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domenica 7 maggio 2017

Il Papa sa? La rigidezza dei “novatori/rivoluzionari” post conciliari

Nell'Omelia della Santa Messa di Venerdì 5 maggio 2017 il Papa è ritornato ancora una volta  sulla rigidezza dei cristiani un tema che  gli sta molto a cuore.

La problematica della "rigidezza dei cristiani" non è nuova nelle attenzioni del Pontefice: già il 24 ottobre 2016 nell'Omelia della Messa a Santa Marta il Papa aveva affrontato il medesimo argomento   con questa preghiera conclusiva: “Preghiamo il Signore, preghiamo per i nostri fratelli e le nostre sorelle che credono che camminare nella Legge del Signore è diventare rigidi
Che il Signore faccia sentire loro che Lui è Padre e che a Lui piace la misericordia, la tenerezza, la bontà, la mitezza, l’umiltà. 
E a tutti ci insegni a camminare nella Legge del Signore con questi atteggiamenti”. ( Cfr. Radio Vaticana:"Papa: i rigidi sembrano buoni ma non conoscono la libertà dei figli di DioQUI

Il Quotidiano della CEI Avvenire  prendendo  spunto dalle parole dell'omelia papale del 5 maggio scorso, ha subito titolato:"Il Papa no ai rigidi dalla doppia vita, nella Chiesa serve mitezza" ( QUI )

Risum teneatis... poi spiegheremo  perchè.

Le preoccupazioni del Papa potrebbero essere obiettivamente condivisibili dal punto di vista umano e cristiano se  fossero accompagnate, con riferimenti  reali e concreti,  dall'enunciazione della vera, concreta e crudelissima rigidità ecclesiale di una parte del Clero che dalla fine del Concilio Vaticano II  ha reimpostato  i  parametri  adottando una distruttiva ideologia progressista e rivoluzionaria.
Analizzando nella sua lucida vecchiaia la propria vita sacerdotale un prete ha commentato: "Gli stessi superiori che prima del Concilio rigidamente
 ci impedivano di respirare fuori dalla finestra , dopo il Concilio con la stessa rigidezza ci imposero di rinnegare tutto quello in cui avevamo creduto".

Il concetto  era stato stato magistralmente riassunto da Mons.Marcel Lefebvre nella celebre frase "le coup magistral di Satana")


Dalla conclusione del Concilio in poi  abbiamo assistitito inerti e sbigottiti al repentino, rigidissimo abbandono della sacralità ( thesaurus prezioso e salvifico della Chiesa) e dello stravolgimento (quasi un'inversione di marcia) delle norme  teologiche e morali autenticamente cattoliche.

Parallelamente nei Seminari e nelle case di formazione vocazionale veniva attuato un diabolico pactum sceleris: l'imposizione di un rigidissimo "metodo" basato sull'odio feroce nei confronti di tutto ciò che era cattolico e che apparteneva alla tradizione della Chiesa.

Tutto questo scempio distruttivo è avvenuto  senza godere di alcuna forza di legge ( vacatio legis) e tuttora  impera rigidissimamente nelle aule dei semi-vuoti seminari e nelle riunioni parrocchiali ( leggere  QUI la cronaca di uno di questi scellerati, recenti incontri "teologici" d' impostazione bolscevica).

Come commento visivo, abbiamo allegato alcune immagini scelte quasi a caso dall'album fotografico "orrori liturgici". 
Foto che testimoniano la ripetuta e cocciuta "rigidezza" con la quale diversi Consacrati hanno imposto  rigidissimamente le loro idee ai fedeli facendosi beffe dell'umiltà , della docilità di cuore e della mitezza.

Ecco perchè ci fa sorridere il titolo dell'articolo di Avvenire:  "Il Papa no ai rigidi dalla doppia vita, nella Chiesa serve mitezza": ognuno di noi , volontari della liturgia e del decoro ecclesiale, può essere testimone  sulla mitezza , sulla docilità e sulla disponibilità al dialogo della classe dirigente cattolica dalla fine del Concilio in poi.
Nel nome di rigidissime norme inestistenti, quasi per sentito dire, è stato reso "obbligatorio", ad esempio,  il canto del Tantum Ergo  in lingua volgare; è stata imposta l'eliminazione concreta degli antichi altari colpevoli di avere una forma cattolica e la distruzione di tutto quanto testimoniava la pietas e la devotio dei nostri padri nella fede.

Altro che mitezza e disponibilità al dialogo !



Sapendo di essere solo dei transeundi "servi inutili" siamo tuttavia in grado di dimostrare che la vera "rigidità dei cattolici", denunciata dalle parole del Papa, subsit principalmente nel settore progressista/modernista del Clero che pur riempendosi quotidianamente la bocca di  " mitezza, misericordia, disponibilità all'ascolto, dialogo, bontà. umiltà ecc ecc" si dimostrano ancor più rigidamente intransigenti dei loro Confratelli del passato.

Per questo "giriamo" le ammonizioni papali sulla "rigidezza" , sulla mancanza di mitezza e di umiltà a tutti quei Consacrati che hanno rigidamente imposto la distruzione della Liturgia, dell'Arte Sacra, della Musica Sacra, della Morale e della Teologia cattolica.

Il Magistero e il buon senso cattolico insegnano invece che il Consacrato " è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola.  
Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo” 

"proprio perché appartiene a Cristo, il presbitero è radicalmente al servizio degli uomini: è ministro della loro salvezza, della loro felicità, della loro autentica liberazione, maturando in questa progressiva assunzione della volontà di Cristo, nella preghiera, nello “stare a cuore a cuore” con Lui. 
E’ questa allora la condizione imprescindibile di ogni annuncio, che comporta la partecipazione all’offerta sacramentale dell’Eucaristia e la docile obbedienza alla Chiesa».




AC



22 commenti:

  1. Ormai ci sono troppi lupi travestiti da agnelli. Lo sbando è totale malgrado il faccione pacioccone di Bergoglio che infinocchia le pecorelle.

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  2. La mitezza deve essere la guida del cristiano, come Cristo che ha insegnato: " imparate da me che sono mite ed umile di cuore", ma che non mai ha concesso compromessi sulle verità della fede e della morale. Oggi, troppi interventi destano il fondato sospetto che mitezza, misericordia, tolleranza etc.,etc. siano piuttosto categorie per giustificare derive dottrinali e compromessi con il peccato.

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  3. Discorso già sentito...
    https://www.youtube.com/watch?v=OLlAGuQ8JXc

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  4. qui siamo al bue che dice cornuto all'asino :-( e non si offendano i bergogliani o bergogliosi..... perchè il più rigido di tutti è proprio il Papa, ma così rigido nel suo gesuitismo rahneriano che chi non la pensa come lui - e non si parla di dottrina perchè lui di questo non vuole discutere, i Dubia sono l'esempio - viene commissariato o fatto fuori... e se non viene fatto fuori da lui che non si sporca le mani, si è circondato di una bella Banda Bassotti, pronta ad eseguire i suoi comandi, come dimostra l'esecuzione dell'Amoris Lateitia per la Comunione ai divorziati-risposati (con in piedi il primo ed unico vero matrimonio cattolico) o il caso dell'Ordine di Malta.....

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    1. Parole sante Caterina63: il papa "si è circondato di una bella Banda Bassotti, pronta ad eseguire i suoi comandi"

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  5. Il titolo dice tutto: i rivoluzionari hanno l'obiettivo di far trionfare solo le loro idee. Uno status ben noto nella storia della chiesa.

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  6. La Bestia proferirà parole immonde nel tempio di Dio.

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  7. Penso che la storia recente della chiesa vada ripresentata al clero e ai fedeli in modo più realistico:una vera e propria rivoluzione a danno dei fedeli che non avevano chiesto alcun cambiamento.Ora è impossibile ritornare indietro.

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  8. Non ho capito se siete bipolari o la fate apposta....

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    1. Non ho capito che cavolo dici.

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    2. Mi pare che la frase è precisa:è stata fattauna vera e propria rivoluzionea danno dei fedeli che non avevano chiesto alcun cambiamento.

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    3. La risposta: Citate Benedetto XVI...quello che da giovane seminarista assisteva alle assemblee luterane ed entrava nelle sinagoghe di nascosto e si definiva "progressista" ed è stato un grande entusiasta del Concilio Vaticano II (basta leggere i suoi libri sull'ecumenismo e la liturgia "ecumenica" da Vescovo...) come esempio di "tradizionalismo" e poi accusate Bergoglio di aver deformato la Chiesa?

      Fatevi due domande e datevi delle risposte.....

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  9. Gesù mite ed umile di cuore ha preso in mano la frusta per scacciare i profanatori dal Tempio.
    TEOFILATTO

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  10. Ma uno con questa visione distorta del cattolicesimo perché ha accettato di fare il Papa? Uno che interpreta il Vangelo così, dovrebbe fare tutt'altra vita... Anche a prescindere dalla falsa dicotomia mitezza-rigidezza, come se un mite non potesse poi essere ferreo e netto nelle proprie decisioni (che poi tutta questa mitezza non traspare dall'atteggiamento di Gesù, soprattutto per come intendiamo la mitezza oggi, intesa in un modo che confina con l'ebetismo e con la mancanza di nerbo).

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    1. Veramente l'hanno messo li proprio i massoni, modernisti ed eretici per attuare il loro programma che non sono riusciti a fare con Ratzinger e per questo fatto fuori. Perché non doveva accettare? El papa può essere anche ateo, che gliene frega?

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  11. Non è ora, non hanno toccato ancora il fondo, aspettiamo ottobre e poi vedremo cosa farà la junta todopoderosa.....nell'attesa preghiamo e basta.

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  12. Dico all'Anonimo delle 13,52 a proposito dei "soliti esagerati": ce l'ha presente la piccola crepa che si apre nella diga e che più passa il tempo e più si allarga? E quanto potrà allargarsi ancora senza che la diga venga giù?

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    1. Tanto anche se la diga viene giù, all'anonimo di ieri delle 13:52 non importa nulla: lui crede di stare bene al sicuro dall'alto della collinetta dove risiede... Non ha capito che se la diga collassa anche la collinetta con le belle casette che contiene stanno a rischio crollo...

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    2. Lo sapevo, basta dire bau inveite subito. Molto caritatevoli.

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  13. E...crolleranno!
    Assieme a tutto il marcio millenario.
    si..ripassateveli...sempre il 17 e il 18 sono.

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione