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giovedì 18 agosto 2011

Due francescani anglicani diventano cattolici.

Apprendiamo una bella notizia, letta su "Cantuale Antonianum" che riguarda una toccante ed esemplare "conversione".

L'Ordine dei Frati Minori Conventuali, i Grey Friars inglesi ("grigi", per il colore del saio), ha accolto la domanda di due frati francescani anglicani che cercavano la comunione con la Chiesa di Roma. I due religiosi della Society of Saint Francis in Inghilterra, lo scorso maggio, dopo la loro formale accettazione nella Chiesa, hanno intrapreso subito l'anno di noviziato. Fra Paschal Worton e Fra Maximilian Martin, questi i nomi dei due frati, erano stati anche "raccomandati" in modo speciale dall'Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, che - una volta capito il loro desiderio di "varcare il Tevere", ha cercato di aiutarli a continuare nella loro genuina esperienza francescana.
Ambedue erano professi nella congregazione anglicana da 25 anni. Non dunque dei ragazzotti che danno un colpo di testa!! I nostri frati inglesi, con molto tatto, ma con molta letizia e accoglienza, li hanno benevolmente accolti, istituendo solo per loro un particolare noviziato, che li aiuti a diventare bravi frati cattolici.
Queste conversioni singole - e ce ne sono parecchie - non le troverete nelle statistiche dell'Anglicanorum Coetibus, cioè dell'Ordinariato istituito per la riunione corporativa degli anglicani alla Chiesa di Roma, eppure anche questi piccoli numeri contano!!!

Testo preso da: Anglicanorum Fratribus! http://www.cantualeantonianum.com/2011/08/anglicanorum-fratribus.html#ixzz1VIBbKVfR
http://www.cantualeantonianum.com

10 commenti:

  1. Finalmente: che bella notizia!!!! Auguro a questi frati di diventare dei buoni Pastori e di perseverare con coraggio e forza, nella sequela di Cristo, con un ricordo particolare nella mia (sempre povera) preghiera!

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  2. Mi piacerebbe approfondire il discorso sui membri di famiglie religiose di origine cattolica  pre-scisma in seno all' Anglicanesimo.
    Sono un po'  delle vestigia Ecclesiae in partibus haereticorum.

    Comunque chissà quel grassone di Enrico VIII come si rotolerà di rabbia nella tomba! 

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  3. Ad multos annos per i nuovi Presbiteri ed ex-Vescovi della Chiesa Anglicana. Se questa è la strada che hanno scelto il Signore doni loro il massimo aiuto.
    Peccato che abbiano tradito il mandato degli Apostoli, peccato!

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  4. Rettifica di quanto sopra: mi riferivo ad  un'altra notizia apparsa sul Cantuale Antonianum e relativo alla riordinazionegli presbiteriale degli ex- Vescovi sposatiAnglicani <span>John Broadhurst, Andrew Burnham e Keith Newton.</span>

    Ad multos annos comunque anche ai novelli Frati Francescani, che il Signore li accompagni sempre.

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  5. Non è detto, spesso i convertiti si orientano su posizioni più "radicali", penso sia un meccanismo psicologico.
    Magari sceglieranno la liturgia tradizionale, speriamo.

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  6. Ma, che dire, non ha neppure più senso tutto ciò nell'epoca dell'ecumenismo, sono notizie patetiche per le quali non si festeggia più se non negli ambienti dei blog trad., nessuno esulta, non ci saranno Te Deum. 

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  7. gli ordini religiosi all'interno dell'anglicanesimo sono una rinascita di tipo ritualista-high church, generalmente non più antica del XIX secolo. Non hanno legami di continuità diretta con gli ordini cattolici pre-riforma, completamente annientati da Enrico VIII

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  8. Alessandro (sandalo)18 agosto 2011 alle ore 23:24

    Conversioni "consigliate" dal capo della "Chiesa" che si sta lasciando, sono fatti che mi lasciano perplesso. A pensare a male, con quel che segue. Sarà da malpensante, ma è spontaneo temere che si tratti di false conversioni, finalizzate ad atti di infiltrazione/spionaggio e/o che siano soggetti di cui ci si è voluto liberare, per qualche motivo. E, comunque a che pro, lasciare una "Chiesa" ecumenica, per aderire ad un'altra non meno ecumenica? Forse, ammesso che di conversioni sincere si tratti, hanno un'idea del Cattolicesimo ancora pre-conciliare. Se le conversioni sono sincere, saranno vittime, questi poveri frati, di brutte delusioni.
    Se c'è qualche cosa che il VAT.II ha colpito, questa è stata proprio la vita religiosa. I Frati Minori sono l'Ordine, forse, con le più numerose defezioni. La figura del "Fratello", il frate laico, che faceva da "mamma" ai frati chierici, è ridotta orami a poche unità.
    Se proprio vogliono trovare lo spirito francescano, attraversino la Manica. Nei pressi di Lione, a Morgon, c'è la comunità cappuccina fondata dalla prima persona che riposa nel cimitero del Seminario di Ecòne: Padre Eugenio da Villurbain. Famosa figura del monachesimo francese, missionario in varie parti del mondo, etc.
    Come vede che, a causa del Concilio (o, comunque, appellandosi, a ragione o a torto, ad esso), la vita in Convento, non è più quella di prima, la regola e le costituzioni sono trasgredite, e così, chiede ed ottiene dai Superiori, il permesso di lasciare il convento e di ritirarsi a vita eremitica, "facendo l'esperimento" di continuare ad osservare la regola come prima, in primis indossando sempre l'abito cappuccino. Ben presto si ritrova circondato da Vocazioni, che non cerca, di uomini che NON vogliono vivere come i cappuccini conciliari, ma come vive lui. Dato che "Eremita", non è necessariamente sinonimo di "ANACORETA", l'eremita è chi vive lontano dal secolo, non Necessariamente chi vive da solo, ottiene anche il permesso di diventare, da solitario, comunità. Poi, quando il suo gruppo è raggiunto da monaci FUGGITI dai conventi, dato che avevano chiesto ciò che a lui "miracolosamente" era stato concesso, ma a loro era stato negato, e, comunque erano e si sentivano capuccini, ed in nome di tale scelta, RIFIUTAVANO i cambiamenti (non solo e non tanto liturgici, ma soprattutto disciplinari) e lui li accoglie, finisce il feelling con i Superiori. Gli impongono di scigliere la comunità e di deporre l'abito e, tanto per cominciare, di NON farsi chiamare Cappuccini. La faccenda va a finire di fronte ai tribunali della repubblica francese. Il giudice sentenzia, esaminato il caso, lo stile di vita, la regola, e tutto ciò che caratterizza l'identità cappuccina, che la comunità di Morgon è L'UNICA VERA COMUNITà CAPPUCCINA DI TUTTA LA FRANCIA. Anzi, che sono i Cappuccini, per di così, "ufficiali" ad essere qualche cosa di diverso. Padre Eugenio, è, per la repubblica francese, l'unico che può chiamarsi "Cappuccino" e vestire l'abito. Gli altri debbono cambiare nome ed abito e/o chiedergli il permesso per contiuare ad usarli. Se vuole, Padre Eugenio ha il diritto di farsi pagare i diritti di copyright.
    I Cappuccini ufficiali, debbono ringraziare il buon cuore di Padre Eugenio (ed anche il fatto che aveva un fratello, rimasto nel convento degli "ufficiali" e che fino all'ultimo giorno di vita ha celebrato la Messa di Sempre, che fece da "mediatore & conciliatore"), se non sono stati obbligati a farlo.

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  9. Milanese alla riscossa!19 agosto 2011 alle ore 11:33

    E chissà se i neocattolici vedranno la loro vocazione sullo stile di Morgon...oppure su quello del santo waka-waka. Purtroppo coi tempi che corrono, sentire "divento cattolico" vuol dire tutto e niente. 

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  10. Non mi ero mai posto il dubbio sul perché nei miei frequenti viaggi in Francia non mi fosse mai capitato di vedere un cappuccino....ora ho capito perché...si vestono pure loro da scappati da casa....mio Dio...

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La Redazione