Vi proponiamo l’articolo della vaticanista Franca Giansoldati, pubblicato il 23 ottobre sul quotidiano Il Messaggero, in cui si descrive l’imbarazzo suscitato in Vaticano per il «nuovo incidente» che ha visto coinvolto mons. Paskalis Bruno Syukur O.F.M., Vescovo di Bogor.
Ricordiamo la successione degli eventi:
- domenica 6 ottobre, dopo l’Angelus in piazza San Pietro, papa Francesco aveva annunciato che l’8 dicembre prossimo terrà un concistoro per la nomina di nuovi Cardinali, tra i quali «S.E. Mons. Paskalis Bruno Syukur, O.F.M., Vescovo di Bogor, Indonesia» (QUI; QUI su MiL);
- il 22 ottobre viene pubblicata una dichiarazione del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede (dott. Matteo Bruni), in cui si comunica: «Papa Francesco ha accolto la richiesta di Sua Eccellenza Paskalis Bruno Syukur, Vescovo di Bogor, in Indonesia, di non essere creato Cardinale nel corso del prossimo Concistoro. La richiesta di Sua Eccellenza è motivata dal suo desiderio di crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio» (QUI).
Da subito la notizia ha suscitato molte perplessità, sia per la sua rarità sia per la scarna (e poco credibile) motivazione che l’ha accompagnata, anche considerando mons. Paskalis Bruno Syukur non era mai stato coinvolto in scandali noti.
Ora la vaticanista Franca Giansoldati, che ringraziamo, ha investigato e in questo articolo (ripreso in parte dal sito spagnolo InfoVaticana QUI) riporta l’esito della sua indagine.
L.V.
La sorprendente comunicazione del Vaticano sul rifiuto di mons. Paskalis Bruno Syukur O.F.M., Vescovo di Bogor, ad essere Cardinale, ha scatenato una valanga di speculazioni lasciando l’opinione pubblica a bocca aperta. Un vero giallo. Del resto i rarissimi casi per i quali il Cardinalato è stato cancellato prima ancora di essere concesso si contano sulla punta delle dita e fanno subito venire in mente quello che accadde anche due anni fa, quando papa Francesco annunciò di voler fare cardinale mons. Lucas van Looy S.D.B., Vescovo emerito di Gand, salvo poi accorgersi strada facendo che aveva insabbiato diversi casi di pedofilia. Anche in quell’occasione mons. van Looy chiese di non essere fatto cardinale e papa Francesco ovviamente accettò. Mons. van Looy ricevette però un anello cardinalizio che van Looy descrisse come un dono personale del pontefice senza effetto canonico.
Cosa, invece, sia successo realmente in Indonesia è assai poco chiaro.
E probabilmente l’interrogativo andrà avanti ancora parecchio. Secondo il tam tam curiale non pare sia tanto una questione legata alla gestione degli abusi. Il Vaticano – nella nota ufficiale di ieri – ha limitato ad informare che il Vescovo sessantaduenne indicato da papa Francesco tra i ventun Cardinali del prossimo Concistoro, mons. Paskalis Bruno Syukur, ha fatto un passo indietro (richiesta subito accettata da papa Francesco) per «crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio».
In Vaticano circola con insistenza una voce improbabile secondo la quale il Vescovo in questione avrebbe una specie di consorte e dei figli. Se così fosse non sarebbe tanto la gestione degli abusi sessuali alla base di questo provvedimento (anche se a questo punto non dovrebbe essere nemmeno Vescovo). Le fonti ufficiali preferiscono però tacere e non aggiungere nulla di più al comunicato di ieri sera alimentando ulteriormente le speculazioni.
Resta tuttavia un certo imbarazzo per questo nuovo incidente: viene messo in collegamento alle nuove procedure adottate da papa Francesco nella scelta dei porporati. Mentre un tempo i candidati venivano normalmente affidati ad uno screening approfondito da parte delle strutture della Santa Sede (Nunziature apostoliche e Segreteria di Stato) con l’arrivo di Bergoglio la prassi si è notevolmente semplificata e spesso la scelta dei futuri Cardinali matura solo a Santa Marta, senza ulteriori passaggi o confronti.
Il vescovo indonesiano Syukur, dell’Ordine francescano dei Frati Minori, è nato a Ranggu il 17 maggio 1962, e dal 21 novembre 2013 è Vescovo di Bogor. Dal 2018 al 2022 è stato secondo vicepresidente della Conferenza episcopale dell’Indonesia, e dal 2022 ne è segretario generale. La Diocesi di Bogor, comprendente territori nell’isola di Giava, nel 2022 contava 94.381 battezzati su 20.559.829 abitanti.
Se la notizia è vera sarebbe opportuno ridurlo allo stato laicale; ma mi chiedo: prima di scegliere i cardinali non si svolge nessuna indagine sulla vita e la considerazione degli stessi nell'ambito ecclesiale e sociale in cui operano e hanno operato?
RispondiEliminaPrima di tutto bisogna capire se non siano semplicemente pettegolezzi, come pare far capire, ben in fondo, l’articolo citato.
EliminaCon Francesco no. L'impressione è che lui usa la Chiesa per i suoi scopi non viceversa.
EliminaE se la notizia fosse falsa? Ci rendiamo conto che è peccato grave diffondere notizie che non sono in alcun modo confermate? Sono moltissimi i post dove, già dal titolo, si evince che è tutto un "sentito dire"... Scusate ma non è corretto agire così!
RispondiEliminaScusate ma perchè non citate mai "Silere non possumus" non sono d'accordo su tutto ma sempre meglio della Giansoldati....
RispondiEliminaCome??? Un qualunque blogger sarebbe meglio di una rinomata e competente vaticanista professionista, che lavora per un quotidiano come il Messaggero??
EliminaAhahahah quello di Silere offende gratuitamente e deride (al limite della diffamazione) quelli di MiL, e loro dovrebbero pure citarlo? Ahahaha fanno bene ad ignorarlo , a prescindere. Ancor più per quello che dice contro di loro
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