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mercoledì 22 giugno 2011

«Non c'è evangelizzazione senza adorazione»


di Andrea Zambrano
La Bussola 21-06-2011

L'evento straordinario è anche solo il fatto che se ne parli. Costretta per anni ad essere relegata ai margini e, come spiegherà in questa intervista Padre Justo Lo Feudo “secondo una errata ermeneutica del Concilio”, l'adorazione eucaristica sta tornando ad essere uno dei centri della vita cristiana. Vorrà pur dir qualcosa il fatto che solo in Italia negli ultimi 10 anni sono sorte oltre 50 cappelle di adorazione perpetua e oltre 3.000 in tutto il mondo. Solo 1.200 negli Stati Uniti, che dell'adorazione perpetua sono un vero e proprio propulsore. Di questo e della straordinaria messe di grazie, conversioni e risvegli della fede che la presenza davanti al Santissimo Sacramento sta generando nel mondo cattolico, si è iniziato a parlare ieri al Salesianum di Roma in un convegno con esperti e ben sette cardinali [dove si celebrerà anche la Messa Tridentina] e che troverà il suo momento clou nella messa celebrata da Papa Benedetto XVI e nella successiva processione del Corpus Domini di giovedì.

Padre Justo Lo Feudo, nato a Buenos Aires nel 1941 è tra i missionari della Santissima Eucarestia, associazione privata clericale di diritto diocesano, che ha per carisma la promozione, l’organizzazione e la creazione in tutto il mondo dell’adorazione perpetua nelle parrocchie e nelle diocesi. Associazione costituita da Mons. Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon il 17 luglio 2007 a Paray-le-Monial e che ha organizzato il convegno confidando nel fatto che la nuova evangelizzazione parte dall'adorazione.

Padre Lo Feudo, che cosa si sta risvegliando?
Q
uello di cui parla il Papa quando si riferisce ad una primavera eucaristica, che sta risvegliando lo stupore davanti all'Eucarestia.

Primavera? Vuole dire che prima c'era un inverno?
Purtroppo per ragioni falsamente pastorali e per una falsa ermeneutica, l'Eucarestia si è banalizzata e si è perso questo stupore.

Perché?
Le cause sono molteplici, a cominciare dal fatto che una certa liturgia ha favorito l'indebolimento di questa pratica. A ciò si aggiunga la creatività che va contro il sacro. Invece l'Eucarestia ci rimanda al sacrificio e a un banchetto che non è solo un convivio tra uguali, ma è sacro. Ecco, l'Adorazione Eucaristica ci fa ritornare all’essenziale e prolungare questo mistero che si celebra nella messa.

Quali tappe hanno portato a questa primavera? Verrebbe da pensare all'adorazione di Benedetto XVI nella piana di Marienfeld a Colonia nel 2005.
A livello mediatico sì, ma appena prima c'erano stati l'enciclica di Giovanni Paolo II Ecclesia de Eucharistia e l'anno eucaristico. Nel 2004 abbiamo aperto tantissimi centri di adorazione perpetua. In generale, sono tanti ormai i documenti del Magistero che raccomandano che ogni centro urbano più o meno importante abbia almeno una cappella dell’adorazione perpetua.

Giorno e notte? Qual è il target di fedeli?
E' difficile dare una risposta organica, perché le storie sono diverse in ogni luogo. Però possiamo dire che sono tante le persone che, cominciando un cammino di conversione, si sono sentite attratte da questa presenza. A volte invece si trova maggiore resistenza presso fedeli che sono da sempre in chiesa e altre ancora succede che qualche sacerdote la rifiuti per una falsa ermeneutica secondo la quale l'Eucarestia non ci è data per essere adorata.

Fino a questo punto?
Eppure il Papa ci ricorda spesso, citando Sant'Agostino, che nessuno mangia di questa carne senza adorarla.

Che cosa dà di più l'Adorazione rispetto alla Comunione?
Non è un di più, ma è un prolungare, un approfondire il momento dell'incontro. Prendiamo ad esempio il momento della messa dopo la comunione. Giovanni Paolo II faceva dieci minuti di ringraziamento, invece spesso - anche se di questo mi accorgo soprattutto all'estero - la gente sopporta non più di tre minuti, dopo di che comincia ad agitarsi, a tossire, a muoversi.

Viviamo nella società dell'immagine. Come fate a spiegare che l'Eucarestia non è solo un simulacro?
Senza la Grazia di Dio è impossibile, eppure ho visto persone lontanissime da Dio che si dicevano atee o agnostiche e che ora sono adoratori. Chi ha fatto questo? Il Signore, mi rispondo.

E il farlo in un mondo frenetico? Continuamente alla ricerca di un luogo in cui distrarsi, evadere? Non vi sembra una sfida immensa?
Bisogna entrare nell'ottica che anche il tempo vada evangelizzato. Non ci si ferma davanti a un'immagine, ma ci si ferma davanti ad una Presenza. In fondo si tratta per ognuno di noi di trovare un’ora alla settimana da dedicare a Gesù.

Nelle adorazioni il rischio non è forse quello di pretendere di fare? Parlare, leggere o fare altro?
Spesso cadiamo nella trappola del fare, ma la nostra presenza non è passiva: è aperta alla Grazia. D'altra parte, così come non possiamo rimanere sotto il sole senza essere toccati dai raggi, non possiamo rimanere davanti al Signore, pur con tutta l'opacità della nostra fede, senza che le Grazie ci arrivino.

Qualche esempio?
Ricordo una ragazza: aveva avuto problemi con il satanismo. Ne era uscita, ma restava molto rancorosa. Un mio confratello le disse: “La so io la medicina per te. Va tutti i giorni in adorazione almeno un'ora”. Ebbene...

Ebbene?
L'ho rivista dopo tre mesi: un agnellino! Si ricordi: l'adorazione perpetua è il più potente esorcismo che una città possa avere.

Come si organizzano le comunità per questa presenza?
In genere si parte dai 400 ai 700 iscritti, con turni di un’ora alla settimana per ciascun adoratore. A volte si riesce anche ad arrivare a diecimila. Il passaparola è formidabile.

Come nasce storicamente l'adorazione?
San Pietro Giuliano Eymard è uno dei santi di riferimento, ma quello dell'adorazione è un bisogno che nasce molto presto nella Chiesa, con la presenza della riserva per i malati. Se lui è presente, allora si può adorare, perché è un bisogno insito nel cuore dell'uomo.

Parliamo di numeri in Italia.
Ci sono già 50 cappelle dell'adorazione perpetua, ma c'è ancora molto da fare. Ad esempio nelle Marche ci sono 4 centri, tra cui Senigallia, Urbino, Ascoli, ma sono in previsione altre due a Jesi e Fano.

Che bisogno c'è di adorare giorno e notte?
E' una domanda cruciale, ma la risposta è altrettanto decisiva. Si adora Gesù Cristo, Colui che non cessa mai di essere Dio e di amarci di un amore eterno, è un unirsi alla liturgia celestiale dove il Padre e il Figlio sono adorati senza sosta.

Qual è lo scoglio più difficile? Trovare adoratori per la notte?
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, no. Certo, di notte ci sono meno adoratori, ma la gente è più fedele e più responsabile.

Come si concilia l'adorazione con la devozione a Maria?
Io sono consacrato alla Madonna, in tutto il mio sacerdozio vedo la sua mano e chiediamo sempre di consacrare le cappelle alla Madonna, che è la prima adoratrice.

Che cosa immagina che vi dirà il Papa in occasione del convegno in corso?
Che ci incoraggi, lui stesso disse che l’adorazione non è un lusso ma una priorità.

Com'è la situazione nel mondo?
Ci sono ormai 3.000 cappelle di adorazione perpetua nel mondo. Quasi la metà sono negli Stati Uniti. Si pensi che nel solo Texas, nella zona di Huston, ci sono tante cappelle quante in Italia. Merito di un sacerdote che ha avuto una grande chiamata. Ricordiamo però che le adorazioni perpetue sono portate avanti da laici.

E nei Paesi dove i cristiani sono perseguitati o lo sono stati in un recente passato?
A
vvengono cose strabilianti. A Mosca ad esempio, ma anche a Timisoara in Romania. L'iniziativa era partita dai greco cattolici, ma non c'erano adoratori a sufficienza per coprire l'intera settimana, allora si sono rivolti ai cattolici di rito romano e dato che non si raggiungeva ancora il numero per partire, siamo andati dal metropolita ortodosso, che ci ha benedetto e ci ha permesso di andare a predicare durante una divina liturgia. Abbiamo raggiunto il quorum e l'adorazione perpetua va avanti da cinque anni. Questo è l'ecumenismo, tenga presente che gli ortodossi non hanno l'adorazione.

Com'è la situazione in Europa?
In Francia ci sono circa 50 cappelle come in Italia, ma la situazione è molto vivace anche in Spagna dove il 30 giugno partirà l'adorazione perpetua a Saragozza. Ne è stata aperta una a Ginevra, nella patria di Calvino, al momento è molto duro introdurla in Germania o in paesi come l'Olanda, mentre in Austria c'è qualche presenza, così come in Inghilterra o in Irlanda.

E nei Paesi non cristiani di tradizione?
In Siria ad esempio, ma la storia dell'Iraq ha dell'incredibile. Quando gli inglesi hanno lasciato Bassora, sono nate due cappelle, una a Mossul e una a Bassora. Alla partenza delle truppe britanniche di notte c'era il coprifuoco, così i fedeli trasferivano il Santissimo Sacramento in un'abitazione privata dove l'adorazione andava avanti tutta notte. Al mattino, si rientrava in chiesa. Lo vede? Questa è fede.

28 commenti:

  1. Se è vero anche solo la metà di ciò che è riportato, v'è ancora una speranza per tutti noi.

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  2. Rinfrescante! Ringrazio MIL. I.P.

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  3. Certo che c'è una speranza!

    Gesù Cristo è lì, c'è sempre stato e ci rimarrà fino alla fine!

    Siamo noi che abbiamo guardato altrove, lo abbiamo messo da parte per guardarci in faccia!

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  4. <span>«Non c'è evangelizzazione senza adorazione»</span>

    ma allora, mi chiedo, se questo è VERO COME SEMPRE è stato vero fin dalla Chiesa nascente, come mai sono stati definiti e promossi EVANGELIZZATORI , già da svariati anni, ma pubblicamente e solennemente nel gennaio 2011, alcuni teologi laici fondatori di un movimento che predica e insegna a NON ADORARE il SS.mo Sacramento ?

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  5. <span>"....Associazione costituita da Mons. Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon il 17 luglio 2007 a Paray-le-Monial e che ha organizzato il convegno</span><span> <span>confidando nel fatto che la nuova evangelizzazione parte dall'adorazione.</span></span>
    Non c'è evangelizzazione senza adorazione:
    Giusto, ottimo, sacrosanto ritorno alla necessità e al dovere cristiano  di ADORARE GESU' CRISTO Presente giorno e notte nel SS.mo Sacramento dell'altare ! verità perenne da (ri)proclamare a tutti i fedeli battezzati del mondo che sono e si dicono cattolici....dirlo dai tetti (mediatici), senza lasciarsi silenziare o confondere dalle teologie "alternative" adoratrici dell'umano che si sovrappone a Gesù Cristo, "rubandogli" continuamente la scena, sia nel pubblico, nelle celebrazioni della Messa, sia nella vita personale, dove non c'è più riconoscenza, nè riconoscimento del primato assoluto di Dio su ogni altra cosa, valore o persona....)
    <span><span>la nuova evangelizzazione parte dall'adorazione.</span></span>

    <span>ma allora, mi chiedo, se questo è VERO COME SEMPRE è stato vero fin dalla Chiesa nascente, <span>come mai</span> sono stati definiti e promossi NUOVI EVANGELIZZATORI , già da svariati anni, ma pubblicamente e solennemente nel gennaio 2011, alcuni teologi laici fondatori di un movimento che predica e insegna a NON ADORARE il SS.mo Sacramento ?</span>

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  6. <span><span>"....Associazione costituita da Mons. Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon il 17 luglio 2007 a Paray-le-Monial e che ha organizzato il convegno</span><span> <span>confidando nel fatto che la nuova evangelizzazione parte dall'adorazione.</span></span>  
    Non c'è evangelizzazione senza adorazione:  
    Giusto, ottimo, sacrosanto ritorno alla necessità e al dovere cristiano  di ADORARE GESU' CRISTO Presente giorno e notte nel SS.mo Sacramento dell'altare ! verità perenne da (ri)proclamare a tutti i fedeli battezzati del mondo che sono e si dicono cattolici....dirlo dai tetti (mediatici), senza lasciarsi silenziare o confondere dalle teologie "alternative" adoratrici dell'umano che si sovrappone a Gesù Cristo, "rubandogli" continuamente la scena, sia nel pubblico, nelle celebrazioni della Messa, sia nella vita personale, dove non c'è più riconoscenza, nè riconoscimento del primato assoluto di Dio su ogni altra cosa, valore o persona....)  </span>
    <span>
    la nuova evangelizzazione parte dall'adorazione.  
     
    <span>ma allora,  se questo è VERO COME SEMPRE è stato vero fin dalla Chiesa nascente, mi chiedo:</span></span>
    <span><span> <span>come mai</span> sono stati definiti e promossi NUOVI EVANGELIZZATORI , già da svariati anni, ma pubblicamente e solennemente nel gennaio 2011, alcuni teologi laici fondatori di un movimento che predica e insegna a NON ADORARE il SS.mo Sacramento ?</span></span>

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  7. concordo, infatti:
         il sacerdote che celebra  rivolto al Signore, e il popolo UGUALMENTE orientato con lui, ad orientem,
    già è disposto all'adorazione, fin dall'inizio della Santa Messa (quella Divina e di sempre);
    invece, appena iniziata la Messa NO, dopo una genuflessione (a chi?....), il celebrante immediatamente si volge al popolo, iniziando la "concelebrazione" con l'assemblea umana, e volta le spalle al SIGNORE PRESENTE NEL TABERNACOLO: ma anche nel caso che questo si trovi  collocato di lato all'altare, come in molte chiese, il Signore viene considerato simile ad un "ospite" particolare, presente (e partecipante ?....) a latere, pressochè <span>marginal</span>e, ritenuto  UNO-tra-gli-uomini, uno tra TANTI PARI  a Lui !
    ....infatti spesso ci ripetono che   è venuto per servire, non per essere servito....:
    e come si fa ad adorare un nostro pari-grado, un Dio che si è fatto "uomo tra gli uomini", che noi stiamo commemorando ? poichè Gesù, Uomo lo è sicuramente, ma Dio.....chissà !
    e perchè dovremmo metterci in ginocchio durante la Consacrazione ? (proviamo a chiedere ai parrocchiani , usciti dalla chiesa, che cosa avviene nel momento centrale della Messa, secondo loro....)
    >> fare memoria del Signore risorto....<span>"fare memoria": </span>questa fu ed è la parola chiave, ripetuta costantemente, incessantemente alle orecchie del popolo-gregge per 42 lunghi anni, ( tutti i santi giorni, in tutte le sante messe del mondo, v.  gutta cavat lapidem), parola insdispensabile per capire la CAUSA della fatale perdita di consapevolezza di CHI SIA REALMENTE PRESENTE in quell'Ostia consacrata.

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  8. :-[ cara memory, come è lo stile di questo Pontefice e Pontificato, il Papa mette avanti il suo compito che è CONFERMARE I FRATELLI NELLA FEDE, anzichè rovesciare il tutto partendo dal fatto che se uno non condivide la stessa fede DEVE ESSERE CONDANNATO....insomma, Benedetto XVI lo da per scontato che chi non crede è fuori della comunione ANCHE SE E' CATTOLICO.... e quindi vuole SPINGERE i Cattolici ad una responsabilità più marcata DI UN  RITORNO alla fede genuina, lui sta cercando di INVOGLIARE VERSO L'ORTODOSSIA... e a quanto pare in molti ambienti e in molti casi ci sta riuscendo....
    il suo stile è la PAZIENZA, quella santa Pazienza che Dio manifesta anche ad ognuno di noi....

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  9. <span>concordo, infatti:  
         il sacerdote che celebra  rivolto al Signore, e il popolo UGUALMENTE orientato con lui, ad orientem,  
    già è disposto all'adorazione, fin dall'inizio della Santa Messa (quella divinamente istituita e imperitura, che è teocentrica);  
    invece, appena iniziata la Messa NO, dopo una genuflessione (a chi?....), il celebrante immediatamente si volge al popolo, iniziando la "concelebrazione" con l'assemblea umana, e volta le spalle al SIGNORE PRESENTE NEL TABERNACOLO: ma anche nel caso che questo si trovi  collocato di lato all'altare, come in molte chiese, il Signore viene considerato simile ad un "ospite" particolare, presente (e partecipante ?....) a latere, pressochè <span>marginal</span>e, ritenuto  UNO-tra-gli-uomini, uno tra TANTI PARI  a Lui !  
    ....infatti spesso ci ripetono che   è venuto per servire, non per essere servito....:  
    e come si fa ad adorare un nostro pari-grado, un Dio che si è fatto "uomo tra gli uomini", che noi stiamo commemorando ? poichè Gesù, Uomo lo è sicuramente, ma Dio.....chissà !  
    e perchè dovremmo metterci in ginocchio durante la Consacrazione ? (proviamo a chiedere ai parrocchiani , usciti dalla chiesa, che cosa avviene nel momento centrale della Messa, secondo loro....)  
    >> fare memoria del Signore risorto....<span>"fare memoria": </span>questa fu ed è la parola chiave, ripetuta costantemente, incessantemente alle orecchie del popolo-gregge per 42 lunghi anni, ( tutti i santi giorni, in tutte le sante messe del mondo, v.  gutta cavat lapidem), parola insdispensabile per capire la CAUSA della fatale perdita di consapevolezza di CHI SIA REALMENTE PRESENTE in quell'Ostia consacrata.</span>

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  10. Piuttosto, leggendo l'illuminante intervista e le edificanti domande e risposte.... mi facevo questo esame di coscienza, a cominciare proprio da me stessa...
    - l'Adorazione Eucaristica con la Sua per altro meravigliosa RIFORMA, INNOVAZIONE  del suo tempo con il CORPUS DOMINI, l'inizio delle processioni, gli Inni Eucaristici firmati dall'aquinate, ecc.... fin dalla metà 1200 appunto, aveva riscontrato in tutta la Chiesa la perfetta ORTODOSSIA per questa Dottrina del Mirabile Sacramento...
    con san Pio X e la Riforma che prevedeva di dare l'Eucaristia ai bambini, si era RIAVUTO un acceso risveglio dopo anni di torpore e di problemi POLITICI....per anni infatti la Chiesa aveva un tantino abbandonato i proclami SPIRITUALI a causa di impegnatissimi proclami POLITICI....basti pensare dalla metà del 1700 e per tutto l'800 e oiltre.... e san Pio X si rese conto che fosse giunto il momento di cominciare anche a fare qualche RIFORMA LITURGICA a cominciare dalla MUSICA SACRA e per la quale forse in pochi sanno che fu proprio LUI a voler portare I CORI nelle Parrocchie....e poi Pio XII con la sua Enciclica Mediator Dei, ecc...ecc...ecc...
    Ritorna così Paolo VI a riparlare di EUCARESTIA con la sua enciclica MYSTERIUM FIDEI nella quale DOVETTE RIPRENDERE dal concilio Lateranense PER DIFENDERE il termine e il significato della TRANSUSTANZIAZIONE rimessa in dubbio....
    e poi Giovanni Paolo II con l'Ecclesia de Eucharistia e l'Anno dell'Eucaristia.... nel quale per altro il Signore ci ha donato un Pontefice EUCARISTICO..... ;)

    Insomma.... a voler ricostruire il tutto ci rendiamo conto della gravissima APOSTASIA che ha colpito la Chiesa dopo il Concilio.....
    di una apostasia che Giovanni Paolo II definisce ai suoi tempi "SILENZIOSA" perchè purtroppo TACIUTA dai Vescovi e che aveva coinvolto LE GERARCHIE  della Chiesa.... ricorderemo bene tutti gli attacchi che subì il Papa per l'Ecclesia de Eucharistia definita da Enzo Bianchi "un TRISTE ritorno indietro" ed anche da non pochi scrittori "ecclesiastici" sui giornali diocesani diventati, nel frattempo, un ricettacolo di notiziario SOCIALE....
    pur ringraziando Dio per questo RIOFIRIRE della nostra autentica devozione che parte ed ha senso solo NEL CUORE DELL'EUCARISTIA.... non si può ignorare ne tacere la grave responsabilità dei "Superiori", di certo Clero, i quali hanno sminuito l'Eucarestia e ancora oggi la calpestano RELEGANDOLA AL DI FUORI DELLA CHIESA E FUORI DELLA MESSA... fuori della Messa nel senso che NON VOGLIONO IL TABERNACOLO VICINO ALL'ALTARE....contrariamente a quanto ammoniva Benedetto XVI nella Sacramentum Caritatis....

    C'è ancora molto da lavorare, e il Papa sta lavorando alla grande.... e sta dando una bellissima testimonianza per la quale UN NUMERO SEMPRE PIU' CRESCENTE DI ANIME lo sta seguendo e sta creando i presupposti di un ritorno alla sana ortodossia CATTOLICA....
    :)

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  11. Nel mio paese da oltre 10 anni non si fa più la processione del Corpus Domini. I nove parroci la ritengono superata come altre forme di adorazione eucaristica. Al clero progressista non piacciono tali manifestazioni. Solo in una chiesa vengono regolarmente fatte funzioni eucaristiche e le Quarantore. Il resto è deserto!!!!!

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  12. :-[  e lei non si scoraggi, caro ospite.... lei provi a pensare alla sofferenza del CRISTO che si vede sfrattato dai SUOI MINISTRI.... eppure pensi anche a questa PERLA da lei descrittia: SOLO IN UNA CHIESA..... ;)
    ecco... si è una PERLA e le perle sono preziose perchè POCHE e di fattura unica e pregiata.... anche nel deserto esistono LE OASI...e proprio perchè "oasi" sono rare e preziose...
    questo la conforti, e si prodighi lei stesso a CONFORTARE il Signore Sacramentato, inutile piangersi addosso!

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  13. ... e intanto il nuovo (arci)vescovo di Torino e futuro cardinale Nosiglia, tanto rimpianto a Vicenza, per il bene delle anime impedisce l'adorazione perpetua imponendo un limite di 10 ore giornaliere, che per pregare sono anche troppe (e poi, diciamocelo, troppi retaggi superstiziosi inquinano ancora il cristianesio cattolico adulto)

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  14. <span>... e intanto il nuovo (arci)vescovo di Torino e futuro cardinale Nosiglia, tanto rimpianto a Vicenza, per il bene delle anime impedisce l'adorazione perpetua imponendo un limite di 10 ore giornaliere, che per pregare sono anche troppe (e poi, diciamocelo, troppi retaggi superstiziosi inquinano ancora il cristianesimo cattolico adulto)</span>

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  15. Ecco, leggendo larticolo mi vien da pensare (ogni tanto mi capita) che le cose che dovrebbero essere normali per la Chiesa diventano straordinarie (nel senso di non ordinarie) e se ne parla con quello stupore che hanno i bambini dinnanzi alla donna barbuta del circo. Ciò ad indicare che qualcosa non va nella Chiesa, beh! in realtà non nella Chiesa, ma in molti uomini di Chiesa e nella "dottrina" che in questi 45 anni si è espansa come un veleno. Perchè ciò che i pastori dovrebbero dare abitualmente alle anime è questo buon nutrimento, mentre danno robaccia da mensa di fabbrica, abitualmente e raramente queste lecornie. Si vede comunque che le anime sono attirate da tutto ciò che è santo e li ancora una volta si capisce che tutto quello che si è voluto fare con il famigerato CVII e la sua ermeneutica della confusione, per attirare le anime, è servito solo ad allontanarle, mentre ciò di cui si è voluto sbarazzarsi asffascina sempre e conduce a Dio.
    E c'è chi ancora,, con ipocrisia, cerca di salvare questo mostro, attacandosi ad un'ermeneutica tutta inventata, nuova di zecca, quella della continuità, ermeneutica sbicata dal nulla e portata avanti da quelli che fino a ieri adoravano il dio CVII con tutta la sua vera ermeneutica della distruzione, senza lamentarsene. Oggi invece quelli che hanno buttato giu a martellate altari e tabernacoli fanno credere di essere i buoni samaritani sbucati dall'ovetto Kinder a salvare la tradizione. Caspita, c'è pure chi ci crede!

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  16. Devo decidermi a mettere gli occhiali faccio troppi errori! La vecchiaia incombe aimè!

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  17. Cara Annarita condivido in toto, anche nello stile giustamente pungente.......
    don Bernardo

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  18. Grazie P Justo...sapendo come spende la sua vita e come ci tiene a non protestantizzare la nostra fede...rendiamo grazie a Dio

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  19. Un appello, in tema di Santissima Eucaristia, ai sacerdoti che visitano questo blog.
    So che avete tantissimi impegni, ma fatevi trovare il più spesso possibile davanti al tabernacolo, a pregare. E' molto bello, per un fedele, vedere un sacerdote che prega davanti al Signore... Costituirete un esempio per i giovani e i meno giovani.

    Vi ringrazio dell'attenzione.

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  20. E, se non è chieder troppo, possibilmente in talare.

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  21. Bella l'espressione ermeneutica della confusione ! ;)

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  22. :-[  cara annarita in parte concordo, salvo specificare che il concetto di ERMENEUTICA "DELLA CONTINUITA'" seppur "nuovo" oggi non lo è per la Chiesa.... ERMENEUTICA infatti è quell'arte, filosofia DELL'INTERPRETAZIONE..... un lavoro in sè ben conosciuto e usato dai Padri della Chiesa ;)
    il qui-pro-quo scaturisce da quella ROTTURA che certa interpretazione - ermeneutica - DEL CONCILIO ha portato la confusione e l'apostasia nella Chiesa, da qui il concetto di ermeneutica DELLA CONTINUITA' difeso da Benedetto XVI per cercare di salvare il salvabile o se vogliamo, per non gettare il bambino con l'acqua sporca, o come dice san Paolo: non vogliate BUTTARE TUTTO, sappiate trattenere ciò che è buono....

    Concordo sull'idea dell'ERMENEUTICA DELLA CONFUSIONE.... che esplode, non a caso, con quella CONFUSIONE SOCIALE E POLITICA degli anni Sessanta la quale, non dimentichiamolo, investì L'EUROPA CRISTIANA ed ebbe nei suoi figli quella devastazione che, diciamolo chiaramente, non erano dei "senza-Dio" al contrario, ERANO BATTEZZATI CHE RIFIUTARONO DIO... rifiutarono il Dio Cattolico e certo Clero di quel tempo credette necessario ALLEGGERIRE I FEDELI DALLE PESANTI DOTTRINE....pensando di fare loro un bel regalo, mentre li hanno condotti al baratro....
    Il guaio è che tale tragedia NON cominciò nella o dalla Chiesa, ma S'INFILO' NELLA CHIESA.... chi doveva vigilare fece peggio, basti pensare ai Vescovi olandesi degli anni '70.... per essi si usò la medicina della misericordia, li si tenne nel seno della Madre Chiesa, salvo poi condannare un solo vescovo per aver osato difendere LA MESSA DI SEMPRE E PER AVER RIFIUTATO DI INSEGNARE QUELLA MODERNA... per la quale, l'antica, quella di sempre, dopo 40 anni un'altro Pontefice da in sostanza ragione a quel Vescovo e dice: quella Messa ERA ED E'  VALIDA.... e dove da cardinale spiegava: se si eliminasse quella antica non potrebbe esserci quella della Riforma del Vaticano II....

    E' vero, l'ermeneutica della confusione c'è stata, ma proprio per questo, almeno per oggi e in questi tempi, l'ermeneutica della continuità intrapresa dal Papa va sostenuta.... ;)
    è necessaria per aiutare a capire  che cosa è la vera Tradizione, il NOSTRO PASSATO, le vere Riforme che la Chiesa ha sempre fatto ma mai in rottura, appunto, quanto invece nella CONTINUITA', basti pensare, tanto per fare un esempio, a san Gregorio Magno quando organizzò, per la prima volta nella Chiesa, il canto  NELLA MESSA per la Chiesa di Rito Latino mentre sant'Ambrogio già duecento anni prima, circa, aveva già dato a Milano il suo canto Liturgico-SACRO... eppure non ci fu alcuna ROTTURA con la Chiesa detta "ambrosiana"..... ;)
    Pensiamo alla Riforma di Trento e a san Pio V....anche qui RIFORMA, NON ROTTURA....continuità, non discontinuità...
    dopo l'ultimo Concilio invece la discontinuità c'è stata, e il perchè l'abbiamo triturato tante volte.... ma Benedetto XVI ci ha messi sulla strada giusta, io credo che nella situazione in cui siamo di meglio, almeno per oggi, non si poteva fare....
    per "domani" Dio vede e provvede....

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  23. Forse che per i precedenti Concili si è rivelato necessario creare il concetto di "ermeneutica della continuità" per opporla ad un`eventuale rottura che sarebbe nata a seguito dei documenti conciliari?
    Forse che i testi dei Concili precedenti erano suscettibili, a causa di un linguaggio ambiguo, di creare false interpretazioni, o erano redatti in modo di evitarle?
    Pongo la domanda agli esperti di questo blog.

    RispondiElimina
  24. <span>Forse che per i precedenti Concili si è rivelato necessario creare il concetto di "ermeneutica della continuità" per opporla ad un`eventuale rottura che sarebbe nata a seguito dei documenti conciliari?  
    Forse che i testi dei Concili precedenti erano suscettibili, a causa di un linguaggio ambiguo, di creare false interpretazioni, o erano redatti in modo di evitarle?</span>
    E ancora, se malgrado la chiarezza inequivocabile dei documenti ci fossero  state errate interpretazioni e applicazioni, forse che la suprema autorità della nostra Chiesa le avrebbe tollerate senza intervenire, o sarebbe intervenuta immediatamente alfine di non lasciar prendere radice a quegli errori?
    <span>Pongo la domanda agli esperti di questo blog.</span>

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  25. Rimpianto a vicenza? Ma se non vedevano l'ora che se ne andasse! Un progressista senza speranza....

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  26. E magari in orazione anche dentro un confessionale in attesa di anime da rendere a Dio linde.

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  27. <span>"e poi Giovanni Paolo II con l'Ecclesia de Eucharistia e l'Anno dell'Eucaristia.... nel quale per altro il Signore ci ha donato un Pontefice EUCARISTICO..."</span>
    ma se qui sembra che sia, leggendo molti commenti, un Papa eretico!!! :) 

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione