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ABSTULIT ATRA DIES ET FUNERE MERSIT ACERBO - #requiem

Siamo oggi listati a lutto nel giorno dei funerali di Arnaud, ragazzo diciannovenne, tragicamente coinvolto in un incidente stradale alcune ...

sabato 2 ottobre 2010

Che rottura, la rottura

l'immancabile "altare" di zaini


Scout.
Pochi varietà religiosi sono più raccapriccianti delle famigerate “liturgie” scout. Canzonette tendenti al panismo hippie strimpellate da chi ha imparato a scartavetrare la chitarra giusto il giorno prima, Scritture mimate a scenette durante la Messa, messate da campo celebrate su zaini con dentro la biancheria sporca.. e tanto altro ancora.
Talmente tanto, che non sarebbe umanamente possibile riunire in un post interi dossier sulla situazione in cui versa “l’ortodossia cattolica” firmata Agesci (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani).
Basti solo dare un’occhiata al calendario associativo ufficiale per l’anno 2010, entrato nelle case di migliaia di ragazzi e ragazze scout in tutta Italia e immancabilmente annotato con festività ebraiche e islamiche; nato dalla collaborazione tra l’Agesci (scout cattolici) e la CNGEI (scout "laici", meglio, aconfessionali) è una sorgente inesauribile di perle d’apologetica.
Nel mese di Dicembre la testimonianza di una scout CNGEI, tale Laura G. grida al mondo quanto sia ottimale e funzionale uno scoutismo dove non si debba per forza credere tutti in un qualcosa (cito: .."lo scoutismo laico aiuta i giovani a diventare uomini e donne grazie ad una formazione spirituale che fa autonomamente definire cos'è il bene e il male [...]").. e quella di una scout Agesci, tale Emilia B., la quale, parlando delle aperture del Vaticano II sulle "messe scout" (che sostiene fossero cose già sperimentate ben prima che "il Concilio" le proponesse a tutta la Chiesa) ci fa capire come in fondo non ci sia tutta ‘sta differenza tra le due associazioni. Due a zero per CNGEI su autorete “cattolica”.

Ma andiamo al dunque.

http://www.rs-servire.org
“R-S Servire è una rivista trimestrale.
Ogni numero affronta un argomento, cercando di analizzarlo da più punti di vista.[…]Come si legge in copertina, R-S Servire è una rivista scout per educatori.”

Per educatori, quindi. Cercate di tenere a mente questo punto per dopo.

Chi ci sarà mai in Redazione? L’occhio cade indubbiamente sul Sacerdote:
Don Giuseppe Grampa: Redattore di Servire e direttore della rivista mensile della Diocesi di Milano “Il Segno”.
Docente di filosofia delle religioni all’Università di Padova. I temi sui quali sono maggiormente competente sono quelli in ordine alla lectio divina sui testi evangelici e come docente di filosofia delle religioni quelli che toccano il dialogo interreligioso e il fanatismo come malattia della religione.”

E qui, potremmo già fermarci per non infierire sui lettori cardiopatici. Ma se avete visto Mons. Nourrichard e se siete sopravvissuti a Verzé, ci sono buone probabilità che, oltre al fegato, non vi si rovinerà altro.

L’attuale numero di “Servire” titola “La Chiesa nostra casa”. Appena visto il pacco di riviste sul tavolone della Comunità Capi, ero pronto al peggio. M’ero limitato però al peggio con sole “due g”.

Mettiamoci comodi e sfogliamola assieme:

http://www.rs-servire.org/StoriciPDF/201002.pdf

La Chiesa del Concilio” a pag 5; “L’urgenza di cambiare per continuare ad essere il sale del mondo”, a pag 11..” Alcuni cambiamenti nei rapporti tra Chiesa e mondo”, a pag 16;”L’evolversi del senso della morale e primato della coscienza”, a pag 18; “Ruolo del Magistero nella Chiesa”, a pag 23; “Obbedienti ma in piedi” (con gli immancabili evergreen don Mazzolari e don Milani..) a pag 43.. sono solo alcuni degli articoli più emblematici di come si intenda “casa nostra”. E di come ne si parli, si spieghi, si “insegni” agli educatori.. che non mancheranno di trarne spunto (quelli che la leggeranno.. fortunatamente lo Spirito provvede, e questa è la classica stampa associativa che finisce nella differenziata nell’85% dei casi..) per farne discutere gli “educandi”.

Fortuna che la Redazione afferma di riunire più punti di vista (.."il confronto serrato, a volte acceso, che la redazione sviluppa nella preparazione e nella stesura di ogni numero; un confronto leale, appassionato, frutto di esperienze a volte diverse e a volte comuni"..) Probabilmente l’unica posizione impossibile da far rientrare nell'indigesto minestrone di punti di vista è quella “ortodossia benedettiana” che comporterebbe il problema di un “giusto insegnamento” (ortodossia, appunto..) mentre tra diversi punti di vista non vi può esser spazio né per uno che pretenda di insegnare.. né uno “assolutamente giusto”.

Partiamo dall’editoriale di Giancarlo Lombardi “La Chiesa nostra casa”, pag. 1, che detta bene la linea generale del libello. Nota bene: Concilio Vaticano é sempre maiuscolo, "verità" e "amore", no. Sarà una Svista.

“…Eravamo soprattutto motivati dal desiderio di una riflessione sulla Chiesa che ci sembra doverosa e necessaria per dei cattolici, soprattutto per i capi di una associazione come l’Agesci, che cerchino di vivere la propria fede con serietà e coerenza.
E' la Chiesa “popolo di Dio”, così bene illuminata dai testi del Concilio Vaticano II, che ci sembra meritevole di riflessione e di approfondimento, più che non certi avvenimenti della Chiesa gerarchica, nel campo morale e politico, dove troppo spesso la dimensione “mondana” sembra prevalere su quella spirituale. Non che il problema della Chiesa “gerarchica” non ci interessi e non ci sembri importante. Viviamo anzi con profonda sofferenza e fatica quelle che ci sembrano troppo spesso contraddizioni rispetto all’esempio evangelico[…]..[classica dicotomia trita e ritrita "gerarchie cattive / poveri profeti perseguitati"]
"..è la Chiesa dei martiri, dei cristiani umili e generosi, dei preti e dei religiosi completamente dediti agli altri, dei genitori incredibilmente amorosi verso i propri figli, dei poveri e dei sofferenti che tanto patiscono offrendo a Dio il mistero della propria vita, che a noi sembra la casa dalla quale non vogliamo essere per nessuna ragione esclusi.[…]"

".. Certamente la Chiesa non è solo “mater” ma è anche “magistra” e noi con umiltà ascoltiamo i suoi insegnamenti che per essere autorevoli e vincolanti non possono però che essere il prolungamento dell’Evangelo di Gesù[…] "[quanta grazia!..si degnano di riconoscere autorevolezza e vincolatività al Magistero.. ma, inteso bene, "solo" come prolungamento dell'Evangelo.. letto e interpretato da chi?]

"[…]Troppo spesso la gerarchia ha paura, non serve la verità e l’amore [minuscolo, ovviamente..Paradossalmente, qualcuno di noi, per avversi motivi, potrebbe perfino essere d'accordo], ma difende l' ortodossia [discorso capzioso.. l'ortodossia è la Verità squadernata nel quotidiano.. e, a parere del sottoscritto, l'ortodossia è tutto fuorchè difesa da molte grancasse episcopali.. A prova di ciò, il Redattore di "Servire" è pure direttore della rivista mensile della Diocesi di Milano, la "voce della gerarchia". Eppure, dell' "ortodossia", qua, non resta che l'ematoma].
L’ortodossia sembra venire prima della verità e allora molti si allontanano dalla Chiesa perché non vedono abbastanza amore e abbastanza sete di verità [infatti gli unici a crescere sono i Francescani dell'Immacolata e tutti gli Istituti e le Congregazioni tradizionali "di stretta osservanza"..].
L’esempio di Simone Weil è, a questo proposito, illuminante: appassionatamente innamorata di Cristo, in ricerca totale di verità ha vissuto la Chiesa come un ostacolo anziché come un aiuto nel proprio cammino spirituale..[ecco i "fari" nella notte: Simone Weil..]
[…]Troppo spesso sembra che la gerarchia ecclesiastica, dai parroci ai vari responsabili in Vaticano, preferiscano fedeli tiepidi ma obbedienti a cristiani appassionati di Gesù e dal suo Vangelo, in una ricerca di Dio e della sua volontà. Queste osservazioni non vogliono portare a un giudizio critico generalizzato sulla gerarchia ecclesiastica..[…]Ma vogliono evidenziare un malessere diffuso e crescente all’interno e all’esterno della Chiesa che rischia di allontanare molte persone." [insomma, la volontà di Dio la cerchiamo noi che siamo agitati dal vento della passione per Gesù: "la gerarchia" cattiva si limiti a leccar francobolli. Ma questo non vuole essere una critica generalizzata.]

"[…]Non va dimenticato mai che molto possiamo rimproverare alla Chiesa ma una cosa dobbiamo riconoscere con forza: essa ci ha dato Cristo e ci ha conservato il suo [ 'a ridàje col minuscolo!] Evangelo [la "e" davanti fa tanto comunità di base.. e ancora: ecco, grazie tante d'averci dato Cristo e conservato il "suo Evangelo": ora lascia che facciamo noi, e vedrete che ne sarà tra duemila anni! Come la marmellata: prima si conserva, poi si consuma].
D’altra parte se è vero che dalle posizioni evangeliche emerge con chiarezza [...parte la classica rappresentazione cheguevarista] come Gesù abbia negato valore assoluto a ogni istituzione, il tempio, la Legge, il sabato, occorre riflettere che è Gesù che affida a Pietro la sua Chiesa contro la quale “nulla potranno le forze degli inferi”.
Qui si apre certamente il delicato problema della “partecipazione” nella Chiesa [ecco, ora parte il tiro al piccione]. Prima di tutto della collegialità dei vescovi (problema così ricco di implicazioni anche in campo ecumenico), ma anche della partecipazione dei presbiteri e dei laici che non è una concessione da fare per pagare un contributo alla democrazia ma è una grande ricchezza da riconoscere e da valorizzare, da cercare e alimentare.
Non si tratta perciò di negare l’istituzione e le sue strutture, ma di vederne l’intima essenza. Al centro dell’esperienza religiosa, non è la mediazione di una Chiesa che amministra la salvezza, ma la presenza creativa e trasformante dello Spirito che fa accedere le creature a un modo diverso di essere e di vivere.[...]" [insomma, questi a Pietro non lascian voce in capitolo proprio su nulla: "è casa nostra" e si discute "noi".. altra prospettiva falsata e faziosa sul Ministero della Chiesa, che nemmeno ai gloriosi tempi di San Pio X metteva lo Spirito Santo sotto chiave..]
Io direi che ci si può fermare qua. Tutto il libretto è la prosecuzione di “’sta roba”.

Tuttavia una domanda ci assillerebbe: cosa dirà il Sacerdote rispetto a queste tesi discutibili?
Rincara la dose! Don Grampa scrive “La Chiesa del Concilio”, titolo già di per sè infelicissimo e "anatemizzato", dove si magnifica la figura di Simone Weil, donna che sempre rifiutò il Battesimo: “Simone Weil, questa donna innamorata di Cristo ma che non volle ricevere il battesimo [sempre minuscolo..] per non sottrarsi alla condizione del suo popolo sterminato dalla furia nazista, ha scritto: “Amo Dio, amo Cristo, la fede cattolica…ma non ho alcun amore per la Chiesa. Ciò che mi fa paura è la Chiesa in quanto cosa sociale. Non solo a causa delle sue sozzure, ma per il semplice fatto che essa è, tra le altre caratteristiche, una cosa sociale” (1942). Siamo vent’anni prima del Concilio e le parole di Simone Weil non meravigliano. […]”.. Non meravigliano?
Tiè! Alla facciaccia di Edith Stein, poi Santa Teresa Benedetta della Croce, che invece non capì nulla. Alla facciaccia pure del ricorrentissimo Don Milani che, figlio di donna ebrea e vissuto in una famiglia atea e anticlericale, si convertì proprio affascinato dalla lettura di un antico messale e rapito dalla Sacra Liturgia.
Splendido è il passo successivo, in cui prende letteralmente a sberle San Roberto Bellarmino, Vescovo e Dottore della Chiesa (che egli chiama solo “il Card. Bellarmino"..) rinfacciandogli di non aver capito nulla della grandiosa opera dei "Riformatori" (maiuscolo nel testo) tedeschi che volevano invece una accentuazione della dimensione interiore e spirituale della Chiesa, mentre da Trento la Chiesa "gerarchica" rispose accentuando talmente la struttura visibile e l’aspetto “sociologico” da estromettere dalla definizione di Chiesa “le virtù”.
Se San Roberto Bellarmino è “out” e il Concilio di Trento una reazione miope, non si salva dalle sberle nemmeno Papa Leone XIII, mentre Pio XII viene guardato con quell’aria di sufficienza di chi proprio del tutto scemo non era.

“Ma è stato grande merito del Concilio Vaticano II darci una rinnovata e più adeguata comprensione della Chiesa. Lo ha fatto mediante due principali categorie: la Chiesa è mistero; la Chiesa è il popolo di Dio.”

Vi lasciamo soli al vostro dolore durante la lettura; ma questa, ce la godiamo insieme:

“Contro tutte le tendenze fanatiche che vorrebbero una Chiesa che estromette dal suo seno i peccatori, non dimentichiamo che la Chiesa è come il campo evangelico dove crescono insieme buon grano e zizzania..” Che perla.. che perla!!
Scriveva Francesco Agnoli il 2 settembre 2010 su Il Foglio: "..diceva il compianto Cardinal Siri, che aveva una concezione cattolica dell'esistenza che molti suoi confratelli, nel post-concilio, non possedevano più, scambiando la carità con il cedimento all'errore: "Noi siamo sempre pronti a condannare.
E invece di condannare faremmo meglio a dire che, nelle condizioni in cui si sono trovati tanti nostri fratelli, saremmo stati peggio di loro. Questo, non per decurtare l'orrore del peccato: il peccato è il peccato, è quello che è. Ma gli uomini si distinguono dal loro peccato; ne saranno macchiati, ma sono un'altra cosa.
Il peccato loro può esser grande, ma la capacità loro di risorgere può essere ancora più grande. Ed è con questo sguardo che si debbono vedere gli altri."..
Che dire: è leggendo Siri che si capisce l'operazione torbida e disonesta di don Grampa.

L'ultimo assaggio ce lo serve Andrea Biondi, in “L’urgenza di cambiare per continuare ad essere il sale del mondo” :

“..[…]È possibile pensare ad una stagione in cui si riesca a percepire le differenze come ricchezza e non a considerarsi esclusivi depositari della Verità? I tempi non sembrano molto propizi [e non ringrazieremo mai abbastanza il Santo Padre per questo!]. Sono rimasto sorpreso dall’apprendere che la Chiesa Cattolica Romana non aderisce formalmente al Consiglio Mondiale delle Chiese cristiane..[…] Anche in questa circostanza le ragioni “politiche”, di “Stato” sembrano prevalere sui motivi di pastorale. Così si radica nella mente di molti cattolici dea che i nostri fratelli protestanti ed ortodossi devono “tornare all’ovile”...della Chiesa di Roma! [ guarda te cosa vanno a pensare poi i cattolici..]..”

Grazie a Dio, però, lo Spirito soffia ancora “..nonostante le nostre incertezze e continua e donarci motivi di stupore anche sulle fatiche di un credente cattolico e sulla Chiesa a cui appartiene. Il cardinale Dionigi Tettamanzi ha revocato di recente la sospensione di don Marco D’ Elia, sacerdote sospeso a divinis nel 1976, perché aveva criticato le gerarchie ecclesiastiche e aveva intrapreso la strada del radicalismo sociale insieme alla comunità dei cattolici di base di Busto Arsizio,lanciando un messaggio di riconciliazione. Il perdono alla fine è arrivato. Si è trattato di un «dono inatteso» ma anche di un messaggio forte! Grazie Cardinale Tettamanzi.”

Tutto così. L’intera, dico, l’intera rivista. Che, ricordo, si rivolge agli educatori.
Ovvio: c’è anche di peggio. Nel senso che, leggendo la rivista, vi troverete scritte cose anche peggiori. Come ad esempio sul "primato" elastico o "a zerbino" del Vescovo di Roma, sul ruolo della donna e il “sessismo” della Chiesa.. sul ruolo del Magistero e sull’obbedienza “in piedi” (è un po’ come fare con la mano il gesto “ok”, ma sostiture il medio al pollice..una mossa audace, ma se piace così).. sulla pastorale fatta “dai 'gggiovani” per “i 'gggiovani”.. su come ricostruire la Chiesa, citando a proposito nientemeno che la propostona del settiforme Priore di Bose, Enzo Bianchi.

Buona lettura.

Zaccaria

72 commenti:

  1. GRAMPA GRAMPA GRAMPA
    LEON LEON LEON
    FIIIIIIZZZ  BUM!

    L'armata grampaleone in tutti i suoi simpatici stracci è in piena crociata.
    E come Vittorio Gassman ed i suoi nel celeberrimo film fanno pure ridere... 
    Peccato, in senso letterale, che a Grampaleone da Torcia (perchè lui arde e brucerebbe pure qualcuno) manchi l'ironia di Gassman.

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  2. Glossario: perchè agli Scout piace parlar in codice:
    <span> </span>* CoCa - Comunità Capi - è l'unico organismo che dovrebbe essere cattolico (aderire ai tre punti), la comunità dei capi educatori che hanno scelto per la vita, come servizio alla società e alla Chiesa (in teoria), di continuare a fare scoutismo nell'associazione.

    <span> </span>** RS - Rover e Scolte - gli ultimi anni di esperienza scout dei ragazzi dalla terza, quarte e quinta superiore circa, dedicati ad approfondire l'associazionismo Scout, la fede (!?), le dinamiche dell'età. i temi morali (mah!) etc.

    <span> </span>***Partenze - il ragazzo che, alla fine dell'RS, sceglie di impegnarsi nei valori Scout (i tre punti: servizio, impegno politico, fede), e fa un cerimoniale con cui lascia l'RS per appunto impegnarsi nella vita (scegliendo se attuare tutto ciò nell'associazione o in altre associazioni, gruppi o a suo modo ...)

    <span> </span>**** Capi - gli educatori della CoCa

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  3. Rafminimi13@libero.it2 ottobre 2010 alle ore 09:06

    Mi riprometto di affrontare il tema "Luci ed ombre dello scoutismo ( e storia di ciò che successe in Italia negli anni '70 al riguardo)" in un mio prossimo post. Detto ciò, faccio una doamnda: coloro che hanno letto la leggenda turca, se la mando qui, succede un parapiglia?  E che ne pensate?

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  4. Prima reazione e, reprimendo un conato di vomito, mi vien solo da dire: ma che cosa aspettano certe persone per ammettere e dire che non sono più cattoliche e aderire al protestantesimo?
    O restano dentro la Chiesa solo per portare ad esecuzione il loro progetto distruttore?

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  5. Rafminimi13@libero.it2 ottobre 2010 alle ore 09:29

    In effetti, ed anticipo, qualche punto del mio pezzo, quando nacque l'AGESCI, la precedente ASCI, ebbe una scissione "Conservatrice". Coloro che erano contrari alla fusione con il ramo femminile, crearono gli "Scouts d'Europa". Tale movimento continua a tenere i due sessi separati ed a sottolineare il ruolo dei Capi. Inoltre alcuni sono sempre stati in contatto con l'ambiente tradizionalista

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  6. Grazie alla redazione per averci aperto le porte su questo fenomeno che da tanti che, come me, non si sono mai avvicinati allo scoutismo era completamente ignoto. 
    Per ritemprarvi vi allego un video su dei veri scout cattolici http://www.gloria.tv/?media=16401

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  7. Non ci si poteva aspettare altro da una diocesi mussulmana.

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  8. Circa gli 'scaut cattolici' dell'FSE, non credo che la situazione sia molto diversa da quelli dell'Agesci. Mia figlia ha frequentato per ben 9 anni la FSE, e di Religione Cattolica ha imparato ben poco.In cambio ha dovuto assistere (in certe occasioni le ho viste anch'io) a S.Messe 'liberamente interpretate', ha imparato quanto ipocrita puo essere la fede (quando e' falsa), e l'amicizia, e che per la carriera e andare avanti si puo fare di tutto. Sono passati molti anni, e spero che qualcosa sia cambiato anche nell'FSE (non in peggio),ma credo che se un giorno mia figlia sara' madre, si guardera' bene dal mandare i figli dagli scout.

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  9. obbedienza in piedi ?
    .....anche il capitano di una nave che sta affondando rimane in piedi, fino alla fine, mentre l'acqua sommerge tutto,.... e lui sull'attenti,  a prua, senza battere ciglio....sta obbedendo ciecamente al destino !

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  10. <span>obbedienza in piedi ?  
    .....anche il capitano di una nave che sta affondando rimane in piedi, fino alla fine, mentre l'acqua sommerge tutto,.... compreso lui, fino al collo, fino al cappello....e lui sull'attenti,  a prua, senza battere ciglio....sta obbedendo ciecamente al destino !</span>

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  11. Già....poveri noi... per non parlare poi dei sussidii della FOM, la federazione oratorii milanesi... sono da vomito...
    Ma dietro ci sono gli stessi genii illuminati del cattolicesimo moderno...

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  12. Nel 1990 l'allora cardinale Ratzinger parlò al Meeting di Rimini con un interessante discorso: NON DI UNA CHIESA UMANA, ABBIAMO BISOGNO, MA DI UNA CHIESA DIVINA.....solo allora, diceva Ratzinger la Chiesa sarà anche più umana....

    Vi lascio un passo, poi se volete leggetevi tutto il testo....

    L'ira contro la Chiesa o la delusione nei suoi confronti hanno perciò un carattere particolare, poiché silenziosamente ci si attende da essa di più che da altre istituzioni mondane. In essa si dovrebbe realizzare il sogno di un mondo migliore. Quanto meno, si vorrebbe assaporare in essa il gusto della libertà, dell'essere liberati: quell'uscir fuori dalla caverna, di cui parla Gregorio Magno ricollegandosi a Platone.
    Tuttavia, dal momento che la Chiesa nel suo aspetto concreto si è talmente allontanata da simili sogni, assumendo anch'essa il sapore di una istituzione e di tutto ciò che è umano, contro di essa sale una collera particolarmente amara.
    E questa collera non può venir meno, proprio poiché non si può estinguere quel sogno che ci aveva rivolti con speranza verso di essa. Siccome la Chiesa non è così come appare nei sogni, si cerca disperatamente di renderla come la si desidererebbe: un luogo in cui si possano esprimere tutte le libertà, uno spazio dove siano abbattuti i nostri limiti, dove si sperimenti quell'utopia che ci dovrà pur essere da qualche parte.

    buona riflessione! ;)

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  13. Con questi scritti agghiaccianti mi sa che li' dentro si usa parecchia CoCa :-D :-D :-D

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  14. E come se non bastasse, mi pare che esista anche una Associazione di Scout musulmani! OGGesu'!
    E cosa faranno mai in questi campi scout? Imparano a fare gli attentati, a usare le armi? A farsi saltare in aria???

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  15. Fece scalpore diverso tempo fa la notizia che nello zainetto degli scout venivano messi dei profilattici ("Non si sa mai!"). Ipocriti! Non sapete che la paglia vicino al fuoco...? Non era meglio tenere separati maschietti e femminuccie? Non sanno che a quell'eta' il testosterone annebbia le menti? Mah....

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  16. Restano nella Chiesa, cara Luisa, perché della Chiesa fa loro gola il patrimonio materiale: il portafoglio di clienti, quello di beni immobili e mobili (pensiamo anche solo all'8 per mille) e i residui margini di potere.

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  17. Se parlasse e scrivesse un po' meno e agisse un po' di più...

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  18. Alexander Von Trotta2 ottobre 2010 alle ore 11:47

    Ho paura che finirò per diventare un "Chiesavacantista": qui a vacare non è la Sede, che c'è e dice cose giustissime ma non è ascoltata quasi da nessuno. Vaca proprio il corpo della Chiesa docente, la gerarchia, che è diventata un'altra cosa, non riconosce più Roma e sta creando una nuova religione postmoderna. A parte lodevoli ma molto minoritarie eccezioni, la realtà è questa, sconfortante.

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  19. <p>
    </p><p>tranquilli, nessuno legge R-S Servire. 
    </p><p>Ma vi posso garantire che è una sofferenza per una persona Cattolica che ama il Cattolicesimo (sì, in maiuscolo!) essere un capo scout. Sopportare le pseudo-liturgie. Sopportare i battimani e i balletti in chiesa. Ma sopportare tutto questo per continuare a fare un servizio ai suoi ragazzi.
    </p><p> 
    </p><p>Un capo scout che a riunione di Co.Ca. vede per la prima volta un signore sulla cinquantina e chiede al capo gruppo: "ma chi è quello?" "Ah non lo conosci? è Padre M." (ovviamente in jeans, camicia e giubbotto geox). e sentire lo stesso padre M. O.C.D. (ma non era scalzo neanche per finta) lamentarsi della mancanza di vocazioni e dei conventi vuoti... ma se nemmeno si capisce che è un frate lui... scusate lo sfogo.

    </p>

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  20. Esatto.
    Ed è proprio per quello che tra Agesci e FSE (Scouts d'Europa) non corre buon sangue... Tanto che l'Agesci fa un calendario con gli scout del nulla piuttosto che farlo con quelli Cattolici.

    Peccato che sia la CNGEI che la FSE sono poco diffuse. Se fossero più diffuse almeno uno potrebbe prendere una decisione "chiara": o cattolico, o no. Per tutto il resto, c'è agesci.
    (ed è per questo che è la preferita dalla Conferenza Episcopale Italiana... adesso alcune diocesi gli affidano pure l'ICR -il catechismo, per farla breve.. roba che, piuttosto, mandarei mio figlio a fare catechismo nei circoli Arci..)

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  21. ... la prego: mi lasci sperare che abbia trovato un gruppo "sfigato". :'( :'( :'(

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  22. Nobis quoque peccatoribus2 ottobre 2010 alle ore 12:13

    Da ragazzino ho fatto parte dell'Agesci e dopo due anni sono scappato su due piedi senza farmi piu' vedere. Vedo che in 30 anni non sono cambiati. “<span>L’urgenza di cambiare per continuare ad essere il sale del mondo". </span>
    <span></span>
    <span></span>Il pensiero di fondo e' chiaramente protestante. La tattica e' quella di far credere pseuo-verita' non rivelate, come la finta contrapposizione tra ortodossia da un lato e verita' e amore dall'altro lato. La verita' e l'amore sono possibili solo nell'unica ortodossia in cui si sotanziano Carita' e Verita'.
    Difendo sempre a spada tratta il potere temporale e la dimensione istituzionale e sociale della Chiesa. La cosa che meno si aspettano e piu' indispone i modernsti e' che qualcuno gli riproponga barlumi di verita' cattolica.
    Ma credo che numerosi visitatori di questo blog avranno gia' fatto tale esperienza.

    FdS

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  23. Non ti scusare per lo sfogo, anzi ciò aiuta tutti a farci un quadro più chiaro della situazione. 

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  24. Nel paesino di campagna della Lucchesia dove passo parte del mio tempo, Rocca di Borgo a Mozzano, vengon in canonica per campi scuola anche gli scout. Non c'è peggior razza di scalmanati: lanci di sassi sui tetti, per strada mentre passa gente, sudiciume vario, linguaggio da caserma ecc. ecc. Gli educatori? maschi e femmine se ne stanno per i fatti loro, in sala a fumare e a chiacchierare, mentre i ragazzi restano abbandonati a se stessi sui vari piazzali intorno alla chiesa esposti anche a grossi pericoli perché se ne van scorazzando su per i ruderi della "bastia", la vecchia fortificazioe a strapiombo sulle rocce.

    Quanto ai testi che ho scorso, son tutti ispirati alla "chiesa pneumatica" condannata da Pio XII.

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  25. Ahò.. sono capo scout pure io.. (è una strage, non pensavo fossimo così tanti!)..
    Leggere questi articoli (scritti evidentemente da un capo scout.. che parla di Comunità Capi e dice come "R-S Servire" sia stampa associativa che finisce nella monnezza.. solo "i nostri" lo sanno) in un certo senso fa bene.
    E' il segno che ormai in diversi ci stiamo stancando di questo andazzo.

    Del resto, o fratello scout: dimmi che non hai mai sentito gente che "..sono nell'Agesci perchè non c'è la CNGEI nella mia città".

    RispondiElimina
  26. ah ah ah ah ah ah ...bellissima!!! :-D :-D :-D :-D :-D

    RispondiElimina
  27. ...........questa confezione...e' gia' scaduta!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  28. Redazione di Messainlatino.it2 ottobre 2010 alle ore 13:05

    Grazie delle osservazioni e del glossario: mi ci ero perso, nelle sigle a me del tutto ignote. Certo che CoCa fa pensare ad altro, e non necessariamente a una bevanda gassata...
    Enrico

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  29. comunque credo che si debba sempre distinguere tra persone che ragionano in una certa maniera perché il loro pensiero è il frutto di una formazione progressista spacciata per "il vero Vangelo" e persone (come i progressisti della prima generazione, anche tra i vescovi… non c'è bisogno che faccia nomi) che hanno dato il via alla protestantizzazione.

    non possiamo farci un'idea dei movimenti pensando sempre che progressista uguale "cattivo tutto il movimento e chi ne fa parte", prima di tutto perché parecchi movimenti sono progressisti in alcune cose e più "tradizionali" in altre, secondo perché all'interno dei movimenti non tutte le persone sono uguali ma variano per formazione culturale e religiosa, terzo perché si sentono un sacco di cose (soprattutto su internet) che io nella realtà dei movimenti che conosco non riscontro.

    generalizzare è facile, distinguere il marcio dal mascarpone è più difficile, ma il mascarpone è buono se si toglie il marcio!
    con tutte le cose "da mettere a posto" (per essere dolci) che ci sono in alcuni movimenti (e io sono il primo a dirlo) bisogna riconoscere che non è da buttar via tutto, preferisco pensare a questi come opere di Dio in cui per colpa degli uomini la grazia ha agito solo in parte in varie gradazioni.

    lo so che qualcuno mi potrebbe dire che alcune cose sono proprio marce... ma confido in Benedetto XVI e nello Spirito Santo che lo guida.

    a proposito… nella prefazione all'edizione spagnola del libro di Don Nicola Bux sulla liturgia del Papa c'è scritto che il problema della difesa della vita è strettamente legato al problema liturgico, domanda: luglio 2007 riabilitazione a tutti gli effetti della messa di sempre, nello stesso anno i dati sull'aborto dicono che c'è stata una diminuzione del 3% degli aborti chirurgici in Italia, il dato sale se prendiamo le donne italiane (3,7%).

    Dall'82 gli aborti chirurgici erano sempre andati calando per vari motivi, come la diffusione dei cripto-aborti (leggi pillola del giorno dopo, spirale ecc…) e i centri di aiuto alla vita che ne hanno salvati un mucchio, ma non era mai successo un calo di questa portata in così poco tempo.
    ora io non voglio dire che sicuramente siamo davanti ad una causa-effetto evidente, ma questi dati non vi fanno un po' fischiare le orecchie?

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  30. Mi dica quando ci va! Vengo a trovarla. Distiamo circa 30 KM uno dall'altro! Magari a 4 occhi riusciamo a stemperare le incomprensioni!
    MD

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  31. <p>Sono anche io un capo scout Agesci, e faccio veramente un applauso all'autore di questo post. Quando ho tolto il celo fan da quel numero di RS-Servire e ho letto qualche pagina mi sono venuti i brividi e l'ho gettato nell'immondizia a tener compagnia al resto della stampa associativa. Che tristezza pensare che questa rivista è stata fondata da Mons. Ghetti, padre dello scoutismo italiano ASCI, sacerdote tutto d'un pezzo e, anche dopo la nascita dell'Agesci, in cui rimase a prestare servizio con i ragazzi e non solo, convinto fautore dello scoutismo ortodosso benedetto da Pio XII. Chissà cosa sarebbe lo scoutismo Agesci oggi se non fosse tragicamente e prematuramente morto in un incidente stradale.
    </p><p> 
    </p><p>Grazie a Dio però tutte queste perle di saggezza non sono minimamente vincolanti, e se c'è una cosa buona nel metodo Agesci è il larghissimo spazio di manovra che lascia a singoli capi e/o comunità capi: se nella stragrande maggioranza questo porta ad affrontare l'argomento "Fede" come una vaghissima 'educazione alla religiosità' a suon di tamburelli e scenette, dall'altra però lascia spazio a quei capi che vogliano veramente fare dello scoutismo un potente mezzo di apostolato cristiano cattolico. Io personalmente ci sto provando con tutte le mie forze e grazie al potente aiuto di un Sacerdote tradizionalista 'Doc' che ci ha regalato Nostro Signore. Da quest'anno io e lui riusciremo, con l'aiuto di Dio a fare un lavoro a 360 gradi con i ragazzi di Reparto (11-16 anni), incentrato sulla abituale partecipazione alla S.Messa di sempre (ovviamente non è scritta da nessuna parte la 'liturgia scout', grazie al Cielo), devozioni tradizionali, adorazione, ecc.
    </p><p>Se riusciremo a sopravvivere e a finire il lavoro senza essere 'linciati' dai 'vertici' Agesci, e non credo, speriamo che costituirà un bel precedente!
    </p><p> 
    </p>

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  32. Chi scrive è un religioso e sacerdote,
    Assistente Ecclesiastico (questo significa A.E.) in un Gruppo Agesci.

    Ho letto il post, ma non tutti i commenti. Forse ripeto, forse no.
    Vedo e condivido la maggior parte dei limiti dell'Agesci, che sono stati sollevati. E' un ambiente quello dello scoutismo "cattolico" in cui, è vero di cattolico è rimasto poco o niente: in cui piuttosto è facile che si esprimano il meglio del progressimo acritico "avanti tutta!" del post-concilio.

    Nello stesso tempo, è un'occasione in cui hai dei giovani, dei ragazzi e degli adulti davanti. A cui l'appartenenza associativa chiede di mettersi in cammino nella fede cristiana tramite la catechesi e la preghiera. Spesso persone che non frequentano la Chiesa (specie i più giovani)... che il "contesto" dispone a mettersi in ascolto del Vangelo e del Signore. Persone che - altrimenti - non lo farebbero. Insomma è una occasione di annuncio.

    In questo primo anno da A.E. non ho fatto molto. Sono stato a guardare per rendermi conto di come gira questo mondo e questo gruppo. L'unica cosa che posso sottolineare riguarda la celebrazione della Messa.
    Già il fatto di celebrare (in NO) abitualmente cercando di coltivare un clima di preghiera, cioè con un po' di ars celebrandi... si direbbe oggi... ha reso molti più attenti e curiosi. Senza fare crociate, cominciare a dire la propria sull'opportunità di un canto o un altro... sta facendo maturare (lentamente) uno stile che abbia una "direzione" (coram Deo).

    Forse è vero che uno dei problemi maggiori dell'Agesci sono gli A.E. che si ritrova!

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  33. <span>Ma se avete visto <span>Mons. Nourrichard</span> e se siete sopravvissuti a <span>Verzé</span>, ci sono buone probabilità che, oltre al fegato, non vi si rovinerà altro.
    </span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>AAAHHHH, siete stati voi? ecco la causa del mio male! e io che credevo fosse stato l'abuso dei pasticcini! Bene, allora meno Messainlatino e all'attacco col dolce domenicale!</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>Ridiamo, va, che è meglio!</span></span>

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  34. Lo spero anch'io. Tuttavia devo giudicare le cose in base alla mia esperienza.

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  35. ...per placar la collera che monta come un'alta marea.

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  36. Mi sembra lo sfogo di un mio giovane amico che non vuole più saperne di far l'educatore dei ragazzi dell'Azione Cattolica

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  37. Ma non voglio mica prepararmi al martirio, ancora...

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  38. Copme nella Chiesa un genere: il problema maggiore è il clero, alto e basso.

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  39. <span>Come nella Chiesa in genere: il problema maggiore è il clero, alto e basso.</span>

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  40. Ma cosa dice mai! Al massimo sono io lo studentello che si becca le bacchettate!
    Montefegatesi Le dice niente?
    Matteo
    PS  potrei venire con una cintura di dinamite solo se venisse accompagnato dalle due girls

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  41. ..ha ragione, caro"Baloo".
    Sono un altro capo scout..e sono d'accordo. Con l'articolo, con i capi scout che hanno commentato..e anche con lei.
    Ma mi sembra proprio il senso dell'articolo.. e anche di altri commenti di capi scout che ho letto qua.. Nessuno sta dicendo "che schifo gli scout" a prescindere.
    Anzi, "Milanese" ha postato il link d'un video che m'ha fatto venire la pelle d'oca.. e lo ringrazio molto!

    Se gli scout "facessero schifo" non si soffrirebbe molto della loro decadenza: ma proprio perchè hanno in mano l'oro, non ci si può non arrabbiare quando si vedono certe sbandate. Io amo gli scout e quello che la vita scout m'ha dato.. un po' meno (un po' MOLTO meno) sopporto queste pericolosissime IDIOZIE, tanto diffuse. Fanno solo male, ai ragazzi e allo Scoutismo.

    Mi associo allo stupore di "Cajétan AG".. e spero sia profetico.
    Buona caccia!

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  42. Pure il progesterone.

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  43. AHAHAHAHAHAH!!! BELLA CAJETAN!!! :-D
    Molti circoli ARCI sono dei gran bei Metal Club!!! Non gli insegneranno il Vangelo, ma almeno la buona musica sì! :-P

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  44. Non che condivida appieno il pensiero, ma mi è venuta una bizzarra riflessione sulle tue parole: se la Chiesa è il Corpo Mistico di Cristo, ormai Cristo è affetto da quella forma di stato vegetativo detta "locked-in sindrome", il Capo è perfettamente cosciente, ma il Corpo ormai non risponde più. A voi decidere se vi ritrovate in questa riflessione.

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  45. Rafminimi13@libero.it2 ottobre 2010 alle ore 20:22

    prigioniero del proprio corpo.

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  46. Esiste anche il Corpo. Certo molte cellule son malate, qualcuna delle membra ne soffre, ma può guarire. Si guarisce dal cancro, ed io ne son un ultraventennale esempio. I rami vecchi o superflui si tagliano e l'albero ributta e diventa più rigoglioso.

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  47. So dov'è e ci sono anche stato. Come conosco la Controneria. Un tempo lontano alcuni giovinotti venivan a far la corte alle poche ragazze della Rocca. Uno suonava la chitarra.
    Di girls ne ho diverse intorno, ma disinnescan anche l'atomica. E s'accaniscon contro i misogini, tra cui non mi son mai posto. Anzi, ho dovuto troppo spesso difendermi.

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  48. Le immagini di quel video le rivedo coi miei occhi anno dopo anno dal 70.

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  49. "Quando ho tolto il celo fan"

    Si scrive........ "Cellophane"

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  50. Forse Bartimeo per le "girls", intendeva quelle del blog?

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  51. Confesso che ho pensato anch'io la prima volta che l'ho vista...qui varrebbe proprio il detto "omnia munda mundis"!

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  52. Ahhhh, redazione, il fegato ha ceduto! Meglio che io vada a prendere un bel tè e poi a letto!  :-P

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  53. e invece CSAle è autarchico:)

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  54. Non son mica da meno delle mie!

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  55. Il the fa male al fegato. meglio una camomilla.

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  56. Bene professore! La candido a presidente dell'associazione cattolica integrista "viva la gnocca"!
    Vede che piano, piano, conoscendoci e dialogando sui fondamenti ( in questo caso il fondamento), non possiamo che scoprirci amici?
    Chiedo scusa! Mi sono perso! Ci sono girls che frequentano il blog?
    MD
    PS  A Montefegatesi tengo casa! Quando vuole la ospito! E se Lei porta le girls io porto i boys!

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  57. Ne sono convinto anch'io. Oggi l'evidenza parla una lingua che non può non ingenerare sconforto, ma nel lungo termine le cose possono - devono - raddrizzarsi, perché la Chiesa non è stata fondata sulle sabbie mobili, come tutti gli uomini di fede ben sanno.

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  58. Visto poi che i CAPI si riuniscono in cambusa...

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  59. A ciascuno il suo.

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  60. Rafminimi13@libero.it3 ottobre 2010 alle ore 16:07

    Secondo la teoria di Hammer, i cali immunitario-energetici a livello di apparatao digerente ed in particolare di fegato, sono in relazione a problemi di tipo economico.

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  61. REDAZIONE QUANDO LA SMETTETE CON IL MORALISMO IPOCRITA DA TRE SOLDI?
    COSA C'ERA DI OFFENSIVO NEL POST CON CUI STAVO, CON LA PARTECIPAZIONE DEL PROF.PASTORELLI, STEMPERANDO UN PO' IL CLIMA RIDENDOCI UN PO' ADDOSSO?
    VEDETE DI CENSURARE CHI UN GIORNO SI E L'ALTRO PURE DILEGGIA IL PAPA E LA CHIESA!
    Avete preso una china sinistra, direi BINDIANA!
    Che tristezza! Moralismo serioso prodiano!
    MD

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  62. Ma padre Giancarlo Lombardi, non è il direttore della sala stampa del Vaticano? Che scelta ragazzi!Complimenti a chi scelse! Riguardo alle remenate del tal sopra, che ho letto solo in parte per non incorrere in una crisi asmatica , volgio aggiungere la mia esperienza di scout ASCI del lontano 1965.Anni di crisi conciliare, ma nel reparto dov'ero la coscienza cattolica c'era eccome e guardavamo con compatimento la GEI, laica e minuta come accoliti. Poi....venne il concilio conciliare e conciliatore che identificò lo scautismo come fondato dall'emerito massone antiboero Baden Powell e si accinse alla riforma assimilando le due formazioni,la laica e la cattolica in una sola, cedendo come si usa,qua e là, ovvero cedendo il cattolicesimo in un'ombra delo stesso. Ed eccoti subito il mix tra maschi e femmine scout,danzando felici al sole ed alla luna e sotto le tende insieme! Auspici (od aruspici?) episcopi e padri conciliatorii....Il resto è storia odierna con i "lombardi" imperversanti nella chiesa così come nella politica, ma che di lombardo-longobardo non hanno proprio un bel niente di ricordo e di grinta!

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  63. ;) :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

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  64. vorrei aggiungere un commento-consiglio agli assistenti spirituali che qui hanno scritto ed ai capi: se non si impone una disciplina nelle comunità, con grinta e spirito combattivo, non si ottiene nulla! Se ci si limita ad osservare per studiare la situazione poi non si agisce con grinta, anche ribaltando tutto, non si ottiene nulla! Avete mai sentito quelli che raccontano:" era uno spaccaballe terribile, ma in gamba e grintoso e con lui ci siamo divertiti un sacco perchè sapeva condurci ed tenerci aggregati"  ???? A voi riflettere.. :-D

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  65. Forse perché tu segui una linea berlusco-bersano-dalemiana.
    E lascia perder la Rosy, sennò ti sventola in TV la maglietta con la scritta "non sono a disposizione".

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  66. Sono un capo scout e tutti i giorni soffro terribilmente per tutti i motivi che avete esposto. Purtroppo però, non è lo scoutismo che porta a questa decadenza morale e spirituale, tuttaltro!!!!, infatti lo stesso BP disse di abbracciare una fede religiosa e portarla fino in fondo radicalmente ed in tutte le sue implicazioni profonde, ed i padri fondatori dell'ASCI dopo la ripresa delle attività nel dopoguerra avevano ben messo in chiaro questi aspetti.
    Si tratta invece delle conseguenze di una pastorale troppe volte inesistente od inconsistente in molti ambiti della struttura organizzativa della Chiesa stessa, di cui lo scoutismo cattolico è una piccola parte.
    Soffro terribilmente quando vedo queste cose in AGESCI e quando leggo alcuni articoli sulla stampa associativa, ma ancor di più quando devo partecipare ad attività della parrocchia. Ne sono nauseato per aver dovuto sopportare tutto ciò per troppi anni, dalla mia infanzia fino ad ora, e per rispetto di me stesso purtroppo riduco al minimo queste partecipazioni.
    Giornalmente prego per la Chiesa di Cristo Gesù e perchè la fede torni ad essere un patrimonio diffuso ed una cultura dominante nella società civile. Vedo però che le mie e le vostre preghiere hanno effetto, perchè giornalmente vedo molti segnali che me lo fanno pensare.
    Il Signore sta pensando ai suoi figli e sta provvedendo a loro.
    Vostro fratello nella fede.

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  67. Iniziate a togliere le foto non autorizzate di minori da questo blog sciagurato et indecente.

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  68. Iniziate a togliere le foto non autorizzate di minori da questo blog sciagurato et indecente.

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  69. Iniziate a togliere le foto non autorizzate di minori da questo blog sciagurato et indecente.

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  70. Stiamo sempre a chiederci di che sesso sono gli angeli , ci sono cose che ho subito sulla mia pella che non hanno niente nè di scout e nè di cattolico. Sono ex agesci , a 22 finalmente potevo entrare negli scout, otto anni nella comunità capi,  sono entrata in agesci perchè cattolica , volevo fare un cammino di fede. Sin dal principio è stato traumatico , l'ambiente che si respira è nauseante , viscidamente ipocrita, si parla tanto di contenuti ma poi ciò che contano sono le apparenze. Io i capi agesci li chiamo sepolcri imbiancati , tantissimi ragazzi li ho visti diventare peggiò di prima per colpa di simili capi. L'agesci è un vero e proprio ambiente mafioso, la chiesa ha dato il suo riconoscimento quarantanni fa all'agesci oggi non l'avrebbe fatto, i preti si lamentano che in chiesa non fanno niente a mala pena si vedono a messa, si accettanto tanto perchè nell'agesci i ragazzi fanno doppio catechismo.  Nè usciì in  una maniera molto traumatica , oggi , qualcun'altro , li avrebbe denunciati di corsa in questura per Stalking e l'agesci non è nuova alle denuncie. Il capogruppo sbraitò  davanti all'intera comunità capi (aiuti compresi) che senza di loro non avrei combianato un cazzo  (le sue esatte parole ). Ma da quando me nè sono andata le cose mi vanno sempre meglio. Me nè andai anche per problemi economici (tra censimento, affitto e campi immaginate) e una madre invalida. Quando mi sistemai meglio chiesi a ben tre gruppi scout agesci di entrare tutti mi hanno detto di NO rimandandomi al mittente , alla mia comunità capi di origine , andando così contro l'accoglienza scout e cattolica. In agesci se non hai un fratello, zio , cugino, cambi casa, o se non riesci a incuppinarti per bene chi comanda in un altro gruppo sei fregato.  Tentai con cngei , un solo gruppo nella mia città ma mi dissero che non accettano adulti di 30 - 40 troppo vecchi per i ragazzi, ci sono gruppi cngei che accettano questo e altri no , una roulette roussa. Per me vanno contro lo scoutismo baden Power  iniziò ad occuparsi di ragazzi a cinquantanni . Ecco questi sono le uniche due associazioni approvate dal FIS (federazione italiana dello scoutismo). Ci sono gli scout d'Europa ma uomini e donne sono divisi come quarantanni fa.  Io mi sono inserita negli assoraider e mi trovo abbastanza bene, comunque il lato spirituale è importante per gli assoraider, e c'è la branca raider dai 18 ai 30 , l'assoraider non lascia soli i giovani. Poi qui ho trovato  cose che nell'agesci ci sono solo a parole , nella mia provincia non ci sono  gruppi assoraider ma sono un punto di riferimento per  gli ex agesci che vogliono rimettersi sul sentiero.
    A parte agesci , cngei e un solo gruppo FSE non c'è nulla nella mia provincia. Molti genitori e ragazzi e adulti scelgono l'agesci solo perchè quello passa il convento, sono costretti se vogliono fare scoutismo. L'agesci è più numeroso e subito rintracciabile, e quando l'agesci sbaglia l'intero scoutismo viene condannato. Chi ha il coraggio si faccia avanti e faccia cambiar minestra alla gente per farla sentire meglio come sto facendo io, non siete soli . Aiutati che Dio ti aiuta.

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  71. Leggo con meraviglia ed interesse quanto tutti avete scritto. Non c'è meraviglia per cosa è l'Agesci che lo si sa ovunque anche se non deve essere fatta generalizzazione. La 'testa', l'imprinting nazionale, è però così come riferito da quanto riportato da Servire. Preciso che Giancarlo Lombardi non è 'padre', nel senso ecclesiale, e non va confuso col parente Padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana.
    Attendo quanto vorrà scrivere Rafmini su 'Luci e ombre dello scautismo', con curiosità ed interesse, potrò aggiungere certamente altro. Resto meravigliato per la pessima esperienza avuta da qualcuno in FSE: ma qui non è la 'testa' ma il 'far male' di Capi di UN Gruppo. Dunque pessima esperienza ma non regola generalizzata. Resto poi perplesso per quanto scrive Rosa Teresa: 'uomini e donne sono divisi come quarant'anni fa'. Non è vero: uomini e donne vivono gomito a gomito nelle Direzioni e nei Consigli di Gruppo ed in tutta l'attività che li coinvolge. Sono i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, gli adolescenti e le adolescenti che, casomai, 'sono divisi' ma non da steccati. Desiderare il contrario vuol dire accettare lo scivolo che porta oltre. Perché non leggere Pére Anatrella e tanti altri sulla/contro la 'coeducazione' (leggi: promiscuità e confusione morale, di ruoli, di attività ...).
    leggo di tanti Capi che hanno partecipato con dei post: mi viene un'idea: perché non contattarci in un blog dedicato ? e anche 'sul campo'? Chi mi da una mano ?

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