Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra il lunedì della seconda settimana di Quaresima.
L.V.
17 Marzo 2025, Luna decimasesta
Presso la città di Down, in Irlánda, il natale di san Patrízio, Vescovo e Confessore, il quale per primo annunziò Cristo in quell’isola, e rifulse per grandissimi miracoli e per virtù.
A Gerusalémme san Giuséppe d’Arimatéa, che fu nobile Decurióne e discepolo del Signore, e seppellì nel suo sepolcro nuovo il corpo dello stesso Signore, deposto dalla croce.
A Roma i santi Alessándro e Teodóro Martiri.
Ad Alessándria la commemorazione di moltissimi santi Martiri, i quali presi dagli adoratori di Serápide, ed avendo costantemente ricusato di adorare l’idolo, furono crudelissimamente uccisi, al tempo dell’Imperatore Teodósio: il quale subito dopo con un rescritto ordinò che il tempio di Serápide fosse distrutto.
A Costantinópoli san Páolo Martire, il quale fu abbruciato, sotto Costantíno Coprónimo, per aver difeso il culto delle sante immagini.
A Châlons, in Fráncia, sant’Agrícola Vescovo.
A Nivelle, nel Brabánte, santa Gertrúde Vergine, la quale, nata di nobilissima stirpe, disprezzando il mondo ed esercitandosi in tutte le pratiche della santità per tutto il tempo di sua vita, meritò di avere Cristo per suo sposo in cielo.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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