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mercoledì 26 marzo 2025

Mons. Schneider esorta papa Francesco a «ritrattare» i testi che minano la fede

Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo del vaticanista Michael Haynes, pubblicato il 24 marzo sul sito LifeSiteNews, in cui si riportano i passaggi salienti dell’intervista in cui mons. Athanasius Schneider ha dichiarato che papa Francesco, ormai dimesso dall’ospedale, deve fare ogni sforzo per «rettificare alcune confusioni e alcune ambiguità che sono state fatte nel suo pontificato e che lui stesso ha fatto».

L.V.


Mons. Athanasius Schneider O.R.C., Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, ha esortato i Cattolici a pregare per papa Francesco affinché possa «ritrattare» alcuni documenti e dichiarazioni che hanno «minato la chiarezza» della fede.

Con papa Francesco che è tornato di recente in Vaticano domenica dopo aver trascorso trentotto giorni al Policlinico universitario Agostino Gemelli per una polmonite bilaterale, molti dei suoi più stretti sostenitori hanno accolto con favore quella che dicono sarà una nuova fase del suo pontificato.

Parlando lunedì con il conduttore radiofonico cattolico Joe McLane (QUI), mons. Athanasius Schneider ha anche invocato una nuova fase del pontificato, ma in cui papa Francesco potrebbe cercare di «rettificare» alcuni degli «errori» che mons. Schneider ha detto di essere responsabile di aver diffuso.

Mons. Athanasius Schneider ha prima esortato a pregare per il Papa, che è padre di famiglia, «perché dobbiamo mantenere sempre la visione soprannaturale della Chiesa».

I Cattolici, ha detto il Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana (Kazakistan), dovrebbero pregare affinché papa Francesco riceva da Dio le grazie necessarie per «rafforzare l’intera Chiesa in quest’ultimo periodo del suo pontificato».

Spiegando come potrebbe essere, mons. Athanasius Schneider ha detto:

Vale a dire che potrebbe pubblicare un documento per riaffermare la verità della fede, riguardo agli errori più diffusi nella Chiesa ai nostri giorni, e per rettificare alcune confusioni e alcune ambiguità che sono state fatte nel suo pontificato e che lui stesso ha fatto, (e) in modo che possa avere la forza, l’umiltà, la saggezza di rettificare, di ritrattare alcuni atti che ha fatto nel suo pontificato, alcuni documenti, alcune parole con cui ha creato confusione e/o minato la chiarezza della fede divina.

Un’azione del genere, ha detto mons. Athanasius Schneider, dovrebbe essere il «primo compito» di papa Francesco ora che è stato dimesso dall’ospedale.

Possa il Signore dargli la grazia, la misericordia di poter ancora avere la possibilità di rettificare, di ritrattare alcuni aspetti necessari del suo pontificato. Anche per questo dovremmo pregare con fervore.

Oggi abbondano le questioni di confusione ed errore nei campi della sessualità umana e del matrimonio, del primato della fede cattolica, dei sacramenti e della necessità di credere in Dio. Ma papa Francesco non dovrebbe correggere queste confusioni? Mons. Athanasius Schneider ha esortato il suo successore a Roma a farlo.

Un nuovo Papa dovrebbe anche insegnare la dottrina cattolica riguardo all’impossibilità di permettere ai divorziati e ai «risposati» di ricevere la Santa Comunione, nonché la verità sulle benedizioni omosessuali, ha detto mons. Athanasius Schneider.

Mons. Athanasius Schneider ha commentato che un Papa «deve essere il servo fedele, amministratore di Cristo, non dello spirito di questo mondo, non della moda di questo mondo».

Se papa Francesco dovesse morire prima di aver fornito i necessari chiarimenti dottrinali, mons. Athanasius Schneider ha chiesto al prossimo Papa di dare priorità a «rettifiche e ritrattazioni di documenti e atti molto ambigui ed errati del pontificato di papa Francesco».

Fornendo esempi precisi, mons. Athanasius Schneider ha chiesto a un nuovo Papa di «fare una professione di fede in cui rettifichi gli errori – gli errori più importanti e diffusi del nostro tempo», primo fra tutti quello di proclamare il Cattolicesimo come l’unica vera fede.

Secondo lui, dovrebbe poi insegnare la sessualità umana, in particolare l’indissolubilità del matrimonio, il carattere intrinsecamente malvagio degli atti sessuali al di fuori del matrimonio e soprattutto dichiarare chiaramente il carattere intrinsecamente malvagio degli atti e dello stile di vita omosessuali.

Ha anche citato l’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia di papa Francesco come qualcosa che deve essere «esplicitamente ritrattata dal Papa», e per la «bestemmia» della dichiarazione Fiducia supplicans sul senso pastorale delle benedizioni, in cui papa Francesco ha permesso le benedizioni per le «coppie» dello stesso sesso, da ritrattare completamente.

Mons. Athanasius Schneider ha inoltre chiesto che il famigerato documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune (Abu Dhabi, 4 febbraio 2019) sia «chiaramente ritrattato» al fine di preservare l’autenticità della fede cattolica, insieme al processo sinodale e alla recente proroga di tre anni approvata da papa Francesco.

Il Vescovo kirghiso è emerso come uno dei prelati più espliciti durante il pontificato di papa Francesco, rilasciando dichiarazioni regolari che promuovono l’insegnamento cattolico tradizionale alla luce di alcuni dei testi e delle dichiarazioni più controversi di papa Francesco.

Più recentemente, mons. Athanasius Schneider ha risposto pubblicamente a un commento che è diventato uno dei più controversi di papa Francesco nei suoi dodici anni di regno, ovvero i suoi commenti del settembre 2024 su Dio e la pluralità delle religioni [QUI: N.d.T.].

Parlando con il giornalista Raymond Arroyo (QUI), mons. Athanasius Schneider ha commentato che «una simile affermazione di papa Francesco è chiaramente contro la rivelazione divina, contraddice direttamente il primo comandamento di Dio che è sempre valido – “Non avrai altri dèi di fronte a me” – questo è così chiaro, e una simile affermazione contraddice l’intero Vangelo».

Durante un’intervista in lingua tedesca con il giornalista Andreas Wailzer del sito LifeSiteNews (QUI), mons. Athanasius Schneider ha anche esortato l’eventuale successore di papa Francesco a rilasciare tale chiarimento dottrinale se papa Francesco non lo avesse fatto prima della sua morte.

Mons. Athanasius Schneider ha esortato il prossimo Papa a ribadire «l’unicità di Gesù Cristo come Redentore dell’umanità, che Gesù Cristo e la Chiesa da Lui fondata sono l’unica via per la salvezza voluta da Dio».

4 commenti:

  1. Santo Padre, per favore, accolga le ispirazioni che lo Spirito Santo le invia tramite questo Apostolo E' il momento favorevole, conveniente, vantaggioso, per lei e per tutta la cristianita'. Spero che S.Giuseppe le ispiri in sogno questo invito. Amen!

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  2. Parole, parole, parole....non ritratterà mai.

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  3. Con il dovuto rispetto, ci sarebbero almeno sessant'anni di ritrattazioni da fare, non riguardanti il solo Francesco!

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  4. Cominci dalle sue ,che anche se ne avesse voglia sarebbe un compito immane....

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