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martedì 29 ottobre 2024

Luis Badilla. Perchè il vescovo indonesiano nominato Cardinale ha rinunciato?

Grazie a Luis Badilla per questa analisi sul "cardinale mancato" indonesiano Mons. Paskalis Bruno Syukur, tra voci di avere moglie e figli (QUI Franca Giansoldati) e occultamento di abusi omosessuali.
Nostre fonti sostengono che il card. Fernandez si sia lamentato che, neppure lui, era a conoscenza di tutti i nomi dei cardinali: ma allora le indagini previa sulla dottrina e vita dei candidati chi le ha fatte?
E' questo il "metodo Francesco" per la nomina dei Cardinali?
Luigi C.


Mons. Syukur, vescovo in Indonesia, rifiuta il titolo di cardinale.

La domanda spontanea: si può creare cardinale un ecclesiastico sul quale gravano sospetti delicatissimi come pedofilia e occultamento?

Dichiarazione del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede (22 ottobre 2024): "Papa Francesco ha accolto la richiesta di Sua Eccellenza Paskalis Bruno

Syukur, Vescovo di Bogor, in Indonesia, di non essere creato Cardinale nel corso del prossimo Concistoro [7 dicembre 2024]. La richiesta di Sua Eccellenza è motivata dal suo desiderio di crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio."

Breve biografia. Il vescovo indonesiano è nato il 17 maggio 1962 a Ranggu, nella diocesi di Ruteng, nell’Isola di Flores (Indonesia). Dopo la scuola primaria, ha frequentato il Seminario minore Pius X di Kisol. Ha compiuto gli studi filosofici presso la facoltà di Filosofia Driyakara di Jakarta, quindi ha proseguito gli studi teologici alla facoltà di Teologia di Yogyakarta. Ha emesso la professione solenne con i Francescani Minori il 22 gennaio 1989. È stato ordinato sacerdote il 2 febbraio 1991. Il 21 novembre 2013, Papa Francesco l’ha nominato Vescovo della diocesi di Bogor (Indonesia).

Veramente non voleva essere cardinale?

Il vescovo, secondo il comunicato del Vaticano chiaramente studiato ed elaborato per affrontare un "rifiuto" sospetto, ha preferito continuare "a crescere nel suo sacerdozio" e, dunque, di non accettare la beretta cardinalizia come voleva il Santo Padre. E cioè?

Sembra che agli estensori del testi sia sfuggito che anche come cardinale avrebbe potuto “continuare a far crescere il suo sacerdozio” poiché, fino a prova contraria, tutti i cardinali sono sacerdoti, e sono chiamati anche ad essere fra i sacerdoti migliori.

E’ palese che mons. Syukur voleva diventare cardinale, e come!

Ha preso parte dal 6 ottobre a 22 ottobre a numerose feste, celebrazioni, ricevimenti e omaggi per la nomina cardinalizia di Papa Francesco, personalità cattolica, dopo il suo recente viaggio in Indonesia, abbastanza conosciuta nel Paese asiatico con la maggiore presenza musulmana nel mondo.

L’ex cardinale eletto in queste settimane ha rilasciato moltissime interviste di ogni tipo per entrare in sintonia con le tematiche di Papa Bergoglio, con il suo linguaggio e con il carisma mediatico necessario per un cardinale di Papa Francesco. Per 16 giorni l’allora cardinale eletto si comportò pubblicamente proprio come eletto per ricevere la porpora.

Dall’Indonesia a Bolivia

C'è da segnalare ancora che in questo giallo circolano speculazioni sul fatto che si sarebbe scoperto che il cardinal eletto, annunciato da Francesco il 6 ottobre scorso, aveva moglie e figli. Su ciò non si è alzata nessuna voce né per confermare né per smentire, né in Vaticano né in Indonesia. Tutto declassato al silenzio misterioso, condotta che spesso alimenta e inflaziona le fake news e accredita la categoria del "quasi vero".

Ma era già successo in Bolivia, seppure per motivi ben diversi, dopo la creazione cardinalizia di Toribio Ticona Porco, Prelato Emerito di Corocoro (87 anni). In quel caso, addirittura, quando il prelato stava ricevendo la beretta e l'anello in vaticano la Tv boliviana intervistava i presunti figli non risparmiavano dettagli per dare veracità al presunto scoop.

Tornano ancora le perplessità su alcune creazioni cardinalizie.

Nel caso di mons. Syukur, secondo Quotidiano Nazionale, “oltre ad una vicenda di molestie ai danni di un chierichetto nella chiesa di St. Herculanus a Depok, West Java, resa pubblica lo scorso giugno, si sospetta che un fatto simile sia avvenuto anche alla Kancana Bejana Rohani Foster Home, una casa famiglia nella stessa località. A breve potrebbero emergere casi compromettenti d’insabbiamento ad alti livelli, nonostante il vescovo Syukur per la verità abbia sempre affermato che “gli abusi devono essere affrontati apertamente”. (…) Sullo sfondo resta comunque la problematicità del modus operandi impiegato dal Papa che cerca sempre di promuovere vescovi più marginali, sulla spinta della sua proverbiale attenzione alle periferie, col rischio tuttavia che, proprio dalla fine del mondo a lui caro, si addensino nubi sinistre sui suoi inattesi prescelti. Per la soddisfazione dei suoi detrattori, sempre solerti nel contestargli impulsività e scarso discernimento, nonostante i suoi accorati e continui appelli a riguardo”.

La decisione del vescovo indonesiano è la seconda di questo tipo in 10 Concistori poiché questo "rifiuto" si verifico già con un vescovo belga nel 2022 (mons. Van Looy). In questi giorni diverse testate hanno sottolineato due aspetti allarmanti.

Il primo: le vere ragioni per cui mons. Paskalis Bruno Syukur ha rinunciato al titolo cardinalizio, secondo la stampa locale ("Tempo" / AFP), si devono associare purtroppo al solito dramma della pedofilia che la Chiesa non riesce a scollarsi di dosso. Il settimanale di Giakarta "Tempo", definito "indipendente", ha raccolto alcune accuse credibili di ospiti di un orfanotrofio cattolico che inchioderebbero il presule a situazioni di occultamento di abusi sessuali su ragazzi. La diocesi della capitale ha dichiarato: "Per noi è una notizia sorprendente, ma ci devono essere motivazioni forti che rispettiamo”.

La seconda questione stava già circolando dal 6 ottobre in Indonesia dove tutti conoscono la vita della piccola chiesa locale: come mai il Papa crea cardinale un prelato (62 anni) con il quale non ha avuto rapporti di conoscenza rilevanti, stretti, seppure nominato vescovo di Bogor il 21 novembre 2013? Si pensa, ed è ragionevole, che le persone scelte per il cardinalato siano ben conosciute dal Pontefice, e in questo caso a maggior ragione poiché Francesco per nominare questo presule indonesiano ordinario diocesano di Bogor, undici anni fa, avrà studiato la scheda personale del presbitero candidato elaborata dal Nunzio e dal Dicastero per i Vescovi. Tra l’altro sembrerebbe che nel momento della nomina vescovile di padre Syukur della questione si parlava ma sono stati considerati solo chiacchiericcio,

La relativa, poca o superficiale conoscenza di Papa Francesco riguardo diversi ecclesiastici scelti per essere cardinali è una realtà conosciuta, visibile anche nei Concistori precedenti, e sono diverse anche le storie che circolano sulla sorpresa delle persone coinvolti nel momento dell’annuncio. Diversi cardinali in questi anni hanno raccontato questa loro esperienza.

La domanda a questo punto è dirimente: la Chiesa del terzo millennio può continuare a usare metodi di nomina che non garantiscono ferreamente che i scelti sono adatti, competenti integerrimi?

Si può continuare a pensare che basta la fedeltà? E poi, nella Chies di Cristo, cos’è veramente la vera e autentica fedeltà?

Mons. Van Looy (Belgio), il primo caso del pontificato di Francesco.

Era già accaduto una cosa simile il 16 giugno 2022. Allora, mons. Lucas Van Looy, emerito di Gand (Belgio) era nella lista dei cinque prelati ultraottantenni che avrebbero ricevuto la porpora nel Concistoro del 27 agosto 2022. Al Papa ha chiesto di essere esonerato per non aver agito incisivamente in passato in casi di abusi. La Conferenza episcopale commentò: “Evitare che le vittime subiscano nuovamente ferite”.

Un eventuale Conclave dopo il 7 dicembre

Dopo il X° Concistoro dell’7 dicembre queste cifre riportate sotto, se nel frattempo non si verificano fatti straordinari e inoltre se si tiene della morte del cardinale angolano Dal Corso (20 ottobre) e del vescovo indonesiano che non ha accettato la richiesta del Pontefice, danno la “fotografia” statistica di un eventuale Conclave.

Card. Becciu. Fra i 112 cardinali attualmente elettori si conteggia il card. A. G. Becciu seppure il Papa sospese le sue prerogative il 24 settembre 2020 per rinviarlo a processo. Nel dicembre scorso è stato condannato a oltre 5 anni di carcere, ma dopo 10 mesi ancora non sono state pubblicate le motivazione della sentenza per poter fare appello. Il porporato è membro del Collegio cardinalizio e la sua biografia è inclusa nella pagina della Santa Sede sui cardinali.

 

Collegio cardinalizio dal 7 dicembre

Cardinali creati da:

Elettori

Non elettori

Totale

Giovanni Paolo II

    6

  36

  42

Benedetto XVI

  22

  41

  63

Francesco

 112 (Meno 1)

  37

149

Totale

140 (Meno 1) (55 %)

114  (45 %)

254


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