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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

venerdì 20 luglio 2018

"Prima gli italiani": un motto che "non contrasta affatto con i dettami del Vangelo".

Un altro Parroco pieno di buon senso ecclesiale e pervaso di semplice e vero amore paterno per i suoi figli d'adozione. 
Dal lato opposto non si abbassano i ditini accusatori dei soliti radical-chic ( tanto corteggiati dalla stampa italiana quanto lontani milla miglia dalla gente comune). 
Scioccante la pericolosissima idea recentemente palesata da Gilberto Corbellini (dirigente del CNR) : " Inalare l’ossitocina per accettare gli immigrati. E per non votare Salvini " ( leggere QUI )  
AC


Il don che difende Salvini: "Prima i miei figli, dopo chi arriva" 
di Giuseppe Aloisi 

Le proposte e le azioni di Matteo Salvini non sarebbero in contrasto con il Vangelo e la dottrina cattolica. Per don Larizza viene prima "chi è vicino" e poi "chi arriva". 
Uno dei primi parroci ( ce ne sono tantissimi altri da sud a nord... N.d.R.) a sostenere la bontà di quanto messo in campo dal ministro dell'Interno Matteo Salvini è in linea con la dottrina cattolica proprio perché sostiene che 'prima' debbano essere tenuti
in considerazione 'gli italiani'.
Questa sembra essere il senso dell'asserzione fatta da Don Luigi Larizza, parroco del Sacro Cuore di Taranto. 
All'interno di un'intervista rilasciata a La Fede Quotidiana, il sacerdote si è inserito nell'animato dibattito che sta coinvolgendo alcuni esponenti di punta della Chiesa cattolica. 
Da qualche cardinale ai vescovi, passando per i cosiddetti "preti rossi": in molti, specie dopo il "caso Aquarius", si sono sentiti in dovere di ammonire le istituzioni governative del belpaese sui rischi che deriverebbero dal sostenere le politiche promosse dal leader leghista. 
Don Luigi la pensa in modo diverso
Il prete tarantino era già balzato alle conache durante la scorsa estate, quando aveva 'osato' attaccare "i soliti schierati a sinistra, che hanno tradito anche lo spirito del vero comunismo". 
Il parroco venne anche accusato di razzismo per quanto dichiarato in relazione all'accoglienza dei migranti. 
Accuse a cui aveva risposto chiedendosi: "Dov’è il razzismo se ci si auspica che, le forze dell’ordine, possano sparare per difendersi dagli assalti, dai pugni e dalle bastonate dei delinquenti di ogni etnia, immigrati inclusi?". 
Un'argomentazione che "rischia" di tornare d'attualità in funzione della prevista discussione parlamentare sulla legittima difesa. 
"Per me - ha esordito Larizza sul portale cattolico citato - Salvini non è il male assoluto e a mio giudizio non va contro il Vangelo. Semmai - ha aggiunto - indemoniato è chi, sapendo di mentire, organizza campagne mediatiche disoneste. Qui si mettono in discussione i sacerdoti che lavorano onestamente, mentre tanti parlano e non combinano niente. La Chiesa, che siamo tutti noi popolo di Dio, non è infallibile e, spiace dirlo, il dio denaro, talvolta fa capolino".  
Anche a Taranto, sostiene don Larizza, dove alcuni, nel nome dell'accoglienza, sarebbero finiti per arricchirsi. 
"Probabilmente - ha specificato il sacerdote - si teme che le posizioni di Salvini pongano fine a certi giochi". "Fine della pacchia", direbbe il ministro dell'Interno. 
Ma il Don è un fiume in piena ed è disposto a spiegare, dottrina alla mano, perché le proposte di Salvini non possano essere bollate come incompatibili con il cattolicesimo: "Spiego perchè Salvini è coerente con la dottrina cattolica. Se io sono a capo di una famiglia - ha scandito il prete tarantino - devo provvedere prima di tutto ai miei figli, dopo a chi arriva. Funziona in questo modo
Semmai è poco lucido chi fa il contrario. 
Indubbiamente la carità, è aperta a tutti, senza discriminazione di pelle ed etnia - ha specificato - però bisogna iniziare da coloro che sono più vicini. 
Oggi constato che i poveri italiani non hanno tante attenzioni anche mediatiche come i migranti, forse perchè non rendono trentacinque euro a testa". 
 'Prima gli italiani", in definitiva, significherebbe anche comportarsi da buon padre di famiglia. 
Un motto che non contrasterebbe affatto con i dettami del Vangelo. 

Fonte: Il Giornale QUI

13 commenti:

  1. no ma è uno scherzo dai....Cioè ci sta che uno sia razzista, ma un "bel" razzismo consapevole che non ha bisogno di giustificazioni, ma dire che quello che dice Salvini è coerente con il Vangelo non sta ne in cielo ne in terra.
    Io spero che voi non ci crediate veramente...

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    1. Beh, dipende molto da quale vangelo (minuscola di proposito) leggi tu.

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  2. Mi sembra giusto. Altrimenti anche le parrocchie a cosa servirebbero se non per "servire" e stare vicino in primis i parrocchiani?

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  3. se uno ha letto i Vangeli dovrebbe conoscere l'episodio della donna cananea che chiede a Gesù di salvare la propria figlia. Gesù sulle prime, sembra che dica 'prima i Giudei', ma dopo le esortazioni degli Apostoli e la fede incondizionata della cananea, decide di aiutare la donna. Un atteggiamento affatto diverso, dagli attuali buonisti immigrazionisti, che vorrebbero aiutare incondizionatamente chiunque venga in Italia.

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  4. "Ama il prossimo tuo come te stesso" ... "chi è il mio prossimo?" ... "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico etc.". E' chiarissimo che il "prossimo" è chi è più vicino, quello con cui si viene a contatto. Appunto gli Italiani.

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    1. Appunto, chi è quello più vicino in quel momento: può essere italiano bisognoso, straniero bisognoso, non cambia. Non c'è un "prima" e un "dopo", c'è solo un dover aiutare, senza contrapporre e senza creare nessuna precedenza. Le opere di misericordia non conoscono gerarchie e ordini di preferenza. Quindi parlare di un "prima gli italiani perché sono la mia famiglia o "prima gli stranieri perché è più urgente" non ha senso. Si aiuta tutti e basta.

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    2. Bravo Don Pasquale. Anche il mio parroco all'omelia ha detto la stessa cosa. Mi permetto di aggiungere che "ama il prossimo tuo come te stesso" presuppone che l'amore verso noi stessi sia il prius logico, altrimenti non sapremmo neanche cosa sia, l'amore. Possiamo dare all'altro solo ciò che conosciamo e che abbiamo. Circa il concetto di prossimità: per molti è più chic ed esotico "aiutare" chi è lontanissimo, la cosa risalta di più e ci fa apparire come Superman della bontà, non è un aiuto che resta anonimo insomma. Ma Dio saprà riconoscere chi avrà agito con umiltà.

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    3. Soprattutto il viandante è uno che rimane momentaneamente, lo si aiuta e poi riprende la strada.
      Diversamente da rimanere in pianta stabile ed essere mantenuti e magari islamizzarci, con i tuoi fratelli che sono affamati!

      Inoltre Cristo era "profugo" come dice Bergoglio, ma rimase momentaneamente fino alla fine delle persecuzioni di Erode, poi tornò nella sua Terra!

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    4. Eh no, caro Anonimo 00:38. Lei ciurla nel manico. Quel suo "si aiuta tutti e basta" è troppo facile a dirsi. E' poco ma sicuro che "aiutare tutti" è impossibile. Non è mai successo e mai succederà. "Aiutare tutti" è una frase ad effetto, con cui si mostra la propria bontà d'animo, ma sarebbe interessante sapere quanti sono quelli che oltre a pronunciarla la mettono in pratica. Da certe indagini sembra che siano una sparuta minoranza (anche fra i preti!). Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!

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    5. Concordo con Anonimo delle 19:38 e con Prussico. La cosa che ci dimentichiamo sempre è che Gesù non si è mai riferito a Stati o a collettività ma si è sempre riferito al singolo. Anche quando chiede di amare il nemico si riferisce al nemico privato non a quello pubblico (la confusione nasce perché nella lingua italiana non si distingue tra i due tipi di nemico, in latino invece si distingue tra inimicus e hostis). Gesù non avrebbe certo caldeggiato gli esodi selvaggi che stanno avvenendo!

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  5. Siamo stati rimbecilliti da decenni da una certa cultura, e ci sembra strano uno come Salvini che dice semplicemente cose logiche, ad esempio che i governanti devono fare gli interessi dei propri governati. Solo in Italia può sembrare strano uno come Salvini. Mentre invece politici italiani come i precedenti, che andavano contro gli interessi degli italiani e seguivano direttive straniere, ci sembravano "normali". Ora la situazione per fortuna è cambiata, la gente si è svegliata, spero non sia troppo tardi, per l'identità italiana e per la stessa cattolicità.

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  6. Intanto la rivista comunista "Famiglia Scristiana" esce col titolo "Vade retro Salvni" VERGOGNOSO!!

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  7. Soltanto i delinquenti non possono permettersi di accusare gli altri delinquenti. Quindi escano fuori coloro che si mantengono onesti davanti alla società civile e agli occhi di Dio e difendano la cittadinanza inerme e bisognosa di pace vera, quella di Cristo e non quella della massoneria infiltrata nei sistemi educativi che forgiano la mentalità atea opportunista e mondialista europea

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La Redazione