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mercoledì 27 luglio 2016

Il martirio di Rouen: alziamo la Croce di Cristo! Papa, Vescovi e preti hanno come primo dovere difendere la Croce di Cristo!

Facciamo nostra l'accorata esortazione che Danilo Quinto ha proposto sui commenti di Chiesa e post Concilio.
Seguono due interventi di notevole interesse spirituale.
Teniamo sempre accesa in cuore la fiamma della cristiana speranza che il Papa e/o i Cardinali - di rosso vestiti - e/o i Sacerdoti e/o i Religiosi spalancheranno nei prossimi giorni le porte delle Basiliche e delle chiese per offrire a Dio  le preghiere di suffragio per le Vittime recenti della violenza islamica e per ringraziarLo del dono della testimonianza "usque ad sanguinis effusionem" del nuovo Martire di Cristo Padre Jacques Hamel sgozzato mentre stava celebrando la Santa Messa. 
Mentre le forze nemiche di Cristo e della Sua Chiesa si compiacciono che la "Chiesa ha rinunciato a difendere la propria dignità" riducendo lo slancio dei credenti ai soli squallidi "interessi, per soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli" continuiamo a volgere le nostre suppliche a Colui che è stato trafitto per la nostra salvezza!
Se i nostri Pastori si dovessero trovare nell'incapacità di farlo perchè troppo indaffarati nelle cose del mondo, spetta a noi laici  alzare la Croce di Cristo! 
Anche e soprattutto in tempo di vacanze. 

(Abbiamo mantenuto l'impostazione grafica originale del testo)
AC

Ecce Crucem Domini! Fugite partes adversae! 

Mi rivolgo innanzitutto ai SACERDOTI: INDITE PROCESSIONI NEI VOSTRI PAESI E NELLE VOSTRE CITTA'. 
Chiamate a raccolta i vostri fedeli. 
FATELI PREGARE IN PUBBLICO AI PIEDI DI QUELLA CROCE. 
Con coraggio. 
Senza alcuna paura. 

INVOCATE L'INTERVENTO DELLA MADONNA CON LA RECITA DEL ROSARIO. 

Mi rivolgo, poi, ai SINGOLI FEDELI DI CRISTO, a coloro che Lo amano perchè amano Suo padre (come Egli ci ha detto), che custodiscono come dono prezioso (il più prezioso) della loro vita, la grazia ricevuta e sono mossi dall'alito dello Spirito Santo che su di loro soffia. 
Vi dico, umilmente: AGITE. 

Non restate indifferenti o tiepidi rispetto a quello che sta avvenendo. 
Pretendete che LA CHIESA DI CRISTO PARLI, CHE I VESCOVI, CHE I CARDINALI, CHE IL PAPA PARLINO E NON CONTINUINO A TACERE. 
PRONUNCINO LA PAROLA ISLAM. 
Perchè tacere, in questa situazione, significa essere complici.


Il cristiano - per dettato di Nostro Signore - non può essere, in nessuna circostanza e per nessuna ragione, complice del male. 
Che il Papa, in particolare, sappia e sia cosciente del fatto che il suo primo dovere è proclamare la Verità e difendere la Croce di Cristo. 
Per lui, innanzitutto, non c'è nessun bene terreno da custodire. 
La pace di cui parla Cristo non è quella terrena. 
E' quella eterna. 
E' la salvezza delle anime. 


Se ci fosse anche solo un sacerdote che accogliesse l'iniziativa che ho proposto, sappia che altri, molti altri, lo seguiranno. 
Ne sono certo. 
Vi chiedo di pregare perchè questo avvenga. 
E' necessario ed anche urgente. 
Non c'è più un minuto da perdere. 

***

Il martirio di Padre dovrebbe far riflettere "l'Occidente laico e illuminista, superbo delle proprie conquiste "di libertà", e dei cosiddetti "diritti civili" introdotti in odio al Cristianesimo che si era dimenticato fin troppo facilmente della terribile condizione di barbarie da cui proprio il Cristianesimo aveva tratto l'umanità grazie all'Incarnazione di Cristo e all'evangelizzazione del mondo e di cui lui stesso ha beneficiato, pur pervertendone i contenuti. 
L'Islam sta lì a ricordargli che cosa sia l'uomo dove Cristo non è arrivato o è stato rifiutato." 


***

... Forse sarebbe ora di celebrare meno i ramadan altrui e di raccomandare maggior intensità nei tempi forti della nostra fede. 

Forse sarebbe ora di difendere i fratelli perseguitati per la nostra fede, invece di considerare "fondamentalista" chi vuole allestire un presepe nella scuola, dice i rosari fuori dalle cliniche abortiste, si oppone al delirio del gender e si ostina a tenere appeso un crocifisso nei luoghi dove sta... 

Forse sarebbe ora di sanzionare chi inquina e annacqua i dogmi invece di sciogliere quegli ordini cattolici che sono ricchi di vocazioni proprio perché più "tradizionali"... 

Forse sarebbe ora di temere anche l'intelligenza, la fantasia e la cattiveria del diavolo, invece di sentirci già tutti salvi e pensare che l'inferno è vuoto. 

Forse sarebbe ora di ascoltare profezie e messaggi dal Cielo, invece di considerare la Madonna "una postina" e chi vede la realtà con gli occhi di Dio un "profeta di sventura".

Forse sarebbe ora di pensare che la sapienza, come dono dello Spirito Santo, è basata sul timor di Dio e svanisce in sua assenza... 

Persino Salomone era "partito bene", ma è finito ad inseguire "mogli" a centinaia, adorarne gli idoli e accumulare oro, per la precisione 666 talenti, un numero che non è certo casuale... 

La Chiesa deve temere la sapienza del mondo. 

Ricevere il plauso dei potenti di questo mondo e scimmiottarne l'ideologia, le mode e il politically correct è molto "timorato" di ricevere questo (vano) consenso. 

Ma la verità è altrove. 
E troppi uomini di Chiesa non se ne curano. 

***
Il racconto del Martirio di P. Jacques Hamel 

Le minacce e l’esecuzione 
Alle 9:43 i due terroristi sono entrati dalla sacrestia, da una porticina che dà su rue Gambetta. 
La prima messa del mattino stava per finire. 
I “crociati” che volevano colpire erano cinque: Padre Jacques Hamel sull’altare, poi due suore e due fedeli tra le panche. 
“Sembravano invasati” ( indemoniati ? N.d.R.) ha raccontato suor Danielle. “Gridavano Daesh, Daesh o anche Allah Akbar”. 
Uno dei due è stato identificato come Adel Kermiche, 19 anni, seconda generazione di immigrati magrebini, francese di cittadinanza, per due volte aveva cercato di andare in Siria forse come un fratello. 
“Volevano che Padre Jacques si inginocchiasse, giravano attorno all’altare facendo una specie di proclama islamico, in arabo. 
Tutti gridavano. 
“Fermatevi, non sapete cosa state facendo”. 
“E’ una follia”. 
Ma i due avevano i coltelli e minacciavano tutti”. 
Forse qualcuno potrà vedere le immagini che i due assassini hanno registrato. 
Per il momento ci sono solo le parole della coraggiosa suora. 
“Inginocchiati”, avrebbero detto al prete. 
Ottantasei anni, il religioso ha forse difeso la sua chiesa dal sacrilegio, forse ha solo reagito da anziano ( 86 anni N.d.R.) all’arroganza di due ragazzotti. 
L’hanno sgozzato. 
“Padre Jacques non ha voluto inginocchiarsi, ha resistito e credo che tutto sia degenerato in quel momento”. 
Uno dei due ragazzi ha affondato il coltello nella gola. 
“Tutti urlavano, i fedeli inorriditi e anche i due invasati( indemoniati ? N.d.R.). 
“Fermatevi, fermatevi”. 
Io ero vicina alla porta, nessuno mi guardava”. 
Padre Jaques si deve essere accasciato perché la suora racconta che “quello del coltello si era chinato per raccoglierlo. 
L’altro stava riprendendosi mentre pregava in arabo davanti all’altare. 
Una barbarie. 
Ed è stato allora che sono corsa fuori senza che nessuno se ne accorgesse”. 

Francia : terra di Martiri della Fede. 
In ricordo delle Beate Carmelitane di Compiègne, vergini e martiri vittime della Rivoluzione Francese. Parigi Cimitero di Picpus. 
La targa all’ingresso dell’area delle due fosse comuni nelle quali furono sepolte le Religiose ghigliottinate il 17 luglio 1794.