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giovedì 9 luglio 2015

I fedeli laici : "supplenti temporanei" dei "preti annacquati e incerti" per la difesa della Fede ?

Un articolo dell'ottimo Marco Tosatti che riflette la reale condizione del laicato cattolico : l'  auto-organizzazione laicale ( com' è avvenuto con la splendida, miracolosa riscossa cristiana  di piazza San Giovanni il 20 giugno scorso ) per la difesa della Fede e dei veri valori cristiani. 
Una "supplenza temporanea", che tiene conto dell' obbligatorio ossequio verso i Consacrati, nell' attesa che lo Spirito Santo rimetta tutto a posto secondo l'immutabile ordine divino .

Pell: tocca ai laici combattere 
di M. Tosatti, da La Stampa, del 08.07.2015
 
Le cosiddette “guerre culturali” “stanno entrando in una nuova fase di lotta politica che può essere combattuta solo dai laici”. 
"Dovremo lottare pacificamente e democraticamente per assicurare che i nostri ospedali non siano forzati a offrire aborto e eutanasia”. 
Il Prefetto del Segretariato per l’Economia, il cardinale George Pell, ha dichiarato che l’esito del referendum irlandese e la decisione della Corte Suprema USA in tema di matrimoni fra persone dello stesso sesso dimostrano quanto la società occidentale stia abbandonando molte delle sue fondamenta legali. 
Nel suo discorso all’ VIII Conferenza internazionale sulla Liturgia a Cork ha definito l’edito del referendum irlandese “una vittoria per John Stuart Mill e l’utilitarismo”. 
Ha aggiunto che le cosiddette “guerre culturali” “stanno entrando in una nuova fase di lotta politica che può essere combattuta solo dai laici”. 
Ha citato la “Christifideles laici” del 1988 di Giovanni Paolo II per sottolineare l’importanza di rivalutare la missione dei laici, e ha detto che la battaglia verterà sulla salvaguardia delle libertà religiose e sul diritto di insegnare la dottrina cristiana pubblicamente nelle scuole e nelle parrocchie, in particolare nelle istituzioni che ricevono finanziamenti statali. 
 “Dovremo lottare pacificamente e democraticamente per assicurare che i nostri ospedali non siano forzati a offrire aborto e eutanasia”. 
Pell ha esortato i giovani a impegnarsi nella vita politica e ha ammonito i laici dal fuggire il mondo e invece di occuparsi dei servizi di chiesa e dei compiti dei preti. 
Non abbiamo bisogno di preti annacquati e incerti, e non abbiamo bisogno di fedeli laici che sembrino determinati a riempire quei vuoti”. 
Marco Tosatti

Immagine: L'Icona di Tony Rizq della glorificazione dei 21 Martiri Copti trucidati dagli islamici dell'Isis. I Martiri, che morirono invocando il Santissimo Nome di Gesù,  sono stati inseriti nel Sinassario Copto (Martirologio della Chiesa copta) e verranno festeggiati l’8 amshir/15 febbraio.

1 commento:

  1. Il card. Pell ha uno splendido senso dell'ironia, che si può spesso gustare nei suoi discorsi ma non è sempre immediatamente percepibile in traduzione. E poiché in un altro blog di cui taccio il nome alcuni frequentatori hanno espresso perplessità su una frase riportata da "La Stampa" ("Non abbiamo bisogno di preti annacquati e incerti, e non abbiamo bisogno di fedeli laici che sembrino determinati a riempire quei vuoti"), sarà bene, a scanso d'equivoci, riportare il testo originale, che potete trovare nell'edizione online del Catholic Herald, 8 luglio 2015. Ciò non solo per la proprietà linguistica, ma in primo luogo perché il card. Pell ci ha dato una lezione in teologia che si è ahimè smarrita nei meandri de "La Stampa".
    Disse dunque il Cardinale: "We don't need watered down and uncertain priests, and we don't need lay faithful who seem determined to fill the gap" ("Non abbiamo bisogno di sacerdoti annacquati ed incerti, e non abbiamo bisogno di laici che sembrano risoluti a colmare queste lacune").
    Il punto cruciale, teologicamente prima che linguisticamente, è che "vuoto" e "lacuna" sono due cose diverse. Se io ho un quaderno e non scrivo niente su una pagina, c'è uno spazio vuoto; ma se su quello stesso quaderno io riempio una pagina, ma interrompo la scrittura nel bel mezzo d'una frase, lascio due righe in bianco e poi riprendo, c'è una lacuna; perché è chiaro che dovrebbe esserci qualcosa che invece non c'è. "Vuoto" vuol dire che non c'è niente, "lacuna" vuol dire che manca qualcosa che dovrebbe esserci. E per questo parliamo di lacune nella formazione degli studenti o, nel caso del card. Pell, nella formazione sacerdotale: i sacerdoti "annacquati ed incerti" non dovrebbero essere tali.
    Ora, un laico non può rimediare a questa lacuna. Avrà le migliori intenzioni, sarà magari più dotato di molti sacerdoti (succede anche questo); ma un laico non potrà mai supplire alle lacune/carenze dei preti perché gli manca la grazia di stato, quella che viene dal sacramento dell'Ordine sacro. Il card. Pell ha dato a tutti una lezione in teologia sacramentale, e se nessuno l'ha ancora ringraziato per questo, voglio farlo almeno io qui.

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La Redazione