Vi proponiamo l’articolo della giornalista vaticanista Franca Giansoldati, pubblicato il 3 luglio sul quotidiano Il Messaggero, in cui si ritorna sullo scandalo nato dalla pubblicazione, a cura di Diane Montagna, del giudizio complessivo della Congregazione per la dottrina della fede sull’applicazione della lettera apostolica in forma di «motu proprio» Summorum Pontificum, che ha svelato la grande menzogna delle motivazioni addotte da papa Francesco per limitare la Santa Messa tradizionale con la lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes (QUI; QUI, QUI e QUI su MiL).
E la conclusione è chiarissima ed ineludibile: «Ora la richiesta ai vertici della Santa Sede è di pubblicare l’intera documentazione per far capire cosa effettivamente è accaduto tra le pieghe della burocrazia vaticana poiché per anni, sotto il pontificato di papa Francesco, è evidente che hanno agito figure ad alto livello decise a porre argini al lavoro di pacificazione iniziato da Papa Benedetto XVI nel 2007 con Summorum Pontificum».
L.V.
Dietro le limitazioni alla Santa Messa tradizionale decise quattro anni fa da papa Francesco si nasconderebbe una specie di complotto. È stata una giornalista americana, Diane Montagna a dimostrare – carte alla mano – che in Vaticano si sarebbe consumata una cospirazione ai danni dell’ala conservatrice della Chiesa – quella che per intenderci desidera continuare a celebrare la Santa Messa tradizionale secondo il Missale Romanum del 1962. In pratica papa Francesco in quel frangente fu portato a firmare la contestatissima lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes sull’uso dei libri liturgici anteriori alla riforma del Concilio Vaticano II, con la quale fu quasi messa al bando la liturgia tradizionale spazzando via il cammino di «normalizzazione» fatto da Papa Benedetto XVI a partire dal 2007. I documenti che sono affiorati in questi giorni e che dimostrano che tante cose continuano a non quadrare, riguardano una consultazione riservata che venne fatta nel 2020 tra i Vescovi e promossa dal Vaticano. Le risposte fornite sono stupefacenti: contrariamente a quello che si immagina la stragrande maggioranza dei Vescovi si era espressa a favore della Santa Messa tradizionale nelle proprie Diocesi, spiegando che la normalizzazione avviata da Papa Benedetto XVI era da considerarsi una cosa sostanzialmente positiva.
La vicenda
Solo una minoranza esigua manifestò giudizi negativi e problematici. Tuttavia papa Francesco fu portato ugualmente a firmare la lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes. Chi lo spinse a quel provvedimento nonostante la maggioranza dei Vescovi consultati aveva dato parere negativo a qualsiasi tipo di limitazione? Eppure il quadro era piuttosto chiaro:
la maggior parte dei Vescovi che ha risposto al questionario afferma che toccare la lettera apostolica in forma di «motu proprio» Summorum Pontificum, con cambiamenti legislativi, produrrebbe più danni che benefici.
si legge nel documento. Un peggioramento che poi effettivamente avvenne, dato che da quel momento la polarizzazione tra destra e sinistra nella Chiesa si amplificò fino a creare un tessuto sempre più sfilacciato e compromesso.
Quando, nel 2021 papa Francesco decise di procedere e girare pagina apponendo la firma sotto la lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes spiegò pubblicamente, nella lettera ai Vescovi di tutto il mondo in occasione della presentazione della lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes sull’uso della Liturgia Romana anteriore alla riforma del 1970, che
Le risposte pervenute hanno rivelato una situazione che mi addolora e mi preoccupa, confermandomi nella necessità di intervenire. Purtroppo l’intento pastorale dei miei Predecessori […] è stato spesso gravemente disatteso. Una possibilità offerta da san Giovanni Paolo II e con magnanimità ancora maggiore da Benedetto XVI […] è stata usata per aumentare le distanze, indurire le differenze, costruire contrapposizioni che feriscono la Chiesa e ne frenano il cammino, esponendola al rischio di divisioni.
Le domande che affiorano non sono poche. Una su tutte: perché papa Francesco fu indotto a credere il contrario quando vi era il risultato di un sondaggio che andava in ben altra direzione?
Dal documento, inoltre, si capisce che la maggior parte dei Vescovi che sul loro territorio avevano attuato la lettera apostolica in forma di «motu proprio» Summorum Pontificum di Papa Benedetto XVI avevano offerto un quadro più che positivo sugli effetti complessivi:
La maggioranza dei Vescovi coinvolti dal questionario, che hanno generosamente e intelligentemente applicato la lettera apostolica in forma di «motu proprio» Summorum Pontificum, si dichiara alle fine soddisfatto di essa […]. Nei luoghi dove il clero ha collaborato strettamente con il Vescovo la situazione è stata totalmente pacificata.
Il Vaticano ha confermato l'autenticità di questi documenti, tuttavia secondo il sito National Catholic Register [in realtà, secondo il dott. Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede: QUI su MiL: N.d.R.] ha anche aggiunto che si tratterebbe di una ricostruzione del processo decisionale che ha portato al varo delle restrizioni per la Santa Messa tradizionale «molto parziale e incompleta». Ora la richiesta ai vertici della Santa Sede è di pubblicare l’intera documentazione per far capire cosa effettivamente è accaduto tra le pieghe della burocrazia vaticana poiché per anni, sotto il pontificato di papa Francesco, è evidente che hanno agito figure ad alto livello decise a porre argini al lavoro di pacificazione iniziato da Papa Benedetto XVI nel 2007 con la lettera apostolica in forma di «motu proprio» Summorum Pontificum.

Mil, ma da dove ne deriva che Francesco "fu portato a firmare"?
RispondiEliminaCome se, non sia stata cosa sua' "?
Anche con i Francescani dell'Immacolata ci mise del suo....
EliminaNon ci sono parole.
RispondiEliminaHo letto con attenzione i due documenti che mi hanno lasciato sconcertato. Se un Papa mente, allora vuol dire che non è degno di rappresentare Cristo in terra. Non si comprende tutto questo odio da parte di alcuni alti prelati e non solo nei riguardi della messa celebrata in latino. La Chiesa non è una democrazia, ma è la Custode della Dottrina della fede, del Vangelo e del Magistero dei Pontefici, etc.
RispondiEliminaAlcuni prelati che son responsabili assieme a Bergoglio hanno preferito schierarsi con Giuda.
RispondiEliminaSe verrà confermato, si tratta di un fatto molto grave e foriero di una decisione "divisiva" per usare un termine caro a lor signori
RispondiEliminaÈ confermato. Per tabulas e per conferme nostre dal Dicastero. È stato preso e letto da Francesco
EliminaNon mi fido di quelle fonti.
EliminaHo sempre avuto una grande avversione per Papa Francesco.
EliminaForse non era poi così ingiustificata. Ma il giudizio sulle persone appartiene al Signore non a noi. E tuttavia noi dobbiamo esercitare il"discernimento", come ci hanno ripetuto mille volte...
Un “cattolico” che ha avversione per il Papa…ed i tradizionalisti applaudono.
EliminaQuando pensavo di aver visto tutto.
Probabilmente pensava d’essere nella redazione di “Che tempo che fa” del suo amico Fabio fazioso e si sa come si riesce a manipolare la realtà in quegli ambienti.
RispondiEliminaBello tutto ma non cambierà nulla
RispondiEliminaComunque condivido l'articolo, ma che dopo 12 anni ancora si creda alla storia che "Bergoglio non sapeva" o "fu portato a firmare"...quando soprattutto negli ultimi 2 mesi e mezzo sono usciti i risvolti autoritari e dittatoriali del suo carattere (e che hanno portato ad eleggere una sua antitesi), proprio non sta in piedi: lui sapeva, lo ha fatto di proposito, e, stando a queste carte, ha mentito. L'unica cosa, che però ormai riguarda solo la sua anima, è capire se in cuor suo pensava di fare del bene alla Chiesa, oppure se lo ha fatto solo per vendicarsi di qualcosa o qualcuno
RispondiEliminaDiciamo che il nostro amatissimo Francesco era piuttosto disinvolto , circa i mezzi da usare ,quando si trattava di far prevalere le proprie idee ? Mannagia....
RispondiEliminaPerchè sorprendersi adesso quando per 12 lunghissimi anni si è passati da sorpresa in sorpresa?
RispondiEliminaFu indotto? Ancora con sta storia del povero Papà ignaro dei complotti della curia?
RispondiEliminaDichiarazione di questi giorni di Fernandez che ha rassicurato che le benedizioni alle coppie gay ci saranno come ha voluto Bergoglio!
Tempo al tempo, i tempi e lo stile sono mutati con questo Papa, grazie a Dio
EliminaHa appena fatto scalpore per aver autografato una carta dei Pokémon, roba che, se l’avesse fatta Papa Francesco, avreste menato per mesi.
EliminaCiò che è mutato sono gli ordini impartiti dai vostri grandi capi oltreoceano.