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venerdì 21 ottobre 2016

CEI e la "convinta adesione" alla marcia radicale: sotto la mitria... niente

INNO UFFICIALE DA CANTARE DURANTE LA MANIFESTAZIONE CONGIUNTA COI RADICALI DEL 6 NOVEMBRE PROSSIMO.

Rit. San Giacinto, san Giacinto, 
protettore dell'anima mia, 
insieme all'Emma ed a Lutero, 
il più gran santo che ci sia. 

Incenso e marijuana... 
voi portate erba, noi paglia. 

Rit.  San Giacinto, san Giacinto, 
protettore dell'anima mia, 
insieme all'Emma ed a Lutero, 
il più gran santo che ci sia.

(Da ripetersi "ad libitum" mentre le chiese si stanno sempre più svuotando di fedeli disorientati e confusi...)


Perché la CEI alla marcia dei radicali? 
di Costanza Miriano 

Non è rabbia, non è delusione. 
È un dolore lancinante, quello che provo, nel leggere che la CEI dà la sua convinta adesione alla marcia per l’Amnistia, la Giustizia, la Libertà intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco organizzata per il 6 novembre a Roma dal Partito Radicale Transnazionale Nonviolento e Transpartito in occasione del Giubileo dei carcerati. 
È un dolore perché amo di un amore filiale la Chiesa, sposa di Cristo, la amo come la mia
vera famiglia, le sono riconoscente e le devo tutto, cioè il battesimo, i sacramenti che solo attraverso le sue mani ricevo, il catechismo, cioè la verità su me stessa. 
Ma che sta succedendo? 
I nostri pastori? 
I nostri padri nella fede? 
Quelli che hanno il dovere di confermarci? 
Quelli che hanno il compito altissimo di annunciare Gesù Cristo crocifisso e risorto agli uomini? 
Perché marciano con il partito che più di tutti ha contribuito con le sue battaglie di morte a cambiare la mentalità profonda dell’uomo contemporaneo, sempre più lontano da Dio? 
Il compito della Chiesa è prima di tutto annunciare, con amore, all’uomo la verità su se stesso, non difendere i diritti umani: se non partono da Dio i diritti umani sono opinabili, relativi. 
Perché un carcerato, che sia colpevole o innocente, va difeso (e io dico che va difeso!) e un bambino, sicuramente innocente, nella pancia della mamma, no? 
Lo sanno, i radicali, che il Giubileo annuncia la remissione delle colpe per la salvezza eterna, e non il miglioramento della qualità della vita nelle carceri? 
Che c’entrano con il Giubileo persone, rispettabilissime, che non credono però nella vita eterna? 
È ovvio che la CEI e i cristiani tutti siano a favore della dignità dei carcerati. 
Io direi che ogni uomo che sia degno di questo nome lo è. 
Chi è a favore di detenzioni disumane? 
Chi desidera che i carcerati, già dolorosamente provati della loro libertà, stiano male (se non altro perché poi escono più arrabbiati e pericolosi di prima)? 
Chi è per la violenza? 
Chi è per la guerra? 
Chi è per la fame? 
Questi sono valori umani minimi, impossibile non condividerli. 
Ma perché marciare con i radicali, quelli che si vantano di aver maciullato con le loro mani (e le pompe di bicicletta) migliaia di feti, di bambini nelle pance delle donne? 
Ricordiamo che con il loro partito transnazionale, grazie a finanziamenti mondiali, i radicali hanno contribuito a rendere possibile il fatto che oggi abbiamo una candidata alla presidenza dell’impero che si è detta favorevole all’aborto al nono mese con schiacciamento della testa del bambino mentre esce dall’utero, tecnicamente un omicidio in piena regola. 
Perché la Chiesa continua a non essere originale? 
Non ha senso che per cercare di attirare i cuori dei ragazzi – che desiderano l’Assoluto – facciamo i concerti per i ggiovani (con due g) invitando artisti, spesso di mezza tacca, nella speranza che per sentire le loro canzoni i ragazzi si bevano anche qualche predica. Io agli eventi organizzati dalla sposa di Cristo voglio sentir parlare dello Sposo, se voglio ascoltare il cantante x – spesso non credente – vado al suo concerto. 
Perché scimmiottiamo il mondo? 
La risposta secondo me è semplice: non ci crediamo più neanche noi, che essere cristiani è tutta un’altra cosa. 
E’ entrare nella vita del battesimo, o almeno desiderarlo ardentemente, e quindi tutto il resto impallidisce al confronto, e lo spettacolino magari è pure bello, ma è un’altra cosa. 
Se qualcuno dovesse ritirar fuori la vecchia roba dei muri e dei ponti: non sto dicendo che se una PERSONA che ha idee radicali dovesse avere bisogno di qualcosa non si debba essere pronti persino a dare la vita per lei. 
Sto dicendo che le IDEE radicali sono irrevocabilmente, strutturalmente, irrimediabilmente, profondamente e totalmente contro Dio, che è il Dio della vita, che è il Dio che ci chiede di ascoltare la sua voce di Padre che ama e che sa qual è il meglio per noi, mentre l’uomo disegnato dai radicali è un uomo che sa solo lui cosa è bene per sé, che decide della vita sua e di quella dei più deboli, i feti, i malati che è meglio far morire di fame e di sete. 
Noi dobbiamo amare le persone radicali, ma dobbiamo odiare le loro idee. 
Le dobbiamo odiare proprio per amor loro. 
Perché queste idee, che mettono l’uomo al centro del suo mondo, impediscono di mettere al centro del cuore Cristo, e quindi impediscono la felicità. (E le persone radicali che ho conosciuto erano infelici). 

Proprio perché amiamo le persone radicali dobbiamo sperare che siano in grado di “comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza”. 
Ero indecisa se scrivere queste parole, ma oggi alla messa, oltre alla lettera agli Efesini appena citata, che era la prima lettura, ci si è messo pure il Vangelo, e mi ha convinta. 
È quello in cui Gesù dice di essere venuto a portare divisione sulla terra.Fuoco. Il battesimo! 
Se in una famiglia ci sono cinque persone “saranno divisi tre contro due e due contro tre” dice Gesù. 

Alza muri anche Gesù? 
Ovviamente no. 
Sta parlando della divisione che c’è tra chi cerca di vivere secondo il battesimo e chi no. 
Non è divisione nel senso di rancore, cattiveria, odio, ovviamente. 
E’ che si entra in un’altra dinamica di vita e quindi si può vivere vicini, condividere tante cose, compreso l’impegno per i carcerati, per l’ambiente, contro la fame, contro la guerra, ma non si condivide l’intimo respiro che sta dentro ogni cosa. 
Scrive don Giussani in “Il cammino al vero è un’esperienza” – che provvidenzialmente, parlando di tutt’altro, un amico mi ha spedito stamane – 
Un cristianesimo filtrato dalla nostra saggezza, ridotto a noi, porta all’equivoco e non alla testimonianza, genera compromesso con gli avversari e non vittoria della nostra fede. 
Non si può annacquare il vino di Dio con l’acqua dei suoi avversari. 
Non si afferma il cristianesimo sottacendo gli aspetti della sua verità. 
Amare gli altri non è dimenticare ciò che ci distingue da loro per cercare punti d’accordo. 
Non ameremo gli altri se innanzitutto noi non portiamo loro la Realtà per cui non siamo come gli altri, la Realtà cioè che viene da Cristo” 
E, se non sono presuntuosa nel chiosare Giussani, gli avversari non sono mai le persone, ma le bugie di cui loro sono ostaggio. 
Volere il loro vero bene significa annunciare la verità, quella che la Chiesa col suo deposito ci garantisce non essere una proiezione delle nostre fantasie. 
È vero, il Papa parla di “piccoli passi” per non essere violenti nei confronti di chi non ha il dono della Fede, e probabilmente la decisione di dare la convinta adesione alla marcia radicale viene dal desiderio di obbedire al Papa. 
Mi chiedo solo se sia stato correttamente interpretato. 
Un conto è non essere violenti – che so, fare una contro manifestazione in opposizione a quella radicale – un conto è aderire convintamente a quella marcia. 
Per me la più grande violenza che si possa fare a qualcuno è di lasciarlo nel suo buio, nella sua bugia, nel suo errore. 
È non fargli la carità. 
La carità del pane (delle ciabatte i pennarelli i bagnoschiuma le penne i calzini che Padre Maurizio raccoglie da noi tutte le settimane per i detenuti, per esempio), ma anche, insieme, la carità della verità. 
Dice il Papa che dobbiamo far interrogare l’altro con la nostra bontà, e solo se e quando ce lo chiederà, potremo rispondere in nome di Chi compiamo certi gesti. 
È vero, non dobbiamo mettere la Verità davanti a noi, come uno stendardo, un gonfalone che ci ingombra e ci impedisce di guardare l’altro negli occhi. 
Ma non possiamo neanche seguire il gonfalone degli altri, se, e sottolineo se, davvero crediamo che quello stendardo porta alla morte. 
Sensibilizziamo dunque l’opinione pubblica sul tema delle carceri, e tanti amici cristiani si danno da fare concretamente per loro, ma non dimentichiamo che ci stiamo a fare su questa terra. 
Non a combattere per un mondo migliore, ma a cercare Dio. 
E se non lo annuncia più la Chiesa, chi lo farà?
Se il sale perde sapore, con che saleremo? 
Lo dico quindi, con rispetto filiale, con il dolore di una figlia grande che vede i genitori sbagliare: pastori, siate uomini, e tornate a fare i padri. 
Se non dovete fare i vescovi pilota, e non lo avete fatto anche quando era il vostro popolo, il popolo della vita, le famiglie, i padri e le madri, i bambini, a chiedervelo supplicante, non fatelo neanche quando a chiedervelo è il popolo della morte. 

Fonte: Blog di Costanza Miriano 

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Da leggere anche l'Articolo:  Vescovi sulle orme di Pannella, che tristezza... 
su La Nuova Bussola Quotidiana ( QUI )

12 commenti:

  1. Carissima Sig. Mirano,

    lei può essere disorientata e chiedersi dove sono i Pastori. il problema forse siamo noi che non udiamo la loro voce, e vogliamo continuamente trincerarci nei nostri schemi belli e fatti, pieni di certezze e verità. Sinceramente non trovo nulla di male a partecipare ad una manifestazione in favore dei carcerati che sia organizzata dai Radicali o da altri. Nel vangelo Gesù dice, chi non è contro di noi è con noi, e questo tema dell'amnistia e della situazione delle carceri,la condividiamo anche con loro i Radicali. Non c'è nulla di nuovo perfino Giovanni Paolo II ricevette i "temibili e sicuramente dannati" Pannella e Bonino, pur non condividendo il loro operato sul tema dell'aborto e dell'eutanasia. Per quanto riguarda l'ultima frase vedo un certo astio non troppo velato al fatto che la CEI non diede il suo "placet" al famoso Family Day, con tutto il rispetto per i manifestanti, ho visto molta politica e voglia di fare partito più che l'intenzione di difendere veramente la famiglia, questa però è una mia opinione ma forse per questo la CEI ne è rimasta fuori. Nella mia visione(che lei sicuramente considera eretica e se potesse mi metterebbe al rogo)Gesù deve scardinare le mie certezze, il mio fariseimo, il mio dire: <>, dobbiamo imparare ad Amare non tanto per il premio del paradiso, ma solo per Amore di Lui. Trovo che voi, cosi detti tradizionalisti abbiate questo "vulnus" la Chiesa per arrivare al Paradiso e alla salvezza della mia pellaccia e della mia anima ad ogni costo; forse invece la Chiesa è qui per insegnarci ad Amare Dio (Trinità) e i Fratelli chiunque essi siano, e solo in seconda battuta a darci un "premio" per il nostro essere stati servi fedeli. Vede carissima, io faccio catechismo (per il suo orrore)ai ragazzi della 1 media, e nell'ultimo incontro, una di loro verso la fine mi chiede: <> lei come risponderebbe?
    Io ho citato Is 55, 8-9:

    Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
    né le vostre vie sono le mie vie»,
    dice il SIGNORE.
    «Come i cieli sono alti al di sopra della terra,
    così sono le mie vie più alte delle vostre vie,
    e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

    E credo che valga anche per lei, invece di sentirsi disorientata si affidi ai Pastori, e quindi a Gesù Cristo senza schemi o visioni preconcette, perché le sue vie non sono le nostre vie.

    Grazie dell'attenzione.

    Davide83

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  2. ecco altre nuove idee per infiltrarsi nella Chiesa Cattolica

    https://cristianesimocattolico.wordpress.com/2016/10/18/wikileaks-lo-staff-della-clinton-ha-fomentato-infiltrazioni-nella-chiesa-cattolica/

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  3. Caro Davide 83 la pensavi così anche prima di Papa Francesco?

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  4. Una domanda a Davide 83. Perché la partecipazione al Family day sarebbe stata politica mentre alla marcia dei radicali no? Forse è prioritaria la condizione dei carcerati rispetto a quella delle famiglie?

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  5. Gentilissima dottoressa Mirano, condivido in tutto, virgole comprese,il suo accorato intervento sulla sventurata decisione della Cei, di partecipare a questa iniziativa di un movimento esageratamente ateo,anticlericale e immorale. Dice bene: proprio per i valori evangelici dobbiamo operare e pregare per la loro conversione, non confermarli nell'errore. Per il loro bene.
    Con grande stima, Giorgio

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  6. Caro Anonimo delle 9,28 vorrei capire il suo giro mentale: visto che al Family Day ha visto molta politica e voglia di fare partito, trova più consono aderire ad una manifestazione indetta direttamente da un partito? Capisco che, trattandosi di un partito anticattolico , goda delle simpatie degli attuali 'operatori pastorali' anche del massimo livello, ma non sia così ansioso di saltare sul carro del vincitore. Non siamo ancora al 90° minuto......

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  7. Forse all'Anonimo delle 9,28 sfugge il motivo per cui i Radicali chiedono la libertà per tutti.
    "Che nessuno tocchi Caino" è lo slogan che hanno adottato prendendolo dalla Bibbia, non certo
    per gli stessi motivi per cui Dio ce lo ha imposto, riservandosi la facoltà di emettere Lui stesso la condanna ai colpevoli.
    Secondo i sedicenti Radicali, infatti, non esisterebbero colpe, né peccati né reati da scontare in galera.
    La coglie la differenza?

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  8. Condivido le idee di Anonimo.

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  9. Io sono la Via,la Verità e la Vita... ecco da dove vengono le nostre certezze e la nostra Verità. Fare una manifestazione in favore (?) dei carcerati non vuol dire assolutamente niente se costoro non si impegnano a cambiare il loro sciagurato modo di vivere. Perché sarebbe forse bello che come disse un neo cardinale in visita ad un carcere:la bella notizia sarebbe che voi tutti domani foste fuori di qui. E delle vittime di questi signori in ....uscita cosa ne facciamo?

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  10. Sono 6 anni che si sentono i "non trovo nulla di male".... e guarda un po' vorrei vedere chi di questi stessi avrebbero il coraggio di dire che le cose siano migliorate!

    Ultimamene i commentatori di Messainlatino hanno preso una certa piega, ma tantè...
    Dalle parole dell'Anonimo 09:28traspare proprio PURO AMORE, PURO AMORE CRISTIANO PER IL PROSSIMO

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  11. Carissimi,

    vedo con piacere che avete risposto in molti al mio articolo.
    Rispondo ora ad alcuni punti emersi che forse hanno necessità di chiarimento:

    A don Gianluigi e a Fabio voglio dire che il Family Day era prima di tutto qualcosa contro il governo quindi era di un ben determinato colore politico, e mirava come poi risultato alla creazione di un partito; la manifestazione dei radicali non mira a creare nessuno partito, sappiamo bene quali sono le idee radicali su determinati punti e da cattolici dissentiamo, ciò non toglie che possiamo fare una manifestazione per rendere più umana la vita nelle carceri senza voler creare nessuna alleanza di partito.

    Agli altri anonimi vari, dico solo che Dio riserverà il suo giudizio su ciascuno di noi compresi voi uomini dalle facili certezze, che magari un giorno vi vedrete scalzare il posto proprio da comunisti, radicali, massoni, puttane e omosessuali. Quindi eviterei di dire scemenze riguardo alle vittime di queste signori, perché se aveste un minimo di Cristianesimo nel sangue fareste come minimo come Maria Goretti che perdonò il suo assassino, per non dire come Gesù sulla croce.

    A Giulia non vedo cosa debba migliorare, se per miglioramento intendi tornare alla Spagna di Franco, o peggio al Sacro Romano impero, dubito che lo vedrai mai. Se intendi che finalmente i ci stiamo liberando delle reti del potere per tornare nelle catacombe forse si ci siamo qualcosa è migliorato, non negli ultimi 6 anni ma da almeno 100; daquando PIO X butto fuori i vari veti secolari dalle elezioni dei pontefici, passando per il Vaticano II. Cosa traspare dal mio articolo non lo so, ma dal tuo non traspare proprio nulla se non tanta tristezza.

    Davide83

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    1. se prendo quanto scrive lei e quanto scrive repubblica è la stessa cosa. le posso solo consigliare di informarsi meglio, magari consultando siti, riviste e autori che sono suggeriti da questo blog.

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione