viaggio a Roma prossimamente? E' stato fissata la data d'inizio dei colloqui? E la vostra commissione, avete già pensato da chi sarà composta? Quante persone la formano?
Non c'è ancora una data fissata per l'inizio del dialogo, ma possiamo presumere che sarà in autunno. Verrò a Roma per quel periodo, ma non c'è ancora niente di preciso. La Commissione è già formata da 3-4 persone, ma non possiamo ancora fornire i nomi, anche per evitare qualsiasi pressione.
- Ritiene che in Vaticano ci sia una sensibilità eccessiva nei confronti delle aspettative del mondo ebraico, sul 'caso Williamson' così come sulla preghiera del venerdì santo?
Sì, lo penso. Io stesso sono imbarazzato - tranne ciò che è successo sul caso di monsignor Williamson - quando vedo ebrei che si occupano degli affari della chiesa cattolica. Non è la loro religione. Ci lascino in pace. Sono questioni che riguardano la chiesa cattolica. Se noi vogliamo pregare per gli ebrei, pregheremo per gli ebrei, nel modo che vogliamo. Non so se loro pregano per noi, ma direi che è un problema loro.
- Dunque, il Papa e il Vaticano subiscono pressioni del mondo ebraico?
Certo. È un tema estremamente delicato e caldo e penso che dobbiamo uscire da questo clima che non è buono. C'è stata una sfortunata concomitanza di eventi che che non dovrebbe mai accadere. In questo contesto si può capire l'ira degli ebrei io la capisco e deploro quello che è successo.
- Nel motu proprio 'Unitatem ecclesiam' il Papa ritiene che 'le questioni dottrinali, ovviamente, rimangono e finché non saranno chiarite, la Fraternità non ha uno statuto canonico nella Chiesa e i suoi ministri non possono esercitare in modo legittimo alcun ministero'. Cosa ne pensa?
Penso che non ci sia granchè di cambiato. Quello che è cambiato è che questa nuova disposizione concentrerà le nostre relazioni sulle questioni dottrinali. Ma non è un cambiamento, è un processo che va avanti e che avevamo già chiesto nel 2000; il cammino va avanti. Ciò che scrive il Papa sta nella linea del discorso abituale di Roma, dal '76, quindi non è nuovo. Noi abbiamo una posizione chiara che portiamo avanti da tempo e che manteniamo anche se siamo in contrasto con questa legge, ci sono ragioni serie che giustificano il fatto di esercitare legittimamente questo ministero. Sono le circostanze nelle quali si trova la chiesa che noi chiamiamo 'stato di necessità'. Per esempio quando una grande catastrofe colpisce un paese, mette fuori uso la struttura ordinaria, va in crisi il sistema, e allora tutti coloro che possono aiutare, aiutano. E quindi non è la nostra personale volontà, ma il bisogno dei fedeli che necessita l'aiuto di tutti coloro che possono aiutare. E questo stato di necessità è abbastanza generalizzato nella chiesa - ci sono certamente alcune eccezioni - per potere assicurare, consapevolmente, l'esercizio legittimo dell'apostolato.
- Quale status giuridico auspicate per la Fraternità San Pio X? Una prelatura, una società di vita apostolica, o cosa?
Dipenderà da Roma, ovviamente, che è l'autorità che decide di questa struttura. La loro prospettiva è la volontà di rispettare al massimo la realtà concreta che noi rappresentiamo. La mia speranza è che siamo sufficientemente protetti nell'esercitare l'apostolato per potere fare del bene, senza essere sempre impediti nell'azione da ragioni giuridiche. L'auspicio è una prelatura, anche se non ho una preferenza. Sulla tempistica non posso esprimermi, dipende tutto da Roma.
- Per Williamson il Concilio vaticano II è una 'torta avvelenata' che va buttata nella 'pattumiera', per Tissier de Mallerais il Concilio va 'cancellato' e per Alfonso de Gallareta non c'è 'molto da salvare' del Concilio: c'è una spaccatura all'interno della Fraternità San Pio X? Come pensa di risolverla? Il Vaticano sostiene che all'interno della Fraternità ci siano delle divisioni.
Mi permetto di dire che non vedo unione nemmeno in Vaticano. Il problema nella chiesa di oggi non siamo noi. Noi diventiamo un problema solo perchè diciamo che c'è un problema. Inoltre, anche se possiamo avere l'impressione di dichiarazioni opposte o anche contraddittorie, non ci sono fratture al nostro interno. Per esempio sul Concilio, possiamo dire che c'è quasi tutto da respingere. Ma si puo dall'altre parte anché dire di provare a salvare quello che è possibile. Ma non potremo mai dire tutti la stessa cosa. Il Concilio è un misto: c'è del buono e del cattivo. Anche il Papa quando sostiene che ci vuole un'ermeneutica di continuità, che non ci vuole una rottura, rifiuta il Concilio interpretato come rottura.
- Monsignor Williamson è un problema?
È un problema totalmente marginale. Quello che lui ha detto non ha niente a che vedere con la crisi della chiesa, con il problema di fondo che noi trattiamo da 30 anni dopo il Concilio, è una questione storica. La questione di sapere quanti e come gli ebrei sono morti non è una questione di fede, neanche una questione religiosa, è una questione storica. Ovviamente sono convinto che lui non abbia trattato questo tema come avrebbe dovuto e prendiamo le distanze. Ma sulle posizioni religiose della Fraternità rispetto al Concilio non vedo nessun problema con Williamson.
- Williamson dice che il Concilio è una 'torta avvelenata' da buttare nella 'pattumiera'. Non le sembra una frase un po' forte? Lei è d'accordo?
È una frase polemica, ma non le condanno. Tante dichiarazioni oggi sono fatte in chiave polemica, è una provocazione per tentare di far riflettere la gente. Direi il concetto in un altro modo, ma non lo so se non sono d'accordo. Direi il concetto in un altro modo, direi che dobbiamo superare il Concilio per ritornare a quello che la chiesa ha sempre insegnato e di cui la chiesa non può separarsi e a un certo momento dovremo superare il Concilio che si è voluto pastorale ma non dottrinale. Che ha voluto occuparsi della situazione contingente della chiesa. Ma le cose cambiano e tante cose nel Concilio sono già superate.
- Il vescovo Williamson aveva promesso di rimanere in silenzio e continua a parlare: verrà sanzionato? se continua a sostenere che non è possibile un compromesso con Roma sul Concilio, verrà espluso?
Non è vero che Williamson parla spesso. È rarissimo...una volta ha detto qualcosa...e poi non gli abbiamo chiesto di tacere su tutte le cose. Il campo su cui gli abbiamo chiesto il silenzio era molto limitato. La sua è stata un'uscita momentanea. La minimizzo al massimo...è poca roba... al momento non vedo alcuna ragione di espulsione. Dipende da lui, dalle situazioni nelle quali si è messo. Per il momento c'è un processo in corso, ha seriamente danneggiato la reputazione, non immagino adesso niente di più della situazione in cui sta già. Dipenderà da quello che dirà. E' già sufficientemente punito, messo ai margini, senza nessun incarico.
- E sul Concilio, accetterete il compromesso con Roma?
Non dobbiamo fare alcun compromesso sul Concilio. Non ho nessuna intenzione di fare un compromesso. La verità non sopporta il compromesso. Non vogliamo un compromesso, chiediamo chiarezza sul Concilio.
- Le recenti ordinazioni dei preti sono state viste come una provocazione: non era meglio evitare, in questo momento delicato?
Non è stata una provocazione. Alcuni vescovi hanno approfittato dell'occasione per gridare alla provocazione. Ma nè per Roma nè per noi è stata una provocazione. È come togliere il respiro a una persona. Noi siamo una società sacerdotale il cui l'obiettivo è formare sacerdoti. E quindi impedire l'atto ultimo di formazione che è l'ordinazione è come impedire a qualcuno di respirare. D'altra parte è stato sempre previsto e abbiamo sempre saputo che revocando la scomunica si è formata una situazione nuova che è migliore della precedente ma non perfetta. Per noi è normale andare avanti con le nostre attività, e quindi anche con le ordinazioni.
- L'Osservatore Romano ha parlato di Calvino, Michael Jackson, Harry Potter, Oscar Wilde. Cosa ne pensa?
Mi chiedo: è veramente il ruolo dell''Osservatore Romano' occuparsi di queste cose? Questa è una prima domanda. E la seconda domanda è: Quello che dicono su queste persone è veramente la cosa giusta? Ho uno sguardo piuttosto critico su queste presentazioni.
- Pensa che con questo Papa si possa finalmente giungere a una conclusione nell'annosa questione dei lefebvriani?
Credo che ci sia certamente una buona speranza. Penso che dobbiamo pregare tanto, sono questioni molto delicate. Sono 40 anni che siamo in questa condizione e non per questioni personali, ma veramente per cose serie che toccano la fede e il futuro della chiesa. Vediamo certamente nel Papa una autentica volontà di volere andare fino in fondo al problema e questo lo accogliamo con tanta soddisfazione. Preghiamo e speriamo che con la grazia del buon Dio arriveremo a qualcosa di buono per la chiesa e per noi.
- Cosa pensa di Benedetto XVI?
E' una persona integra, che prende la situazione e la vita della chiesa molto seriamente.
- Quale status giuridico auspicate per la Fraternità San Pio X? Una prelatura, una società di vita apostolica, o cosa?
Dipenderà da Roma, ovviamente, che è l'autorità che decide di questa struttura. La loro prospettiva è la volontà di rispettare al massimo la realtà concreta che noi rappresentiamo. La mia speranza è che siamo sufficientemente protetti nell'esercitare l'apostolato per potere fare del bene, senza essere sempre impediti nell'azione da ragioni giuridiche. L'auspicio è una prelatura, anche se non ho una preferenza. Sulla tempistica non posso esprimermi, dipende tutto da Roma.
- Per Williamson il Concilio vaticano II è una 'torta avvelenata' che va buttata nella 'pattumiera', per Tissier de Mallerais il Concilio va 'cancellato' e per Alfonso de Gallareta non c'è 'molto da salvare' del Concilio: c'è una spaccatura all'interno della Fraternità San Pio X? Come pensa di risolverla? Il Vaticano sostiene che all'interno della Fraternità ci siano delle divisioni.
Mi permetto di dire che non vedo unione nemmeno in Vaticano. Il problema nella chiesa di oggi non siamo noi. Noi diventiamo un problema solo perchè diciamo che c'è un problema. Inoltre, anche se possiamo avere l'impressione di dichiarazioni opposte o anche contraddittorie, non ci sono fratture al nostro interno. Per esempio sul Concilio, possiamo dire che c'è quasi tutto da respingere. Ma si puo dall'altre parte anché dire di provare a salvare quello che è possibile. Ma non potremo mai dire tutti la stessa cosa. Il Concilio è un misto: c'è del buono e del cattivo. Anche il Papa quando sostiene che ci vuole un'ermeneutica di continuità, che non ci vuole una rottura, rifiuta il Concilio interpretato come rottura.
- Monsignor Williamson è un problema?
È un problema totalmente marginale. Quello che lui ha detto non ha niente a che vedere con la crisi della chiesa, con il problema di fondo che noi trattiamo da 30 anni dopo il Concilio, è una questione storica. La questione di sapere quanti e come gli ebrei sono morti non è una questione di fede, neanche una questione religiosa, è una questione storica. Ovviamente sono convinto che lui non abbia trattato questo tema come avrebbe dovuto e prendiamo le distanze. Ma sulle posizioni religiose della Fraternità rispetto al Concilio non vedo nessun problema con Williamson.
- Williamson dice che il Concilio è una 'torta avvelenata' da buttare nella 'pattumiera'. Non le sembra una frase un po' forte? Lei è d'accordo?
È una frase polemica, ma non le condanno. Tante dichiarazioni oggi sono fatte in chiave polemica, è una provocazione per tentare di far riflettere la gente. Direi il concetto in un altro modo, ma non lo so se non sono d'accordo. Direi il concetto in un altro modo, direi che dobbiamo superare il Concilio per ritornare a quello che la chiesa ha sempre insegnato e di cui la chiesa non può separarsi e a un certo momento dovremo superare il Concilio che si è voluto pastorale ma non dottrinale. Che ha voluto occuparsi della situazione contingente della chiesa. Ma le cose cambiano e tante cose nel Concilio sono già superate.
- Il vescovo Williamson aveva promesso di rimanere in silenzio e continua a parlare: verrà sanzionato? se continua a sostenere che non è possibile un compromesso con Roma sul Concilio, verrà espluso?
Non è vero che Williamson parla spesso. È rarissimo...una volta ha detto qualcosa...e poi non gli abbiamo chiesto di tacere su tutte le cose. Il campo su cui gli abbiamo chiesto il silenzio era molto limitato. La sua è stata un'uscita momentanea. La minimizzo al massimo...è poca roba... al momento non vedo alcuna ragione di espulsione. Dipende da lui, dalle situazioni nelle quali si è messo. Per il momento c'è un processo in corso, ha seriamente danneggiato la reputazione, non immagino adesso niente di più della situazione in cui sta già. Dipenderà da quello che dirà. E' già sufficientemente punito, messo ai margini, senza nessun incarico.
- E sul Concilio, accetterete il compromesso con Roma?
Non dobbiamo fare alcun compromesso sul Concilio. Non ho nessuna intenzione di fare un compromesso. La verità non sopporta il compromesso. Non vogliamo un compromesso, chiediamo chiarezza sul Concilio.
- Le recenti ordinazioni dei preti sono state viste come una provocazione: non era meglio evitare, in questo momento delicato?
Non è stata una provocazione. Alcuni vescovi hanno approfittato dell'occasione per gridare alla provocazione. Ma nè per Roma nè per noi è stata una provocazione. È come togliere il respiro a una persona. Noi siamo una società sacerdotale il cui l'obiettivo è formare sacerdoti. E quindi impedire l'atto ultimo di formazione che è l'ordinazione è come impedire a qualcuno di respirare. D'altra parte è stato sempre previsto e abbiamo sempre saputo che revocando la scomunica si è formata una situazione nuova che è migliore della precedente ma non perfetta. Per noi è normale andare avanti con le nostre attività, e quindi anche con le ordinazioni.
- L'Osservatore Romano ha parlato di Calvino, Michael Jackson, Harry Potter, Oscar Wilde. Cosa ne pensa?
Mi chiedo: è veramente il ruolo dell''Osservatore Romano' occuparsi di queste cose? Questa è una prima domanda. E la seconda domanda è: Quello che dicono su queste persone è veramente la cosa giusta? Ho uno sguardo piuttosto critico su queste presentazioni.
- Pensa che con questo Papa si possa finalmente giungere a una conclusione nell'annosa questione dei lefebvriani?
Credo che ci sia certamente una buona speranza. Penso che dobbiamo pregare tanto, sono questioni molto delicate. Sono 40 anni che siamo in questa condizione e non per questioni personali, ma veramente per cose serie che toccano la fede e il futuro della chiesa. Vediamo certamente nel Papa una autentica volontà di volere andare fino in fondo al problema e questo lo accogliamo con tanta soddisfazione. Preghiamo e speriamo che con la grazia del buon Dio arriveremo a qualcosa di buono per la chiesa e per noi.
- Cosa pensa di Benedetto XVI?
E' una persona integra, che prende la situazione e la vita della chiesa molto seriamente.
Fonte: Apcom e Papa Ratzinger blog
Strano che ancora nessuno abbia commentato elencando per filo e per segno tutte le abiure che Fellay dovrebbe fare e indicando il tipo e la quantità di cenere con cui dovrà coprirsi. Forse molti sono al mare, e, si sa, d'estate si ha meno voglia di tv e computer. Questi colloqui sarebbe stato meglio allora farli propio ora, quando tutti sono spaparanzati al sole a rosolarsi per bene.
RispondiEliminaAntonello
"Unitatem ecclesiam": chi è il grande latinista che ha redatto l'articolo?
RispondiEliminaLei, Antonello, al sole ci sei stato troppo!
RispondiEliminaLe consiglio la tintarella di luna.
Sono d'accordissimo con Antonello!
RispondiEliminaSe poi quello che prevediamo sia solo frutto di un insolazione o una (facile) previsione lo vedremo in autunno...
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaLei, Antonello, al sole ci SEI stato troppo!
Le consiglio la tintarella di luna.
31 luglio 2009 15.30
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Anche la tua grammatica.
mons. Fellay ha scoperto l'acqua calda realtivamente alle ingerenze di non cattolici nelle vicende interne della Chiesa Cattolica...
RispondiEliminadal canto mio sono pienamente accordo con la posizione dell'autore del Blog querculanus: se ci fosse la volontà la querelles con la Fraternità San Pio X si potrebbe risolvere in pochi minuti:
1) convocare i fedeli a Roma
2) fargli recitare il simbolo, magari di Sant'Atanasio, pubblicamente
3) un gustoso rinfresco per tutti
L'intervista è molto sobria.
RispondiEliminaNon mi sembra che ci siano novità rispetto a precedenti dichiarazioni di mons. Fellay, ove si escluda l'indicazione dell'autunno come periodo in cui inizieranno i colloqui.
Fermezza, deferenza, apertura ad un'interpretazione "cattolica" del Vat. II. Volontà di chiarezza nella carità e nella verità.
In un clima sereno si può prevedere un esito positivo.
Il ritardo dell'inizio dei colloqui rispetto a quanto si prospettava, e cioè nell'estate, è certamente da collegare con la nuova struttura dell'Ecclesia Dei.
Lasciamo le due parti lavorare in pace e proficuamente.
Preghiamo perché i teologi d'ambo le parti siano animati da spirito di sapienza.
Al gentile Anonimo delle 15,30 dico: grazie del consiglio. ricambio cordialmente a mia volta consiglio un po di fresco; magari ne gioverebbe anche la (tua) grammatica italiana.
RispondiEliminaAntonello sempre quello, anche se rosolatello!
Io però distinguerei tra M. Jackson (R.I.P., non sono in grado di esprimere un giudizio), Harry Potter e Calvino (incompatibili col cattolicesimo) e Oscar Wilde (figura sicuramente problematica e tormentata, ma alla fine tornata nel cattolicesimo).
RispondiEliminaG.Mandis
Ottima intervista.
RispondiEliminaE' sempre buona cosa sentire le parole di Mons. Fellay.
Anche se ripete bene o male le stesse cose, rincuora sulla situazione.
Speriamo vada tutto bene.
Caro Giovanni, lasciando da parte le canzoni su cui anch'io non mi pronuncio (lessi il testo di una e mi parve orribile), la figura morale di Jackson, come risulta dagli eventi della sua vita a cui i giornali han sempre dedicato pagine e pagine, credo che non sia certo migliore di quella di Wilde.
RispondiEliminaEsempio negativo per i giovani. Affidiamolo alla misericordia divina.
Chissà... forse interviste del genere non fanno che riscaldar l'ambiente... Non sarebbe più prudente mantenere il silenzio stampa finché i dialoghi non son conclusi?
RispondiEliminaBella intervista, pulita, chiara, virile.. rispettosa e coraggiosa.
RispondiEliminaHo apprezzato molto anche l'onesta dell'intervento nei riguardi del mondo ebraico. Ognuno stia al suo posto.
A me è parsa un' intervista dalla pacatezza invidiabile.
RispondiEliminaPoi sull' OR ognuno la pensi come vuole. Non è certo sulla musica e la letteratura che verte la professione di fede cattolica.
L'intervista è caratterizzata dalla pacatezza di Fellay rispetto alle più roboanti dichiarazioni dei suoi confratelli. Pur sempre firmiter in re (magari troppo, agli occhi di alcuno), egli sa però parlare, se non in assoluto suaviter, certo suavius rispetto a un Tissier de Mallerais, per non parlare di Williamson.
RispondiEliminaE le parole contano. Perché, in
fondo, che il Concilio abbia ambiguità e sia la causa, sia pure involontaria e preterintenzionale, dell'attuale crisi e confusione, è sotto gli occhi di chiunque abbia buon senso e buona fede. Ma altro è dire: il Concilio è una torta avvelenata, perché basta una piccola dose di tossico per rendere il tutto pernicioso (come Williamson); altro è dire che Roma si deve convertire (come Tissier de Mallerais); ed altro infine che il Concilio, che si è voluto ed è stato contingente, ha detto anche cose superate rispetto alle quali occorre andare avanti e, soprattutto, la Chiesa deve fare chiarezza. Il fondo del concetto è lo stesso ma... viva la differenza.
Piccola annotazione marginale: che male c'è se l'Osservatore si rende un po' meno paludato e parla anche di argomenti più "frivoli"? Certo, esaltare Calvino, è del tutto errato e fuori luogo. Ma su Harry Potter, e gli altri, suvvia... Per M. Jackson, se ci si limita ad un giudizio musicale critico e non se ne esalta la vita, che male c'è? E O. Wilde, in fondo, è morto cattolicamente, oltre ad essere stato un genio letterario. Quanto ad Harry Potter, non vi sono nella saga elementi anticristiani: anzi, è l'eterna lotta tra bene e male e, nell'ultimo libro, vi sono perfino riferimenti evangelici e la chiara visione di una retribuzione ultraterrena.
Già il Dr. Massimo Introvigne ha proposto una lettura "cattolica" di Harry Potter... Mi pare che purtroppo abbia liquidato con titoli superficiali (es.: talebani) chi non la pensava come lui...
RispondiEliminaSi dirà che la magia potteriana è solo un rivestimento letterario... Mah! La cosa non mi convince un gran che... Comunque, libertà di studio e di opinione, senza però scendere ad insulti o volgarità.
L'intervista è molto equilibrata, come quasi tutti gli interventi di mons. Fellay. Equilibrata non significa però favorevole al compromesso.
RispondiEliminaAnche nei confronti di mons. Williamson mi sembra che Fellay abbia colto nel segno. Il ruolo di Williamson, a parte le questioni storiche che non ci riguardano, è e sarà sempre quello del "grillo parlante", scomodo, poco diplomatico, spigoloso ma credo ci vogliano anche persone come lui per giungere ad una reale soluzione dei problemi in campo. D'altra parte non credo che mons. Williamson intenda boicottare i colloqui del prossimo autunno. Ciò che lui, come tutti noi, dovremmo desiderare è che non si giunga a soluzioni ambigue o pasticciate, ma a soluzioni vere.
un intervista che non dice nulla di nuovo nella sua pacatezza .
RispondiEliminae d' altronde chi si aspetta colpi di scena da parte loro . si sbaglia !!!!!!!!!
i '' lefreviani ,, sono uno zoccolo duro pur nella loro , giustamente e per fortuna , variegata identita' .
piuttosto , e non e' una novita' per nessuno credo , mi domando cosa hanno mai da immischiarsi gli ebrei negli affari interni della chiesa ....
LO FACCIAMO NOI CON LORO ???????
sempre in mezzo dappertutto come il prezzemolo ..... ma pensassero una buona volta a risolvere le loro gatte da pelare ,
e si che ne hanno poche !?!?!?!?
Capirete che, per forza di cose, io sono del tutto favorevole alle tesi della Redazione sull'argomento Harry Potter ...
RispondiEliminaQuesta volta non sono d'accordo con la Redazione, anche se il tema è marginale, su Potter. I libri "potteriani" non sono una raccolta di favole, un concentrato di fantasia, bensì una continua saga della magia. E questo è quanto basta, perchè la magia, qualunque essa sia, è condannata nelle sacre scritture (non sono così erudito da riporterne i riferimenti, ma so di averlo letto più volte). Della stessa mia opinione ho letto e sentito vari interventi di sacerdoti (a partire da Don Amorth, per finire a Padre Livio Fanzaga, sacerdoti non certo di simpatie "tradizionaliste"). Non sottovalutiamo le astuzie infinite del demonio per accattivarsi anime anche tramite fantasticherie "magiche" di intrattenimento. Non ho letto alcun libro della serie, ma è la prima volta che leggo di riferimenti evangelici ecc...: sarà ...
RispondiEliminacara redazione
RispondiEliminastavolta siamo noi a tirarti le orecchie ... riguardo a henry potter ....... non vi è niente di piu idiota sulla terra .......
ed è fatto a posta per MANOVRARE le menti già abbastanza fuori uso ....... parlo in percentuale .... purtroppo .......
Con queste idee Felly, Willy, Tilly e Mally non andranno molto lontano. Certo non a Roma.
RispondiEliminaanonimo dalle 22,56
RispondiEliminatrallallero , trallallà
....... e di certo sarai contento ........
zumpappero , zumpappà ............
ANONIMO delle 22,56: ovvero, il trionfo dell'idiozia.
RispondiElimina-Ho visto un film di harry potter.
RispondiEliminaMi addormentati.
Va beh che lo feci anche per il signore degli anelli. Non è proprio il mio genere. Ergo è certamente satanico.
-Calvino è un porco senza fine. Lutero era uno stinco di santo a confronto.
Se poi parliamo di Italo Calvino le cose non cambiano di una virgola.
-Wilde fu persona molto intelligente e soprattutto autentica. Ciò gli permise di convertirsi. L' autenticità che aveva sempre avuto.
-Jackson ha fatto 4-5 canzoni che mi piacciono.
Seriamente...
non sono queste le cose importanti dell' intervista.
Vediamo di non fare come quei giornali che titolavano su williamson relativamente al fatto che secondo lui dopo beethoven è il vuoto.
Ma stigranc**** dicono a roma!!
Giusto, parlare di Harry Potter è fuori luogo, se non proprio off topic (è mons. Fellay, anzi l'intervistore, che ha cominciato).
RispondiEliminaEpperò... chissenefrega: una risposta a Silvano e a Vittorio la dobbiamo (e occhio a voi: vi mandiamo contro i due quintali di Hagrid). Da quando in qua la magia nei racconti è satanica? Il sig. Gandalf, della saga dell'ultracattolico Tolkien (Il Signore degli anelli, considerata quasi una metafora del cristianesimo), che faceva di mestiere? L'impiegato del catasto?
E nelle favole per i bambini di ogni tempo, quelle che servono proprio a edificare il loro senso morale, la magia forse manca?
Cerchiamo, tra l'altro, di non applicare alla letteratura anglosassone i canoni ben diversi della mentalità latina. E soprattutto: prima di giudicare a priori, leggiamo...
Che carine le vostre sottolineature. Sembrano lo scotch con cui tentate di stare con Benedetto XVI e allo stesso tempo con Fellay e compagni.
RispondiEliminaCaro Vittorio,a proposito di "gatte da pelare" da parte dei nostri "fratelli maggiori"(pontificia definitio,infallibile o fallibile,ordinaria,autentica o straordinaria?Boh!)lessi tempo orsono che Golda Meir era preda di incubi notturni e tutte le mattine,andando in ufficio,ripeteva,continuamente,"i bambini arabi","i bambini arabi".La Signora,cui la Bonta' Divina aveva largito un grande acume(quasi a compensarla del non venusto aspetto),aveva ben compreso che il trend di crescita demografica era sfavorevole ai suoi correligionari(europeizzati,quindi con pochi figli a coppia)rispetto agli arabi(piu' "arretrati" e quindi molto piu' prolifici).Ti ho detto questo perche' nella Chiesa sta avvenendo,mutatis mutandis,la stessa identica cosa.Guarda le nuove Congregazioni-quasi tutte tradizionali,se non tradizionaliste-come pullulano di nuove e belle reclute e guarda Bose.......Non parliamo poi degli Ordini Religiosi,tutti piu' o meno "conciliarizzati" ma un tempo vanto e gloria della Chiesa:chiudono conventi e lasciano parrocchie a cadenza mensile.Apprendo che in Francia i soli due seminari lefebvriani hanno in assoluto(non in proporzione,bada bene!)piu'allievi di tutti i seminari diocesani messi insieme.Molti di questi hanno CHIUSO.I modernisti sono condannati dalla Parola,la Stessa da loro tanto (satanicamente)citata:EX FRUCTU ARBOR AGNOSCITUR.Un caro saluto.Eugenio
RispondiEliminaAll'anonimo delle 0.45: pare che anche Benedetto e Fellay &Co. vogliano "stare insieme", in quella casa comune che si chiama Chiesa cattolica. Tu preferisci tenerli fuori? Ben poco evangelico...
RispondiEliminaAd Eugenio: la FSSPX ha, in Francia, un solo seminario con qualche decina di seminaristi. Certo non pochi, ma i seminaristi diocesani in tutta la Francia sono circa 1000...
A proposito di H.Potter -ecco l'oppinione di card. Ratzinger in una sua lettera inviata a una scrittrice tedesca:
RispondiElimina"Joseph Cardinal Ratzinger
Città del Vaticano
7 marzo 2003
Gentilissima e stimata Signora Kuby,
la ringrazio per la sua gentile lettera del 20 febbraio e per il libro istruttivo da lei inviatomi nello stesso pacco. E' un bene che lei, stimata e cara signora Kuby, illumini le persone su Harry Potter, perché si tratta di sottili seduzioni, che agiscono senza essere notate, distorcendo in questo modo profondamente il Cristianesimo nell'anima, prima che possa crescere adeguatamente.
Le suggerirei di scrivere direttamente a Padre Peter Fleetwood (Pontificio Consiglio per la Cultura, Piazza S. Calisto 16, I00153, Roma) e di inviargli il suo libro.
Cordiali saluti e Benedizione... "
http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1365
Angel
Io non credo che Harry Potter ed il Signore degli anelli siano la stessa cosa. Io della saga di Harry Potter ho visto i films e devo dire che è un genere che mi piace. Tuttavia H. P. è ambientato nel nostro tempo, in un mondo parallelo, dove le leggi che regolano la natura, la società etc non valgono. Il S. d. A. mi sembra essere molto meglio strutturato in quanto a simbolismo religioso filo-cristiano e non solo ;inoltre è ambientato in un mondo immaginario quindi non in conflitto con la storia dell'umanità reale e della Religione Divinamente rivelata.
RispondiEliminaSo che la redazione di questo sito è filointrovignana, io non lo sono perchè sinceramente di questo sapientissimo ed intelligentissimo personaggio ho percepito alcuni lati oscuri.
In Francia c`è un giornale che ha costruito il suo successo sul "pouvoir des mots-choc des photos".
RispondiEliminaPerchè dico questo? Perchè ...dando personalmente molta importanza alla forza delle immagini e al loro impatto sulle persone...sono un pò stupita dalla foto di Monsignor Fellay che avete scelto per illustrare il vostro articolo, foto piuttosto suggestiva, nel senso che suggerisce nell`espressione del volto, nel gesto della mano ricoperta dal guanto rosso, un`idea di potere, agressività, che ben poco corrisponde al carattere di Monsignor Fellay, alla ponderazione, moderazione che sta mostrandoci nei suoi interventi.
Io vedo nelle sue parole, chiarezza, fermezza, e anche un reale e sincero desiderio di cominciare le discussioni.
Quanto vorrei ritrovare la stessa fermezza e chiarezza, sopratutto fermezza, nelle parole di chi dirige la Chiesa, quanto vorrei che finisca il regno del " sì ..ma" o del "no....ma", nei confronti di chi dà scandalo, di chi stravolge liturgia e dottrina.
Quanto vorrei che non si faccia prova di fermezza solo quando ci si rivolge alla FSSPX !
alla redazione
RispondiEliminasono cresciuto all' ombra DI WALT DISNEY nella mia infanzia , e ne ringrazio il cielo .
un bambino vive della fantasia fino un certo punto della sua vita .
devo riconoscere che WALT DISNEY ha segnato una generazione , per quel che mi riguarda , ma nulla ha scalfito dei miei principi che già avevo impressi .
io non trovo onesti i films improntati oggi su storie fantasiose , che sono ben altra cosa e pericolosi .
non ho mai letto ne avuto un ben minimo interesse ad approfondire su henry poter e c.
sostengo sempre ciò che ho sostenuto sulla mia prima email .
ed ancora riguardo i seminari in francia .......
RispondiEliminail seminario in borgogna , di cui mi sfugge la localita , molto bella oltretutto , è l' unico in francia dela com FFSPIOV .
oggi si parla in percentuali ed i seminari della comunita , tutti sono pieni ....... e chi ne esce dei lustrascarpe ???? con tutto il rispetto per loro ..........
meglio , molto meglio che ne escano per la salvezza delle anime UN SACERDOTE al mille e nel senso pieno della parola , che tanti venditori ambulanti .........
anche come LUISA , io trovo la foto di MONSIGNOR FELLAY messa li a misura .........
RispondiEliminaUna notizia.
RispondiEliminaAlcuni anni fa, il website della statunitense "Church of Lucifer" (mi pare proprio nella Homepage) consigliava, tra le varie letture, anche un libro di Potter: mi sembra quello sulla Pietra filosofale. Poi il website fu aggiornato e quella "pubblicità" potteriana non comparve più.
Ricordiamoci di mantenere garbo e delicatezza con tutti, "potteriani e non.
Buona giornata.
Una volta tanto non son d'accordo con Luisa e tantomeno con Vittorio.
RispondiEliminaLa foto (è una semplice foto!) ritrae mons. Fellay mentre svolge la sua funzione magisteriale.
Mi sembra bella e non trovo nessun fine sottinteso nella scelta della Redazione, che non credo sia andata a scartabellar tra le foto d'archivio.
Ed io Dante....per una volta...non sono d`accordo con lei!
RispondiEliminaUna foto non è solo una foto, una foto veicola messaggi importanti, ma "je n`apprends rien à personne", non imparo niente a nessuno dicendo questo!
Non dico che la redazione l`abbia scelta a proposito, dico che di foto di Monsignor Fellay ce ne sono molte, e che quella veicola un messaggio "bien ciblé".
Basta vedere con Papa Benedetto, come i suoi detrattori si servono di certe sue foto per far passare un`idea, la loro idea, di un Papa, freddo, duro, distante, ecc.
Detto questo, Dante, son lieta di essere in disaccordo con lei su cose come questa, di secondarissima importanza!
Bella foto che mostra un pastore nel bel mezzo di una omelia nella quale, anche coi gesti si sforza di far capire ai suoi ciò che vuole dire.
RispondiEliminaSe non erro dovrebbe riferirsi alle ordinazioni fatte ad econe questa primavera.
O forse no...sembra all' aperto.
RispondiEliminaquelle ordinazioni furono all' interno della chiesa del seminario.
Comunque è un modo di interloquire tipico di Monsignore.
Qui un chiaro esempio di come Monsignor Fellay si muove durante le omelie
RispondiEliminahttp://www.tsr.ch/tsr/index.html?siteSect=500000&bcid=658720#bcid=658720;vid=10509349
Il sacerdote che parla verso la fine, l' abbè Wailliez è il superiore del distretto belga.
RispondiEliminaI seminaristi in Francia della S.Pio X sono in effetti 282.Se ad essi si aggiungono le "leve" del mondo tradizionalista,che non e' certo limitato alla S.Pio X, si arriva senz'altro ad una cifra molto significativa.Dei 1000 seminaristi diocesani quanti ne usciranno sacerdoti?E' indubbio che il rapporto tra chi entra e chi esce dai seminari e dagli ordini(altro canale di "leva") sia a tutto vantaggio dei tradizionalisti.Chi ha una seria e forte vocazione si indirizza verso qualcosa di omologo,che fornisca un forte senso identitario ed un'alta tensione ideale. Come e' altrettanto vero il contrario.I dati statistici del crollo di vocazioni(nonche' il quasi dimezzamento numerico dei religiosi) sincronicamente avvenuto durante le ultime riunioni del Concilio lo dimostra(vedi grafici su Oriens).Altro che "gaudet Ecclesia" del beato Roncalli:doveva dire "luget Ecclesia".Eugenio
RispondiEliminaper quanto concerne mons Fellay segnalo anche il video dell'intervista concessa a un' emittente televisiva cattolica canadese e pubblicato sul sito dici.org
RispondiEliminaPer aggiungere anch'io il mio parere personale, mi tengo alla larga da H. Potter e ho visto il s.d.a. di Tolkien come vado a vedere 007.
Circa il punto centrale,prego che icolloqui abbiano esito positivo.
FdS
concordo ancora con LUISA ......
RispondiEliminaa conti fatti , è sempre meglio essere in disaccordo su cose di secondo ordine .......
Quest' anno la FSSPX ha ordinato 25 sacerdoti(o giù di lì).
RispondiEliminaIn tutta la germania sono stati ordinati 100 diocesani circa.
Signori miei, la fotografia di mons. Fellay è precisamente quella utilizzata da APCOM per l'intervista che abbiamo riprodotto: abbiamo copiato testo, e fotografia (cliccate sul link ad Apcom, e verificate). Sinceramente, non ci sembra una brutta foto, anzi...
RispondiEliminaSu Harry Potter: a Filippo, che c'entra Introvigne? E' vero che pubblichiamo suoi contributi, ma perché cortesemente ce lo consente. Se chiunque vuole mandarci suoi scritti e contributi (purché ortodossi, beninteso) saremo ben lieti di postarli, come abbiamo fatto con quelli di Walter Fontanini, cappuccino a Budapest.
Con la garanzia che noi non abbiamo pre-giudizi verso nessuno, guardiamo solo al contenuto dei testi.
E circa la distinzione tra Tolkien, promosso perché ipotizza un mondo del tutto fantastico, e H. Potter, che si svolge invece nel mondo fino a un certo punto reale, allora occorre citare Lewis (quello delle cristianissime Lettere di Berlicche), che nelle sue cronache di Narnia crea un mondo - carico di simbolismi cristiani - che, come in Harry Potter, è parallelo, ma non senza comunicazioni col nostro.
Comunque, la critica letteraria è libera. Ed è vero che la Rowling ha fatto dichiarazioni che si poteva risparmiare (ad es. che Albus Dumbledore è gay, seppur 'non praticante': per fortuna, dai libri non traspare nemmeno come sospetto). Ma prima di giudicare, in particolare libri che hanno il merito di aver risvegliato l'interesse per la lettura in milioni di ragazzini semianalfabeti, sarebbe giusto leggere (e non limitarsi ai film).
Non è il tema principale, lo so, ma si è scivolati sulla questione Potter e mi sento di replicare alla Redazione. Lo so benissimo che per giudicare o, meglio, proporre una critica letteraria occorre perlomeno leggere il libro. Ma nel mio caso la critica non è sul libro, è sul genere, almeno per quanto ho assimilato nelle varie presentazioni e commenti sui mass media. Trattasi di magia, e il tema non mi interessa, per questo non ho letto né leggerò Potter. Il giudizio non è su come è scritto, cosa racconta, quali riferimenti o parallelismi ai pilastri della nostra Fede, ma sul fatto che si usa comunque la magia, anzi, a sentir dire, è la “saga della magia”. Purtroppo ho esperienze personali sul fatto che non è risibile l’effetto della magia, che esiste, è usata tranquillamente da maghi e streghe (lo so che non siamo più nel medioevo, ma ci sono ancora oggi, si sono solo modernizzati in altri sinonimi più confacenti).
RispondiEliminaE posso assicurare che non è così eccezionale imbattersi negli effetti di tali pratiche occulte: consultate i vari esorcisti, quelli seri, che prendono la loro missione sul serio, (e che usano ancora la preghiera di Leone XIII) o leggete la letteratura in materia (quella pubblicata da sacerdoti della Chiesa Cattolica e non solo).
Per questo trovo inopportuno, negativo, incoerente con la cultura cattolica propinare a bambini letture dove si da per scontato il ricorso alla magia, anche se poi vince “il migliore”, però sempre usando la magia …
E sinceramente non trovo sufficiente il “merito di aver risvegliato l'interesse per la lettura in milioni di ragazzini semianalfabeti”: sarebbe meglio educarli a leggere altro, ma oggi se non c’è qualche cosa di “piccante”, di intrigante, meglio se di proibito, sembra non esserci più il gusto a leggere. A partire dai genitori, ben inteso …
Ne consegue un aumentare delle vendite di manuali di magia (era perfino di moda regalarli), di visite a siti internet specializzati, di parlarne dappertutto, anche su giornali cattolici e in interviste … con personaggi di ben più alto profilo.
Non sono un” bacchettone”, almeno credo e spero di non esserlo, ma la mia personale esperienza mi porta a rabbrividire quando vedo che la maggioranza delle persone, anche di indubbia fede, ignora o sottovaluta le connessioni legate al mysterium iniquitate, tra le quali la magia, bianca o nera che sia, è strumento usuale, seppur usato in sordina.
P.S.: se la Redazione ritiene di cancellare questo post perchè fuori tema, capisco benissimo, do il mio consenso ...