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lunedì 8 agosto 2016

Stendono il tappetino e invocano Allah: «Possiamo, il Papa ci ha dato il permesso» Continua la profanazione islamica delle chiese!

"Abyssus abyssum invocat"
La sistematica profanazione di alcune chiese di Venezia, di cui ci eravamo purtroppo già occupati ( QUI ) : "Oltraggi e profanazione nelle chiese veneziane che pare siano molto più frequenti di quanto si pensi"; "Stendono il tappetino e invocano Allah" dovrebbe far aprire gli occhi intorpiditi di quei Pastori che pappagallescamente continuano a ripetere inutili slogan "le nostre chiese sono aperte, noi non chiediamo nè passaporto nè carta di identità, dobbiamo costruire ponti e non muri. L'iniziativa -  sincretisticamente profanatoria del 31 luglio N.d.R. -  è stata positiva e spero che si ripeterà".

Venezia non è un caso, hanno sottolineato alcuni Fedeli, Veneziane erano la maggioranza delle navi e veneziano il comando che sbaragliò la flotta ottomana a Lepanto.

Dall'articolo di Tullio Cardona sul Gazzettino del 7 agosto (link sotto ).

" L'ultimo, sempre nella chiesa di San Zulian ha avuto luogo ieri mattina ( 6 agosto N.d.R.): due giovani orientali, dopo aver assistito alla funzione religiosa presieduta dal parroco,
hanno fatto la fila con i fedeli e si sono avvicinati all'altare per ricevere la comunione. 
Poi hanno sputato la particola per terra, lasciando di fretta il tempio.

« Ho subito capito che probabilmente quei due turisti non erano motivati - ha commentato don D'Antiga - tanto che avevo messo nella loro bocca solo un pezzettino di particola, evitando di consegnarla intera nelle loro mani.
Non credo al disprezzo, al gesto sacrilego: sono più propenso a pensare che quella gente, atea o di altre religioni, non conosca il rito cristiano.
Magari fanno la fila per la comunione imitando gli altri, forse credendo alla consegna di un piccolo presente.
Un diacono, che presta la sua opera nella basilica di San Marco, mi ha riferito che anche lì succede spesso.
In realtà non sanno ciò che fanno e a cosa assistono»

Anche un "solo un pezzettino di particola" E' il Corpo e il Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. 
San Tommaso lo sottolinea nella Sequenza Lauda Sion: " Fracto demum sacraménto, ne vacílles, sed memento, tantum esse sub fragménto, quantum toto tégitur" ( Quando spezzi il Sacramento, non temere, ma ricorda: Cristo è tanto in ogni parte,quanto nell'intero). 
Essendosi rifiutato "di consegnarla intera nelle loro mani" il Parroco ha però prontamente evitato ben altra profanazione: sappiamo che talvolta le Ostie Consacrate (distribuite nelle mani quindi facilmente trafugabili) vengono vendute per orridi scopi satanici. 
I profanatori sanno benissimo cosa fanno! 

Sempre dal Gazzettino.
" Pochi giorni fa gli sputi a un altro crocifisso ... nella chiesa di San Zulian, a pochi passi da piazza San Marco ... avvenuto sotto gli occhi del sorvegliante e raccontato dal parroco don Massimiliano D'Antiga, ha visto protagoniste quattro donne islamiche, velate. 
Entrate in chiesa, hanno sputato sul simbolo sacro, allontanandosi e confondendosi fra i turisti in Merceria.
Spesso quel Cristo posto a pochi metri dall'entrata appare imbrattato da sputi"
( Leggere anche la notizia su direttanew.it
...

" Ma c'è anche chi entra per pregare Allah. 
Lo stesso don D'Antiga racconta che due settimane fa sono entrati in chiesa due musulmani, hanno disteso il loro tappetino e si son messi a pregare tranquilli. 
Alle rimostranze del sagrestano, hanno risposto: «Possiamo, il Papa ci ha dato il permesso».

Non sono  questi i "risultati" innescati da quei Consacrati che all'interno di un'azione liturgica, ad esempio la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, con criteri unicamente umanitari e sociologici, hanno lavato i piedi anche a persone di fede mussulmana?


"Don Massimiliano ha informato i superiori in Curia ed ha chiesto all'Associazione Nazionale Carabinieri di tutelare il tempio".

Il nostro "primo dovere è difendere la Croce di Cristo" da cui viene la nostra salvezza!  


Fonte dell'Articolo di Tullio Cardona : Il Gazzettino
(La notizia è riportata anche da Libero Quotidiano )

***
Facciamo  nostre le esortazioni dell'Arcivescovo di Rouen S.E.R.Mons.Dominique Lebrun nell'Omelia per le esequie del martire Abbè Jacques Hamel, assassinato mentre celebrava la Messa nella sua chiesa di Saint Etienne du Rouvray, in Normandia: "In tributo a padre Hamel, vi invitiamo a visitare una chiesa nei prossimi giorni, a dire chiaramente che rifiutate di permettere la contaminazione dei luoghi sacri, ad affermare che la violenza non getterà radici nel vostro cuore, a chiedere le grazie di Dio, ad accendere una candela in chiesa, un segno di resurrezione, a raccogliervi e ad aprire il vostro cuore a ciò che c’è di più profondo; a pregare, se potete...."
AC

Immagine 3 Paolo Veronese: Santi Marco, Rocco e Girolamo cui appare Cristo Morto sostenuto da due angeli; Venezia, Chiesa di San Zulian. 

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