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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

venerdì 23 novembre 2018

Per sposarsi (senza rotture...) con l'antico rito bisogna diventare "lefebvriani"?

Esisteva un tempo il (giusto) timor reverentialis nei confronti del proprio vescovo. 
Ora i tempi sono cambiati e con "l'époque de la Terreur"  per alcuni timidi chierici responsabili dei gruppi stabili dei fedeli che coltivano devotamente la liturgia antica  è arrivata anche la paura della delazione dei parroci della propria città ( o vicaria). 
E' difatti accaduto che interpretando  l'umorale pensiero del nuovo Arcivescovo a due ragazzi educati fin dall'infanzia  nella disciplina liturgico/devozionale tradizionale sono state negate le nozze in rito antico o tridentino che dir si voglia.
Per ragioni "prudenziali" nella chiesa dove  viene celebrata la Messa "gregoriana" col messale del '62 è stato infatti imposto, in maniera contraria alle attuali normative,   il matrimonio
con il Messale del '69 (o rito ordinario) seppur in lingua latina e con l'altare "coram Deo".
Perchè? Solo per paura della reazione dei parroci (giacobini) della città che, evidentemente non avendo nient' altro da fare avrebbero assoldato delle spie per osservare con quale rito i nubendi sarebbero stati  uniti in matrimonio... 
Quel che è avvenuto ci è sembrato assai strano perchè ha interessato un "gruppo stabile" inter-parrocchiale assai affiatato e coeso. Tutti ricordano il 27 marzo 2017 l'allora Prefetto della Congregazione per le Dottrina e la Fede e Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei Card.Müller, firmò, su mandato di Papa Francesco, una lettera indirizzata ai Vescovi di tutto il mondo « per la Celebrazione di Matrimoni dei Fedeli della Fraternità San Pio X».
Da notare che nell'ambito  italiano oramai non tutti i fedeli liturgicamente educati nell'antico  rito conoscono la   Fraternità Sacerdotale San Pio X: i giovani "tridentini" che non hanno mai frequentato quella realtà ecclesiale sono ormai sempre più numerosi.
Per godere allora, senza rotture varie, i benefici spirituali dell'antica liturgia come  stabilito dalle  leggi canoniche vigenti e il buon senso cristiano ed umano  bisognerebbe diventare "lefebvriani" oppure i preti e i frati dovrebbero riappropriarsi del buon e santo spirito combattivo dell'impareggiabile don Camillo?
AC

( PS Come volevasi dimostrare: il giorno dopo il matrimonio abbiamo telefonato alla  Curia competente e... voilà... nessuno sapeva niente di intimidazioni o di dickat vari... stavolta però crediamo ai Sacerdoti della Curia Arcivescovile: non è stata colpa loro!!!)


Foto: Gli attori Fernandel e Gino Cervi protagonisti della celeberrima serie di film aventi come protagonisti "Peppone e don Camillo"  ispirati agli scritti di Giovannino Guareschi

19 commenti:

  1. E per la cresima, come ci si deve comportare?

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  2. I ragazzi, le loro famiglie e la loro comunità, se avessero avuto delle forti motivazioni nel preferire il rito tridentino, avrebbero dovuto rifiutare e far celebrare il matrimonio da un sacerdote della FSSPX. Se hanno accettato allora vuol dire che per loro un rito vale l'altro e il rito tridentino è solo quella che si dice una sciccheria, una moda, per sentirsi un po'out.
    Da questo momento non ha più senso in quella comunità continuare a seguire la messa in rito tridentino. D'altronde il coraggio sew uno non ce l'ha non se lo può dare e non aggiungo altro.

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  3. Colgo l'occasione per raccontare un fatto : in una Chiesa del centro Italia durante la Messa della Domenica , un Parroco ha presentato all'assemblea 5 coppie di coniugi che di lì a qualche mese avrebbero fatto battezzare i rispettivi bambini . Dopo aver presentato le coppie e richiesto l'applauso dell'assemblea , ha aggiunto che altri coniugi di altre parrocchie avevano chiesto di battezzare in quella Chiesa i loro bambini ma aveva dovuto rispondere loro con un secco NO perche' il Vescovo glielo ha proibito , devono ricorrere alla propria parrocchia , ognuno alla propria comunita' e di essere gia' stato multato in passato (dal Vescovo) per avere trasgredito . E' vero tutto questo ? E allora quei genitori che chiedono di battezzare i propri figli a S.Pietro o a S.Giovanni ? Per il futuro cosa si prospetta , se vorro' andare alla Messa in un'altra Chiesa mi chiederanno il certificato di appartenenza ?

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    1. La celebrazione della Santa Messa non si interrompe per fare presentazioni e per fare applausi. La Santa Messa non è uno spettacolo di varietà ma la riproposizione del Sacrificio di Cristo. E i fedeli che assistono non sono l'assemblea. Visto che lei scrive di queste cose con naturalezza vuol dire che lei è già completamente impregnato di un deleterio modernismo. Comunque il parroco avrebbe dovuto tutt'al più farlo dopo la fine della celebrazione. Ma da perfetto modernista non se ne è curato. Non vada più in quella chiesa ne va della sua anima. Se possibile assista a Messe Vetus Ordo o, se non le è possibile, cerchi una chiesa Novus Ordo ma dove la celebrazione della Santa Messa avvenga in maniera più decorosa nel dovuto raccoglimento.

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    2. Le considerazioni di Anonimo delle 13:13 sono aprezzabili ne loro contenuto ma presentate in cotal modo da professorino/na che da indicazioni dopo avere prospettato addirittura de danni spirituali (tutte cose non richieste a meno che non appartenga all'ordine presbiteriale - allora avrebbe dovuro scriverlo-)venifica tutto il serio argomentare.
      Le espressioni da signorinetta sdegnata e allarmata lasciamole alla letteratura rosa-arancione che abbonda in questo periodo storico.

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    3. Le considerazioni di Anonimo delle 13:13 sono aprezzabili nel loro specifico contenuto ma sono presentate in cotal modo da provocare l'effetto contrario. Le gridatine da professorino/na che fornisce suggerimenti e ricettari dopo avere prospettato addirittura dei danni spirituali sono tutte cose non richieste a meno che lo scrivente non appartenga all'ordine presbiteriale - allora avrebbe dovuro scriverlo-.
      Le espressioni da signorinetta sdegnata e allarmata lasciamole alla letteratura rosa che abbonda in questo periodo storico.

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  4. Dite a quei giovani che vogliono sposarsi secondo il VO e non in mezzo a strilli, battimani sassofoni ed esibizioni di 'lettrici' in parrucca, di venire ad es. nella parrocchia della SS. Trinità dei Pellegrini di Roma, da dove inizieranno il loro viaggio di nozze. Vedremo se i don Abbondio della loro città negheranno i certificati necessari. Questi mitrati e i loro subalterni, non sono affatto preoccupati del forte calo dei matrimoni religiosi,e invece di occuparsi delle anime dei loro fedeli, sono capaci solo di ingiusti atti mortificanti la loro fede.

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  5. Questi bravi giovani, che rifiutano la sessantottina riforma liturgica, avranno sicuramente avuto un seguito di trenta persone per chiedere al parroco, come vuole il MP di papa Benedetto, la celebrazione VO, come loro diritto, senza il permesso del permaloso vescovo.

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  6. Domanda.
    Gli sposi l'hanno saputo il giorno stesso? Immediatamente dopo l'ingresso della sposa in chiesa ed a Rito iniziato, si sono resi conto che che non era il Rito Tradizionale che avevano espressamente chiesto e concordato? Se fosse così è gravissimo e si sarebbe dovuto far presente subito una tale scelleratezza..

    Altrimenti, qualora ne fossero stati al corrente già da tempo e hanno comunque accettato "pur a malincuore" di sposarsi "in rito nuovo", beh, pazienza. Non li ha mica obbligati nessuno..

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  7. Paradossalmente è più semplice accedere a TUTTI i Sacramenti facendo parte della comunità FSSPX che a uno dei gruppi stabili dei fedeli "Summorum Pontificum" italiani...

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  8. Ottimi consigli di don Elia :
    "Se potete partecipare alla Messa antica solo di rado o a costo di grandi sacrifici, andate in cerca di sacerdoti che celebrino quella nuova in modo degno e conforme alla fede. Sì, con la prima domenica di Avvento sarà imposta la traduzione balorda del Pater noster: che ve ne importa? chi vi impedisce di continuare a recitarlo come prima? Non si può obbligare nessuno ad accettare una falsificazione del testo evangelico. Non possono farvi un bel niente; il problema, semmai, sarà per i parroci che si sentiranno obbligati a violentare la propria coscienza. Faranno meglio a chiedere un anno sabbatico reiterabile, in attesa che cessi questo regime. E se vi negano la comunione in ginocchio? Rimanete piantati sul gradino dell’altare finché il prete non sia costretto a darvela come è vostro sacrosanto diritto, oppure cambiate parrocchia. All’omelia udite eresie o affermazioni scandalose?Uscite di chiesa e rientrate al Credo. Vi tocca esser spettatori di abusi liturgici? Riprendete apertamente il prete e, se ciò non sortisce alcun effetto, andate altrove.

    Per rimanere in tema di pseudoversioni liturgiche in vernacolo (a cui Benedetto XVI, fra l’altro, era nettamente contrario): anziché perder tempo in simili corbellerie, i Pastori dovrebbero preoccuparsi del fatto che, tra vent’anni, in chiesa non ci verrà più nessuno, visto che i bambini e adolescenti di oggi vengon cresciuti come perfetti materialisti atei e che domani né si sposeranno né battezzeranno i figli, come del resto già fanno molti loro genitori. Ci sarebbe da ridere, ma di una cosa vi prego sul serio: al Sanctus non ripetete più Dio dell’universo, che non è affatto la traduzione di Deus Sabaoth, bensì una designazione cabalistica di Lucifero; semmai recitatelo in latino. Ancora, in nome dello zelo episcopale per le traduzioni esatte: quale rapporto linguistico esiste tra Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum e Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa? L’unico legame, probabilmente, è l’intento di oscurare nei fedeli la consapevolezza della Presenza reale, ma questa non è una questione filologica."
    estratto da : https://gloria.tv/article/vXpmnMXRmSRD2TpKdTaBaS4z4

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  9. Di quale arcidiocesi si tratta?

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  10. I "gruppi stabili" sono lodevoli ma hanno le mani legate. Per questo ho donato il mio 5x1000 alla FSSPX

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  11. Cosa ci sarebbe di male a essere "lefebvriani"? Forse c'è la colpa di essere COERENTI?

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  12. Il Summorum Pontificum è il cavallo di Troia per infiltrare gli insegnamenti anticattolici dell'ecumenismo, del relativismo religioso, delle eresie del catechismo olandese di infelice memoria, delle apostasie della chiesa tedesca e austriaca come l'accettazione dell'adulterio, del matrimonio gay, dello svilimento del Sacramente della Confessione, della profanazione dell'Eucarestia da parte di quei fedeli che ogni domenica si comunicano all'impiedi o sulla mano senza essersi adeguatamente confessati, come se andassero a prendere un dolcino, dicevo la loro infiltrazione all'interno del cattolicesimo romano e farli accettare dai fedeli. Il tipico caso della rana bollita o del linguaggio artefatto descritto da Orwell. E cavalli di troia (penso inconsapevoli) sono anche i cardinali come Burke. E questo sito né è la prova lampante visto che riporta trionfante l'intervista al cardinale Muller come se fosse un cardinale fedele alla Tradizione, lui che pretende che, per riconoscere canonicamente la FSSPX, pretende che questa accetti l'infausto (per il vero cattolicesimo) CVII. Cioè pretende la sparizione del vero cattolicesimo e per giunta mediante un suicidio da parte di quelli che ancora lo praticano. Non parliamo poi di altri tipi strani come Bianchi, padre Cavalcoli e relativo sodale ancora più pericolosi. In mezzi ad essi il più limpido è proprio Papa Francesco che apertamente e quotidianamente con la voce, con i gesti e con gli scritti procede apostaticamente nella distruzione del cattolicesimo bimillenario, vero o falso che sia e persevera come tutti i papi che lo hanno proceduto nella protezione dei tipi alla Mc Carrick che nei secoli hanno vergognosamente violato la Legge di quello che dicevano essere il loro Dio e ne con le loro azioni ne hanno derubato e dilapidato i tesori e le ricchezze piccole e grandi che tanti ingenui fedeli, compresi i mei avi, nonni e genitori ed io stesso, fino ad un certo punto, affidavano a loro. Preciso che non sono un fedele della FSSPX né un cattolico tradizionalista ma un semplice osservatore obiettivo delle cose della Chiesa Cattolica che tanti suoi membri indecentemente rappresentano. Anche se non pubblicate questo commento non me ne importa niente.

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  13. Siete ridicoli e settari. Aprite i commenti, poi li chiudete, non li pubblicate quando non sono in linea con i vostri interessi oppure li pubblicate ma quando il post arriva in fondo così non li legge nessuno. Quando vi interessa però, come quando si è affacciato il pericolo di abolizione della messa in latino, li pubblicate con la velocità del lampo. Siate seri chiudete del tutto i commenti.

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    1. Mi sa che è proprio così.

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    2. "Siete ridicoli e settari"

      E allora perché continui a venire qui? Volevi frequentare questo blog con l'intento di dare fastidio, ma sono mesi che prendi sberle dai vari commentatori... LOL

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La Redazione