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venerdì 26 aprile 2019

Sri Lanka i Cristiani superstiti: «i nostri figli hanno paura di entrare in chiesa». Messe sospese in tutta l'Isola

«Non c’è sicurezza, andare in chiesa è pericoloso ora»  
Era a questo che miravano gli attentatori terroristi islamici.
Ai funerali dei Martiri  erano presenti centinaia di fedeli che hanno professato la loro fede nel Signore Crocifisso, morto e risorto!
Ricordiamo la realistica, famosa "lectio magistralis" che Benedetto XVI tenne all'Università di Ratisbona nel lontanissimo 2006 (QUI)
"Quella che un tempo era la Cristianità, ora è vittima dello spaventoso totalitarismo rappresentato dal politicamente corretto. Vittima peraltro affetta da sindrome di Stoccolma."(Cfr.Mons.Favella su Facebook)
Suffraghiamo noi i Martiri  dello Sri Lanka colpevolmente dimenticati dall'Occidente!
AC
  
  Messe cancellate in tutto lo Sri Lanka. 
 «I nostri figli hanno paura di entrare in chiesa»  

Domenica si temono nuovi attentati nel paese sconvolto dalla strage di Pasqua. La rabbia dei cristiani: «Il governo sapeva del pericolo e non ci ha avvisati» «Non c’è sicurezza, andare in chiesa è pericoloso ora. I nostri figli hanno paura di entrare in una chiesa». 

Gration Fernando è un cattolico dello Sri Lanka, proprietario di un negozio davanti al Santuario di Sant’Antonio a Colombo, uno dei siti colpiti negli attentati di Pasqua dai terroristi islamici affiliati all’Isis.
Le autorità gli hanno ordinato di chiudere il negozio, temendo nuovi attentati nel fine settimana, ha rivelato l’Associated Press
Il ministero della Salute in un comunicato ha abbassato le stime delle vittime della strage di
Pasqua: sarebbero morte 253 persone in otto diversi attacchi kamikaze e non 359.
Tra queste c’è anche l’organizzatore degli attentati, ma non il suo vice.
Il paese non è fuori pericolo: il presidente Maithripala Sirisena ha dichiarato che ci sono almeno 140 persone legate allo Stato islamico nel paese.
Sette di queste, collegate agli attentati di settimana scorsa, sarebbero in possesso di esplosivo e ancora latitanti.
Sirisena ha aggiunto che «il governo ha le capacità per contenere la minaccia» del terrorismo.
Ma la gente non è per niente rassicurata.  

MESSE CANCELLATE IN TUTTO IL PAESE
Il cardinale arcivescovo di Colombo, Malcom Ranjith, ha attaccato duramente il governo, accusandolo di non aver fatto nulla per prevenire gli attentati pur essendo stato ripetutamente informato del pericolo: «È un comportamento assolutamente inaccettabile», ha dichiarato a Ewtn. «I funzionari responsabili di non aver agito dovrebbero essere licenziati immediatamente. Al loro posto devono essere nominate persone che hanno a cuore il bene del popolo. Se fossi stato avvisato del pericolo, avrei cancellato tutte le celebrazioni di Pasqua».
Il governo ha dichiarato, in base a informazioni dell’intelligence americana, che si temono nuovi attentati domenica e per questo il cardinale Ranjith ha sospeso tutte le funzioni religiose.
Molte moschee hanno allo stesso modo cancellato la preghiera del venerdì.  

TENSIONE TRA I RIFUGIATI
Ieri il ministro della Difesa, Hemasiri Fernando, ha rassegnato le sue dimissioni. Il capo della polizia ha detto che farà lo stesso nei prossimi giorni.
Più di 70 persone sono state arrestate perché sospettate di avere legami con lo Stato islamico, altre sono ancora in libertà e ricercate. Nel frattempo, come rivelato a tempi.it da una fonte pakistana attualmente rifugiata in Sri Lanka, «nei campi profughi dell’Onu la situazione è molto tesa. La gente è nervosa ed è arrabbiata con i profughi. Io sono cristiano ma la maggior parte dei rifugiati provenienti dal Pakistan è musulmana: temiamo di essere attaccati».
Per lo stesso motivo, ha riportato la Bbc, centinaia di rifugiati musulmani Ahmadi, una setta considerata eretica dai sunniti, sono dovuti scappare dalla città di Negombo, duramente colpita dagli attentati.
@LeoneGrotti

Fonte: Tempi QUI